Replica di alcuni fedeli ad una lettera pubblicata da Avvenire a proposito delle Monache Benedettine di Pienza
Gentile Direttore di “Avvenire”,
con la presente intendiamo chiederle la pubblicazione di una nostra risposta all’articolo-lettera aperta di Don Silvano Nardi relativo alle vicende delle Monache Benedettine di Pienza, pubblicato dal suo giornale in data 24/06 u.s.
Facciamo appello ad un legittimo DIRITTO di REPLICA rispetto ad affermazioni molto lesive della immagine e della dignità delle Monache e della loro amata Badessa, cui il vostro giornale ha dato voce.
Certi che un quotidiano cristiano qual è il vostro abbia a cuore in via prioritaria la RICERCA della VERITÀ, e convinti come siamo che il nostro contributo, offrendo ai lettori un diverso punto di vista, possa riequilibrare un “taglio” tanto ostile nei confronti delle protagoniste della vicenda, rimaniamo in attesa di un vostro riscontro.
Dio sia benedetto!Cordialmente.
(seguono in calce alla lettera 69 firme)
* * *
Egregio reverendo Nardi,
abbiamo letto con preoccupazione il suo “sfogo” a mezzo stampa nazionale su AVVENIRE del 24/06 u.s. circa le “terribili” monache di Pienza e la loro ingratitudine verso le magnanime proposte vaticane e diocesane di “accomodamento”.
Noi cattolici sappiamo che il Signore sarà un Giudice giusto, ascolterà a tempo debito la sua requisitoria da pubblico ministero (un ruolo di accusatore che nel Giudizio finale a dire il vero spetterà al maligno), ma ascolterà certamente con la stessa attenzione anche la versione dei fatti esposta dalle suore. E loro ricorderanno all’Onnipotente la lunghissima sequela di ingiustizie, soprusi, umiliazioni, pressioni che hanno subito, non ultimo il coinvolgimento di magistrati e forze dell’ordine e dichiarazioni mendaci sul loro conto. Sono state trattate non come preziose spose di Cristo quali sono, ma come vere e proprie lestofanti che col loro inaudito comportamento addirittura si autoescluderebbero dalla Comunione ecclesiale!
Non stentiamo a credere che, pur nella urgenza e nella necessità quotidiana di partecipare alla Santa Messa, le religiose abbiano preferito non accostarsi ai Sacramenti, laddove amministrati da chi nei loro confronti aveva mostrato atteggiamenti inquisitori, accusatori e davvero poco cristiani e caritatevoli. Ma le suore in questione non “hanno rotto la Comunione” con nessuno, tantomeno con la Chiesa Cattolica di cui fanno parte con amore ed a pieno titolo; esse hanno semplicemente esercitato un loro diritto canonico, facendo ricorso contro un provvedimento disciplinare che ritenevano ingiusto, ancorché non motivato. Difatti a tal riguardo le monache sono e restano in attesa di chiarimenti e spiegazioni dalla Santa Sede che a tutt’oggi non sono pervenuti.
