Nella nostra traduzione da France catholique l'ennesima testimonianza sul risveglio della fede soprattutto tra i giovani in Francia. Un segnale di fiducia nel futuro. È quella del giovane che giovedì 8 giugno ha cercato di mettere in fuga, colpendolo ripetutamente col suo zaino, un profugo siriano armato di coltello che ha ferito sei persone, tra cui quattro bambini molto piccoli, seminando il terrore in un parco sulle rive del lago di Annecy.
« Una certa gioventù rinnoverà la Francia »
Intervista di Véronique Jacquier
Henri, l'«eroe dello zaino», è tornato nelle cattedrali dopo la sua visita ad Annecy dove ha messo in fuga l'aggressore dalle rive del lago. Desidera tornare ad essere un umile pellegrino portatore di un messaggio per i giovani.Qual è il suo stato d'animo?
Henri: Non vedo l'ora di riscoprire lo spirito d'avventura con un programma più o meno determinato. Dopo aver visitato l'abbazia di Hautecombe sulle rive del lago del Bourget dove sono sepolti i duchi di Savoia, visiterò la cattedrale di Belley ad Ain, poi andrò in Borgogna alla scoperta di quelle di Autun e Digione per poi raggiungere Belfort e Strasburgo. Le cattedrali ci aprono a ciò che è al di là di noi, a ciò che è grande e bello. Quelle sono pietre eterne! Mi sono molto commosso durante il mio viaggio nel sud della Francia alla scoperta delle cattedrali paleocristiane di Grasse e di Antibes dove 1500 anni fa le persone condividevano la nostra stessa fede. Cerco di trasmettere questo fervore percepibile attraverso la memoria di questi luoghi.
Ha un posto preferito per pregare in una cattedrale?
Sì, mi siedo sempre vicino al nartece sotto l'organo sui banchi in fondo alla cattedrale. Questo mi permette di percepire in pieno l'entità della bellezza di questi edifici. Sono pazzo per l'arte gotica e mi ero sensibilizzato alla scoperta del patrimonio religioso del sud della Francia, ma so che mi piaceranno molto tutte le cattedrali disseminate nel territorio al nord del nostro bellissimo paese.
Guardando indietro, come percepisce la sua presenza sulla scena dell'attentato di Annecy?
Sono sempre più convinto che non sia un caso. Il Buon Dio ha voluto che io fossi lì, nel posto giusto, al momento giusto come se ciò fosse telecomandato. Diversi indizi mi fanno pensare che fossi nelle mani della Provvidenza. Non avrei dovuto fermarmi ad Annecy. Ma sono rimasto lì per un giorno e mezzo. Poi ho passeggiato lungo il lago, poi mi sono seduto su una panchina. Perché? Non lo so… Così come non so dare alcuna spiegazione al fatto che mi sono diretto a destra piuttosto che a sinistra. Per me, lo spaventoso attacco porta un messaggio molto simbolico: un richiedente asilo siriano che impazzisce e aggredisce bambini e un pellegrino cattolico che agisce. Prego che tutti i politici imparino da questo.
Dove ha trovato la forza per agire? Nella sua fede e nella sua educazione cristiana?
La fede è qualcosa di misterioso che ho ricevuto nel battesimo e sono cresciuto nel crogiolo cattolico, ma le mie radici familiari sono molto importanti. Ho la fortuna di provenire da una famiglia molto impegnata militarmente al servizio della Francia da parte paterna e, da parte materna, di una nobiltà di campagna con un nonno che è ancora sindaco di un comune. Quest'ultimo mi diceva sempre: "La signoria più bella è la padronanza di se stessi". Lo scoutismo mi ha nutrito dell'ideale della cavalleria e la mia famiglia mi ha irrigato con la storia della Francia.
Come prega?
Lodo Dio nel cammino verso le cattedrali e mi piace molto cantare. Sono anche molto legato alla preghiera del rosario. Prendersi il tempo per dire "ti amo" alla Vergine Maria 150 volte significa che la amiamo ancora di più. Non è solo un "ciao mamma" come un bambino quando va a scuola, si tratta più di passare del tempo con lei per darle vera attenzione.
Quali sono i suoi santi e letture preferiti?
I miei santi preferiti sono ovviamente i quattro santi cavalieri francesi! San Luigi, Sant'Enrico, Santa Giovanna d'Arco e l'Arcangelo San Michele. Per i libri, mi piacciono Jean Raspail e Antoine de Saint Exupéry con una predilezione per Terre des hommes.
Sente di essere diventato un modello di cristiano impegnato?
No, non sono un modello, ma sono certo di appartenere a una giovinezza che non sta scomparendo. Al contrario! Questa gioventù vista in particolare al pellegrinaggio di Chartres [vedi] ricostruirà il Paese. Nel 1980 a Le Bourget, san Giovanni Paolo II proclamava: «Francia, che ne hai fatto delle promesse del tuo battesimo?». Questa gioventù gli sta rispondendo in due modi e io cerco di testimoniarlo umilmente: è tempo di alzare la testa, di volgerla verso la grandezza e non soffrire più e, infine, è urgente dire al mondo che combatteremo per Cristo. Dalla tragedia di Annecy, non mi sento investito di una missione ma so che devo lanciare un messaggio: dal momento in cui ci apriamo alle cose grandi e belle, l'anima agisce e resiste.
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A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio per le traduzioni
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731
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La prova della fede comincia nel momento in cui le varie risorse umane finiscono e s’arrendono.
RispondiEliminaFin quando ci si può appoggiare a qualcosa o a qualcuno non si sta davvero camminando sulle acque buie e tempestose, e senza questa prova “spaventosa” si è ancora nell’alveo dell’ordinarietà.
