Fine del ventennio globalista, a partire dal "buon senso comune", espressamente citato nel discorso inaugurale? Appena insediatosi, Trump firma 78 decreti tra i quali quelli per la soppressione della folle ideologia gender, dello ius soli, dell'adesione agli Accordi di Parigi (climatismo e ideologia green) e dell'adesione degli USA all'OMS (vaccinismo e medicalizzazione della società).
Con questa significativa inversione rispetto all'Agenda 2030 e conseguenze, a partire dagli USA, sembra finita l'era del dominio "Soros + World Economic Forum". Ma il "Ventennio globalista" non è ancora finito in UE e tocca a noi, cittadini che hanno resistito negli anni peggiori della pandemia, indicare la strada anche agli altri che pian piano stanno aprendo gli occhi. Qui da noi ci sono ancora le "Sinistre globaliste" e le "Destre della Sinistra" che si sono dimostrate funzionali al regime globalista. Dobbiamo ancora Resistere... Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Il testo che segue, sul Vice in sintonia, è molto interessante. Lo riprendo in uno scritto di Antonio Mattatelli.
C’è ancora speranza per un cattolicesimo politico
antirivoluzionario e non prono al modernismo
James Vance Nuovo vice Presidente degli U. S. A.
Il cammino di J. D. Vance verso il cattolicesimo, come lo ha raccontato lui.
James Vance Nuovo vice Presidente degli U. S. A.
J. D. Vance è cresciuto in un ramo "conservatore ed evangelico" del protestantesimo.
Nel settembre 2016, non era "un partecipante attivo" in nessuna particolare denominazione cristiana, ma stava "pensando molto seriamente di convertirsi al cattolicesimo".
Il 28 agosto 2019, festa di sant’Agostino, Vance è stato battezzato e confermato nella Chiesa cattolica in una cerimonia presso il priorato di St. Gertrude a Cincinnati, Ohio.
Scelse Agostino d'Ippona come santo della sua cresima.
Vance ha detto di essersi convertito perché "si è convinto nel tempo che il cattolicesimo era vero [...] e Agostino mi ha dato un modo per comprendere la fede cristiana in modo fortemente intellettuale", descrivendo ulteriormente l'influenza della teologia cattolica sulle sue opinioni politiche.
Il cammino di J. D. Vance verso il cattolicesimo, come lo ha raccontato lui.
In Iraq, il vice di Trump ha perso la fede nell’eccezionalismo americano e nel cristianesimo evangelico. A convincerlo, racconta, sono state soprattutto le letture di Sant’Agostino e del filosofo francese René Girard.
È un pomeriggio di sei anni fa e un giovane venture capitalist americano, da poco diventato celebre per un libro di memorie, è in viaggio su un treno da New York a Washington. È stanco, gira da giorni per lavoro, non vede la moglie e il figlio piccolo quanto vorrebbe. Decide di fare una cosa che da qualche tempo lo aiuta nei momenti difficili: mette le cuffie, chiude gli occhi e fa partire un canto in lingua aramaica di un coro di ortodossi assiri della Chiesa ortodossa di Georgia, eseguito per papa Francesco durante la visita che fece nel Caucaso nel 2016.
Difficile immaginare statisticamente quante persone in quel momento negli Stati Uniti stiano ascoltando quel brano, è probabile che il numero sia vicino allo zero.
Ma un’ora dopo, a Washington, lo scrittore va a visitare un amico domenicano e trova il coro dei frati impegnati nello stesso canto. J.D. Vance, il vicepresidente di Donald Trump, ha raccontato vari aneddoti personali come questo per spiegare i “segni” che lo hanno portato alla conversione al cattolicesimo.
Una delle molteplici svolte della sua vita, importanti per capire il personaggio che non solo è attualmente il vice di Trump alla Casa Bianca, ma potrebbe anche diventarne il successore nel 2028, quando The Donald non potrà più candidarsi per i vincoli imposti dalla Costituzione.
Alla convention di Milwaukee del luglio scorso, Vance si presentò al popolo repubblicano e ha raccontato la propria storia personale.
Come spesso capita ai neofiti, anche Vance appare talvolta più entusiasta, dogmatico e impaziente dei suoi nuovi compagni di fede nel promuovere ciò a cui ha aderito.
Il suo cattolicesimo, in particolare, è ora parte integrante del suo pensiero politico, ricco di riferimenti alla dottrina sociale della chiesa ed esortazioni al “bene comune”.
Sicuramente il cattolicesimo conta molto più nel pensiero e nell’azione di Vance, che lo ha incontrato da poco, che in quello di Joe Biden, che è nato cattolico ed è il secondo presidente nella storia americana a essere fedele alla chiesa di Roma (il primo fu John Kennedy).
Per questo è interessante la storia della conversione dell’autore del bestseller “Hillbilly Elegy” (Elegia Americana), il primo cattolico conservatore ad avere avuto l’opportunità di entrare alla Casa Bianca.