Nella sua malevola e molto lacunosa ricostruzione (nel suo articolo ella non fa cenno alcuno alle ispezioni senza preavviso, ai relativi verbali, DOVUTI e mai ricevuti dalle stesse, all’assoluta mancanza di chiarezza, di accuse circostanziate o di semplici addebiti su cui riflettere ed a cui eventualmente replicare, alla volontà di smembrare la piccola, fiorente comunità guidata da una Madre Badessa tanto amata e rispettata dalle consorelle e da tanti fedeli del luogo, alle minacce di ridurle allo stato laicale, alle bramose mire di molti sul loro monastero, che appare con ogni verosimiglianza essere la vera chiave di lettura della vicenda),
vi è però una frase che va ben considerata:
“La pandemia ha cambiato qualcosa nel vostro comportamento”.In realtà, illustre sacerdote, non è nelle suore che la pandemia ha cambiato qualcosa, ma piuttosto nei vertici del Vaticano, in larga parte della gerarchia e nei sacerdoti come lei: impauriti dal contagio, angosciati dalla malattia, annichiliti dalla paura della morte terrena (e pensare che San Francesco la chiamava amorevolmente “Sorella Morte” in quanto preludio all’Incontro tanto atteso e desiderato…aah, va beh! ma lui era Santo e si era meritato il Paradiso!), avete chiuso le chiese, privato i fedeli dei Sacramenti, ovvero i malati ed i moribondi dei conforti religiosi, dell’Unzione degli infermi e del Viatico, i neonati del Battesimo, i fidanzati del Matrimonio, i peccatori della Santa Confessione; avete sostituito l’acqua benedetta, prezioso sacramentale, con il gel sanificante, avete privato il popolo di Dio persino della S. Messa di Pasqua, avete imposto e reso prassi la Santa Comunione sulla mano! Nel momento di massimo bisogno avete cioè, consapevolmente abbandonato il gregge affidatovi dal Signore, lo avete privato delle cure, del necessario Nutrimento Spirituale e della Speranza e, cedendo a paure tutte umane, avete dato la morte spirituale a tante, innumerevoli anime!
Chi ha tradito? Chi ha rotto la “Comunione ecclesiale”?
Siete voi che avete dato a Cesare quello che era ed è solo di Dio!
La Santissima Eucarestia, in cui il Signore Gesù si rende mirabilmente Presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità, è un Dono che riceviamo dal Papa, dai vescovi, dai sacerdoti solo in qualità di ministri, umili strumenti perché Gesù stesso, attraverso le loro mani consacrate, da Lui investite di questa facoltà, si dona a noi per la Salvezza delle nostre anime.
Con che diritto (e con quale incommensurabile danno!) avete potuto sic et simpliciter privarci della Sua Presenza, del Dono più Prezioso, indispensabile per la nostra Salute spirituale e temporale, che non era e non è nella vostra diretta disponibilità?
E ancora, reverendissimo, dal suo articolo trapela tutto il suo biasimo, la sua deplorazione, la sua censura per la Badessa che le confessa che le monache non si faranno mai vaccinare. Ancora oggi, dinanzi alle quotidiane morti “improvvise” di giovani e giovanissimi e agli innumerevoli, gravissimi e provati danni che il siero sperimentale ha causato e continua a causare a un numero enorme di persone, lei ha il coraggio di toccare questo argomento? Ancora?
Tutto il suo stigma ed il suo afflato rigorista è riservato a queste suore “disobbedienti”? Neppure un pochino di biasimo per la Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede che, nella nota approvata da Papa Francesco, ha osato sostenere che “è moralmente accettabile ricorrere a vaccini che hanno utilizzato linee cellulari di feti abortiti nella loro ricerca e/o produzione” poiché tali aborti sono lontani nel tempo ed il nostro grado di coinvolgimento in tali abominevoli pratiche è risibile?
Non si scandalizza neanche un pochino per monsignor Paglia e per il vescovo Eijk per i quali evidentemente il fine giustifica i mezzi?
E che dire di Papa Francesco, il quale ha definito il siero sperimentale un “gesto di amore ed un imperativo morale”, inducendo alla vaccinazione con le sue parole “autorevoli” tanti fedeli altrimenti dubbiosi, e addirittura spingendosi poi ad imporlo, primo nel contesto mondiale, senza remore a sacerdoti, religiosi, religiose e ai residenti e lavoratori laici nel “suo” Stato Vaticano?
Ed oggi, quando finalmente la scienza indipendente (quella cioè non finanziata da Big Pharma) converge sul fatto acclarato che il siero sperimentale non sia stato efficace per prevenire il contagio (ergo: quale gesto d’amore?) e che non fosse così sicuro come sbandierato imprudentemente per tutta la campagna vaccinale (poiché in percentuali molto significative di inoculati anche a distanza di mesi ha provocato gravi effetti avversi, invalidanti e persino letali), non solo chi di dovere non azzarda neppure un “tiepido mea culpa”, ma addirittura si continua ad accusare e perseguitare chi saggiamente, con prudenza e forse proprio ispirato dallo Spirito Santo tanto invocato, ha deciso di non farsi cavia di una sperimentazione?
