“Avendo Noi, due anni or sono, col breve Provida matris raccomandato ai cattolici per la solennità di Pentecoste alcune particolari preghiere per implorare il compimento della cristiana unità, Ci piace sulla stessa cosa adesso aggiungere qualche cosa di più. Decretiamo dunque e comandiamo che in tutto il mondo cattolico quest’anno e sempre in avvenire si premetta alla Pentecoste la novena in tutte le chiese parrocchiali e anche in altri templi e oratori, a giudizio degli ordinari. Concediamo l’indulgenza di sette anni e sette quarantene per ogni giorno a quelli che assisteranno alla novena e pregheranno secondo la Nostra intenzione, l’indulgenza plenaria poi o in un giorno della novena, o nella festa di Pentecoste o anche fra l’ottava, purché confessati e comunicati preghino secondo la Nostra intenzione. Vogliamo parimenti che di tali benefìci godano anche quelli che, legittimamente impediti, non possono assistere alle dette pubbliche preghiere, anche in quei luoghi nei quali queste a giudizio dell’ordinario non possano farsi comodamente nel tempio, purché in privato facciano la novena e adempiano alle altre opere e condizioni prescritte. E Ci piace aggiungere dal tesoro della chiesa che possano lucrare di nuovo l’una e l’altra indulgenza tutti coloro che in pubblico o in privato rinnovano secondo la propria devozione alcune preghiere allo Spirito Santo ogni giorno durante l’ottava di Pentecoste sino alla festa della santissima Trinità inclusa, purché soddisfino alle altre condizioni sopra ingiunte. Tutte queste indulgenze sono applicabili anche alle anime sante del purgatorio”
(Leone XIII, Divinum illud munus, 9 maggio 1897)
Veni Creator
Veni, creátor Spíritus, mentes tuórum vísita, imple supérna grátia, quæ tu creásti péctora. Qui díceris Paráclitus, altíssimi donum Dei, fons vivus, ignis, cáritas, et spiritális únctio. Tu septifórmis múnere, dígitus patérnæ déxteræ, tu rite promíssum Patris, sermóne ditans gúttura. Accénde lumen sensibus, infúnde amórem córdibus, infírma nostri córporis virtúte firmans pérpeti. Hostem repéllas lóngius pacémque dones prótinus; ductóre sic te prǽvio vitémus omne nóxium. Per Te sciámus da Patrem noscámus atque Fílium, teque utriúsque Spíritum credámus omni témpore. Deo Patri sit glória, et Fílio, qui a mórtuis surréxit, ac Paráclito, in sæculórum sǽcula. Amen. |
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della suprema grazia i cuori che hai creato. [Tu] chiamato Difensore, dono del Dio altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santa unzione dell'anima. Tu, che con il dono settiforme, dito della destra del Padre, tu, per tradizione promesso dal Padre, che riempi la bocca di parole, Accendi luce ai sensi, infondi amore ai cuori; la debolezza del nostro corpo rafforza con la virtù. Respingi lontano il nemico, e insieme dona la pace, così con te guida in anticipo evitiamo ogni male. Lasciaci riconoscere in te il Padre e conosciamo anche il Figlio: a te, e allo spirito di entrambi ci affideremo per sempre. Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen. V. Manda il tuo Spirito e le cose saranno create, alleluia. R. E rinnoverai la faccia della terra, alleluia. Preghiamo O Dio, che hai ammaestrato i cuori dei fedeli colla luce dello Spirito Santo: dacci di gustare ciò che secondo il medesimo Spirito è bene, e di godere sempre della sua consolazione. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Veni Sancte Spiritus
Veni, Sancte Spíritus, et emítte cǽlitus lucis tuæ rádium. Veni, pater páuperum, veni, dator múnerum, veni, lumen córdium. Consolátor óptime, dulcis hospes ánimæ, dulce refrigérium. In labóre réquies, in æstu tempéries, in fletu solácium. O lux beatíssima, reple cordis íntima tuórum fidélium. Sine tuo númine, nihil est in hómine nihil est innóxium. Lava quod est sórdidum, riga quod est áridum, sana quod est sáucium. Flecte quod est rígidum, fove quod est frígidum, rege quod est dévium. Da tuis fidélibus, in te confidéntibus, sacrum septenárium. Da virtútis méritum, da salútis éxitum, da perénne gáudium. Amen. |
Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, soave refrigerio. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nel profondo il cuore dei tuoi fedeli. Senza il tuo soccorso, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, raddrizza ciò ch'è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen. |