Ne sappiamo molto perché Vance, che non è uomo di sintesi e slogan – l’opposto del suo capo – ne ha scritto e parlato a lungo, descrivendo un complesso cammino più intellettuale che spirituale, partito dal cristianesimo protestante e poco praticato della sua famiglia.
E dagli insegnamenti della nonna, “Mamaw” (interpretata magistralmente da Glenn Close nel film che Ron Howard ha dedicato alla vita di Vance nel 2020), che è stata il punto di riferimento dei suoi primi vent’anni e lo è in buona parte ancora oggi che è scomparsa da tempo.
La prima crisi spirituale di Vance avviene in Iraq, tra il 2005 e il 2006, quando è impegnato come marine nella guerra di George W. Bush.
Lì perde in un colpo solo due fedi. Una è quella nel conservatorismo internazionalista e neocon della Casa Bianca dell’epoca, convinto dell’eccezionalismo americano e della necessità di esportarne la democrazia.
È l’inizio di un cammino che lo porterà poi a diventare il paladino della “New Right”isolazionista e anti Nato che la notte scorsa i reduci del vecchio establishment repubblicano hanno visto trionfare inorriditi.
L’altra fede perduta in Iraq è il cristianesimo evangelico dell’infanzia, quello pragmatico e fedele alle Scritture di Mamaw.
Torna a casa, si iscrive all’università in Ohio e si dichiara ateo e discepolo di Christopher Hitchens e Sam Harris.
A Yale, dove studia subito dopo, si converte a un’altra chiesa, quella dei soldi e della meritocrazia.
Qui però racconta di aver ascoltato un discorso che gli ha cambiato (di nuovo) la vita: quello di Peter Thiel, il fondatore di PayPal e Palantir, oggi esponente di punta della “Silicon Valley di destra”.
Difficile immaginare Thiel come una figura spirituale, ma Vance racconta che è l’uomo che gli ha fatto sorgere molte domande e rimettere in discussione l’ossessione che aveva per la carriera e il successo.
Thiel sarà poi anche il suo datore di lavoro, l’uomo che lo presenta a Trump e che gli finanzia la campagna del 2022 per diventare senatore dell’Ohio.
Ma negli anni post Yale è quello soprattutto che lo spinge a ripensare alla sua vita, un lavoro personale che lo porta a scrivere “Hillbilly Elegy”. È in questo periodo, alla metà degli anni Dieci, che Vance torna a investigare il cristianesimo, abbandonando però la tradizione di famiglia per spingersi verso il mondo cattolico.
A convincerlo, racconta, sono state soprattutto le letture di Sant’Agostino – il suo autore preferito – e del filosofo francese René Girard. Insieme a dialoghi con molte figure del mondo cattolico, in particolare alcuni domenicani e il giornalista e scrittore Rod Dreher, l’autore del bestseller “L’opzione Benedetto”.
C’era Dreher al suo fianco nell’agosto 2019, assieme ai membri della famiglia Vance, quando J.D. ha ricevuto battesimo e comunione dal padre domenicano Henry Stephen nella chiesa di Santa Gertrude a Cincinnati, in Ohio, ed è diventato cattolico.
Fuori tema
RispondiEliminaAccadde oggi:
Agnese e la rabbia del tiranno
La data della sua deposizione (21 gennaio) entrò nel calendario della Chiesa romana già nel 336
https://gloria.tv/share/tYcqaznEm3mz4Sakcn4wTmfYc
https://www.imolaoggi.it/2025/01/21/prodi-contro-trump-discorso-aggressivo-e-imperiale/
RispondiEliminaE non se ne vuole andare!
Stiamo pur sicuri che le "Sinistre globaliste" e le "Destre della Sinistra" europee saranno le ultime a morire, e quelle italiane saranno le ultime delle ultime.
RispondiElimina21 - I - 1793 ⚜️ 21 - I - 2025
Anniversario del martirio di
S. M. il Re Luigi XVI
Pie Jesu Domine, dona ei requiem sempiternam.
Aujourd'hui, fête de sainte Agnès, Vierge et Martyre, anniversaire de l'exécution du Roi-Martyr Louis XVI.
RispondiEliminaLire ci-dessous le texte admirable écrit par Albert Camus à cette occasion.
https://orthodoxologie.blogspot.com/2020/01/anniversaire-du-martyre-du-roi-louis-xvi.html
Grazie di cuore per la segnalazione dello splendido scritto di Albert Camus.
EliminaIntanto, un plauso alla dottoressa Silvana De Mari, che si è fatta definitivamente radiare dall'ordine dei Medici e Odontoiatri italiani, come scrive in un bellissimo articolo odierno su La Verità, dove approfondisce le tematiche care a tanti, come il sottoscritto, non discepoli del vaccino politicamente corretto. Questi ordini così SCANDALOSAMENTE inutili, tipici del peggior costume italico.