Tutto ciò è inaccettabile soprattutto se proviene da membri della nostra Madre Chiesa!La Santa Obbedienza e la Santa Umiltà sono fondamenta della Sposa di Cristo, ma sempre sottoposte anzitutto alla VERITÀ, che da Dio viene ed a Dio porta.
I martiri hanno versato il loro sangue per rimanere fedeli e obbedienti a Gesù Cristo ed anche le monache di Pienza, ne siamo certi, sarebbero disposte a tutto per il loro amato Sposo; giammai per prestarsi alla narrazione dei potenti del mondo -purtroppo oggigiorno avallata da larga parte della gerarchia cattolica – che, ahinoi, sembra proprio non avere come vero obiettivo la salute, la sicurezza e la prosperità (la Salvezza!) del genere umano, ma al contrario quello di favorire gli interessi delle elites economico-finanziarie ed attuare programmi ed agende satanico-massoniche.
Abbiamo avuto l’onore di conoscere personalmente le suore: ci hanno profondamente colpiti per la gioia e per l’amore che trasmettono che non può che venire da Gesù, per la loro vita nel segno della semplicità e del rigore nella grande tradizione benedettina (ORA et LABORA) e per una serenità frutto di un totale affidamento alla Divina Provvidenza. Crediamo che molti dovrebbero attingere alla loro spiritualità, lei per primo, egregio don Nardi così occupato e preoccupato da spese, tasse, bollette, ICI, IMU,... Per una onesta verifica della sua vocazione, potrebbe forse trarre grande vantaggio da quell’esame di coscienza che nel suo articolo consiglia ad altre.
Pensando alle care suore di Pienza e ad ogni singolo cattolico desideroso di fare la Volontà di Dio, terminiamo con il grave attualissimo monito di San Paolo:
“Se anche un angelo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi è stato dato, sia anatema”.
Queste parole sono qui, davanti a noi come macigni, inamovibili, ad indicarci fin dove può arrivare il dovere dell’OBBEDIENZA e dove deve iniziare la TESTIMONIANZA per Amore di GIUSTIZIA e VERITÀ, cioè per AMORE DI DIO!
Sia lodato Gesù Cristo, Ora e Sempre.
(seguono le 69 firme)
Fonte
Prima di iniziare la lettura: eccolà, per non attaccare il forte, attaccano ancora quelle ritenute deboli! Certamente non possono che continuare a dimostrare chi, in verità, sono: uomini che si sono piegati al mondo e alle sue voglie.
RispondiEliminaNon passa giorno che non manifesti la loro ribellione a Dio, Uno e Trino ed alla Sua Legge. Purtroppo non solo hanno sbagliato, continuano a sbagliare, si ostinano a sbagliare. Preghiamo per la loro conversione sincera almeno prima dell ultimo passo nel tempo, prima del primo passo nell Eternità.
Risparmiatevi la fatica di commenti cretini e provocatori, nonché falsamente assertivi, quando non sono pieni di insulti...
RispondiEliminaNon escludo nessuno che esponga visuali diverse ma almeno argomenta e documenta. Questo diventa vero confronto; non il dialogo tra sordi che mi costringerebbe a repliche inutili e dispersive di tempo ed energie...
Ma a post provocatori come si fa a rispondere con commenti non provocatori?
EliminaSoprassediamo sulle caterve di insulti che quotidianamente si leggono alla volta del Santo Padre…ma quelli, evidentemente, vanno bene!
Che coraggio!
14 luglio, memoria di san Bonaventura da Bagnoregio, francescano, filosofo e cardinale.
