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martedì 1 ottobre 2024

Se l'invasione dell'Ucraina è una barbarie, quella del Libano?

Indice degli articoli sulla realtà distopica. Una differenza, rispetto al fronte ucraino, potrebbe essere l'aspetto di guerra religiosa. Ma nell'uno e nell'altro caso, sullo sfondo e neppure dietro le quinte c'è l'Occidente : non il nostro Europeo — che pure ha le sue pecche — ma quello atlantista. Alla fine, il rischio è quello di trovarci coinvolti in un'altra guerra che non è la nostra, insieme all'essere sommersi in casa nostra da sacche diffuse di antisemitismo che confondono il sionismo di Israele con gli ebrei. Certo la questione è ben più complessa e con diversi risvolti; ma l'effetto domino degli ultimi eventi non è da sottovalutare.

L'invasione dell'Ucraina è una barbarie. E quella del Libano?

Se la Russia invade l'Ucraina, allora per i nostri media e la nostra politica la barbarie è in atto, dobbiamo sentirci tutti ucraini, difendere gli aggrediti, imporre sanzioni e armare Zelensky.
Se invece Israele invade il Libano (dopo avere massacrato decine di migliaia di donne e bambini nella striscia di Gaza) allora si tratta di una “legittima manovra difensiva”.
Nessuno di noi deve sentirsi libanese. Nessuno deve chiedere sanzioni, nessuno deve armare il Libano, Stato sovrano aggredito.
Non siamo solo alla totale incoerenza. Siamo alla totale indecenza.

Israele può compiere qualsiasi nefandezza grazie al sostegno incondizionato del cosiddetto "Occidente", cioè della superpotenza a stelle e strisce e dei suoi burattini europei.
Tra l’altro gli Usa pagano interamente l’ingentisssimo costo annuale degli armamenti israeliani. Senza la superpotenza del dollaro, Israele forse nemmeno esisterebbe.

La cosa più atroce, indecente, vergognosa, è però sentire, da destra e da sinistra e dai media corrotti, che Israele combatterebbe per noi.
Quando gli Usa aggredirono l’Afghanistan prima (2001) e l’Iraq poi (2003), la propaganda era la medesima. Essi erano lì per difendere l’ “Occidente”. Il risultato fu sempre lo stesso: il Caos e la fuga, dove ve ne era, della popolazione cristiana.
Per non parlare del criminale sostegno di Usa e Israele ai tagliagole salafiti e qaedisti contro il regine siriano di Assad.
O della defenestrazione e del linciaggio di Gheddafi, nel 2011, con inclusa invasione migratoria dell'Italia.

Inoltre quale Occidente Usa e Israele difenderebbero? Il loro. L’Occidente del mondialismo plutocratico. Quello che nega nel modo più radicale la Tradizione europea e il suo spirito ellenico, romano, cattolico e comunitario. Quello delle avide e rapaci oligarchie anglosassoni e sioniste: l’Occidente del denaro, della finanza, della plutocrazia, dell’individualismo radicale e della tecnica scatenata, della totale sottomissione dell’uomo al materialismo più ripugnante.
Quello della Sovversione omoerotista, genderista e immigrazionista. Quello del sistema orgiastico-mercantile e della mancanza di qualsiasi limite e misura.
Quello della propaganda mediatica sempre più menzognera, degli idoli più ripugnanti e della menzogna sistemica. Quello della Sovversione e del nichilismo. (Martino Mora)

40 commenti:

  1. E così Netahyahu, attore del "lavoro sporco" grato a USA / Gran Bretagna / Francia e altri / Sunniti / governo Libanese, di sterminare Hezbollah, e interessato per conto proprio anche a invadere TUTTA la Cisgiordania, ha ottenuto l'effetto indiretto di incendiare TUTTO il Vicino Oriente, con conseguenze serie per l'Europa intera.

    L'Iran avrà poi la peggio, e sì che Netanyahu -accecato dall'odio e per questo terrorista e genocida- , dovrebbe ricordare l'Antico Testamento: "L'orgoglio si esalta prima della caduta".

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  2. da ex studente di Giurisprudenza02 ottobre, 2024 07:56

    Allora, prima un commento para-storico: se prendete una Bibbia CEI, nel dubbio, quella del 1974 (non so, oggi potrebbe essere stata un po' troppo corretta), nelle pagine terminali ci sono le cartine della Terrasanta, dall'epoca dei Patriarchi a quella in cui visse Gesù. Guardando i regni di Davide e Salomone, lo stato degli Ebrei era ben più grande dell'Israele attuale: così, per inciso, Gaza era loro. Ho visto, si trovava online, una carta storica dell'area fatta invece da storici protestanti e su cui pare siano basate le mappe di Wikipedia) e Gaza viene esclusa, chissà perchè... Sì, non che fosse chissà che estensione: se Israele di oggi è grande come il Piemonte, quello antico era grande forse come la Padania di Bossi! Però quella zona del Libano era fuori dal loro territorio.
    A me a catechesi era stato insegnato che una guerra può essere "giusta" anche se offensiva, ma quali siano le basi per dichiararla tale in questo caso non mi è mai stato spiegato con chiarezza, anche sacerdoti anziani, perfino un monsignore che oggi sarebbe etichettato come "conservatore" (ma si era adeguato al N.O. senza resistenze) non ha voluto o saputo spiegarmelo.
    Qui forse non si può parlare di "guerra giusta" non essendo alcuna delle parti in causa cristiana. Non si tratta di diritto, qui è proprio filosofia. C'è qualche esperto della cosa fra chi segue qui che possa spiegare?

