Esce il Rapporto dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo: puntuale, come ogni novembre, ormai da 14 anni. Quest’anno il Rapporto è dedicato a “Proprietà e libertà. Contro lo sharing globalista” (Cantagalli 2022, pp. 252, euro 16) e fa emergere tutti i pericoli della sostituzione della proprietà con l’accesso, del possesso con la condivisione e il leasing. Nessuno sarà più proprietario di nulla?, tutti affitteremo e condivideremo i beni?, saremo più liberi e felici? … Il 14° Rapporto del Van Thuân non la pensa così e per questo ha convocato 17 studiosi ad affrontare a viso aperto la sfida per la difesa della proprietà privata come diritto naturale.
Il volume è curato da Riccardo Cascioli, Giampaolo Crepaldi e Stefano Fontana ed è diviso in due parti: una serie di studi per approfondire il tema e poi delle cronache dai cinque continenti, perché c’è bisogno anche di uno sguardo ad ampio raggio. L’attentato alla proprietà privata e quindi alla vera libertà avviene in Italia ma anche in Sud Africa, negli Stati Uniti, in Cile o in Perù, e non ne è esente l’Unione europea.
Tra gli autori dei saggi di approfondimento spicca il magistrale intervento del cardinale Gerhard Müller, che apre da par suo le danze degli altri autori che esaminano le logiche economiche che stanno alla base del Grande Reset (Battisti), spiegano le nuove caratteristiche postmoderne delle minacce alla proprietà (Horvat), espongono i principi della proprietà e del lavoro nella Dottrina sociale della Chiesa (Ferraresi), si chiedono se la Chiesa possa barattare i propri insegnamenti sulla proprietà con i benefici pastorali dei regimi comunisti, un tema di grande attualità negli attuali rapporti con la Cina (Ureta), illustrano il pericolo che si prenda a prestito artificiali crisi ambientali per condizionare, limitare e perfino annullare la proprietà delle cose e la responsabilità personale sul loro uso (Cascioli), analizzano a fondo il significato indisponibile del diritto di proprietà (Cristin), espongono la sua articolazione giuridica corretta (Onori, Salvi e Veneruso) e infine svolgono una critica teologica al “pauperismo” cristiano che sostiene l’appoggio di ampie fette della Chiesa alle proposte di “decrescita felice”, di “ritorno alla natura” e di condivisione dei beni controllata però da un centro onnipotente.
Le cronache dai cinque continenti spiegano in quali termini il World Economic Forum di Davos ha proposto nei suoi Obiettivi per il 2030 la costituzione di una società non più di possidenti ma di noleggiatori e perché economisti e intellettuali dicano che in quella situazione saremo più felici (Magni), illustrano come un rilevante attacco alla proprietà derivi oggi dalla finanza (Milano), secondo quali criteri la Commissione europea sta implementando principi decisamente comunisti con interventi clamorosi di limitazione dell’uso dei beni da parte dei cittadini dell’Unione (Volonté), descrivono l’evoluzione negli Stati Uniti della Sharing Economy nel progetto del Great Reset (Trevisan), fanno il ritratto della penosa situazione dell’Argentina (Passaniti), del Perù (Loredo), del Cile (Montes Varas), nazioni nelle quali si è consolidato un nuovo comunismo, ed infine si mostra l’evoluzione di un singolare progetto politico in Sudafrica: confiscare le terre senza indennizzo (Tuffin).
Il lettore di questo 14° Rapporto avrà la possibilità di accedere ad un quadro internazionale completo, di avere notizie di prima mano dato che gli Autori conoscono direttamente le problematiche degli Stati di cui riferiscono perché ci vivono e operano, di conoscere il livello di implementazione di un grande progetto teso a sradicare la persona dalle proprie radici e farne un anonimo soggetto completamente globalizzato. La proprietà, infatti, lega la persona alla famiglia, al lavoro, ad un contesto territoriale e sociale, ad una storia e a una tradizione di senso, e quindi si oppone alla artificializzazione della vita da parte di attori globali con l’intento di controllare un mondo appiattito. Il Rapporto mette bene in luce lo stretto rapporto che esiste tra l’obiettivo della sostituzione della proprietà con la condivisione da una parte e il controllo politico ed economico sui cittadini.