RispondiEliminaLa "destra della sinistra" in Italia quale sarebbe? Se include il partito di Meloni, chi la critica quasi sicuramente non è andato a votare, facendo mancare al partito della Meloni i voti necessari per fare una politica effettivamente di destra, per poter governare senza alleati ambigui e infidi come ad esempio la Roccella e Tajani.
RispondiEliminaIIL 21 gennaio non è anche la data della conversione di san Paolo, cioè dell'apparizione a lui del Signore sulla via di Damasco?
RispondiEliminaIl 25, cioè oggi.
EliminaVedendo la cerimonia del giuramento di Trump, mi ha fatto molto pensare il momento dedicato alla "benedizione" del nuovo presidente... C'erano il card. Dolan e un ministro protestante. Il primo ha fatto un discorsetto politico, citando Martin Luther King, il secondo ha realmente pregato per e sul presidente. Ahimè, bisogna dire bravo al protestante e vergogna al cardinale cattolico.
RispondiEliminaNessuno che si insigni per il perdono famigliare di Biden? E' un precedente molto grave.
RispondiEliminaBiden ha graziato i suoi famigliari per "eventuali" colpe passate (dal 2014 in avanti, guarda caso) e future e ha graziato Fauci, deus ex machina del trattamento anti COVID, per eventuali illeciti.
La spudoratezza politica dei democratici americani sarebbe grottesca se non fosse tragica.
In questi casi, mi vedo costretto a fare come San Tommaso, finchè non vedo non credo: Trump non si è ancora convertito al cattolicesimo, Vance sì. Punto.
RispondiEliminaSe il modernismo esiste ancora, perchè molti (lasciamo stare la mia inaffidabile insegnante di filosofia del Magistrale, che vantava prima di aver fatto il giuramento antimodernista in sostituzione di quello di fedeltà allo Stato e poi vantava di aver conosciuto di persona Maritain: è morta da quasi vent'anni) dicono che si è esaurito addirittura prima della seconda guerra mondiale? Su questa linea c'erano anche molti cattolici conservatori. Anche a Filosofia del Diritto (e Trieste aveva fama di università "bianca" o perfino "ciellina") il fenomeno è stato trattato pochissimo, una lezione unica tenuta da un assistente, forse perchè col diritto c'entra poco, più con la politica, e anche lì tutti i docenti e ricercatori erano dell'idea che non esistesse più.
Una nota un po' curiosa: il ricercatore in questione aveva invece trattato piuttosto accuratamente la componente giuridica del pensiero di San Tommaso d'Aquino ma parlava di una "Summa contra gentes". Nominata tre volte così in due lezioni diverse, quasi non sapesse che quell'opera si chiama Summa contra gentiles. Io lo sapevo, un latisanese che aveva fatto il liceo classico al seminario minore di Venezia anche, ma pare nessun altro. Poi il latisanese ha chiesto se non fosse quel che pensavamo io e lui e il ricercatore ha detto "sì sono i pagani".
Sì, comincio a pensare che qualcuno lì dentro non fosse del tutto preparato.
Quando vi sveglierete sarà troppo tardi ed avrete contribuito al tradimento. Informatevi su Stanislav Lunev, Yan Sesjna, Ion Pacepa, Anatoly Golitsyn. Non vi rendete conto...
RispondiEliminaSono tutti compari di Edom.
Modernismo riciclato = neonodernismo
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2025/01/21/il-fiele-cattodem-su-trump-la-battaglia-e-incominciata/ :In Vaticano, e alla CEI sono letteralmente impazziti, usciti fuori di testa, straparlano e strascrivono, dopo l’insediamento di Donald Trump alla guida della prima potenza mondiale, non più ostaggio dei cattodem, tanto cari a Bergoglio ed al suo entourage. Dopo l’annuncio delle prime misure presidenziali di contrasto alle forze globaliste lanciatesi alla conquista del mondo intero (di cui la falsa chiesa bergogliana altro non è che il braccio ecclesiastico di un nuovo cesaropapismo di origine ed ispirazione anticristica) la testata dei vescovi italiani non sa più cosa inventarsi per dipingere Trump come il male assoluto; e pensare che, ella precedente tornata elettorale, Bergoglio affermava che Trump, antiabortista, non era cattolico e che invece lo era l’abortista Biden.