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    1. Quella zona che oggi viene chiamata Cisgiordania al tempo dell'Antico Testamento era costituita dalle due regioni di Giidea e Samaria , facenti entrambe parte dello Stato di Israele.
      Ci furono due guèrre, una nel 70 dopo Cristo. L"altra nel 142.
      La prima guerra porto' alla diaspora dei primi cristiani. La storia di santa Maria Maddalena ci narra che la santa arrivo" a Marsiglia.
      Piu' leggedanrio l'arrivo di Giuseppe di Arimatea in Inghilterra.
      La guerra del 142 porto' alla distruzione totale di Gerusalemme a cui venne anche cambiato nome : divento' Aelia Capitolina.
      Nella zona del Golgota e della tomba di Cristo , dopo un riempimento di terra fu costruito un tempio ad Artemide.
      Quando , dopo il Concilio fi Nicea , Elena imperatrice fu onviata dal figlio Costantino a cercare la reliquia della santa Croce , dovette far scavate parecchio per riportare alla luce la tomba di Cristo.

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    2. Non dimentichiamoci che Gesu' Cristo , il Logos preeterno era ebreo. Apparteneva anzi , per lignaggio, alla casa del re David.
      Se guardiamo ai santi dei primi secoli , cosi' spesso dimenticati , troveremo che diversi tra loro vivevano a Gaza. Ed erano , ovviamente, cristiani. Anche la predicazione del cristianesimo in Gallia fu precoce. Se il battesimo della Rus di Kiev avvenne alla fine del primo millennio di santi , nella Gallia romana ne troviamo parecchi , spesso caduti nell'oblio. E il ricordo di anta Maria Maddalena e' molto piu' vivo nella Francia di oĝgi che non altrove.

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    3. È vero che Cristo era ebreo ma siamo noi i detentori della nuova ed eterna alleanza nel Suo preziosissimo Sangue
      rinnegata dagli ebrei che hanno aderito all'ebraismo spurio rabbinico, talmudico...
      Niente di strano che i primi santi cristiani fossero ebrei ovviamente convertiti al cristianesimo...

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    4. Approfondire qui sulla falsa teoria delle due alleanze
      https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/p/modifica-della-dottrina-della.html?m=0

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    5. Caro "ex studente...": Ho qui sotto mano la cartina dell'Impero Romano che si estendeva dal Vallo Romano di Adriano in Scozia, all'Asia Minore, dal Reno al Nilo etc. etc. Quindi perché non fare una bella guerra per ricostituire l'Impero Romano con capitale Roma? Del resto la grandezza di Roma è stata voluta dalla Provvidenza per permettere in un secondo tempo la diffusione del cristianesimo..... Quindi è giusto combattere per sottomettere i popoli barbari, così al grande Israele corrisponderà la grande Roma.
      Mi sembra che questo era il progetto di un certo Benito Mussolini.... sappiamo tutti come è andata a finire; e così finirà anche il sanguinario Netanyahu e tutti i suoi generali e il suo esercito di macellai.

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  3. Noi siamo spettatori ,poco interessati,di una lotta all'ultimo sangue.Israele si gioca la sopravvivenza e sta usando tutti i mezzi a sua disposizione per non soccombere. Chi siamo noi ,che non sappiamo difendere le nostre frontiere ,per dire ad Israele come deve proteggere le sue? Il problema vero è che con gli islamici purtroppo c'è poco da fare :o ti sottometti o devi combattere.

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    1. Puo' il Dio oñnipotente ed onniscente inviare due dìversi messaggì di salvezza al suo popolo ? No , cio" non e' possibile. Ovvero se il messaggio cristiano e' vero il messaggio islamico non puo' che essere falso. Ragion per cui affermare che entrambe le vie possono essere vie di salvezza e' falso.

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    2. Sì Sì "chi sono io per giudicare..." Così Bergoglio sull'omosessualità praticata....
      I sionisti sono assassini, punto! Un popolo non può massacrare tutti gli altri.

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  4. L'Iran... la Persia è una... non cultura, no, civiltà e magna, per raffinatezza e profondità, una civiltà millenaria che arrivò a guardare dritto negli occhi l'impero massimo, il Romano, che gli stessi russi chiamano sempre "Grande Impero Romano".

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  5. Vi segnalo un interessante articolo si Atlantico Quotidiano sul tema Iran.https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwiW6cG_kO-IAxV5xgIHHf6VC4sQlO8DKAB6BAhAEAE&url=https%3A%2F%2Fwww.nicolaporro.it%2Fatlanticoquotidiano%2Fquotidiano%2Faq-esteri%2Fi-conti-si-chiudono-a-teheran-e-israele-ha-un-alleato-gli-iraniani%2F&usg=AOvVaw2V2woTMuwJBa42v_XEMZBW&opi=89978449

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    1. Come "ripulire" una url
      https://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/quotidiano/aq-esteri/i-conti-si-chiudono-a-teheran-e-israele-ha-un-alleato-gli-iraniani/amp/

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  6. Hezbollah, Houthi, milizie siriane, milizie irachene, tutti gli agenti di destabilizzazione mediorientale, incluso Hamas, rispondono ormai solo al regime di Teheran. Rovesciarlo, possibilmente facendo leva sul popolo iraniano, sarebbe come tagliare la testa dell’idra
    Così conclude Stefano Magni il suo articolo.