RispondiElimina"Un giorno Fra Egidio disse a S. Bonaventura: Beato Voi, P. Bonaventura, che sapete tante cose, ed io povero ignorante non so niente; voi potete farvi più santo di me. Senti, gli rispose allora il santo, se una vecchiarella ignorante sa amar Dio più di me, ella sarà più santa di me. Dal che Fra Egidio si pose poi a gridare: O vecchiarella, vecchiarella, senti, senti; se tu ami Dio, puoi farti più santa del P. Bonaventura."
Che fine hanno fatto quelle suore che provenivano dal CN inviate in Olanda e ritornate Pienza?
RispondiEliminaUna cosa sgomenta e addolora.
RispondiEliminaLa cieca ostinazione a compiere il Male chiamandolo bene.
A me non sgomenta. Il Diavolo non ha cambiato e non cambierà mai di mestiere, nonostante il Concilio Vaticano II abbia stesa una spessa coltre sulle sue imprese per ingannare "il popolo di Dio".
EliminaNulla ti turbi, nulla ti sgomenti.
Tutto passa, Dio non si muta.
La pazienza tutto raggiunge.
A chi ha Dio nel cuore, non manca nulla.
Dio solo basta.
Santa Teresa di Gesù (di Avila)
Liberté, Egalité, Fraternité
RispondiEliminaIl 14 luglio la Setta e i suoi satelliti di sinistra, centro e destra festeggiano la sostituzione dell'antico ordine cristiano col nuovo ordine laicista e massonico.
L'unico antidoto serio e credibile è la dottrina sociale della Chiesa contenuta nel magistero dei Papi
“È una caratteristica di ogni civiltà in decadenza che le grandi masse del popolo non siano consapevoli della tragedia. L'umanità in crisi è generalmente insensibile alla gravità dei tempi in cui vive.
RispondiEliminaGli uomini non vogliono credere che i loro tempi siano malvagi, anche perché non hanno uno standard al di fuori di se stessi con cui misurare i loro tempi. Se non esiste un concetto fisso di giustizia, come possono sapere che è stata violata?
Solo chi vive di fede sa veramente cosa sta succedendo nel mondo; le grandi masse di uomini senza fede sono inconsapevoli dei processi distruttivi in atto, perché hanno perso la visione delle altezze da cui sono caduti.”
Beato Fulton J. Sheen
RispondiElimina# Anonimo "papista" delle 11:21
Denunciare le scandalose scelte di Bergoglio costituisce forse un "insulto"?
Se si è veramente cattolici è un dovere.
Lo insultiamo chiamandolo Bergoglio invece che papa Francesco?
Certo, l'etichetta richiederebbe l'uso di papa Francesco.
Ma chiamare il papa per il cognome o anche senza cognome è un antico uso italiano. Sarà perché il papato ce l'abbiamo in casa da tanti secoli.
Si tratta comunque di una mancanza di rispetto o meglio di un atteggiamento confidenziale che costituisce una mancanza minore, no?
Invece di perder tempo a cercare questo bruscolino nel nostro occhio, lo impieghi il suo tempo a cercare la trave nell'occhio della presente gerarchia, Bergogliodipendente, che continua nell'opera di demolizione della Chiesa (e dell'Italia, vedi accoglienza indiscriminata dei falsi migranti), perseguita da Bergoglio, pardon papa Francesco con la massima energia e determinazione.
Ma lei non prova turbamento alcuno nel chiamare questo papa filogay e distruttore dell'etica cristiana con la faccenda della comunione ai divorziati risposati, "Santo Padre"?
"SAnto". Ma dice sul serio? "Santo" Bergoglio! Colui che ha dichiarato esser la conversione dei peccatori una sciocchezza e fatto l'elogio dell'abortista Bonino! Per tacer d'altro...
ap
Mah,caterve di insulti rivolte al santo padre Francesco le inviano i contribuenti destinando l'8x1000 a tutti fuorché alla Chiesa Cattolica.Niente santità niente euri,funziona ed ha sempre funzionato così.