RispondiEliminaSegnaliamo qui una chiara, profonda e lucida analisi del solito, bravissimo Fabio Battiston; di seguito, un piccolo stralcio:
“…Da ieri sera, sulla testata della Cei ma non solo, è un susseguirsi di commenti sempre più “educatamente” e “cristianamente” livorosi sul nuovo presidente americano e i suoi primi provvedimenti….. Sui versanti più propriamente laici, segnalo l’ironica gazzarra sollevata dai soliti canali informativi – giornalistici, radiofonici, televisivi, satellitari e web – che vogliono disegnare un mondo che non c’è, artificialmente auto-costruito per soddisfare quelli che per loro sono sogni e per noi, invece, orrendi incubi. Fortunatamente la gran parte del pianeta reale sta tutto da un’altra parte. Sto parlando di quel popolo che essi antropologicamente disprezzano, anzi odiano…… Insomma il quadro della situazione, e ci voleva molto poco a prevederlo, è palesemente chiaro e cristallizza il cartello dei nemici giurati di ciò che è avvenuto negli Stati Uniti: Unione europea, Chiesa cattolica universal-sinodale, catto-sinistra globalista dis-valoriale, poteri eco-climatici, poteri forti delle istituzioni mondialiste (Onu, Oms, organismi finanziari internazionali, Bilderberg, Deep State, Big Pharma) e infine quella parte di Occidente, unione socio-economico-politica serva sciocca dei disegni preternaturali.”
Cosa aggiungere ad un così preciso e realistico “quadro della situazione” tracciato dal Battiston ? niente, se non l’antico adagio, perla di saggezza cristiana che così recita ““Quos Deus perdere vult, dementat prius”, letteralmente “Dio confonde coloro che vuol perdere”, in altre parole, coloro che Dio vuol portare alla rovina, prima li priva del senno, li confonde, togliendo loro la chiarezza del pensiero, il sano discernimento, dono dello Spirito Santo (qualcuno dice “li fa impazzire”, e sembra proprio la descrizione dello stato d’animo che serpeggia negli ambienti della CEI e del Vaticano).
La nuova era Trump è una ghiotta occasione per abbandonare il carrozzone UE. Probabilmente sarà la Germania per prima a lasciarlo, e il dissolvimento sarà automatico. Così torneremo a respirare un pochino di quell'aria pulita che, diversamente, a Bruxelles sognano di farci respirare mettendoci alla canna del gas.
RispondiEliminaChiusura immediata per gli uffici DEIA: fine dei programmi woke nell’amministrazione federale. Merito e competenza tornano al centro.
RispondiEliminaIl vento è cambiato, ma da noi sarà più dura...
Grazie al Cielo, n America il vento è cambiato, ma da noi soffierà un uragano in senso contrario. La bestia ferita non si darà mai per vinta: asseragliata nel suo Fortino-Europa, essa combatterà fino all'ultimo rantolo la sua battaglia.
EliminaGlorioso e forte Arcangelo San Michele, siateci in vita e in morte nostro protettor fedele.
Donald Trump ha deciso che sui documenti i sessi sono due, maschio e femmina e non 70/80.
RispondiEliminaHa abolito lo ius soli (esisteva solo in USA).
Ha chiuso il sito web abortista del Servizio Nazionale Americano.
Ha ritirato gli Stati Uniti dall’OMS, Organizzazione di personaggi corrotti nelle mani di finanziatori privati come Bill Gates.
Ha disdetto gli accordi di Parigi derivati dalla tesi (non scientifica) secondo cui l’attività umana sarebbe la terribile responsabile del cambiamento climatico.
Ha decretato la fine del capitalismo woke e della dilagante mania gender che si era estesa anche nelle scuole con sigle assurde tipo lqomgs-+gxn.
Ha rafforzato le strutture di controllo esterne ed interne per porre fine all’immigrazione illegale e combattere i crimini che ne derivano.
Ha aumentato le pene, fino a quella di morte, per i trafficanti di Esseri Umani.
Ha dichiarato pubblicamente che intende fermare le guerre in atto.
Una lista (che non finisce certo qui) di provvedimenti semplicemente sensati, con buona pace delle suffragette dell’ambiente, degli “accoglioni” alla boldrini, dei buonisti di ogni razza…
Tutto Questo in sole 24 ore!
Trump non ha abolito lo Ius Soli , lo vuole abolire solo nel caso i genitori del bambino nato in USA siano entrati illegalmente. Ricordo poi che lo Ius Soli esiste in quasi tutti Stati americani: Canada. Messico, Brasile, Argentina, Cile ecc, l'unico Stato in cui non esiste è la Colombia
Elimina"In sole 24 Ore quante cose ha fatto Trump..."
RispondiEliminaCalma e sangue freddo. La battaglia sarà ancora lunga. Sta già partendo la contestazione organizzata dai democratici contro i provvedimenti di Trump. Ventidue Stati, tutti quelli ad amministrazione democratica, stanno facendo ricorso contro l'abolizione dello ius soli, sostenendo che tale abolizione violerebbe la Costituzione americana. Alla fine dovrà decidere la Corte Suprema, di cui non c'è da fidarsi in modo assoluto.
Siamo solo all'inizio.
Ricordo che in Italia il Presidente del Consiglio, il capo dell'esecutivo, non ha alcun potere. La nostra costituzione antifascista l'ha voluto così: debole, limitato a dare un indirizzo politico, costretto a ricorrere continuamente al voto del Parlamento. I costituenti avevano evidentemente paura del fantasma di Mussolini.
Il "presidenzialismo" messo in cantiere da Meloni è un tentativo di riformare la Costituzione dando al presidente del Consiglio maggiori poteri in modo da favorire la stabilità di governo.
