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martedì 19 dicembre 2023

Comunicato del Presidente e del Patrono relativo alla vicenda delle Benedettine di Pienza

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Comunicato
del Presidente e del Patrono
relativo alla vicenda delle Benedettine di Pienza


In ordine ai reiterati, crescenti e insidiosi attacchi rivolti all’Associazione Exsurge Domine e alla persona del suo Patrono, e in considerazione della loro natura altamente calunniosa e diffamatoria, il Presidente Giuseppe Vannicelli Casoni e il Patrono Mons. Carlo Maria Viganò precisano quanto segue:
  1. Come enunciato nello Statuto, l’Associazione Exsurge Domine si impegna a «provvedere all’assistenza, al sostegno e all’aiuto materiale di chierici, religiosi e laici consacrati che versino in condizioni di particolare difficoltà economiche e logistiche; difendere la Tradizione immutata e incorruttibile della Fede Cattolica; conservare e promuovere la Liturgia tradizionale; incentivare lo studio e l’approfondimento teologico e culturale dell’immenso patrimonio religioso, storico e artistico della Cristianità; favorire occasioni di dialogo e d’incontro tra le diverse associazioni, esperienze o gruppi operanti nell’ambito della Tradizione perenne della Chiesa Cattolica». (art. 2)
  2. Le attività di aiuto e sostegno materiale di chierici e religiosi si sono concretizzate sin dalla fondazione dell’Associazione in una serie di interventi che vanno dal soccorso a singoli sacerdoti in diverse parti del mondo all’assistenza della comunità carmelitana di Arlington (Texas) [qui], dal discernimento vocazionale di alcuni giovani al sostegno di consacrati ingiustamente colpiti da sanzioni canoniche.
  3. Oltre a queste attività, Exsurge Domine aveva individuato alcuni progetti da realizzare più a lungo termine: tra questi, il primo – ma non unico – in ordine di urgenza era la realizzazione di un Villaggio Monastico dove accogliere le Monache Benedettine di Pienza [qui], che si erano accoratamente rivolte a Mons. Viganò per ottenere aiuto nel drammatico frangente che stavano attraversando.
  4. I lavori di realizzazione del Villaggio Monastico sono iniziati, da un lato, grazie al contributo dell’Associazione Vittorio e Tommasina Alfieri che ha prontamente e generosamente messo a disposizione un terreno e delle strutture, e dall’altro grazie all’impegno di Exsurge Domine e alla personale garanzia che il suo Patrono aveva offerto per assicurare la realizzazione del progetto. L’iniziativa fu promossa con il più largo ed unanime consenso delle Monache e la loro manifesta intenzione di poterne beneficiare.
  5. I lavori sono stati condotti in modo da assecondare nel miglior modo possibile le richieste e le necessità avanzate dalle Religiose. Il tutto non senza la difficoltà di dover superare le naturali criticità che ogni progetto di questa mole porta con sé.
  6. Con decisione improvvisa ed unilaterale, con modi perentori e sprezzanti, senza lasciare alcuna possibilità di confronto, le Monache hanno purtroppo deciso di rifiutare l’offerta del Villaggio Monastico, vanificando insieme ad essa gli aiuti e l’assistenza loro assicurati sin dall’inizio. A questo proposito, e a scongiurare ogni collegamento della loro comunità con il progetto che le riguardava, le religiose hanno richiesto e immediatamente ottenuto la rimozione di ogni contenuto e immagine a loro riferiti dal sito internet di Exsurge Domine.
  7. Nonostante i molteplici e documentati inviti alla moderazione e a un ripensamento circa la loro scelta, sono cominciate a circolare calunnie e voci diffamatorie sul conto di Exsurge Domine e del suo Patrono, Mons. Viganò.
  8. Il 22 Novembre scorso Exsurge Domine ha diramato un Comunicato (qui) nel quale prendeva atto della defezione delle Benedettine e confermava di proseguire il proprio impegno associativo sugli altri fronti.
  9. Come previsto dallo Statuto di Exsurge Domine, la destinazione delle donazioni è stabilita collegialmente dal suo Consiglio Direttivo, in conformità e coerenza con gli scopi sociali. Corre l’obbligo di ricordare a questo punto che l’Associazione non è nata con il fine di soccorrere la sola Comunità delle Benedettine di Pienza, quanto piuttosto per la realizzazione di quei progetti promossi dall’Associazione tra i quali il primo era il Villaggio Monastico; né tanto meno che i fondi raccolti da Exsurge Domine possano intendersi come personalmente destinati alle Religiose.
  10. A coloro che insinuano un interesse personale di chiunque nel promuovere l’Associazione Exsurge Domine, occorre ricordare che quando l’Autorità ecclesiastica aveva sottratto alla disponibilità delle Religiose il conto corrente del Monastero, Mons. Viganò ha invece promosso la costituzione di un’Associazione che rispondesse alle loro esigenze di sussistenza, denominata Maria Tempio dello Spirito Santo, con un conto bancario del tutto indipendente e sotto il diretto controllo delle Religiose. L’Arcivescovo aveva a più riprese sollecitato la carità dei fedeli da riferirsi al nuovo conto dell’Associazione delle Benedettine. (qui)
  11. Quanto alle somme donate ad Exsurge Domine – come previsto dalla Legge vigente e dallo Statuto – sono state contabilizzate e saranno oggetto dell’approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea.
  12. Secondo quanto stabilito dalla Legge e dallo Statuto, il Consiglio di Exsurge Domine amministra le proprie risorse secondo principi di onestà, trasparenza e verità: per tale ragione, in caso di dubbio sulla effettiva destinazione di un’offerta, è nostro impegno verificare le reali intenzioni del benefattore e procedere di conseguenza.
  13. La costituzione del Collegium Traditionis [qui] – progetto prioritario finalizzato alla formazione clericale – era stata momentaneamente sospesa in ragione dell’urgenza pressante avanzata dalle Monache. Il venir meno di tale urgenza consente ora di dare nuovo slancio al Collegium utilizzando con opportuni, minimi adattamenti quanto già destinato al Villaggio Monastico. Nulla dunque, nemmeno un centesimo, è andato perduto di quanto i donatori di Exsurge Domine hanno offerto, perché lo stato di avanzamento dei lavori sinora compiuti ne consente il proseguimento senza variazioni.
  14. Dopo le chiarificazioni sopra esposte, ci auguriamo che abbiano a cessare ulteriori insinuazioni false e diffamatorie, in qualsivoglia modo diffuse, di cui in ogni caso gli autori dovranno rispondere in coscienza dinanzi a Dio e agli uomini.
  15. L’impegno dell’Associazione prosegue dunque con entusiasmo e abnegazione, grazie alla carità dei benefattori e all’impegno di tutti gli amici di Exsurge Domine.
    1. Giuseppe Vannicelli Casoni, Presidente
      + Carlo Maria Viganò, Patrono
      17 Dicembre 2023
      Dominica III Adventus

