La Fraternità San Pio X si accinge a consacrare nuovi vescovi
Il 24 dicembre 2023 è stato pubblicato il nuovo numero del Bollettino del Priorato francese di Pointet, della Fraternità San Pio X. A pagina 5 si trova una comunicazione del Superiore del Priorato, Don Alain Delagneau, che annuncia la prossima consacrazione di nuovi vescovi per la Fraternità.
Attualmente la Fraternità conta 3 vescovi: Mons. Bernard Fellay, 65 anni, Mons. Bernard Tissier de Mallerais, 78 anni, e Mons. Alfonso de Galarreta, 66 anni.
Riportiamo una sintesi della comunicazione di Don Delagneau.
Il Superiore Generale ci ha chiesto di preparare i fedeli alla consacrazione di nuovi vescovi, senza precisare la data. In effetti i nostri prelati si fanno vecchi e il loro ministero si amplia nel mondo.
È una questione grave che può disturbare certi fedeli, specialmente i giovani che non si interessano molto della crisi della Chiesa, ma anche i nuovi fedeli che non hanno sufficienti informazioni sulle consacrazioni del 1988.
Noi ci dobbiamo aspettare – da parte delle autorità – di essere trattati da scomunicati, da scismatici. Tutte cose dolorose e preoccupanti per un cattolico. I media sapranno amplificare queste condanne, come anche la Fraternità San Pietro e compagnia; per questi sarà una buona occasione per giustificare la loro scelta nella crisi della Chiesa.
Dobbiamo dunque prepararci a questa nuova persecuzione, che può essere benefica in quanto ci obbligherà ad approfondire le ragioni della nostra battaglia. […]
È chiaro che è il Papa ad avere la giurisdizione universale su tutti i cristiani, ed è dunque lui che affida una parte del gregge ad ogni vescovo, rimanendone responsabile davanti a Dio. E questo è di diritto divino.
E quindi rifiutare dei vescovi alla Tradizione attiene alla legge umana, mentre salvare le anime attiene alla legge divina. Ne consegue che nel caso di grave necessità per le anime del mondo intero, si può e perfino si deve andare contro una legge umana per salvaguardare la legge divina.
Noi invitiamo tutti i nostri lettori a pregare per i futuri vescovi e perché la Fraternità Sacerdotale San Pio X abbia la forza, come l’ebbe nel 1988, di resistere ad una Chiesa conciliare che tutto distrugge al suo passaggio.
Associamo nelle nostre preghiere la pia e felice memoria di Mons. Marcel Lefebvre, senza il quale nulla sarebbe stato possibile.
Don Alain Delagneau -Fonte
RispondiEliminaC'est une très bonne nouvelle. Elle indique que les dirigeants de la Fraternité n'ont pas faibli et qu'ils continuent plus que jamais le bon combat, mettant la défense des vérités de la Foi au-dessus des opinions mondaines et des accommodations œcuméniques.
Je suis tout à fait d'accord avec vous. Que l'Enfant Jésus nous bénisse et protège !
EliminaDEO GRATIAS.
RispondiEliminaCi voleva F.S. per convincere che la crisi è peggiore rispetto al 1988.
Ottima notizia. Deo Gratias.
RispondiEliminahttps://laportelatine.org/formation/mgr-lefebvre/loperation-survie-de-la-tradition
RispondiEliminaSono propio curioso come si sviluppa questa faccenda delle consacrazioni della FSSPX, e secondo me seguirà il solito copione, saranno ancor di più perseguitati, mentre le nomine cinesi di Xi Jinping vanno bene, li zitti e mosca!!!
RispondiEliminaLa Fsspx non è affatto perseguitata.
EliminaAlla fine a Monsignore era comunque stata negata l'autorizzazione a consacrare, anche se Ratzinger aveva fatto sapere che la consacrazione di un vescovo della FSSPX non era contraria alla volontà del Papa. Ciò che ora cambia radicalmente è la cornice teologica ed ecclesiologia. Don Pagliarani, per il quale «nella Chiesa ufficiale non ci si può salvare», ha concezioni molto diverse da quelle di Mons. Lefebvre e la FSSPX di don Pagliarani non è che un'alterazione di ciò che era stata fino alla guida di Mons. Fellay. Può anche darsi che Francesco, facendo il suo gioco, gli dia anche una mezza autorizzazione informale, magari via telefono, ma sarà una porta aperta allo scisma. Poi diranno che lo scisma tradizionalista si è compiuto. Secondo programma.
RispondiEliminaAndrea Sandri
Andrea Sandri, le sue sono affermazioni apodittiche tutt'altro che dimostrate. Mons. Lefebvre -si sa- ricevette la scomunica da parte di GPII (ma ben si sa che il vero artefice ne era il prefetto della CdF Ratzinger), per aver consacrato i vescovi senza consenso papale. La storia si ripeterà ora? È probabile: stiamo a vedere... Fatto sta che la situazione di fondo è identica, solo peggiorata. Mons. Lefebvre non ha forse fatto tutto per lo stato di necessità, per la salus animarum? Cioè per le anime a rischio di salvezza "nella Chiesa ufficiale" conciliare? Don Pagliarani non potrà fare nient'altro, ma la stessa tale quale cosa.
EliminaPer fortuna il Signore scrive dritto anche laddove i comportamenti degli uomini possono secondo alcuni essere non perfettamente corretti. Personalmente continuo a credere che don Pagliarani deve tirare dritto facendo quello che in coscienza gli sembra giusto. Il Signore porrà rimedio ad eventuali imperfezioni nella linea da tenere. Pe mio modesto parere l'attendismo non paga. E' ora che in Vaticano comprendano che non sono l'ombelico del mondo, e la Chiesa può benissimo fare a meno della Roma modernista. Sono sicuro che dal Paradiso Monsignor Lefebvre accompagna con la sua preghiera unita alla preghiera della Chiesa Trionfante. Amen
RispondiEliminaP. S. il Vaticano ha bisogno di una lezioncina di umiltà da qualunque parte venga.