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  7. si doctus doceat nos, si sanctus oret pro nobis, si prudens gubernet nos.

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  8. Per chi combatte Israele?

    Per se stessa, per sopravvivere. I media e i politici in Occidente dicano quello che vogliono. Però in un certo senso combatte anche per noi anche se non nel senso propagandato dai media e dai politici occidentali: con la sua esistenza rappresenta una soluzione di continuità nel compatto mondo arabo-musulmano, un corpo estraneo che rappresenta per quel mondo un elemento di forte crisi.
    Il punto debole di Israele sta nel numero, nell'accettazione di alcuni principi dell'edonismo imperante nel mondo occidentale. È anche vero che Israele non è stata fondata dagli ebrei ortodossi ma dai sionisti, in prevalenza laici di cultura europea, spesso socialisti in origine. Anzi gli ebrei (ultra)ortodossi sono contro l'esistenza di Israele proprio perché non è un vero Stato teocratico, alla maniera del Vecchio Testamento, l'unico che gli (ultra)ortodossi possano concepire.
    In Palestina hanno cominciato ad andare nel Primo Dopoguerra, comprando i terreni dagli arabi locali. E subito ci furono reciproci episodi violenti, come da copione. Nel SEcondo Dopo guerra, anche sulla spinta emotiva delle atrocità naziste che si cominciavano a conoscere nei dettagli, ci fu una forte emigrazione di ebrei in Palestina, vanamente contrastata dagli inglesi, che avevano un Mandato in quella regione. I terroristi ebraici fecero saltare un albergo di Gerusalemme dove alloggiavano gli ufficiali inglesi, accoppandoli decine in una sola volta.
    Quando proclamarono la nascita dello Stato di Israele, gli israeliani furono attaccati da tutti i paesi arabi confinanti, convinti di farli fuori in poco tempo. Invece, tra la sorpresa generale, riuscirono a vincere la guerra vale a dire a mantenere lo Stato. Cominciò qui l'ascesa delle insospettate capacità militari israeliane.
    A noi cattolici sono poco simpatici gli israeliani: o sono indifferenti alla religione (credo in gran numero) o sono ostili, in particolarre a Cristo. Ma i palestinesi, musulmani e terroristi, sono forse simpatici? Gli arabi cristiani si sono ridotti assai di numero tra i Palestinesi anche per la pressione dell'Islam. Ci si dimentica che i palestinesi sono stati una mina vagante: negli anni 70 e 80 il Libano l'hanno distrutto loro, sostenuti e addestrati dall'Unione Sovietica con "consiglieri" cecoslovacchi e tedesco-orientali. E dal governo siriano del tempo, che occupò a sua volta il Libano. Parlare oggi del Libano come di un paese sovrano è usare un eufemismo. È una colonia iraniana, grazie a Hezbollah.

    ar

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    1. Il problema è che c'è chi vuole l'eliminazione di Israele, ma a sua volta l'israele sionista (che non significa tutti gli ebrei) vuole l'eliminazione di chi la minaccia e abbiamo visto quanto è difficile (se non impossibile a sanguinosa anche di innocenti)... La responsabilità è anche degli altri. Ma chiediamoci di chi è la responsabilità dell'incancrenirsi della situazione e dell'ostinarsi attuale con le crescenti rischiosissime e strumentalizzate sacche di antisemitismo anche in casa nostra...

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  9. Concordo per intero con l'ottimo articolo di Martino Mora.

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  10. Attilio Negrini
    Per chi ancora non avesse capito che i democratici americani (e i loro omologhi occidentali) sono il male assoluto. Ottobre è appena iniziato, mancano 5 settimane alle elezioni USA, saranno giorni di fuoco, l'ultimo canto del cigno della banda Biden che pur di non perdere il potere sta soffiando sul fuoco in Medio Oriente. L'altro giorno Netanyahu era negli USA, casualmente prima di sferrare l'attacco al Libano. È evidente che l'obiettivo unico dei criminali del Deep State americano è quello di tenere in piedi il castello di sabbia costruito in questi anni con le menzogne atte a fare proseliti in tutto il mondo, spinti dal terrorismo psicologico: Covid e annessi, clima, green economy, Gender, falsi diritti, ideologia Woke. La setta satanica sta perdendo la guerra e continua a scatenarne per mantenere il popolo soggiogato e terrorizzato. Dopo i falliti attacchi a Trump, dalle inchieste giudiziarie ai due attentati, ai criminali non resta che una strada, quella della guerra per sospendere la democrazia e rimandare le elezioni. Se invece si arriverà comunque al voto non riconosceranno la vittoria di Trump e questa volta la guerra la porterebbero direttamente in America. Purtroppo sarebbe una guerra civile.

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    1. Concordo pienamente con l'analisi di Attilio Negrini.

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  11. I soldati ucraini morti e/o straziati gridano vendetta.

    Da molto tempo ormai i soldati ucraini al fronte sono tra due fuochi e il più pericoloso e da loro odiato e quello del loro governo.

    Questo è l'aspetto più atroce della situazione e la Meloni (certo non è la sola) dichiara Zelensky eroe della democrazia e della libertà.

    Bisogna parlare ogni giorno dei morti ucraini al fronte perché sono e saranno l'immagine imperitura della vergogna dei governi della NATO. 

