Un vescovo sotto assedio, impossibilitato a dire messa nella sua cattedrale, assedio solo parzialmente interrotto quando al mattino è sceso in strada con il Santissimo, per quaranta minuti, e si è posto in ginocchio di fronte alla polizia del regime di Ortega. L’ennesima tappa della persecuzione del Governo del Nicaragua alla Chiesa cattolica è andata in scena ieri a Matagalpa e ha visto come protagonista il vescovo più esposto e coraggioso nelle denunce contro chi attenta alla libertà religiosa: mons. Rolando José Álvarez, vescovo di Matagalpa e amministratore apostolico di Estelí.
Il presule, ieri mattina, è uscito in strada con il Santissimo Sacramento e ha chiesto a gran voce che la polizia sandinista ponesse fine all’assedio contro di lui. Il vescovo ha chiesto alla polizia di allontanare gli ufficiali dalla porta della curia e di far entrare fedeli e sacerdoti. Una volta in strada in strada, mons. Álvarez si è messo “in ginocchio solo davanti a Dio”, sfidando la polizia, che lo tiene forzatamente all’interno della curia e non permette a nessuno di passare davanti all’edificio.
“Ci auguriamo che le forze dell’ordine permettano una vita normale al popolo fedele”, ha detto mons. Álvarez, chiedendo che fosse consentito alla popolazione di partecipare alla messa, nel pomeriggio. Cosa che invece non è stata possibile. Se, durante la mattinata, gli agenti hanno evitato di intervenire contro il vescovo, pur sottraendosi alla sua volontà di abbracciarli, consentendo anche a due sacerdoti di incontrare il vescovo all’interno della sua abitazione, nel pomeriggio gli è stato impedito di uscire di casa per celebrare l’eucaristia.
Ieri monsignor Álvarez ha celebrato la messa dalla reclusione, «Sono indagato, non so per che cosa», ha denunciato, aggiungendo poi che «la paura paralizza, la disperazione ci auto-seppellisce e l’odio è la morte del cuore» e ringraziando quanti gli sono vicini con le preghiere anche attraverso i media. Ha poi affermato di «mantenere la gioia, la forza e la pace interiore continuando a mostrare al mondo la sua capacità di dialogo, armonia, comprensione, riconciliazione, amicizia, fratellanza, libertà e pace» e ribadendo la sua «fiducia che il Signore riporterà la pace in Nicaragua».
«Con tutte queste lampade accese,
RispondiEliminafacciamo veglia solenne contro il sonno del corpo;
ma contro quel sonno del cuore che è come la notte del secolo presente,
noi stessi dobbiamo essere lampade accese».
(sant’Agostino)
Secondo i dati dell’ufficio statistico canadese, tra il 2020 e il 2021 c’è stato un boom di violenze contro i cristiani. Muti i paladini della "tolleranza"
RispondiEliminaSua Eccellenza Reverendissima Monsignor Rolando José Álvarez Lagos Vescovo di Matagalpa ed Estelí.
RispondiEliminaMolte volte siamo qua a sbranarci per questioni dottrinali, teologiche, pre conciliari, conciliari, liturgiche e via discorrendo. Mentre il nostro fratello viene perseguitato, senza pensare come alleviare le sue pene. Senza divulgare anche nelle più piccole realtà la persecuzione che viene perpetrata ai cattolici, nella fattispecie per il clero, come in Nicaragua, che si spende senza riserve per diffondere la parola di Cristo. Perché è più facile essere allineati che dissidenti, quando si tratta di giustizia e rispetto. Se la Chiesa Cattolica non ruggisce a tono, beh! Solo l'oblio ci attende a livello terreno. Ma con la grazia della Preghiera verso il Padre Nostro, e di Maria Vergine nostra venerata Madre, avremo la certezza di poter affrontare con indomito spirito le grandi difficoltà. Financo al martirio se fosse necessario. Forza Eccellenza, siamo con lei.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
(Mt 5, 38-48)
A volte ho paura di essere troppo prevenuto nei riguardi del Papa e di essere un uomo cattivo ed un cattivo cristiano.Poi la realtà è sotto gli occhi di chi la vuol vedere,e supera spaventosamente ogni timore.La Chiesa è diventata irrilevante.Tutti ,anche le realtà politiche e sociali più ininfluenti ,possono offenderci gratuitamente e farci del male.Ormai i nemici sono solo all'interno della Chiesa.Per tutto il resto silenzio assoluto,sorrisi di sufficienza ed alzate di spalle.Tutte le profezie parlano della depravazione finale e purtroppo ci stiamo arrivando ad ampie falcate. Che il Signore e la Madonna ci proteggano.
RispondiEliminaLUI STESSO È L'ACQUA VIVA
RispondiEliminaIn questo tempo dell’assenza di Dio, quando la terra delle anime è arida e la gente ancora non sa da dove venga l'acqua viva, chiediamo al Signore che Egli si mostri. Vogliamo chiedergli che a coloro che cercano altrove l'acqua viva, mostri che tale acqua è Lui stesso, e che Lui non permette che la vita degli uomini, la loro sete per ciò che è grande, per la pienezza, anneghi e soffochi nel transitorio. Vogliamo chiedere a Lui, soprattutto per i giovani, che la sete di Lui diventi viva in loro e che essi riconoscano dove si trova la risposta.
Benedetto XVI - Parole della Santa Messa a conclusione dell'incontro con il "Ratzinger Schulerkreis"
Castel Gandolfo
Domenica, 28 agosto 2011
https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2022-08/nicaragua-chiesa-chiuse-radio-liberta-espressione.html
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