V. Emitte Spiritum tuum et creabuntur, alleluia.
R. Et renovabis faciem terræ, alleluia.
Oremus
Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sápere; et de eius semper consolatióne gaudére. Per Christum Dóminum nostrum. Amen.
V. Manda il tuo Spirito e le cose saranno create, alleluia.
R. E rinnoverai la faccia della terra, alleluia.
Preghiamo
O Dio, che hai ammaestrato i cuori dei fedeli colla luce dello Spirito Santo: dacci di gustare ciò che secondo il medesimo Spirito è bene, e di godere sempre della sua consolazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
RispondiEliminaIeri, 26 maggio, ricorreva l'anniversario della Battaglia di Avarayr che vide scontrarsi gli armeni del principe Vartan e le truppe persiane.
L'Armenia sin dalla sua conversione, agli albori del IV secolo, divenne un faro per i cattolici essendo il primo regno fuori dall'impero a convertirsi (i primi furono re Abgar di Osroene e Re Lucio dei Britanni, entrambi sottoposti a Roma) e luogo di rifugio per gli esuli cattolici d'Oriente.
Nel V secolo si poteva dire che l'intera Armenia fosse cattolica; tuttavia la volontà dell'Impero Persiano, che l'aveva soggiogata, era di convertire la popolazione allo Zoroastrismo.
Rifiutandosi di aderire, il clero e i nobili si sollevarono e guidati da San Vartan, raccolsero un imponente esercito di 50mila uomini formato da contadini, nobili e gente di ogni estrazione sociale.
L'Imperatore di Persia mandò loro incontro un'armata enorme composta da un numero oscillante fra i 90 e i 300mila uomini (forse il numero è accettabile tenendo conto di tutta la logistica e la servitù).
Nonostante combattere contro i Persiani volesse dire morte certa, gli Armeni pur di difendere la Vera Fede scesero in campo e diedero battaglia.
Lo scontro nella Piana di Avarayr fu terribile; si narra che intere schiere cadessero da ambo i lati.
Decine di migliaia di armeni e persiani morirono nella battaglia e lo stesso San Vartan fu circondato e cadde.
Nonostante la presenza di unità d'èlite dell'esercito persiano quali elefanti e cavalleria pesante, gli armeni combatterono strenuamente, infliggendo perdite devastanti al nemico.
La battaglia, seppur vinta da persiani infine, fece capire loro che gli Armeni piuttosto che apostatare sarebbero volentieri morti fino all'ultimo uomo; questo li portò a rivedere la propria politica religiosa e a concedere la libertà di culto.
"Chi credeva che il Cristianesimo fosse per noi un abito, ora saprà che non potrà togliercelo, come il colore della nostra pelle."
San Vartan Mamikonian
https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_28/angelo-sodano-morto-94-cardinale-segretario-stato-emerito-4facf7be-de0d-11ec-9d2a-935eb68a8d83.shtml
RispondiEliminaPreghiera a Gesù Eucaristia
RispondiEliminaNella Divina Volontà
Salvami, Signore, con la tua presenza eucaristica!
Con la tua presenza santissima
salvami da un mondo così compiacente verso il peccato.
Con la tua presenza piena d’amore
salvami dal mio egoismo e dal ripiegamento su me stesso.