    Unisco una breve ulteriore considerazione.

    Sirsky non smentisce la sua fama di perdente ma massacratore di soldati ucraini.

    Quel sangue è un nuovo venerdì santo e drammaticamente ricadrà sui traditori dell'occidente cristiano. I neocon faranno la fine di Giuda, perché sono i giuda del nostro tempo.

    Comincia a parlare dei morti ucraini perché sono molto più imporranti di tutto il resto : il resto alla fine passerà. Quei morti, che ora non hanno il diritto neppure di essere menzionati, saranno il paradigma per giudicare chi li ha condannati e per chiudere ingloriosamente i secoli " angloamericani". 

    Onore ai martiri ucraini.
    Paolo Montagnese 

    P.s. alla fine saranno i russi a onorare i morti ucraini assieme ai propri.

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  12. Dopo un attacco feroce e devastante di Hamas come quello del 7 ottobre dell'anno scorso, era ovvio che Israele avrebbe dovuto eliminare Hamas e il suo pendant libanese, Hezbollah. In termini militari e di sicurezza non c'era scelta. I Romani, in una situazione simile, avrebbero fatto andar via tutti gli abitanti per poi radere al suolo tutto e passarci sopra l'aratro.
    Si dirà: ma gli ebrei non hanno diritto di avere uno Stato loro da quelle parti, il loro Stato l'hanno imposto con la forza, contro la volontà degli arabi che stanno lì da tanti secoli.
    Gli Stati nascono sempre con la forza.
    Gli arabi da quelli parti come ci sono arrivati, in gita turistica? O non fu la loro una guerra di conquista lancita a freddo contro l'impero romano d'Oriente? Condita anche da campagne di sterminio. Secondo un hadith ai monaci andava staccata la testa. Ma è passato tanto tempo!
    Il tempo in queste cose conta sino ad un certo punto. Conta la capacità che un popolo ha di farsi valere, di saper combattere per i propri valori e la propria esistenza.
    Da quelle parti si era comunque ricostituita una comunità ebraica. A Gerusalemme fu sterminata dalle bande armate che fiancheggiavano i cristiani, quando fu presa, durante la prima Crociata. Poi nuovamente si ricostituì, gradualmente.
    Del resto, i musulmani, adesso che sono tornati ad invaderle, non avanzano forse pretese nei confronti della Spagna e anche della Sicilia? Quanti secoli sono che sono stati cacciati?
    Con l'ebreo siamo cresciuti assieme, per così dire, in un rapporto difficile ma possibile. Con il musulmano questo non è stato possibile, non ci si può convivere, a meno che non si tratti di una piccola minoranza e di gente colta e ben disposta.
    Il musulmano emigra per conquistare, per lui si tratta sempre della Egira o migrazione, come quella di Maometto a Yatrib, diventata poi Medina (Al-Madinah : la città [del Profeta]): un andare in luogo non musulmano per dominarlo con azione costante e coordinata dell'intera comunità dei fedeli di Allah, che ha nel numero la sua arma migliore.
    ar

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  13. Perché non parlare della bellissima iniziativa del Patriarca Latino di Gerusalemme che ha indetto per il sette ottobre, giorno della Madonna del Rosario, una giornata di digiuno e di preghiera? La preghiera incessante è fondamentale in questi momenti, unita alla penitenza.
    Confesso che sono rimasto turbato dalla crudeltà di Israele che colpisce bambini e civili a Gaza e ora anche in altre parti: Libano, Cisgiordania.
    Perché tanto odio e tanto sangue?
    Un bambino che male ha fatto? Voi lascereste uccidere i vostri figli, senza resistere all'aggressore?
    Da cristiano e sacerdote, mi sento di gridare: Palestina libera.
    Gesù per primo è stato vittima di scribi e farisei.
    L'Immacolata ci aiuti a vincere questa guerra contro Satana e i suoi seguaci che sono grande schiera nel mondo occidentale una volta cristiano. Vi prego vedete i video di quello che hanno fatto a Gaza. In Libano poi ci sono moltissimi cristiani... anche loro sono terroristi e fiancheggiatori di terroristi? Basta con la soggezione dei cattolici ai sionisti, falsi ebrei.

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    1. È un grande dolore vedere i bambini soffrire. Non bastano gli aborti ma pure le guerre che con le armi moderne sono terrificanti in termini di morte e dolore. Ma il grido dei piccoli arriva sempre al Padre e a TUTTI noi verrà presentato il conto. A me non interessa di chi era o è la terra, né chi è arrivato prima o dopo. Noi siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio anche se vedo che lo "stampo" di molti è quello di Marte e non di Dio Padre. Provo molto dolore e l'impotenza di non poter alleviare queste sofferenze dei piccoli è lancinante. Con i soldi spesi in una notte da Iran e Israele per i "fuochi d'artificio" quante medicine, vaccini, cibo, acqua potabile, case e istruzione si sarebbe potute dare? Nessuno sottovaluti il grido dei piccoli perche Iddio sarà Giudice giusto e tremendo. Scusate lo sfogo ma sono molto addolorato.

