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venerdì 12 gennaio 2024

“Fiducia supplicans”? Per le Chiese d’Africa è inaccettabile. Lettera del cardinale Ambongo

Lettera del cardinale Ambongo sulla reazione delle Conferenze episcopali africane alla dichiarazione Fiducia supplicans.. Indice degli articoli in tema.

“Fiducia supplicans”? Per le Chiese d’Africa è inaccettabile. Ecco il testo della lettera del cardinale Ambongo

Nessuna benedizione per le coppie omosessuali nelle Chiese africane. Sintesi delle risposte delle Conferenze episcopali africane alla Dichiarazione Fiducia supplicans

Cari fratelli e sorelle nel Signore,
grazia e pace!
Il messaggio che vi trasmetto oggi ha ricevuto il consenso di Sua Santità Papa Francesco e di Sua Eminenza il Cardinale Víctor Manuel Fernándeza il Cardinale Victor Manuel Fernandez, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Presenta una sintesi consolidata delle posizioni adottate da vari Episcopati nazionali e interterritoriali in tutto il continente africano, in risposta alla pubblicazione della Dichiarazione Fiducia supplicans del Dicastero per la Dottrina della Fede del 18 dicembre 2023.

All’interno della Chiesa famiglia di Dio in Africa, questa Dichiarazione ha causato un’onda d’urto, ha seminato idee sbagliate e disordine nelle menti di molti fedeli laici, persone consacrate e persino pastori, e ha suscitato forti reazioni.

La sintesi delle risposte delle Conferenze episcopali africane mette in evidenza una comprensione e un approccio comune da parte loro. Essa comprende i loro punti di vista sulla dottrina invariata del matrimonio all’interno della Chiesa, la cura pastorale estesa a tutti i membri della Chiesa e la loro posizione unitaria sulle unioni omosessuali.

Dottrina invariata sul matrimonio e sulla sessualità
Nei loro vari messaggi, le Conferenze episcopali della Chiesa famiglia di Dio in Africa iniziano riaffermando il loro incrollabile attaccamento al Successore di Pietro, la loro comunione con lui e la loro fedeltà al Vangelo. Esse riconoscono collettivamente che la dottrina della Chiesa sul matrimonio e la famiglia rimane invariata. Tutti hanno preso atto dei passaggi in cui la Fiducia supplicans riafferma questa posizione tradizionale della Chiesa ed esclude esplicitamente il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Questa posizione, radicata nelle Sacre Scritture, è stata insegnata senza interruzioni dal Magistero universale della Chiesa.

Pertanto, riti e preghiere che potrebbero offuscare la definizione di matrimonio – come unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, aperta alla procreazione – sono considerati inaccettabili. La distinzione fatta dalla Fiducia supplicans tra benedizioni liturgiche o rituali formali e benedizioni spontanee non intende imporre che vi siano benedizioni per le coppie in situazione irregolare e per le coppie dello stesso sesso (cfr. 31), anche se il documento dice che esse “dovrebbero essere effettuate al di fuori del contesto liturgico” (cfr. 31 e 38).

Cura e orientamento pastorale
Attraverso le dichiarazioni delle Conferenze episcopali, la Chiesa in Africa, in quanto famiglia di Dio, riafferma il suo impegno per un’assistenza pastorale continua a tutti i suoi membri. Il clero è incoraggiato a fornire un’assistenza pastorale accogliente e di sostegno pastorale, in particolare alle coppie in situazioni irregolari. Le Conferenze episcopali africane sottolineano che le persone con tendenze omosessuali devono essere trattate con rispetto e dignità, pur ricordando che le unioni di persone dello stesso sesso sono contrarie alla volontà di Dio e quindi non possono ricevere la benedizione della Chiesa.

Posizione sulle unioni omosessuali e sulle coppie dello stesso sesso
Le Conferenze episcopali preferiscono generalmente – ogni Vescovo rimane libero nella sua diocesi – non offrire la benedizione alle coppie dello stesso sesso. Questa decisione deriva dalla preoccupazione per la potenziale confusione e lo scandalo all’interno della comunità ecclesiale. L’insegnamento costante della Chiesa descrive gli atti omosessuali come “intrinsecamente disordinati” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Persona humana, n. 8) e contrari alla legge naturale. Questi atti, considerati come una chiusura dell’atto sessuale al dono della vita, non procedono da un’autentica complementarietà affettiva e sessuale e non devono essere approvati in nessuna circostanza (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2357).