Con la tua presenza pura salvami da ogni pensiero, da ogni desiderio impuro
Con la tua presenza che irradia la bontà, salvami dalla severità nei miei giudizi e nei miei atteggiamenti.
Con la tua presenza dolce e pacificante, salvami dalla violenza delle mie passioni.
Con la tua presenza sorridente, salvami da ogni cattiveria e da ogni irrigidimento
Con la tua presenza infallibilmente fedele, salvami dalle mie incostanze e dalle mie infedeltà
Con la tua presenza sicura e stabile salvami dalla mia fragilità e dalla mia debolezza
Con la tua presenza vigilante, salvami dalle mie imprudenze e dalle mie leggerezze
Con la tua presenza contemplativa, salvami dalle mie agitazioni e dalle mie dissipazioni
Per salvarmi, fa’ penetrare la tua presenza profondamente in me, fino al fondo del mio cuore, nella fusione completa in Te e nella Divina Volontà.
Gesù mio, nella Tua Eterna e Infinita Volontà,
io credo che sei realmente presente
nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa
e ti desidero nell’ anima mia.
Poiché ora non posso riceverti
sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente
nel mio cuore.
Come già venuto,
io ti abbraccio e tutto mi fondo in te;
non permettere che mi abbia mai
a separare da te.
Eterno Padre, nella potenza DELLA Tua adorabile VOLONTÀ io ti offro
il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo
in sconto dei miei peccati,
in suffragio delle anime del purgatorio
e per i bisogni della Santa Chiesa e per impetrare il Regno del Tuo Eterno Volere...
UNIONE CON LA VOLONTÀ DI DIO IN GESÙ SACRAMENTATO
Mio Gesù, Tu per amor mio Ti restringi nell’Ostia quasi
scomparendo
a tutto, ed io in quest’atto, o Gesù, voglio scomparire nella tua Volontà affinché racchiuda tutto Te stesso in me, formando del
mio essere un’altra ostia da gareggiare col tuo Amore Sacramentato...
E Tu, o Gesù, distruggi tutto il mio povero essere secondo il
peccato, affinché consacri in me, col tuo Volere, tutto Te stesso, ed
io potrò dirti: “Ecco, o Gesù, la mia ostia”, come Tu lo dici per me.
In quest’atto o Gesù, mi nascondo nella tua Volontà affinché trovi
la tua Vita Sacramentale, e preghi, e operi e prenda parte a tutto
ciò che fai Tu, ed i veli sacramentali siano l’ombra che ci tiene nascosti
insieme da renderci inseparabili.
Gesù, stando nel tuo Volere Ti ringrazio per me e per tutti, perché operi il miracolo
più grande che è tenere nascoste nei veli del Pane e del Vino consacrati le vesti del fulgidissimo Sole del tuo SS. Volere, altrimenti la luce sfolgorante e smagliante del tuo Volere ci avrebbe
già accecati e stramazzati a terra, e nessuno potrebbe ardire di
toccarti, di avvicinarti, di guardarti e di trattare con Te nel SS. Sacramento.
Grazie, Gesù, per me e per tutti.
Ti adoro, Gesù, con la tua Volontà.
Vieni, Divina Volontà ad adorare in me, e poiché la tua Volontà
moltiplica gli atti all’infinito, così intendo darti soddisfazione come
se tutte le creature di tutte le generazioni fossero prostrate qui
davanti a Te in profonda adorazione, in atto di fondere
la loro volontà umana con la tua Divina Volontà.
O mio Gesù, a nome di tutti io vivamente credo,
fermamente spero, ardentemente amo per me è per tutti. Fiat!
Preghiere tratte dagli scritti di Luisa Piccarreta
VANGELO DEL GIORNO
RispondiEliminaDal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,23b-28
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Don Curzio Nitoglia ci spiega come agisce lo Spirito Santo
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/nQmfLxNLdno14dRwJ43Pp4iv2#150