Eliminata la libertà privata, costoro saranno costretti ad attenersi nei loro comportamenti alle volontà del Leviatano, il quale saprà tutto di loro e controllerà tutti i loro movimenti. Non potremo possedere una abitazione o un’auto se non sarà secondo le norme volute dal potere, non potremo adoperare il contante e dovremo stare dentro una sempre più pervasiva tracciabilità, la tassazione già ora preleva oltre il 60 per cento dei frutti del nostro lavoro e l’assistenzialismo sociale sul tipo del reddito universale o di cittadinanza corrode e inibisce la proprietà privata, la concentrazione produttiva riduce lo spazio dell’impresa familiare, eventuali emergenze sanitarie o ambientali, anche e soprattutto se artificiali, potranno essere usate per interventi diretti del potere nel nostro spazio di proprietà, ove coltiviamo non solo il rapporto con i beni ma anche quello delle relazioni umane.
Stefano Fontana
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Prepariamo un bel Natale per i nostri bambini e un Natale di sangue per quelli ucraini. L'Unione europea è un'organizzazione politicamente fallita che promuove politiche di morte in Ucraina. L'Unione europea, anziché promuovere iniziative di pace e favorire il dialogo tra le parti in lotta, stanzia un fondo miliardario con cui rimborsare i Paesi della Nato per le armi che hanno regalato all'Ucraina. E che regalo è un regalo rimborsato? Faccio un regalo e prendo i soldi indietro? Tra le cose che l'Unione europea non dovrebbe fare c'è anche questa. Tra le cose che dovrebbe fare non ce n'è nemmeno una. L'Unione europea programma, finanzia e organizza la morte delle persone nel lungo periodo. Spende i soldi per questa nobile attività invece di aiutare chi sta male. Grazie, Ursula von Der Leyen, di averci fatto sprofondare nella vergogna. Grazie di avere trasformato l'Unione europea nell'organizzazione politica più fallita del mondo. In Italia non manca chi ti loda. Io, invece, mi auguro di assistere presto alla tua caduta e di non doverti mai più rivedere sulla scena politica.
RispondiEliminaPace per l'Ucraina.
No a una Siria in Europa.
No a un Natale di sangue.
(Dalla pagina di Alessandro Orsini)
SANTO ROSARIO DI IMPETRAZIONE ALL’IMMACOLATA V.M. PER LA SALVEZZA DELLA NOSTRA LIBERTÀ E IDENTITÀ
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=RdpqMf-B1ag
Confederazione Triarii
Programmato per il giorno 29 nov 2022
TRIARII TV - MARTEDÌ 29 NOVEMBRE 2022 - 0RE 21:15
Bello che l'Italia non sia ai mondiali del Qatar, Paese che non può essere di esempio per nessuno sui diritti umani, e che nulla può avere a che fare con lo sport.
RispondiEliminaIl fatto poi che non ci sia la Russia, esclusa per motivi politici, lascia ancora più perplessi. Perché in passato gli Usa non furono esclusi dalle competizioni dopo l'invasione dell'Iraq, Afghanistan, Libia, Kosovo ecc.?
Piegare lo sport alla politica, ai soldi, significa uccidere lo sport.
Antonio Rossix
RispondiEliminaIn Qatar la fornicazione è punita con 100 frustate, esistono poche chiese (per stranieri) senza simboli religiosi all'esterno. Assolutamente vietato il proselitismo, l'apostasia dall'islam è punita con la morte.
Per l'omosessualità c'è il carcere (massimo 5 anni).
E' una società chiusa per preservarne l'integrità, quasi impossibile ottenere la residenza da quelle parti, rilasciano solo permessi di lavoro.
Cosa c'entri tutto ciò con lo sport nessuno lo sa. A parte i petroldollari.
A dire il vero per i gay non c'è solo il carcere, in SA li buttano giù dalle finestre se sorpresi in flagrante, la residenza viene offerta gratis ai super super miliardari, gli altri sono solo schiavi senza diritto alcuno, le chiese ci sono, ma è proibito celebrare coram populo, lo stesso nelle ambasciate, mentre i bamboccioni tedeschi si tappano la bocca prima della partita di calcio per sottolineare la mancanza di diritti, il loro presidente Stolz firma un contratto coi Qatarioti per forniture di gas liquido ed altro, per la durata di 15 anni........alla faccia della UE e dei morti di fame (e freddo) come noi italioti.
RispondiElimina"Per presentare il nostro libro critico del gender abbiamo bisogno della protezione della polizia". Quale scrittore o saggista ha bisogno di una scorta per presentare un libro? Me ne viene in mente uno, appena salito nuovamente alle cronache: Salman Rushdie. Ma se ci siamo assuefatti all’idea che a “ferire” i sentimenti dell’Islam comporti vivere con un battaglione di polizia al seguito, cosa pensiamo del fatto che due studiose rispettate devono parlare sotto protezione per non aver accettato i diktat sul gender e con loro molte altre accademiche? Due psichiatre cancellate in molte città europee. "Regna il terrore intellettuale e il dispotismo delle minoranze. Chiunque dissenta dal mainstream è chiamato fascista..."