RispondiElimina"È sotto la maschera e il travestimento di un progresso che nega il peccato e la colpa che l'Anticristo sfila oggi nel mondo, siede nelle nostre aule, scrive sulle nostre riviste"
RispondiEliminaC'è qualcosa di marcio nel mondo; e quel marcio è così radicale e universale che non si spiega con le cose, ma con uno spirito: lo spirito del male. È la nostra cecità a non vedere che c'è il male, perché ne abbiamo negato l'esistenza. Un uomo senza occhi può essere convinto che la notte è giorno e il giorno è notte.
Così anche il mondo moderno, che ha perso sia gli occhi della fede che quelli della ragione, può essere indotto a credere che lo spirito dell'anticristo non sia qui, perché ha dimenticato Cristo, chi lo convincerà che c'è un Anticristo? (...)
Gli uomini pensano che il male debba venire sotto le sembianze di un germe, o di una bomba, o di un'incidente, o di un'esplosione, o di un disastro ferroviario, o di un fallimento bancario, dimenticando che il più grande male può venire all'uomo sotto le mentite spoglie dei pensieri e delle idee umane.
È sotto la maschera e il travestimento di un progresso che nega il peccato e la colpa che l'Anticristo sfila oggi nel mondo, siede nelle nostre aule, scrive sulle nostre riviste, si pavoneggia sui nostri palcoscenici, promettendo di redimere l'uomo quando avrà abbandonato la Croce e la penitenza.
(Fulton J. Sheen, da "For God and Country", 1941)
È una grave responsabilità per ciascun vescovo essere e rappresentare il pensiero di Cristo. I vescovi che disperdono le pecore che Gesù ha loro affidato saranno giudicati da Dio in modo spietato e severo.
RispondiElimina(Card. Robert Sarah, La forza del silenzio, p. 48)
Ieri sulla Nazione, se non ricordo male, oggi sul Corriere si parla di riaprire le miniere di Italia e forse di aprirne altre ex novo. Ieri ho letto che questa scoperta di quanti minerali interessanti ha l Italia sottoterra l ha fatta una certa società Australiana(?) che significa Commonwealth, che significa UK, che significa Londra. Noi cioè dovremmo riaprire e aprire le nostre miniere per affidare a questa e/o ad altre società globali l uso... ed il profitto forse ricevendone una mancetta.
RispondiEliminaAllora, abbiamo sul nostro suolo patrio cento e più basi militari USA, i nostri porti e magazzini retrostanti non si sa bene chi li gestisca, centinaia di migliaia di nativi africani ed etnie varie vengono riversate annualmente sulle nostre, un tempo, amate sponde, nel Mare Adriatico vanno alla grande le trivelle, causa la quale le coste e l entroterra adriatico italiano trema con una certa regolarità, abbiamo recentemente visto e capito che siamo trattati dal punto di vista farmacologico e geoingegneristico come cavie, di natura il nostro territorio è nella maggior parte sismico... abbiamo noi governanti, dirigenti, imprenditori che amino questa nostra povera patria? NO.
"C'è una qualità satanica insita nella Rivoluzione Francese che la distingue da ogni altro fenomeno che abbiamo visto e che la distinguerà da ogni altro possibile fenomeno che vedremo." (Joseph de Maistre, a 225° anni dalla Rivoluzione Francese)
RispondiEliminaBellissima citazione di J. de Maistre. Dieu et le Roi !
Elimina
RispondiElimina# La satanica rivoluzione francese. Però distinguiamo, una volta tanto.
Lo fu certamente nella fase giacobina e nella sua avversione del cattolicesimo, con relativa persecuzione, introduzione del divorzio etc.
Tuttavia, non è dalla Rivoluzone Francese che si è cominciato ad affermare in Europa lo Stato di diritto e il principio che lo Stato deve esser retto da una Costituzione scritta?
Prima si era sempre esposti all'arbitrio del monarca, che poteva farti imprigionare senza dover dare spiegazioni a nessuno, e del suo esecutivo.
Durante il lockdown dovuto al Covid, tanti interventi su questo blog invocavano le libertà costituzionali calpestate dai diktat sanitari del governo.