A sostegno di questa posizione, la maggior parte degli interventi dei vescovi africani si basa soprattutto sulla Parola di Dio. Essi citano passi che condannano l’omosessualità, in particolare Lv 18,22-23, dove l’omosessualità è esplicitamente vietata e considerata un abominio. Questo testo legislativo testimonia la considerazione di queste pratiche nell’ambiente di Israele, così come altre pratiche che Dio proibisce, come l’infanticidio (cfr. il sacrificio di Isacco). Una Conferenza episcopale ha aggiunto lo scandalo degli omosessuali di Sodoma (cfr. Gen 19, 4-11). Nella narrazione del testo, l’omosessualità è così abominevole che porterà alla distruzione della città.

Nel Nuovo Testamento, San Paolo, nella Lettera ai Romani, condanna quello che chiama rapporto innaturale (cfr. Rm 1,26-33) o morale vergognosa (cfr. 1 Cor 6,9-10).

Oltre a queste ragioni bibliche, il contesto culturale africano, profondamente radicato nei valori della legge naturale in materia di matrimonio e famiglia, complica ulteriormente l’accettazione di unioni di persone dello stesso sesso, in quanto sono viste come in contraddizione con le norme culturali e intrinsecamente corrotte.

Dichiarazione conclusiva
In sintesi, le Conferenze episcopali di tutta l’Africa, che hanno riaffermato con forza la loro comunione con Papa Francesco, ritengono che le benedizioni extra-liturgiche proposte nella Dichiarazione Fiducia supplicans non possano essere realizzate in Africa senza esporsi a scandali. Ricordano, come fa chiaramente la Fiducia supplicans, al clero, alle comunità religiose, a tutti i credenti e alle persone di buona volontà, che la dottrina della Chiesa sul matrimonio e la sessualità cristiana rimane invariata. Per questo motivo, noi, vescovi africani, non riteniamo opportuno che l’Africa benedica le unioni omosessuali o le coppie dello stesso sesso perché, nel nostro contesto, ciò causerebbe confusione e sarebbe in diretta contraddizione con l’ethos culturale delle comunità africane. Il linguaggio della Fiducia supplicans rimane troppo sottile per essere compreso dalla gente comune.

Inoltre, rimane molto difficile convincere che persone dello stesso sesso che vivono in un’unione stabile non rivendicano la legittimità del proprio status.

Noi, vescovi africani, insistiamo nell’appello alla conversione di tutti.

Come Osea, Gesù viene a testimoniare la tenerezza di Dio: “Egli non è non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,3). Su questo non c’è dubbio. Ma Gesù tende la mano anche al peccatore perché si rialzi, perché si converta (cfr. Mc 1,5). Dopo aver mostrato tanta tenerezza nei confronti della donna colta in adulterio, le disse: “Va’ e d’ora in poi non peccare più” (In 8,11). Come il sale della terra e la luce del mondo (cfr. Mt 5,13-14), la missione misericordiosa della Chiesa è quella di andare controcorrente rispetto allo spirito del mondo (cfr. Rm 12,2) e di offrire il meglio, anche se è esigente.

Alcuni Paesi preferiscono avere più tempo per l’approfondimento della Dichiarazione che, di fatto, offre la possibilità di queste benedizioni ma non le impone.

In ogni caso, continueremo a riflettere sul valore del tema generale di questo documento, al di là delle sole benedizioni per le coppie in situazione irregolare, cioè sulla ricchezza delle benedizioni spontanee nella pastorale quotidiana.

“Grazia e pace”: con queste parole tratte da San Paolo che in comunione con Sua Santità Papa Francesco e con tutti i Vescovi africani, in qualità di Presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SEEAM) concludo questo messaggio invitando le comunità cristiane a non lasciarsi scuotere.

Sua Santità Papa Francesco, fermamente contrario a qualsiasi forma di colonizzazione culturale in Africa, benedice con tutto il cuore il popolo africano e lo incoraggia a rimanere fedele, come sempre, nella difesa dei valori cristiani.
Dato ad Accra, 11 gennaio 2024
Fridolin Cardinale Ambongo, ofm cap
Arcivescovo metropolita di Kinshasa
Presidente del Secam

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