Difficile che la riforma passi. Se ci sarà il referendum in proposito, la massa come al solito non andrà a votare, per ignoranza oltre che per viltà, salvo poi dileggiare Meloni per i suoi inani tentativi.
RispondiEliminaDOMENICA 9 FEBBRAIO 2025 - CONFERENZA: "IDEOLOGIA AMBIENTALISTA E TERRORISMO CLIMATICO - CASA NAZARETH - SCHIO VI
Carissimi amici,
nel quadro delle grandi battaglie che hanno generato ideologie e scontri tra fautori di opposte posizioni che vedono l’imposizione di una vera e propria ideologia ambientalista, desideriamo anche noi dare il nostro contributo nella chiarificazione e nella ricerca della Verità.
A questo fine vi invito tutti a una importante conferenza che si terrà DOMENICA 9 FEBBRAIO dalle ore 15.30 a “CASA NAZARETH ” Via L. Da Vinci, 202 – Schio VI - con il Prof. Franco PRODI – in collegamento via web – uno dei maggiori fisici del clima a livello mondiale, che ci parlerà della tanto dibattuta questione climatica, evidenziando le palesi contraddizioni e falsità che sono al centro delle grandi polemiche innescatesi negli ultimi anni. Certo della vostra sensibilità e attenzione anche su questi temi, vi attendo numerosi.
Il Presidente
Mirco Agerde
P.S. (Non sarà possibile registrare in video o audio l’intervento)
Invece da noi in Italia il centrosinistra al governo nelle regioni o province o certi comuni sostiene l'inclusione dei programmi di insegnamento trans nelle scuole. Il problema è il centro, non la sinistra (che da sola non andrebbe da nessuna parte), ma il centro che guarda a sinistra.
RispondiEliminaIl problema in Italia è quel centro viscoso e untuoso che tanto male ha fatto al nostro Paese e che sta ancora pensando di fare. Quel centro che in Usa sarebbe pappa e ciccia con gli Obama e i sette nani, tanto che capirci. E' un centro che guarda da sempre a sinistra, filocinese, filosocialista, transnazionale, che cinguetta al mondo radical chic, un centro che ha un debole spiccato per la democrazia, ma quella totalitaria, in questo essendo in piena sintonia con certo mondo finanziario. Un centro che in gran parte ama definirsi cattolico e costituisce l'arma politica di potenti forze ecclesiastiche, che dominano incontrastate nella sfera religiosa.
La seconda era Trump deve rappresentare uno stimolo per tutti gli italiani che abbiano la consapevolezza che serve una controrivoluzione culturale e civile in Italia e anche in Europa, avendo sempre come obiettivo quello di vivere senza menzogna.
L'ha trovata un mio socio adesso in pausa pranzo: pare che in Italia un altro prete abbia abbracciato la tesi di A.C. che Benedetto XVI non abbia mai abdicato e questo lo avrebbe fatto proprio a seguito della vittoria di Trump.
RispondiEliminaSapete se J.D. Vance sia anche lui un seguace di questa testi o quantomeno ne sia possibilista?
Non vorrei che l'Amministrazione si trovi "tirata per la giacchetta" a intervenire in affari della Chiesa e in questo in particolare (diplomaticamente, perchè non hanno la forza nè tantomeno i mezzi per "far convocare un conclave" o "deporre il Papa").
PS: come noto, anche gli esponenti dell'Alto Clero più in rotta con Francesco come Burke, Sarah e Viganò, non hanno mai accettato quella teoria.
Non è assolutamente meglio così, caro anonimo, perché purtroppo conserveremo il mondo in cui siamo immersi, il mondo del ben Avere, non del benEssere, un mondo in cui l'unica vera povertà è quella spirituale, a partire da chi dovrebbe, questa spiritualità, annunciarla e diffonderla.
RispondiEliminaMelGibson e MarkWahlberg si sono associati con ElonMusk e hanno investito tra 1 e 3 miliardi di dollari in uno studio cinematografico unwoke, che sarà impegnato nei valori familiari tradizionali.
RispondiElimina"Se vogliamo che un cambiamento avvenga nella società, un cambiamento deve prima avvenire nell'anima del singolo."
RispondiElimina(Patriarca Daniele di Bulgaria)
Il "mondo di ieri" sembra sempre il migliore e qualche volta lo è.
RispondiEliminaAnni fa ho conosciuto un anziano sacerdote irlandese il quale si ricordava bene di Roma sotto il fascismo: una città splendida, diceva, tenuta come un giardino. Il sacerdote non era affatto fascista, anzi; si limitava a registrare i suoi ricordi, impressioni disinteressate.
