Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà.
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sabato 30 marzo 2024
Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024
La ricordo ogni giorno fino al termine della novena [qui - qui]. Posto che il blog è uno strumento di comunicazione agile e immediata ma fagocita inesorabilmente i testi. Cliccare sull'immagine per ingrandire
"Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: « Sia con tutti il mio Signore ». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: « E con il tuo spirito ». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: "Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.
Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.
Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli »."
Sabato Santo, attesa e primo annuncio della Resurrezione: a Roma le campane, legate al Giovedì Santo, venivano sciolte e suonavano il Sabato Santo di mattina alle 11 per dare il primo annuncio della Pasqua, e dal centro storico dell'Urbe, dove le chiese sono numerose, fino ai quartieri di periferia, echeggiava un festoso concerto, come ricordato con nostalgia in "Memorie di Roma"; questo fino alla riforma liturgica del 1952 (la prima delle demolizioni a cui andò incontro la liturgia romana), che cancellò le prime celebrazioni pasquali al sabato mattina, come era invece stata prassi secolare e come sono mantenute ancora oggi nel rito bizantino, in cui questo giorno non è di silenzio ma di primo annuncio della Pasqua. Quando si dice che bisogna tornare alla tradizione è vero, ma a quella più antica, non a quella di pochi decenni o di un paio di secoli appena...
Francia ( che non è nemmeno nella NATO) e paesi baltici sono pagati e spinti per fare la guerra che poi la facciano o meno staremo a vedere, la Russia dopo le prime scornate si è rimpattata e ha molte più armi da usare, anche soldati di ogni genere, se i morti russi sono moltissimi, anche gli Ucraini hanno mandato al macello tantissimi soldati, ma non è questo il punto, quando ero piccolo il Sabato Santo le campane si scioglievano alla sera tardi e in famiglia era d'uso bagnarsi gli occhi o lavarseli con acqua, qualcuno mi sa dire il significato di questo? En passant, adesso non le sciolgono né le legano, non suonano mai, se non la Domenica.......buona veglia in attesa della Pasqua di Resurrezione.
...dove "lemá" non è semplicemente la domanda di un "perché"... generico. Gesù chiede al Padre "per quale scopo, per quale fine" gli fa vivere l'esperienza di essere abbandonato da Lui. Gesù prega il Padre... consapevole di stare compiendo il Suo progetto. Ogni dolore ha una fine, ma soprattutto ogni dolore ha UN fine. Adoramus Te, Christe...
"Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: « Sia con tutti il mio Signore ». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: « E con il tuo spirito ». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: "Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
RispondiEliminaIo sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.
Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.
Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli »."
Se Francia, Polonia e i Paesi baltici vogliono la guerra, che la facciano pure, ma senza coinvolgere chi è meno arrogante di loro.
RispondiEliminaSabato Santo, attesa e primo annuncio della Resurrezione: a Roma le campane, legate al Giovedì Santo, venivano sciolte e suonavano il Sabato Santo di mattina alle 11 per dare il primo annuncio della Pasqua, e dal centro storico dell'Urbe, dove le chiese sono numerose, fino ai quartieri di periferia, echeggiava un festoso concerto, come ricordato con nostalgia in "Memorie di Roma"; questo fino alla riforma liturgica del 1952 (la prima delle demolizioni a cui andò incontro la liturgia romana), che cancellò le prime celebrazioni pasquali al sabato mattina, come era invece stata prassi secolare e come sono mantenute ancora oggi nel rito bizantino, in cui questo giorno non è di silenzio ma di primo annuncio della Pasqua. Quando si dice che bisogna tornare alla tradizione è vero, ma a quella più antica, non a quella di pochi decenni o di un paio di secoli appena...
RispondiEliminaÈ vero, anch'io ho questo ricordo tra quelli dei primi anni. Oggi nessun suono di campana. Presto sentiremo i muezzin. E quante chiese chiuse...
EliminaFrancia ( che non è nemmeno nella NATO) e paesi baltici sono pagati e spinti per fare la guerra che poi la facciano o meno staremo a vedere, la Russia dopo le prime scornate si è rimpattata e ha molte più armi da usare, anche soldati di ogni genere, se i morti russi sono moltissimi, anche gli Ucraini hanno mandato al macello tantissimi soldati, ma non è questo il punto, quando ero piccolo il Sabato Santo le campane si scioglievano alla sera tardi e in famiglia era d'uso bagnarsi gli occhi o lavarseli con acqua, qualcuno mi sa dire il significato di questo? En passant, adesso non le sciolgono né le legano, non suonano mai, se non la Domenica.......buona veglia in attesa della Pasqua di Resurrezione.
RispondiEliminaElí, Elí, lemá sabactaní?
RispondiElimina...dove "lemá" non è semplicemente la domanda di un "perché"... generico.
Gesù chiede al Padre "per quale scopo, per quale fine" gli fa vivere l'esperienza di essere abbandonato da Lui.
Gesù prega il Padre... consapevole di stare compiendo il Suo progetto.
Ogni dolore ha una fine, ma soprattutto ogni dolore ha UN fine.
Adoramus Te, Christe...