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    2. la crudeltà di Israele che colpisce bambini e civili.....Quelli che a Gaza ed in Libano sparano contro i soldati israeliani si mescolano ai civili ed ai bambini.Ho visto alla tv che dalla stanzetta di uno o più bambini si accedeva ad un tunnel usato da Hamas per tendere imboscate.Il lancio di razzi contro Israele da Gaza e dal Libano era quasi giornaliero prima dell'invasione.La domanda da farsi è la seguente: Israele può vivere in pace senza essere costantemente attaccato? Quello che succede dopo dipende della risposta che si dà a questa domanda.

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  14. La Meloni che stringe accordi ambigui col superfondo finanziario Black Rock del signor Larry Fink, è in fondo la stessa storia di Draghi il gran banchiere, impostoci con un golpe da Goldman Sachs per farne gli interessi (e sierarci tutti).
    Oppure sul versante politico, sono la stessa storia il sostegno ostinato a Zelensky e ora l’accondiscendenza cieca verso i crimini efferati di Netanyauh.
    Chi ha i soldi ormai comanda il mondo. E i soldi li hanno loro. Proprio loro.

    Ma non è sempre stato così. Un tempo chi comandava aveva spesso anche i soldi, ma come conseguenza. Imperatori, Papi e signori non comandavano perché ricchi, ma semmai erano ricchi, e non certo agli attuali livelli, perché comandavano avendo l'Auctoritas.
    La lotta del soggettivismo rivoluzionario moderno contro tutte le forme di Auctoritas, e l’ascesa plurisecolare dei valori materiali contro i principi spirituali (fino al più volgare materialismo pratico odierno) hanno consegnato di fatto il mondo occidentale ormai indifeso nelle mani del vitello d’oro capitalista. E del suo immenso potere.

    Per questo comandano loro. I plutocrati. I lupi che gestiscono i "mercati finanziari”.
    Essi sostengono tutte le follie anticristiane e antiumane, dal gender all’immigrazionismo senza limiti, dal dirittismo suicida e abortista all’intolleranza sempre più aperta verso ogni forma di pensiero alternativo.
    Non vogliono più saperne di limiti morali né frontiere statuali, né di identità collettive, né di etnie, né di razze, né di culture radicate. Nemmeno dei due sessi (ora “generi fluidi). Per loro va bene che si consideri femmina anche chi non ha la vagina, e definiscono transessuale anche un bambino di cinque anni.
    La sinistra liberal, woke, lavora sempre per loro, è il loro braccio politico e la loro massima portavoce; ma in fondo anche la destra liberale, finto-sovranista, non scherza affatto. E' un'alternanza per imbecilli.

    Loro, i padroni del denaro, vogliono un unico mondo senza più limiti, differenze, religioni, culture e identità, una piatta e liscia superficie marittima dove la tecnica e il capitale siano l’unica legge, perché regni quell’a-nomia (assenza di vera legge) che ricorda tanto La Bestia apocalittica.

    L’american-sionismo, comunemente definito “Occidente”, è la negazione di tutta la nostra storia e tutta la nostra cultura, che è ellenica e cristiana. Di tutta la nostra Tradizione.
    E’ l’Oro contro lo Spirito, é il Mare informe e smisurato contro la Terra, è la Zivilisation contro la Kultur, è il nichilismo contro tutto ciò che ha reale valore; è l’odio protervo di ciò che è basso e laido contro tutto ciò che è alto e nobile.
    Loro la chiamano “società aperta”, la più chiusa e ostile della storia alla Trascendenza, cioè a ciò che ha vero valore.
    La stessa Chiesa cattolica, dal Concilio in poi, si è di fatto sottomessa, servendolo, a questo potere. E continuerà a servirlo finché Dio lo permetterà.

    Occorre sperare geopoliticamente, per ora, in tutto ciò che é freno, che eserciti cioè un minimo di forza katechontica contro l'american-sionismo: la Russia, il mondo sciita, i dittatori laici del mondo islamico, il Venezuela di Maduro, persino la Cina, che è sì prigione a cielo aperto, ma che è almeno esente dalla folle mentalità messianica american-sionista che vuole sottomettere il mondo intero al suo mostruoso nichilismo.
    Martino Mora

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  15. L'attesa risposta dell'Iran alla fine c'è stata.

    E' stata una risposta molto moderata, ma intenzionata a far passare il messaggio che anche Israele può dover pagare dei prezzi.

    La moderatezza della risposta si intende se si nota che la dirigenza iraniana ha avvisato gli USA dell'attacco in arrivo (e dunque hanno avvisato Israele), consentendo a tutti i civili di recarsi nei rifugi.
    Inoltre gli obiettivi dell'attacco sono stati eminentemente economici (come la piattaforma di gas a largo di Haifa) e militari (le basi aeronautiche di Nevatim, Hatzerim, Tel Nof, Netzarim, e Glilot; la prima risulta gravemente danneggiata e ora inutilizzabile).

    Fonti arabe parlano di 200 impatti, ma qui le cifre sono parte dei giochi di guerra: quelli che ho visto nei filmati sono comunque almeno 30.

    Nonostante il numero degli impatti sia stato elevato al momento non si hanno notizie di morti civili (salvo i 6 morti a Tel Aviv, in una sparatoria pochi minuti prima dell'attacco, la cui natura non è ancora chiara).

    Se fossimo in una mondo normale questo messaggio iraniano dovrebbe ricondurre Israele ad un passo indietro: il contenuto del messaggio è infatti: "Israele può essere colpita, ma" - come mostrano le modalità dell'attacco - "non vogliamo una guerra totale."