La vera prova della fede, che costa lo sforzo immane della fiducia in Dio, ci fa ritrovare da soli davanti all’impossibilità più drammatica, ma senza nessuna intenzione di cedere alla disperazione.
RB
NEL NUOVO TESTAMENTO E' UN PANE CELESTE E UN CALICE DI SALVEZZAQ CHE SANTIFICANO L'ANIMA E IL CORPO (S. CIRILLO DI GERUSALEMME)
RispondiEliminaQuesta stessa istruzione di san Paolo vi rende pienamente consapevoli dei divini misteri di cui siete considerati degni, divenuti un solo corpo e un solo sangue con Gesù Cristo. Ora egli ha proclamato: “Nella notte in cui nostro Signore Gesù Cristo fu tradito, prese il pane e dopo aver reso grazie lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: Prendete e mangiate, questo è il mio corpo. Poi prese il calice e rese grazie disse: Prendete e bevete, questo è il mio sangue” (1 Cor. 11,23-25). Gesù stesso si è manifestato dicendo del pane: “Questo è il mio corpo” . Chi avrebbe ora il coraggio di dubitarne? Egli stesso allo stesso modo l'ha dichiarato dicendo: “Questo è il mio sangue” . Chi lo metterebbe in dubbio dicendo che non è il suo sangue?
Egli di sua volontà una volta cambiò a Cana di Galilea l'acqua in vino, che ha con il sangue una qualche affinità, e non è degno di fede se muta il vino in sangue? Invitato alle nozze terrene fece questo miracolo strepitoso. E noi non lo confesseremo molto più, avendo dato a noi, figli dello sposo, la gioia del suo corpo e del suo sangue affinché con ogni sicurezza partecipassimo a quello stesso corpo e sangue di Cristo. Sotto la specie del pane ti è dato il corpo, e sotto la specie del vino ti è dato il sangue perché tu divenga, partecipando al corpo e al sangue di Cristo, un solo corpo e un solo sangue col Cristo. Così diveniamo portatori di Cristo, essendosi diffusi il suo corpo e il suo sangue per le nostre membra. Così secondo san Pietro noi diveniamo partecipi della natura divina (cfr. 2 Pt. 1,4).
Una volta Cristo parlando ai giudei disse: Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue non avete in voi la vita (Gv.6,53). Quelli non intendendo spiritualmente le sue parole se ne andarono scandalizzati, credendo che Egli li invitasse al cannibalismo. C'erano nell'Antico Testamento i pani della proposizione i quali proprio perché dell'Antico Testamento sono terminati. Nel Nuovo Testamento è un pane celeste e un calice di salvezza che santificano l'anima e il corpo. Come il pane è proprio per il corpo, così il Logos è proprio per l'anima. Non ritenerli come semplici e naturali quel pane e quel vino: sono invece, secondo la dichiarazione del Signore, il corpo e il sangue. Anche se i sensi ti inducono a questo, la fede però ti sia salda. Non giudicare la cosa dal gusto, ma per fede abbi la piena convinzione, tu che sei giudicato degno del corpo e del sangue di Cristo.
[Ottava del Corpus Domini]
S.CIRILLO DI GERUSALEMME,
Catechesis mystagog. 4
[Breviario Romano, Mattutino, Lezioni del II Notturno]
RispondiEliminaMais ça va durer combien de temps, cette TRISTE FARCE de l' « opération Annecy », mise en scène, une de plus, par les services de police français pour conquérir à Macron, en perte de vitesse accélérée dans l'opinion, la « jeunesse catholique » du pays ?
Il sort d'où, ce « héros catholique », qui n'a rien d'autre à faire dans la vie que de se promener de cathédrale en cathédrale, jusqu'à ce qu'une voix divine lui inspire d'aller subitement à Annecy chasser avec son sac à dos (sans doute estampillé à Lourdes) un massacreur « syrien chrétien » (sales Syriens chrétiens !), pendant qu'un autre flic filme tranquillement la scène sans intervenir avant de la diffuser sur les chaînes de télévision…
Et tous les gogos tombent dans le panneau !
Même Chiesa e post concilio !
Incroyable !
https://www.egaliteetreconciliation.fr/Operation-Annecy-72680.html
Allora non mi ero sbagliato! Ho letto l'intervista ben due volte e mi sono convinto che si tratta di una trappola... ma non ho scritto nessun commento per evitare le solite accuse di pessimismo!
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RispondiEliminaComment la télévision nous crétinise.
Voir l'excellent Nicolas Bonnal (le Maurizio Blondet français, dont il est d'ailleurs un grand ami) dans son dernier « Coup de gueule », nº 35, intitulé « Télévision et dictature ». A 8´43 il situe le pseudo-attentat d'Annecy dans son contexte d'ingénierie sociale :
https://www.youtube.com/watch?v=QtXsKOQ_-Xw&list=PLvvII6j5o3401c23feAZrgR0Y6yXNRaZU&t=715s
Padre Marko Rupnik è stato dimesso dalla Compagnia di Gesù
RispondiEliminaL'artista-teologo Rupnik ha effettivamente ricevuto un decreto di espulsione dall'ordine, ma per il «rifiuto ostinato di osservare il voto di obbedienza», avendo rifiutato il trasferimento imposto. Bene ma non benissimo: gli abusi e gli scandali non contano? Senza contare che continua a rimanere sacerdote.
RispondiEliminaDall'Istituto Buon Pastore - Casa San Clemente- ricevo e trasmetto:
RispondiEliminaOggi nella festa del Sacratissimo Cuore di Nostro Signore sara' celebrata un'unica Messa alle ore 12h e sara' seguita dalla recita delle litanìe.
Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis!