I vescovi norvegesi firmano dichiarazione ecumenica:
«Esistono solo due sessi»
I vescovi norvegesi firmano dichiarazione ecumenica: «Esistono solo due sessi»
Insieme a circa 30 altre comunità cristiane in Norvegia, i vescovi cattolici hanno firmato una dichiarazione ecumenica sulle questioni della teoria del genere e della sessualità, per dare «un contributo costruttivo»; il documento intitolato “Dichiarazione ecumenica sulla diversità di genere e sessuale” è stato pubblicato ieri e «nasce in preghiera, dal nostro impegno per la nostra nazione e dal desiderio di costruirla», afferma il presidente della Conferenza episcopale nordica, Erik Varden von Trondheim.
In un’intervista con Cna Deutsch, il vescovo ha spiegato: «Il progetto ha come sottofondo una dichiarazione ecumenica del 2016 sul matrimonio, di cui anche i vescovi cattolici sono stati cofirmatari. Un seminario tenutosi questa primavera ha stimolato l’idea che sarebbe potuto essere costruttivo prendere in considerazione una dichiarazione simile sulla questione della “diversità” sessuale e di genere, un argomento attualmente molto discusso e che incide profondamente sulla vita di molte persone».
In una società che non riconosce, anzi rifiuta, la realtà oggettiva delle cose, è ancor più importante dimostrare che la visione antropologica cristiana «è in linea con i dati empirici. Una comprensione cristiana della vita è eminentemente concreta», spiega ancora con Trondheim. È da qui che prende le mosse la dichiarazione ecumenica, che si prefigge di riconoscere la «realtà biologica […] nel rispetto dei diritti dei bambini». «Dio è il Creatore dell’universo e lo sostiene nell’esistenza. Ha creato l’essere umano come uomo e donna. Tutti gli esseri umani sono creati a immagine di Dio. Tutti sono profondamente amati da Lui e possiedono lo stesso inalienabile valore e la stessa inviolabile dignità. Il matrimonio, secondo l’ordine della creazione e del diritto naturale, è l’unione tra un uomo e una donna. Il matrimonio è stato istituito da Dio, confermato da Cristo e dagli Apostoli, e riconosciuto dalla Chiesa cristiana in tutti i secoli (cfr. Genesi 1,26-28 e Matteo 19,4-6). Il matrimonio tra un uomo e una donna costituisce il quadro biblico per le relazioni sessuali. Altre forme di relazioni sessuali sono varianti di una “diversità sessuale” che contraddice la teologia della creazione biblica e l’etica di Gesù, anche se tali relazioni fossero caratterizzate da fedeltà duratura», così inizia la dichiarazione.
Poiché è necessario oramai spiegare l’ovvio, nel testo si ribadisce la realtà biologica dell’uomo e della donna: «Esistono solo due sessi biologici: maschile e femminile. Il sesso dell’essere umano è deciso nel momento del concepimento. Il nostro sesso è determinato dalla grandezza e dalla funzione delle cellule germinali»; per poi spiegare che «l’idea che esista un sesso soggettivo e una “identità di genere” che si possa scegliere liberamente e che si basi sui sentimenti è il risultato di un’ideologia e non ha fondamento nella biologia o nella scienza naturale».
Chiarendo che la Chiesa cattolica non è «un corpo lontano, cinico e burocratico», bensì «Mater e Magistra» – afferma ancora nell’intervista il presidente della Conferenza episcopale nordica -, l’impegno dei sacerdoti sarà sempre accompagnare tutti, in quanto «ogni essere è amato da Dio». Tuttavia, si chiarisce che «come pastori […] siamo ordinati a proclamare e insegnare non idee di nostra creazione, ma il Vangelo di Cristo come insegnato ed esposto dal Magistero della Chiesa cattolica». Da “Madre e Maestra”, la Chiesa ha una profonda conoscenza ed esperienza nel campo dell’animo umano e della persona, per questo «cerca di farci crescere oltre le nostre categorie e aspettative troppo ristrette, verso quella pienezza dell’essere che la tradizione cristiana chiama santità, una partecipazione alla vita di Dio stesso», senza fare «concessioni a scapito delle verità bibliche, anche se tali verità sono in conflitto con linee guida politiche o tendenze sociali attuali».
A partire da questi assunti, nella dichiarazione si passa a mettere in guardia rispetto ai danni che producono l’ideologia gender e la grande menzogna che una persona possa essere nata nel corpo sbagliato – la storia di Luka Hein ne manifesta tutte le ferite (qui per leggere la nostra intervista) -: «È estremamente problematico far confrontare i bambini e gli adolescenti con l’idea […] che esistano “ragazzi, ragazze e altri generi” e insegnare loro che esiste un “genere interiore”». La dichiarazione invita a guardare ai danni già fatti: «Le conseguenze della vicenda della clinica Tavistock in Inghilterra [qui per leggere l’intervista alla giornalista della Bbc che ha condotto un’inchiesta sul caso] sono un esempio ben noto di come sono state affrontate queste ferite, ma non è certo l’unico», aggiunge nell’intervista von Trondheim.
I vescovi affrontano poi il tema dei diritti, oggi innominabili, che ha il bambino: «Privare consapevolmente e intenzionalmente un bambino della possibilità di conoscere la madre o il padre o le famiglie dei genitori biologici – ad esempio attraverso la fecondazione artificiale o la maternità surrogata – è una violazione della volontà creativa di Dio e dei diritti del bambino». Sebbene infatti «tutti i bambini sono ugualmente preziosi e amati da Dio, indipendentemente dal modo in cui sono stati concepiti», è necessario ribadire che «il benessere del bambino deve sempre avere la priorità rispetto alle richieste e ai desideri degli adulti», senza peraltro contrastare la stessa Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia nell’articolo 7 citata dai vescovi: «È un diritto umano del bambino conoscere i propri genitori e, per quanto possibile, essere accudito da loro».
In ultimo, la dichiarazione afferma: «La libertà di opinione e di coscienza e la libertà religiosa sono per noi valori centrali ed essenziali»; ed è proprio all’interno di questa libertà che «crediamo che anche la nostra voce meriti di essere ascoltata», prosegue l’intervista. Senza far mistero che «le autorità governative e le istituzioni pubbliche abusino del loro mandato e del loro potere quando cercano di costringere cittadini e organizzazioni ad adattarsi alla “teoria queer” riguardo al genere, alla sessualità e al matrimonio» è ancor più urgente il ruolo della Chiesa nell’«affermare la preziosità della vita la preziosità della vita di ogni persona in cui vogliamo riconoscere una sorella, un fratello, un potenziale amico, vedendola, per quanto possibile, come la vede Dio, cioè con immensa speranza», conclude il vescovo Erik Varden von Trondheim.
Fonte
Dover... scoprire l'acqua calda ... segno dei tempi indicati da san Paolo per gli ultimi tempi in cui si crede alle fole.
RispondiEliminaIncredibile!
RispondiEliminaSi puo' tranquillamente dire della serie :"Di che colore e' l'erba"?
Vatican news : cosa siamo disposti a cedere perchè la chiesa sia una? Vitali. Il sinodo procede nella distruzione...
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2024/10/16/tutta-la-colpa-a-bergoglio-cari-padre-fare-io-non-ci-casco/amp/ : un parere del professor Martino Mora sulle affermazioni di Padre Farè in merito alla deriva della Chiesa Cattolica, che sarebbe iniziata, a detta del religioso, solo con papa Framcesco....
RispondiElimina....https://www.aldomariavalli.it/2024/10/18/martino-mora-risposta-al-padre-fare/amp/ : dopo l'articolo del prof Martino Mora Padre Farè ha replicato stizzito. cosicché il bravol Martino ha dovuto "mettere i puntini sulle i" alle affermazioni fumose e sgangherate del religioso vaticansecondista, conservatore conciliare alla stregua di don Minutella o del molto polemico dottor Cionci, tutte persone purtroppo non utili, o addirittura ostili, alla causa della Rresistenza Cattolica antimodernista, e ciò in quanto si fermano ostinatamente e pervicacemente "a metà del guado", rifiutandosi di andare all'origine della gravissima crisi che affligge Santa Romana Chiesa, non certamente dal 2013, ma almeno dal 1958, se non ancor prima...
RispondiEliminalo ho pubblicato anch'io
EliminaIl carmelitano padre Farè a quanto pare resta scomunicato da don Minutella e Mora e ordine e vaticano ...e chi ritiene papa un eretico invece non lo è? Scrive san Giovanni " sono usciti da noi ma non sono dei nostri..." . Bergoglio puó continuare con l'apostasia e tutto va bene ? Perchè sarebbe papa? Maestro universale?
RispondiEliminaIl delirio anticristiano (meglio: anticristico) di don Armando
RispondiEliminaNon c'è bisogno di volare a New York per ascoltare p. James Martin, basta andare a Seregno, Brianza, dove c'è don Armando Cattaneo (Arcidiocesi di Milano). «Ma come se il Padre eterno fosse capace solo di fare maschio e femmine, ma il Padre eterno, secondo voi, è capace di fermarsi solo lì? Ma fa un'infinità di persone diverse, grandiose, uniche! È pazzesco immaginare che il Padre eterno non si accontenta di miliardi di galassie, e poi è capace solo di fare o maschio o femmine! Ma è offensivo! Ma è offensivo! Ma ne fa di tutti i tipi! Sono tutti bellissimi! Sono tutti unici, incredibili, grandi! Io devo chiedere scusa a proposito della Chiesa...». Segue delirio anticattolico. Condividete.
Vedi qui: https://www.youtube.com/watch?v=GT3hPJ9EoVs
Solo io ho notato un particolare? Dichiarazione "ecumenica". I Cattolici, anche quando dicono qualche cosa buona, lo fanno in modo strano. Una dichiarazione dei soli cattolici cui, magari, (ma per scelta AUTONOMA loro) dopo si associno anche dei non cattolici, è considerata tanto sconveniente?
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/p/continuo-nellesame-di-alcuni-dei-punti.html?m=1
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