Mi ricordo di un'intervista di Alberto Sordi, famoso attore romano, parecchi anni fa, quando fece inopinatamente l'elogio dell'Italia sotto il bieco regimo, quando lui era ragazzo: un Paese, disse, rispettato all'estero, dove c'erano ordine, rispetto, disciplina, obbedienza all'autorità,etc. In effetti dall'ottobre del 1922 alla primavera del 1943 non ci furono scioperi in Italia. Successe il fiinimondo, Sordi dovette gradualmente rettificare in successive interviste, se voleva vivere in pace e veder circolare i suoi films.
Fuor di aneddoto: sì il mondo di ieri della Mitteleuropa ed anzi di tutta l'Europa civile ante 1914 aveva notevoli qualità, oggi scomparse, e che rimpiangiamo. Dobbiamo tuttavia riflettere senza lasciarsi andare ai sentimentalismi. Quel mondo aveva anche i suoi tumori e le sue gravi contraddizioni. L'impero austro-ungarico era giunto al fin della licenza: non riusciva più a comporre i contrasti tra slavi e tedeschi, specialmente ribelle era l'elemento cèco, tra i più evoluti dell'impero. La crisi irreversebile dell'impero ottomano aveva aperto una lotta implacabile tra Russia e Austria per impadronirsi dei suoi possedimenti balcanici, servendosi entrambe dei nazionalismi locali per i loro fini. Nel 1908 l'Austria si annettè la Bosnia, in prevalenza musulmana, cui aspirava anche la Serbia: la Russia dovettte subire perché la Germania minacciò la guerra se avesse reagito militarmente. La Russia al tempo si stava riprendendo dalla sconfitta subita in Estremo Oriente dal Giappone e dalla grave rivoluzione del 1905 e dovette subire. Ma se la legò al dito. Iniziò un forsennato sviluppo industriale anche con lo scopo di arrivare ad un esercito moderno di circa cento divisioni, cosa che allarmò la Germania, la quale nel 1913 portò il suo esercito (in tempo di pace) da 115.000 a 750.000 uomini circa! La Germania aveva anche iniziato una lotta inesorabile contro l'impero britannico: conquista dei mercati mondiali, raggiungimento del Golfo Persico pieno di petrolio tramite l'alleanza con la Turchia ottomana (la famosa ferrovia Berlino-Bagdad), costruzione di una imponente flotta.
Insomma, le grandi potenze non riuscivano a frenare la loro megalomania
Il "mondo di ieri" austriaco mostrava evidenti i segni della decadenza dell'aristocrazia austriaca. Emblematica fu la vicenda dell'arciduca Rodolfo erede al trono: irrequieto e intelligente ma libertino incallito nonostante la giovane età si uccise in uno chalet da caccia dopo aver ucciso la sua amante, una baronessa di 16 o 18 anni! La tragedia sconvolse il matrimonio di Francesco Giuseppe: la moglie cominciò a viaggiare instancabilmente per l'Europa (l'uccise con una stilettata sul lago di Lugano un anarchico italiano assassino) mentre l'imperatore si consolava con una famosa attrice austriaca.
Il padre del Beato Carlo d'Asburgo morì cinquantenne lontano dalla famiglia, divorato dalla sifilide.
Insomma, era venuto il momento della purificazione di tutto un mondo, non solo austriaco, è ovvio, quella purificazione che Iddio in genere permette attraverso le guerre, le epidemie, sventure di ogni specie.
Per le nostre società, molto più corrotte, il castigo è sempre più vicino. In America sta prendendo corpo una reazione, con Trump, ma se l'Europa persevererà nei suoi vizi il castigo sarà inevitabile.
H.
Solo Dio può creare anime razionali.
RispondiEliminaSolo le anime razionali possono esibire "intelligenza. ”
Pertanto, lo sforzo di creare l'"Intelligenza Generale artificiale" (AGI) come forma reale di "intelligenza" è per natura un'impresa satanica.
Non mi faccio grandi illusioni sulla presidenza Trump, ma devo dire che ci sarà da divertirsi.
RispondiEliminaTrump farà molto meno di ciò che ha promesso, e accanto a cose buone farà anche cose poco buone.
Anche per ciò che riguarda la politica estera: sulla Russia sono moderatamente ottimista, su Gaza e l’Iran per nulla.
Bene farà, se lo farà, a combattere l’ideologia di genere, l’immigrazionismo folle e il femminismo satanico. Assai meno bene nel sostenere le follie del sionismo, come sembrerebbe disposto a fare. Se è così, lo vedremo presto .
Ciò nonostante ci sarà divertirsi. Ci sarò da divertirsi nel percepire la rabbia impotente dei liberal americani , anticristiani e antiumani, e ancora di più della loro sottospecie servile di casa nostra, modello Partito democratico. Li vedremo sbavare, anzi schiattare di rabbia. E sarà un gran bello spettacolo. I giornaloni hanno già iniziato.
Alla fine, questi quattro anni di Trump potranno evitare grandi pericoli (come la guerra atomica con la Russia) ma non potranno cambiare né l’essenza plutocratica dell’America (che la rende comunque un pericolo globale), né la decadenza spirituale, culturale, demografica del nostro mondo.
