Il mese di febbraio è dedicato allo Spirito Santo, terza Persona della Santissima Trinità. La Chiesa Lo ricorda nel giorno della Pentecoste, quando discese sugli Apostoli e Maria Santissima riuniti nel Cenacolo e li riempì dello Spirito del Signore Risorto. Febbraio è anche il mese della Sacra Famiglia, quella secondo il cuore di Dio composta da Gesù, Giuseppe e Maria. Non è un caso che vengano ricordati insieme: Gesù fu concepito proprio per opera dello Spirito Santo, il quale – dice il Signore – "vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto". Chi lo desidera trova di seguito una bella preghiera di S. Pio X per consacrarsi ogni giorno a Lui.
Consacrazione allo Spirito Santo di San Pio X
O Spirito Santo, Spirito divino di luce e d’amore, ti consacro la mia intelligenza, il mio cuore e la mia volontà, tutto il mio essere per il tempo e per l’eternità.
Che la mia intelligenza sia sempre docile alle tue celesti ispirazioni ed all’insegnamento della santa Chiesa cattolica, di cui tu sei la guida infallibile.
Che il mio cuore sia sempre infiammato dall’amore di Dio e del prossimo.
Che la mia volontà sia sempre conforme alla volontà divina; e che tutta la mia vita sia una imitazione fedele della vita e delle virtù del Nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, al quale, con il Padre e con Te, siano onore e gloria per sempre. Amen
Ave Maria!
RispondiEliminaO Vergine Purissima, dammi la grazia di partecipare al profondo mistero della Presentazione di Gesù Bambino al Tempio. Fa che lo Spirito di Religione e di Obbedienza del Verbo presentato al Tempio, diventi la fiamma ardente della mia pietà. Fa che l'esempio splendido della Tua Umiltà diventi il cammino del mio incontro perenne con Dio. Fa, o Benedetta Tutta Pura, che il simbolo legale delle offerte mi richiami al dovere di dare ogni giorno la mia vita e le mie opere in un puro servizio, perché risplenda come la luce delle candele che portiamo oggi in trionfale processione.
Amen.
(Salve Regina, Madre di Misericordia....)
Chi desidera consacrarsi interamente a Dio attraverso l'Immacolata, pur essendo di bassa condizione, senza istruzione e senza diplomi, e per di più molto povero, verrebbe accolto a braccia aperte, poiché quello che conta al di sopra di tutto è il fare dono di sé stessi, della propria volontà, per impiegare le forze, la salute e la vita intera nel lavoro diretto alla conquista del mondo intero e di ogni singola anima all'Immacolata, incominciando evidentemente da sé stessi.
San Massimiliano Maria Kolbe
La passione di Gesù Cristo.
RispondiElimina2 febbraio
Istituzione del SS.mo Sacramento
Punto II - San Giovanni descrive in maniera molto sintetica l’istituzione del Santissimo Sacramento. Dice solo che Gesù, che già amava i suoi che erano in questo mondo, li amò con un amore ancora più ardente alla fine della sua vita, lasciando loro nell’Eucaristia un dono che è il massimo tra tutti i doni e che può essere considerato il Sacramento del suo ineffabile amore; e lo fece di proposito prima di andarsene da questo mondo, affinché producesse nei nostri cuori un effetto maggiore.
Riflessione - Come l’Eterno Padre ci aveva manifestato la sua immensa carità dando tutto se stesso nel suo Unigenito, così Gesù, per dimostrarci il suo infinito amore, ha voluto dare fino in fondo quello che possedeva. Egli non avrebbe potuto lasciarci un altro bene più grande, più caro, più dolce e più vantaggioso per noi. In questo meraviglioso Sacramento Egli ci ha dato il suo Corpo, la sua Carne, il suo Sangue, la sua Anima, la sua Umanità, la sua Divinità ed insieme il tesoro dei suoi infiniti meriti. Anima mia, medita attentamente e vedi se Gesù Cristo, Uomo - Dio, avrebbe potuto, nel suo testamento lasciarti qualcosa di più grande. E tutto questo per un solo fine: farti conoscere con quanto ardore Egli ti ami e, soprattutto, quanto tu, a tua volta, sia obbligata ad amarlo.
Colloquio - Mio Dio chi mai sono io, perché tu mi ami fino a questo punto e perché tanto desideri essere riamato da me? Sono una misera creatura e non vedo in me niente che sia degno della tua divina Maestà. Rimango sbalordito ed incantato davanti a questo Sacramento dell’amore e mi meraviglio di me stesso perché mi scopro insensibile e sordo ad una carità così ardente. Gesù mio, tu vedi nel mio cuore e conosci il mio desiderio di amarti e di esserti grato, perciò, col tuo potente aiuto rafforza questa mia povera Volontà. Tu dai a me tutto te stesso ed io in cambio ti offro, come meglio so e posso, questo mio misero cuore. Se mi sosterrai con la tua grazia, mi metterò tutto al tuo servizio, così potrò realizzare il desiderio di dimostrarti la mia riconoscenza per aver istituito il Sacramento del tuo immenso amore.
Pratica - Offrirò a Dio la memoria, l’intelletto, la volontà e tutti i miei sensi e rifletterò su quanto poco giovi quella preghiera che non si traduce nella vita pratica.
Padre Gaetano da Bergamo.
«La sorgente ben so che emana / e scorre, / anche se è notte»
RispondiElimina(San Giovanni della Croce).
Anche se è notte.
Ad ogni notte attraversata.
In certe notti che sembra non debbano finire.
Il gorgoglio dell’acqua nuova.
L’alito di un vento leggero.
Maria, Madre della Chiesa affido a te tutta la vita consacrata, affinché tu le ottenga la pienezza della luce divina: viva nell'ascolto della Parola di Dio, nell'umiltà della sequela di Gesù tuo Figlio e nostro Signore, nell'accoglienza della visita dello Spirito Santo, nella gioia quotidiana del magnificat, perché la Chiesa sia edificata dalla santità di vita di questi tuoi figli e figlie, nel comandamento dell'amore. Amen
RispondiEliminaBenedetto XVI ( Omelia del 2 Febraio 2011)
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