    Purtroppo, stando alle prime risposte israeliane e soprattutto americane, temo che ciò che ci attende sia ben altro. Il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan ha detto: "Ci saranno gravi conseguenze per l’Iran a seguito di questo attacco e lavoreremo con Israele per garantire che ciò accada."
    In sostanza, conformemente allo standard usuale: "Noi e i nostri possono permettersi qualunque cosa e voi dovete subire, perché noi siamo noi e voi non siete un *azzo".

    Le premesse per una devastante guerra regionale ci sono tutte.
    (Andrea Zhok)

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  16. da ex studente di Giurisprudenza03 ottobre, 2024 09:46

    Continua a ronzarmi quella stranissima notizia di fine maggio, di una riunione parigina dei monarchici iraniani che sperano in un ritorno di Trump per restaurare la monarchia in Iran. Non credo che a Trump interessi più di tanto, magari.
    Ma pare abbiano trascurato due problemi: la prima è che appunto probabilmente a Trump nemmeno interessa troppo sacrificare vite americane così e forse nessun alleato, nemmeno il Regno Unito, vorrebbe sacrificare i suoi cittadini così; la seconda è che il "pretendente" Reza II (non si sa da dove sia nato il secondo nome "Ciro" che non ha mai avuto) ha sempre detto che non vuole ritornare sul Trono del Pavone spinto dall'esercito di un altro stato. Ci sarebbe un altro problema che avrebbero trascurato: Reza II non ha eredi ad alcun titolo, non solo diretti: il solo parente in vita, lontano (un terzo cugino, mi pare), è zoroastriano e non musulmano sciita.
    @Areki44: io ho solo detto quale fosse stimata l'estensione dei regni ebraici (mi chiedo sempre gli estensori delle mappe pubblicate dalla CEI mezzo secolo fa su cosa si siano basati e su cosa si sono basati i biblisti protestanti per le loro), non ho mica attribuito all'Israele attuale la volontà di ripotrarsi a quell'estensione.
    Qualche estremista c'è, ovvio, ma non so fino a dove voglia spingersi. C'è sì qualcuno che vorrebbe edificare il "terzo tempio", avevano anche chiesto a un ingegnere di studiare come farlo, ma anche qui da questo al mettersi a farlo ce ne passa.

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  17. I sionisti sono degli assassini, dice un commento. E i terroristi di Hamas, che ammazzano civili indifesi o li prendono in ostaggio? Quando mai. Si tratta di patrioti, ovviamente.
    Due pesi e due misure? Ma no. Il peso e la misura è uno solo: Israel delendum est.
    Non dimentichiamoci che Israele ha missili con testate nucleari anche se ufficialmente non lo ammette.

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  18. I progetti imperiali di Mussolini. Una visione obbiettiva.

    Furono un grave errore, certamente. Ma non voleva certo restaurare l'impero romano dalla Scozia all'Eufrate. Cerchiamo di attenerci ai fatti. Voleva creare un impero italiano basato soprattutto in Africa. L'Africa era vista anche come possibilità di sviluppo del lavoro italiano, a torto o a ragione. L'errore fu duplice. In termini generali, l'impero, che comprendeva quasi tutto il Corno d'Africa (sei volte grande l'Italia) non era difendibile: per raggiungerlo bisognava passare per Gibilterra e Suez, due strettoie in mano agli inglesi. L'errore iniziale (dei liberali, l'Eritrea l'abbiamao creata noi come nazione) fu quello di espandersi al di fuori di un Mediterraneo i cui sbocchi erano in mano a grandi Potenze ostili. In termini specifici, errore fu la creazione di un grande Stato (Africa Orientale Italiana) nel Corno d'Africa sentita subito come una grave minaccia alla via delle Indie e a Port Sudan sul Mar Rosso, base inglese dal quale partiva la ferrovia che giungeva in Egitto, rivelatasi poi la vena jugulare dei rifornimenti americani ai Britannici impegnati in Nord Africa. Pare che il progetto iniziale di M., per parare la costante aggressività etiopica, fosse quello di una guerra limitata per far cadere il Negus e metter al suo posto un Imperatore a noi amico. Ma poi le cose andarono diversamente. Quando l'Africa O.I. cadde dopo una rapida campagna nel 1941, il primo a dar l'annuncio mondiale della riapertura della Via delle Indie fu Roosevelt, prima di Pearl Harbor.
    I cinque-sei anni del governo italiano dell'Etiopia sconvolsero per sempre quella società ancora arcaica. Non vi fu solo la lotta spietata contro la guerriglia, che nel 1940 appariva quasi debellata: l'Italia fascista produsse anche cambiamenti sociali positivi. Introdusse scuole tecniche, ambulatori, debellò malattie, abolì effettivamente la schiavitù, etc. La società etiope era schiavista e razzista, dominata da una razza o etnia sulle altre.
    M. nell'avere come modello l'impero romano pensava anche all'opera civilizzatrice di Roma, che a modo suo cercava di imitare. Non si trattava solo di conquiste. Così spese capitali enormi in Etiopia, che poi risultarono del tutto perduti. Persa noi la guerra, gli inglesi, a titolo di riparazioni, si portarono via tutto quello che potevano e non era poco.
    Ma il discorso su Israele è più complicato, per via delle profezie neotestamentarie o no?
    In ogni caso, bisognerebbe cercare di evitare certi stereotipi.
    Historicus

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    1. Condivido in pieno, la mia era solo una iperbole oratoria, mi scuso se nell'enfasi per portare avanti il mio ragionamento ho attribuito a Mussolini intenzioni che obbiettivamente non aveva. La mia è stata una ironia circa le cartine geografiche dell'antico regno di Israele.....