Tratteggiate così brillantemente dallo storico Emmanuel Todd nel suo splendido” La sconfitta dell’Occidente”, ad esse la politica non può più rimediare.
Non saranno quattro anni decisivi. Ma interessanti, ebbene probabilmente sì’.
Martino Mora
https://english.almayadeen.net/news/politics/trump-invites-anti-zionist-rabbit-to-white-house
RispondiEliminaForse Trump non è così sionista...
C'è troppo ottimismo, vero che meglio lui che un dem, però noi siamo servi e nulla possiamo decidere, per uscire dallo stato comatoso in cui si trova la UE, ci vuole uno scossone forte, Dio non voglia che sia devastante, ma riporre speranze negli USA non ci porta da nessuna parte, il tycoon farà i suoi interessi, mai i nostri, per noi italioti sarebbe tanto respirare un po' autonomamente, non so se mi sono spiegato...
RispondiEliminaPer "respirare un po' autonomamente" bisognerebbe dare al partito di Meloni, l'unico veramente patriottico, i voti di cui ha bisogno per governare da solo. Invece non si va a votare, per partito preso e poi si critica chi è al governo con buone intenzioni ma costretto ad alleanze che gli impediscono di attuare un vero programma patriottico.
RispondiEliminaUn po' di logica e coerenza non farebbe male, no?
Trump e noi. Sarebbe già ottimo se il Presidente Trump riuscisse a liberare gli USA dai suoi nemici interni e portare il buon senso a regnare nel suo paese. Questo sarebbe esempio ottimo per noi. Ma la nostra situazione è forse peggiore, siamo rimasti al tempo del nostro inno nazionale, come allora 'siamo divisi' , siamo colonia anglo/americana, zerbino della ue, imbevuti di subcultura nazionale e/o di importazione. Soprattutto la chiesa è assente.
RispondiEliminaNoi non abbiamo reali possibilità di unirci, liberarci, governarci. Non abbiamo nessuna reale possibilità. Ancora non siamo popolo. Siamo genti con storie diverse e i migliori sono stati ammazzati, denigrati, socialmente cancellati.
m.a.
La "vescovessa" lebso-femminista di Washington, con il suo orrendo sermone politicamente corretto, è l'ennesima prova che il cosiddetto Occidente sa ormai concepire il Sacro solo in chiave parodistica, grottesca e caricaturale, per non dire completamente rovesciata.
RispondiEliminaDel resto se la Chiesa vera, quella cattolica, ha la grottesca contraffazione di Bergoglio, gli anglicani (gli "episcopali" sono gli anglicani degli Usa) hanno le papesse lesbo, come le hanno i luterani.
Se l'idolatra pachamamico di Santa Marta rappresenta la contraffazione grottesca del Papato, queste "vescovesse" nichiliste sono la contraffazione della contraffazione.
L'orrore totale, insomma.
Martino Mora
Gerarchia modernista, concili discutibili, guerra nelle steppe euroasiatiche, ebrei che rivogliono il terzo tempio, diatribe dottrinali, impero americano con fasci littori e aquile imperiali avente il suo centro sul Campidoglio, presunti antipapi, apostati pagani, Persia (Iran) che attacca le province orientali (Israele), ora pure figure religiose che rivolgono appelli ai neoeletti imperatori.
RispondiEliminaViviamo nel IV secolo dopo Cristo e non lo sapevamo.
Tra il serio e il faceto Trump continua a dire che il Canada dovrebbe nel suo interesse diventare il 51mo Stato americano. La cosa sta cominciando ad irritare giustamente, anche esponenti conservatori canadesi non ostili a Trump.
RispondiEliminaDiverso il discorso sul Canale di Panama, costruito dagli USA e di importanza strategica per loro. A Panama si sono intrufolati i cinesi. Fu lo stolto Carter e lasciare il canale di Panama ai panamensi.
Le dichiarazioni di Trump, brusche e anche poco diplomatiche sul Canada o la Groenlandia, vanno comunque inquadrate in una visione strategica più vasta, usacentrica ma fino ad un certo punto. La sciagurata guerra ucraina ha fatto emergere alla fine un asse Russia-Cina-Corea del Nord che non promette nulla di buono per il resto del mondo. Due paesi comunisti stalinisti + la Russia mezzo "ortodossa" e mezzo comunista. Strapieni di armi nucleari e con potenti forze armate. Le mosse di Trump verso i suoi vicini vanno viste in questa prospettiva. Non dimentichiamoci che il nome NATO significa North Atlantic Treaty Organization. Un'alleanza per il controllo del Nord Atlantico. Il fronte mediterraneo è venuto dopo. Dal punto di vista americano, Danimarca, Norvegia, Regno Unito, Irlanda, Groenlandia, Canada non devono cadere sotto controllo russo o cinese, anche attraverso i nefasti della rivoluzione woke, ancora imperversante ad esempio in Canada, una singolare rivoluzione che ha coniugato marxismo e rivoluzione sessuale organizzandosi come marcia attraverso le istituzioni, che ora Trump sta cercando di purificare.