Il principio dello Stato di diritto tutti lo accettano, oggi.
Il merito non va allora alla Riv Francese?
Anche qui bisogna distinguere: la componente fanatica e anticristiana (giacobina) da quella liberale-moderata, che ha portato allo Stato di diritto.
E il concetto dello Stato di diritto, con l'idea che il giudice debba soprattutto applicare la legge, una legge garantita nei modi d'applicazione e nei contenuti dal dettato costituzionale, a ben vedere prescinde dalla sua affermazione storica, se dovuta a questa o quella rivoluzione.
De Maistre, pur acuto critico della modernità, era un reazionario mezzo massone.
ap
Ma abbiate pazienza, già nel XIX secolo la GB sfruttava le miniere di zolfo in Sicilia, controllava tutto il Mar Mediterraneo e pure la politica italiana dell'epoca e adesso ci si sveglia? Siamo una colonia sottosviluppata culturalmente, ma buona da sfruttare, il gasdotto di Brindisi, che pare preso verrà completato ed attivato per il gas liquido che gli USA ci forniranno, a buon prezzo, ovvio, è di proprietà di una holding britannica, non parlo delle fabbriche chimiche di ogni genere che ci sono in Norditalia, di proprietà tedesca, e dei mari sfruttati per pesca extra lusso tipo aragoste, concessi alla Francia a scapito della Sardegna che già viene devastata in tutti i modi e militarmente abusata a Capo Teulada e dintorni, ma de che stamo a parlà?
RispondiElimina
RispondiElimina# L'Italia colonia economica etc
Veramente con l'Ilva di Taranto avevamo la più grande acciaieria d'Europa, di proprietà italiana, ma a qualcuno in Italia la cosa dava fastidio. L'azione di una certa magistratura l'ha demolita con accuse che sono apparse pretestuose e alla fine l'ha comperata un magnate indiano, vedi un po'. Prima della cacciata dei Riva valeva 9 miliardi di euro adesso ne vale circa 1 e mezzo.
Qui l'azione della perfida Albione o dello zio Sam non c'entra.
I peggiori nemici degli italiani sono gli stessi italiani, specialmente in questo momento storico.
La Gran Bretagna poteva fare quello che voleva con lo zolfo siciliano perché il Regno di Napoli era uno Stato debole, chiuso dentro lo stivale dal Regno delle Sante Chiavi, governato da una dinastia che non si è mai sentita italiana (né a ben vedere napoletana, se non esteriormente), dinastia che doveva la sua sopravvivenza alla flotta inglese durante le guerre napoleoniche, cosa dalla quale gli inglesi trassero cinicamente le dovute conseguenze.
Mi prende la disperazione, guardando a ritroso si conclude che servi sempre siamo stati, ora di questo ora di quello e mai siamo appartenuti a noi stessi. Qualcuno ha invocato un nuovo Risorgimento per l Italia, ma il Risorgimento antico allo straniero comunque si appoggiò e.. Il nuovo farà altrettanto. Prima di tutto dovremmo avere una religione, la nostra condivisa, il Cattolicesimo quello vero, poi una cultura, una stampa, una formazione ed una informazione che non remi contro, fingendo di remare a nostro vantaggio, insomma il primo passo sarebbe quello di diventare veramente Uni,,senza sentirci ora francesi, ora tededchi, ora russi, ora americani, ora terzomondisti, ora cittadini del mondo... Eppoi la morale, fuggita via lontano da noi, che pochissimi conoscono e ancor meno praticano naturalmente, spontaneamente, gioiosamente... Aiutati che Dio ti aiuta! Noi neanche siamo più in grado di aiutarci, corrotti, addormentati, plagiati, come e quanto ci siamo lasciati corrompere, addormentare, plagiare per fare i graziosi con Tizio, Caio e Sempronio, cioè senza dignità., senza sapere se siamo e chi siamo.