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  19. L'impero romano una fila interminabile di delitti ed ingiustizie, permessi solo per far trionfare il Cristianesimo? Una tesi che semplifica un po' troppo...

    Questa tesi, che cito a memoria, viene ripetuta spesso in ambito "tradizionalista". L'ho trovata anche in un saggio di Dom Guéranger tradotto da Solfanelli, mi pare. Tesi semplificatrice. Credo sia di provenienza soprattutto francese, espressione della mentalità antiromana dei tradizionalisti francesi delle varie scuole. Antiromana, in che senso? Per i tradizionalisti cattolici di un certo tipo esiste solo la Roma cristiana e cattolica, quella pagana la sentono come qualcosa di estraneo e nemico. Per loro il primo Stato cristiano in Occidente è Stato il REgno dei Franchi di Clodoveo. Ma dimenticano che nel 381 AD, quasi un secolo prima, l'imperatore Teodosio proclamò il cristianesimo unica religione ufficiale dell'impero unito (editto di Tessalonica). Il primo Stato cristiano in assoluto fu il Regno d'Armenia.
    Per certo "tradizionalismo" cattolico, la Roma pagana è rimasta sempre persecutrice e gli ideali incarnati dallo Stato romano sono da respingere. Ma la storia, la conoscono, viene da chiedersi?
    E l'opera di civilizzazione dei Romani, nonostante le guerre e le conquiste? La civiltà romana ha realizzato o no certi valori "civili"? IL senso dello Stato, della legge, del diritto, delle virtù militari, la disciplina come ideale di vita etc. Ci fu grazie all'impero una formazione di popoli ben anteriore al diffondersi del cristianesimo e della quale il cristianesimo, una volta conosciuto e apprezzato per quello che veramente era, potè giovarsi.
    Nel cristianesimo "vissuto" durante i primi secoli apparve, in certi esponenti, una avversione allo Stato cioè allo Stato in quanto tale, dietro l'avversione allo Stato romano all'epoca persecutore (non capiva infatti questa nuova religione). Una tendenza che periodicamente riaffiora e sembra oggi diffusa fra certi "tradizionalisti" cattolici. Eppure l'avversione allo Stato in quanto tale nei Testi Sacri non c'è, anzi san Paolo giustifica l'esistenza dello Stato, anche pagano, purché espleti i suoi compiti naturali (Rm 13, 1-7).

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  20. Certamente la violenza va condannata senza se e senza ma da qualunque parte essa venga. Anche gli israeliani hanno diritto di vivere in pace, e hanno il dovere di lasciare in pace i palestinesi di cui vanno usurpando le terre (come riconoscono svariate risoluzioni dell'ONU). Poi bisogna fare le proporzioni, finora sono di gran lunga di più le vittime palestinesi, rispetto a alle israeliane ( per le quali bisogna essere egualmente addolorati).
    Perché non sedersi intorno ad un tavolo e risolvere con la diplomazia....?
    Comunque è già scritto nel magnificat e nell'apocalisse come finiranno i superbi e i potenti, come cadrà Babilonia ... Deus non irridetur.

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  21. Leggo che l'impero romano vantava diritti sui palestinesi ( figli di Sem come gli ebrei o di Cam da Canaan ) e mi chiedo quale sarebbe tale diritto: di invasione? Manco gli ebrei vollero riconoscere l'impero romano e per questo furono annientati nel 70 con la distruzione di Gerusalemme e poi ancora con Masada ecc. Quindi i palestinesi vantano un diritto arcaico più fondato di chiunque, se questo è il
    suo metro di giudizio ( al commento di cui sopra).

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  22. Ma dove ha letto che l'impero romano "vantava diritti sui palestinesi"? Quali palestinesi e quali diritti?

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  23. anonimo 21,37 del 2 ottobre spiega che... gli arabi ci sono arrivati combattendo l'impero romano . Da dove?

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  24. "Gli arabi ci sono arrivati combattendo. Da dove?"
    Dalla penisola arabica. Maometto era riuscito a riunire sotto le sue insegne numerose tribù di beduini, che erano i meno civilizzati tra gli arabi. Niente a che vedere p.e. con la raffinata civiltà dello Yemen, della regina di Saba etc. Per gli arabi l'impero romano era quello di Oriente, i Bizantini (Rumi, per loro cioè Romani) erano l'impero romano, con il quale le carovane dei commercianti di La Mecca avevano regolari rapporti d'affari. Più a est i beduini confinavano con l'impero persiano, che occupava la Mesopotomia, come fu chiamata nell'Ottocento.
    Maometto lanciò i suoi in spedizioni di conquista, non provocato da nessuno. Il primo attacco al limes bizantino finì in una sconfitta ma poi le cose andarono assai meglio per i musulmani, che profittarono ampiamente del fatto che i due imperi, romano d'Oriente e persiano erano entrambi esausti dopo una guerra ventennale. Maometto però morì all'improvviso dopo breve e violenta malattia e non potè assistere ai trionfi dei suoi. Secondo alcuni studiosi occidentali, è possibile che sia stato avvelenato. Aveva infatti non pochi nemici nella sua città natale, alla quale si era imposto con la forza. L'Islam si è diffuso con le conquiste militari, con la spada. Il cristianesimo invece con la predicazione degli apostoli e dei loro seguaci, del tutto disarmati.
    H.

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  25. Amici il punto è questo: o la Russia si sottomette o verrà distrutta. Queste le condizioni delle élite che governano il mondo. Ci potrebbe essere un'altra opzione. Ovvero trovare un sostituto di Putin filo-americano. Come hanno fatto con l'Ucraina nel 2014. Il che sarebbe uguale al punto uno, cioè la sottomissione.

    Ma trovare un sostituto di Putin la vedo una cosa improbabile. Specie per la riconoscenza che ha il popolo russo nei confronti del suo leader: ha fatto diventare la Russia una potenza mondiale. Una delle più forti economie. Difende i valori che l'Europa ha ormai dimenticato: Dio, patria, famiglia. Ha un enorme consenso. Ha la Chiesa ortodossa dalla sua parte. Inoltre conosce tutte le strategie di intelligence e sa come agire sui nemici interni ed esterni.

    Gli oppositori filo-americani e ingaggiati dalla CIA non sanno di avere a che fare con un ex alto funzionario del KGB?

    Quindi ritorniamo al punto uno: sottomettere Putin e la Russia.

    Neanche questo potrà mai accadere. I russi moriranno piuttosto che sottomettersi. Non è nella loro natura.

    Secondo voi la Russia con la sua storia potrà mai diventare una colonia americana governata dalle élite internazionali? Devono prima radere al suolo il Paese o far fuori Putin per arrivare a questo. Oppure comprare politici, militari, favorire una guerra civile. Troppo complicato. La Russia non è il Cile. Non è l'Ucraina. Non è la Libia. Non è l'Iraq. È una potenza nucleare e uno tra i più forti Paesi a livello mondiale governato da un leader forte e carismatico. Astuto e paziente.

    Quindi rimane solo la carta della distruzione della Russia. Ma se questo dovrà avvenire il presidente russo non starà a guardare il suo Paese morire. Userà tutto il suo arsenale contro i suoi nemici. Secondo il principio del "se deve morire la Russia allora moriamo tutti".

    Quindi presto assisteremo allo scontro totale. È inevitabile.

    Ormai le organizzazioni internazionali hanno preso il controllo sulla maggior parte degli Stati mondiali. L'unico che ha ben capito la situazione e sta combattendo contro questo Nuovo Ordine Mondiale, per il futuro dei nostri figli, la sovranità dei singoli stati e la libertà è Putin e la Russia con lui. Ecco perché deve essere distrutta. Ma la Russia, voglio ricordare, ha 6000 testate nucleari. E alleanze forti con Cina, Corea del Nord, Iran, eccetera. Quindi non potrà mai essere sconfitta. Perché in una guerra totale saremmo tutti sconfitti.

    Ma questo non sembra fermare la "cabala" (come la chiama Trump) che accecata da un odio diabolico non si cura, non si preoccupa delle conseguenze. E questo è ciò che in realtà non riesco a capire.

    Ora vi spiego il concetto.

    Sanno che Putin è loro nemico. E che conosce le loro intenzioni. Sanno che non si sottometterá. E sanno anche che non bleffa quando parla di armi nucleari. Ora il punto è: per molti la guerra è un affare. Ma quando diventa nucleare come fa ad essere un affare? Cosa ci guadagnano nella distruzione totale del pianeta? Cosa ci guadagnano in morte, desolazione, carestia, peste per acqua inquinata, mancanza di igiene, radiazioni?

    Potranno anche avere i loro bunker ma davvero vorranno vivere rintanati come topi fino alla fine dei loro giorni? Come possono pensare di governare un mondo incenerito?

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  26. Segue
    Forse l'odio diabolico stile Hitler li ha talmente accecati da voler mettere in atto questa "soluzione finale" a tutti i costi? Difficile da credere, lo so. Ma la direzione sembra proprio questa.

    Le sette segrete (come le chiamava J. F. Jennedy) non si fermeranno. Continueranno a provocare e minacciare Putin. Continueranno a lavorare per distruggere lui e la Russia. Siamo già ad un punto di non ritorno. Di fatto la guerra mondiale già c'è anche se molti sembrano non accorgersene.

    Vediamo in tutto questo che ruolo giocherà Trump.

    Vediamo se faranno succedere qualcosa di irreparabile prima della sua vittoria nelle elezioni alla Casa Bianca. O vediamo se in qualche modo riusciranno a sottometterlo. Ad esempio le dichiarazioni che ha rilasciato sull'Iran che voleva attentare alla sua vita mi hanno lasciato un po' perplesso. Ma non voglio giungere a conclusioni affrettate. Forse era una strategia per la campagna elettorale. Anche perché dovrebbe sapere che i mandandi per un eventuale suo assassinio li ha in casa. Non fuori.

    Staremo a vedere.

    Samuel Colombo
    Direttore di Rivelazione

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  27. Forza Orban!

    “In Ungheria c'è un detto: 'se vuoi vincere bisogna che ci sia il coraggio necessario per ammettere che stai per perdere'. E stiamo effettivamente perdendo in Ucraina e voi vi comportate come se non sia così. Se si trascina il conflitto ci saranno sempre più morti, migliaia di morti. Con questa strategia non ci sarà la pace, dovete schierarvi al fianco del cessate il fuoco”

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