Se non è zuppa è pan bagnato

La manifestazione canora (ma non solo) si è conclusa; ma viene riproposta senza tregua in tutte le salse su tutte le reti a ogni ora del giorno con tutte le sue decadenti e dissonanti manifestazioni che, nell'escludere la melodia sostituita dsi cachinni drlle tendenze moderne e col pretesto della cosiddetta inclusione, veicolano messaggi che dire spazzatura è un eufemismo... Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

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Se non è zuppa è pan bagnato

La Rai del centrodestra propone lo stesso Sanremo della Rai del centrosinistra. Con tanto di testa di capro (Bafometto) nella scenografia.

Alla sinistra orgiastico-mercantile si affianca e alterna la destra orgiastico-mercantile.

Anche la scuola pubblica liberaloide del centrodestra, cioè del signor Valditara, propone gli stessi obbrobri ideologici (più gli influencer) di quella del centrosinistra.

Sinistra orgiastico-mercantile, destra orgiastico mercantile. Da una parte la zuppa liberal-sinistroide, dall'altra il pan bagnato liberal-destroide.

La politica estera del centrodestra è sottomessa all’atlantismo e al sionismo, non meno di quella del Pd. Le frontiere sono sempre ridotte a un colabrodo.

La sudditanza alla Ue (braccio ottuso del capitale globale) è totale. Alla fine il pensiero unico è esattamente lo stesso, seppur con qualche sfumatura diversa (due prodotti per gonzi in qualcosa devono differenziarsi). Vi è la stessa completa sottomissione, prima ancora antropologica che ideologica, da una parte e dall'altra, ai valori economici, al dirittismo, al soggettivismo, al sistema orgiastico-mercantile, al laicismo, alla “società aperta”, all'edonismo senza cuore, cioè all’oscurantismo spirituale. E ovviamente alla plutocrazia, che incarna il vero potere assoluto della società aperta: quello del denaro.

Del resto che cosa fu il berlusconismo se non la fabbricazione proprio di questa falsa alternativa, materialista, edonista e individualista, all’egemonia sinistroide? Così a un centrosinistra liberal-progressista. che ha abbandonato i ceti popolari (che ormai schifa apertamente, per inseguire le cause americaniste, neo-totalitarie, della sovversione wokista), corrisponde un centrodestra liberal-conservatore, che ricalca la mentalità liberaloide (in salsa tricolore) del più vacuo pseudo-conservatorismo anglosassone. Cioè finge di opporsi alla deriva nichilista liberal-sinistroide (della sinistra liberal) per poi fare, una volta al governo le stesse scelte.

Viviamo quindi in un sistema che propone un simulacro di alternanza e un simulacro di libertà. Che non usa lager e prigioni (almeno per ora) ma ingabbia le anime nella menzogna permanente.

È un condizionamento “dolce”, alla Sanremo, che non ha bisogno, almeno per adesso, della coercizione aperta, ma solo della servitù volontaria, da frivoli individui scemi senza cuore e senza logos, a sua volta figlia della ignoranza dei valori dello spirito. Anche se il “capitalismo del controllo” (Schwab) non si preclude nemmeno questa strada, coercitiva, per preparare il definitivo passaggio al misticismo alla rovescia. Con la complicità dei chierici conciliari, dal Vaticano II in poi, iniqui cappellani di corte della società aperta globalista. (Martino Mora)