RispondiEliminaPontcallec in attesa della fine…
RispondiEliminaVi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 946 pubblicata da Paix Liturgique il 13 luglio 2023, in cui si racconta dell’imposizione della celebrazione della Messa in rito moderno nell’Istituto delle Domenicane dello Spirito Santo, una florida società di vita apostolica femminile con sede a Pontcallec, dedita all’educazione dell’infanzia e legata alla liturgia tradizionale.
Il primo segno evidente è stato l’immediata riduzione di alunni e di nuove suore (oltre all’esclaustrazione coatta di molte suore, compiuta con metodi arbitrari), fino alla paventata chiusura di alcune scuole, finora in ottima salute (che si definisce «insolente» dal punto di vista della gerarchia romana).
L’obiettivo non nascosto è quello di normalizzare» le suore di Pontcallec, imponendo loro gradualmente la nuova Messa e sbarazzandosi di tutte le suore veramente tradizionali, per creare una cosiddetta «terza via», soluzione fallimentare in tutte le precedenti esperienze.
Il tutto sotto l’attenta regia di papa Francesco, che «ha seguito personalmente il caso in ogni sua fase».
L.V
https://blog.messainlatino.it/2023/07/pontcallec-in-attesa-della-fine.html#more
Grazie della segnalazione Merita menzione la conclusione:
RispondiEliminaMa Dio permette il male solo perché ne può derivare un bene più grande. Questo bene potrebbe essere la rinascita, in forma modesta ma indipendente, di un’organizzazione veramente cattolica per l’educazione delle ragazze da parte di donne consacrate. Una nuova Pontcallec, fuori dalle mura.
RispondiElimina"Ma il Risorgimento antico comunque si appoggiò allo straniero.."
Sì, ma per unire l'Italia e lo Straniero ci rimase con un palmo di naso, essendo un'Italia unita l'ultima cosa che voleva.
I francesi, in particolare, si sentirono giocati da Cavour e sodali, e furono subito animati da un'ostilità fortissima verso il nuovo Stato,
persino le due massonerie entrarono in freddo.
Insomma, l'appoggio straniero veniva cercato perché consci della nostra debolezza, di fronte alle grandi Potenze. Bisognava appoggiarsi ad una di esse (fu la Francia, smaniosa di modificare l'ordine europeo conseguente alla caduta di Napoleone I) e affidarsi alla fortuna.
Che indubbiamente aiutò in quanto le Potenze, pur ostili alla nostra unione, si neutralizzarono tra di loro.
Non c'era, come nell'Italia dal 1945 in poi il disprezzo per la Patria italiana, il volerle imporre dei modelli stranieri (il comunismo) e nemmeno il senso d'inferiorità tipico dei dirigenti cattolici e antifascisti vari, afflitti da pidocchioso moralismo.
Miseria morale dell'antifascismo ideologico, dei partiti: Nel Regno del Sud, subito dopo la resa incondizionata, la situazione era tragica. La Commissone militare alleata governava, stampando carta moneta fasulla, ci prendeva regolarmente a calci sui denti. Un sacco d'Italia anche peggiore di quello dei tedeschi al Nord. Che fecero i partiti, riapparsi dal nulla, dopo vent'anni? Fecero blocco con il Re contro l'occupante alleato per salvare il salvabile? Quando mai: posero subito la questione istituzionale, volevano che il Re abdicasse subito,lo odiavano per aver condiviso il potere con Mussolini. Poi invece, a Salerno, si decise di collaborarre con la monarchia, scelta realista. Ma fu imposta, si è saputo poi, da Stalin a Togliatti, capo dei comunisti rientrato dalla Russia: prima finire la guerra con la vittoria,quindi collaborare, infiltrarsi nelle strutture borghesi, poi la questione istituzionale. Stalin era estramemente crudele, però sapeva ragionare da vero politico.
Noi invece da allora, con qualche eccezione, solo mezze calzette i nostri rappresentanti, abbonati allo spirito di fazione e di partito, prima di tutto, su tutto.