RispondiEliminaP.S. Abbonarsi alla newsletter per accedere ai contenuti
https://meotti.substack.com/p/per-presentare-il-nostro-libro-critico
MEDITATE BUONISTI, MEDITATE
RispondiEliminaBruxelles, scontri in centro dopo Belgio-Marocco: auto distrutte e ribaltate
Guerriglia urbana a Bruxelles dopo la vittoria del Marocco contro il Belgio ai Mondiali di calcio in Qatar. Alcune decine di giovani tifosi del Marocco hanno assaltato le vie del centro città, distruggendo vetrine, dando fuoco ad auto, scooter e monopattini elettrici. (LaRepubblica.it)
“Alcune decine di giovani tifosi”.
EliminaMeditate.
Questi giovanotti calzati e vestiti recitano anche loro la parte che a loro è stata assegnata: occupazione distruzione conquista dei nostri territori secondo il vento che tira. Loro sono da riaccompagnare benevolmente al paese loro, invece i nostri governanti, classe dirigente intellettuali burocrati che hanno tradito il popolo Italiano devono, dopo giusto processo, essere messi in condizione di non nuocere mai più.
RispondiEliminaGiusto la Repubblica o Repubica poteva dare simili notizie, dai filmati non di regime mi parevano moltissimi e molto violenti, cmnq. tanto per tafazzare un altro po', ieri a I fatti vostri, Rai2, era ospite Vespone Vespa che ha scritto l'ennesimo libro corposissimo (che non capisco chi li legga e se davvero vengono letti), ma tant'è, ebbene con notevole faccia di palta annunciava con l'assenso compiaciuto di Sottile, che VP ha perso rovinosamente la guerra e ora sta cercando una onorevole via di uscita o fuga, ma il suddetto giornalistone ha per caso letto quanto affermano fior fiore di generali Polacchi, USA, Italiani ed altri che affermano l'incontrario con prove inconfutabili, che non è vero, che attualmente la guerra è sospesa, i bombardamenti Russi no, e che la UA è un mare di rovine ricoperte da silenziose e copiose nevicate, che VZ non ha vinto niente e che la UE e la NATO hanno finito tutte le armi e che qualcuno dice Basta, ma per lui abbiamo sconfitto il 'mostro' sanguinario....per favore, non guardate più la RAI, solo film e documentari su altre reti.
RispondiEliminaMa perché non eliminare la televisione del tutto? Tanti preti tradizionalisti lo dicono.
EliminaPoi non è che i film siano proprio sicuri, soprattutto quelli nuovi.
Ah, occhio anche ai libri.
RispondiEliminaUn articolo de il Giornale di qualche giorno fa parlava di quest'ultimo libro del Signor Vespa, famoso giornalista.
Ad un certo punto ho letto che nel libro si diceva aver la Nato (la Germania) inviato agli ucraini il potente carro armato Panzer. Come se "Panzer" fosse un tipo di carro armato e non invece la parola tedesca che designa il carro armato in quanto tale. In qualsiasi vocabolario italiano-tedesco si trova: der Panzer, corazza (ted. Mediev.), termine forse di origine italiana, visto che c'è anche l'antico der Panzen, pancione, trippa (a meno che non sia la nostra "pancia" a derivare dal tedesco). In senso moderno traslato poi il termine indicò i veicoli blindati e corazzati. Il termine tedesco specifico per carro armato è PanzerKampfwagen: carro da combattimento corazzato. Le Panzerdivisionen di Hitler erano appunto le sue famose "divisioni corazzate".
Se il giornalista ha riferito correttamente, si tratta di uno svarione da non credere. È anche vero che l'ignoranza di cose militari dei nostri intellettuali (non tutti) è leggendaria. Forse pensano che documentarsi bene sulle guerre e dintorni significhi passare per "fascisti".
Gli ucraini non hanno vinto niente, hanno riconquistato parte del terreno perduto. La NBQuotidiana riporta una gaffe della vonderLayen che sul suo sito ha rivelato e poi cancellato le perdite ucraine: sarebbero centomila e più i soldati e più di ventimila i civili. Non si capisce se centomila soldati morti o se la cifra include anche i feriti e dispersi. Secondo me la seconda ipotesi è più probabile. Comunque, un'ecatombe. Anche le perdite russe non devono esser state leggere.
Cosa si può fare per giungere ad una soluzione negoziata di questa sciagurata guerra, iniziatasi, bisogna dire, nel 2014, col colpo di Stato contro il presidente filorusso dell'Ucraina e la conseguente messa in sicurezza russa della Crimea?
Il governo Meloni mantiene l'aiuto militare agli ucraini ma si dice anche favorevole ad una pace giusta. Bisognerebbe forse dire qualcosa di più, a questo punto. E cioè: che si possono mandare armi agli ucraini per aiutarli a difendersi ma nello stesso tempo che bisogna che le parti arrivino al più presto ad un accordo di pace, che tenga conto delle legittime esigenze di entrambi: quella dell'Ucraina di restare indipendente, quella russa di realizzare le proprie esigenze di sicurezza, senza avere alle frontiere uno Stato ucraino nemico e inserito nella Nato.
Insomma, la formula diplomatica migliore si può sempre trovare.
Sta diventando anche serio il problema dei profughi ucraini, che nessuno sa dove mettere più - stanno mettendo in pericolo l'industria turistica di parecchi Stati.
Ma si dovrebbe, a questo punto, essere un po' più incisivi, pur mantenendo l'allineamento a favore dell'Ucraina. Far capire che è ora di far prevalere il realismo.
Z.
Secondo stime di free lancers che sono stati in Crimea, Ucraina e zone limitrofe, i soldati Russi morti sono circa 80.000 che già fa male sentire, ma le vittime UA sono più del doppio, considerando il fatto che gli effettivi soldati sono minoritari, visto che VZ ha arruolato a forza tutti i maschi da 18 a 60 anni, quindi non si sa se considerarli vittime civili o solo militari, del 25% di territorio occupato dai Russi, la UA ne ha riconquistato il 5%, max 7%, il resto è saldamente in mano agli occupanti, i profughi Ucraini sono all'incirca intorno ai 4 mln. soprattutto donne e bambini e pesano molto sulla PL, D ed altri paesi ex blocco URSS, tranne forse l'Ungheria, in Italia sono circa 400.000 ospitati in alberghi ed altre strutture ricettive turistiche, che al momento non servono, ma non sono attrezzare per l'inverno, che non sarà terribile come nella loro patria, ma comunque fa freddo anche qua, quindi bisogna riscaldarli, i bambini sono stati inseriti nelle scuole e pare che parlino correntemente 3 lingue, russo, ucraino e inglese, quest'ultimo con una padronanza sbalorditiva, roba da far vergognare anche le nostre alte cariche che zoppicchiano assai, tranne rarissimi casi.
RispondiElimina
RispondiEliminaLe perdite spaventose nella guerra russo-ucraina
Se le cifre sono queste, siamo ai livelli della I gm, che segnò l'inizio della fine per l'Europa. O della II gm sul fronte appunto russo e ucraino.
Fino a che punto sono autentiche? Per noi del pubblico è difficile giudicare. Di certo si sa che le perdite sono alte, da tutte e due le parti, lo si capisce anche dalle loro dichiarazioni ufficiali.
Che gli ucraini abbiano avuto più del doppio delle perdite russe non convince tanto, come valutazione. In genere chi si difende subisce meno perdite. Nei primi mesi attaccavano sempre i russi, le loro perdite dovevano essere più alte visto che gli ucraini erano ben trincerati, li aspettavano. Poi ci sono state le controffensive ucraine. E qui ci devono esser state le alte perdite fra gli ucraini.
Forse la cifra più attendibile è quella che avrebbe indicato il Capo degli Stati Maggiori Riuniti USA, gen. Milley, la massima autorità militare americana: circa 100.000 per parte. Non si capiva se solo morti o in generale. Anche come sole perdite globali (morti, feriti, dispersi) si tratterebbe comunque di un'ecatombe.
Riflessione: nella I gm venivano massacrate fanterie che dovevano attaccare a ranghi serrati e allo scoperto trinceramenti protetti da filo spinato e nidi di mitragliatrici. Oggi, le brigate di fanteria sono smilze ma potentemente armate. Come mai allora tante perdite?
Devono esser stati distrutti da droni e missili migliaia di blindati e corazzati dalle due parti, assieme ad interi apparati logistici: un blindato trasporto truppe porta da 6 a 8 soldati, un carro armato sino a quattro. Tutti soldati bruciati vivi. Ma anche così siamo lontani dalle cifre fornite.
In ogni caso, bisogna fermare questa guerra, prima che sia troppo tardi, anche per ragioni umanitarie.
Ma Biden, nelle sue ultime dichiarazioni, ha detto che prima di tutto Putin deve "dimostrare" (to prove) di essere veramente intenzionato a fare la pace. Che significa? E dimostrare, come, ritirandosi dalle zone occupate prima di negoziare? Biden parla sempre come un oracolo, ma ci si deve chiedere se capisca effettivamente la gravità della situazione.
Z.
... che, svenandoci, siamo in guerra per procura (non si deve dire) ad adiuvandum un Paese 'altro' , non facente parte della Nato e dell'Ue, e dopo aver fatto di tutto per stuzzicare l'Orso che dormiva.
RispondiEliminaIntanto si risparmia sulla scuola, sulla sanità pubblica già sfasciata e altro. Ed energia alle stelle. Tutto sempre peggio. Sino all'esito finale che fingiamo di non conoscere.
Occhio, però. Noi inviamo solo armi difensive. Comodo ossimoro? Ma no!
Zelenskij ha deciso di vietare per decreto le attività della Chiesa ortodossa ucraina, che rappresenta il 6% della popolazione ucraina, nonostante la separazione da Mosca attuata da quest'ultima a fine maggio.
RispondiEliminaI progressisti continueranno a dirci che l'Ucraina è uno stato liberale (in effetti i liberali amano perseguitare il cristianesimo) mentre i patrioti continueranno a dirci che i russi sono komunisti
Michele Gaslini
RispondiEliminaLa sinistra unitaria, per le prossime elezioni, ha varato la formazione "Liberi e uguali".
Mai denominazione si dimostrò più appropriata e più conseguente, rispetto alla reale essenza di ogni sistema democratico, laddove, in concordanza con gli effettivi principi ispiratori praticati, in realtà, si è esclusivamente liberi di essere uguali, in tale ambito ideale, assolutamente non intendendosi riconoscere al singolo alcuna altra effettiva libertà, salvo quella, appunto, di doversi necessariamente rendere il più uguale possibile (altrimenti, a rieducarlo, ci penserà lo Stato).
Per altro verso, giacché la storia insegna come, concretamente, l'uguaglianza possa materialmente conseguirsi solo al basso, in questo senso, ad esempio, non potendosi mai far diventare intelligente uno stupido, ma, al più, ben potendosi instupidire un intelligente, lo "Stato democratico", in accordo con i propri principi informatori, provvederà, dunque, a rendere l'intelligente "uguale in senso sostanziale" rispetto al più perfetto imbecille: l'effettivo empito spirituale dei regimi democratici, al di là di possibile ogni retorica, tende proprio a questo ...
L'Open Arms era stata intercettata e filmata dal sommergibile VENUTI mentre si accordava con gli scafisti.Tutto insabbiato.Viene fuori adesso. Grazie governo di DESTRA...
RispondiEliminaAntonio Margheriti
RispondiElimina20 h ·
IO LO RIPETO ANCHE SE FATE FINTA DI NON LEGGERMI
La Meloni non arriva a primavera. Al massimo a sant'Antonio.
Un passo avanti, mezzo indietro, quindi mezzo ancora. E' sempre al punto di partenza. Dopodiché, ferma al 25 settembre com'è sarà mandata a casa. Sostituita da un governo sostenuto da Forza Italia, M5S e sinistra. Con figura "terza" a presiederlo.
Peraltro meritatamente e senza manco mezzo rimpianto da parte mia.
Non è stata capace nemmeno di mettere in piedi i 6 mesi di "luna di miele" dei quali gode ogni governo, persino quelli balneari.
Inutile che mi boicottate questi stati "contro la Meloni", io prendo solo atto dei fatti. Così sarà.
E voi militanti e illusi di quella cricca, fareste bene a farvi sentire invece di stare sotto il balcone ad applaudire le puttanate e magari dare dello stronzo a me che ve lo ricordo.
L'adesione supina all'Atlantismo è stata la sua palla al piede [si può esserlo con dignità e raziocinio]. E come non bastasse, ci ha aggiunto anche quella all'UE. Cosa peraltro non nuova in AN-FdI.
Io ho scolpito nella memoria Crosetto che nel 2009-2010 andava in giro dicendo a giustificazione di ogni purga: "CE LO CHIEDE L'EUROPA". L'ha inventato lui quel mantra.
E ora è ministro e passa pure per il "Machiavelli" [da ridere!] della Vespa Regina.
@Per Z. Le cifre che ho riportato vengono da fonti affidabili, Fracassi, Bianchi, Dinucci, Capuozzo ed altri, comunque non ne facciamo un caso numerico, da qualsiasi parte la si guardi è un massacro che avrà serie ripercussioni per molto tempo, VP sta bombardando e distruggendo il poco che resta di edifici pubblici, ospedali, centrali elettriche, sul nucleare nulla si sa, incrociamo le dita e che Dio ce la mandi buona.
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