2 commenti:

  1. Avevo voluto tanto sperare nelle monache di Pienza, solo perché mons. Viganò le aveva tanto a cuore, e alla fine son rimasto puntualmente deluso.
    Mi chiedo se il loro gesto così autolesionista sia stato dettato dal voler conservare la libertà di celebrare le carnevalate liturgiche del Cammino Neocatecumenale.

    Infatti sapevamo bene che non si trattava di monache tradizionaliste, tant'è che tra loro circolano ancora gli orridi autoritratti (e i canti e chissà cos'altro) del santone Kiko Argüello, eretico e fondatore dei neocatecumenali, e che a suo tempo aveva tentato di "colonizzare" le monache mandandovi delle giovani neocat. È una tattica che usa spesso (vedi esempio [link]).

    Purtroppo le cosiddette "vocazioni" neocatecumenali sono solo agenti kikolatri sotto mentite spoglie. Si è prima neocatecumenali, e poi eventualmente cattolici, consacrati, sposati, ecc. (Kiko stesso, sentendosi non abbastanza assecondato da Benedetto XVI, minacciò pubblicamente: «vogliono che ce ne andiamo dai protestanti?»). Finché non si ripudia liberamente e volontariamente l'eresia neocatecumenale, si è sempre cani di Pavlov che scattano pronti ad ogni rumore che somigli al fischietto di Kiko.

    Non è la prima volta che un uomo di buon cuore (come mons. Viganò) sente cantare una serenata con le note giuste ("ci perseguitano perché viviamo la Tradizione!") ma che poi risulta non rappresentare correttamente la realtà. Mi torna in mente ad esempio un certo prete, tutt'altro che amante della liturgia tridentina, che era quasi riuscito a convincere mons. Williamson a consacrarlo vescovo. Gli uomini di buon cuore non si fidino troppo delle serenate ben confezionate.

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  2. Se è così, ha ragione mons Vigano. Vedremo la replica delle monache. Comunque l'avevo detto subito che non mi convincevano, ritenendole persone prepotenti ignare del significato della vita religiosa. Secondo me ci vuole più cautela nel partire con la la lancia in resta, a ogni minima presunta "persecuzione" dell'autorità modernista. In alcuni casi potrebbe aver ragione. I soldi diamoli al Gaslini, che fa miracoli con pochi fondi, lì siamo sicuri. E lì ci sono genitori che la "drammatica situazione"la vivono veramente, altro che le viziatelle monache. Ora pare - pare- ripeto, siano passate sotto l'egida di Cionci. Ed è tutto detto.

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