Trump dovrebbe essere tuttavia più diplomatico. Ma non lo sarà mai. È troppo vecchio per cambiare. Vedremo cmunque la sua politica estera come sarà nei fatti. Per ora sta premendo per la fine della guerra in Ucraina mentre gli va bene il cessate il fuoco a Gaza, avversato dall'ala sionista dura del governo israeliano.
@ RICAPITOLANDO
RispondiEliminaCapisco l'ironia, ma la mia perplessità e mezza domanda era posta seriamente, se Vance ritenga vera o possibile la teoria della non-abdicazione di Benedetto XVI e se gli USA davvero avrebbero i mezzi diversi dalle comunicazioni diplomatiche per fare qualcosa senza opzioni militari.
Poteva essere fatto, e in maniera semplicissima, da Trump mentre Benedetto XVI era ancora vivo e Trump già allora alla Casa Bianca: non l'ha fatto, il che dimostra che almeno lui e allora non ci credeva.
Ammesso e non concesso che sia vero che quest'altro prete, con cui in Italia si è arrivati alla cifra enorme di... cinque* (!), abbia fatto questo... chiamiamolo outing, davvero a causa della vittoria di Trump.
Io non ce li vedo i Marines a San Pietro in versione made in USA dello schiaffo di Anagni.
*Minutella, uno di cui non ricordo il nome, Cornet, Faré e adesso quest'altro, credo si chiami Santonocito.
Mons. Carlo Maria Viganò, al momento scismatico, pochi anni or sono Nunzio negli USA, credo che conosca personalmente il signor Donald Trump, da lunedì scorso Presidente degli USA a tutti gli effetti; se non ricordo male ci fu anche una lettera pubblica che Monsignore gli indirizzò forse dopo la precedente tornata elettorale negli USA, quando nottetempo ci fu uno strano guasto elettronico poi riparato che permise l'abbondante ricezione dei voti postali (la solita stampa scandalistica, quella per il popolino, insinuò perfino che nel guasto americano fosse coinvolta anche la Leonardo italiana...ovviamente cosa da non credere assolutamente!!! )
Eliminam.a.
https://www.ilpoliticoweb.it/herbert-kickl-alla-guida-dellaustria-leredita-di-haider-verso-il-potere/
RispondiEliminaMy friend...a soviet spoon!
EliminaBREAKING: Joe Biden officially joined the Freemasons, on January 19, 2025.
RispondiEliminaHe was made a Master Mason of Prince Hall Grand Lodge.
Catholics are forbidden under pain of excommunication, from joining the Masons.
https://www.conferenceofgrandmasterspha.org/grandmastersbylocation
ABBANDONIAMO IL PAGANESIMO! RITORNIAMO A CRISTO!
RispondiEliminaSan Pio X:
“… non si deve inventare la civiltà, né si deve costruire la nuova società tra le nuvole. Essa è esistita ed esiste: è la civiltà cristiana, è la società cattolica. Non si tratta che di instaurarla, ristabilirla incessantemente sulle sue naturali e divine fondamenta contro i rinascenti attacchi della malsana utopia, della rivolta e dell’empietà: ‘Restaurare ogni cosa in Cristo’”.
In molti casi si tratta di partnership, quindi le imprese italiane hanno stabilimenti in USA che impiegano manodopera locale. Barilla e Beretta per esempio. In altri casi, l'Italia ha necessità di importare materiale dagli USA: Non solo hi-tech ma anche l'insospettabile grano dell'Arizona con cui si fa la miglior pasta del mondo. Quindi in sintesi: Simul stabunt aut simul cadent. E Trump non ha interesse a tassare prodotti unici e specifici che non possono essere prodotti in USA, come i prodotti tessili di alta qualità o gli alimenti. C'è da pensare che l'Italia possa essere sostanzialmente al sicuro da eventuali aumenti di dazi, dal momento che nessuno dei nostri settori pratica un Dumping o danneggia l'economia USA
RispondiEliminaBiden massone. Secondo LSNews non è chiaro se Biden abbia ricevuto il grado massonico mediante la tradizionale cerimonia di iniziazione. Se la cerimonia non c'è stata questo può significare che il grado conferitogli è puramente onorario.
RispondiEliminaPensate che davanti a Dio faccia differenza?
EliminaOnorario o meno, è stato immortalato fra grandi maestri in pompa magna il giorno prima dell'insediamento del successore, quale messaggio se ne riceve? Tornando ai casi nostri Meloni cerca di ottenere il massimo che i padroni le concederanno, ricordiamo cosa è accaduto a chi cercava di alzare un po la testa, the Donald dissecreta i dossier sugli assassinii di Kennedy e Luther King, bene, forse avremo ufficialità di quello che si è sempre pensato un gomplotto ciaoeffebiai, as usually.
RispondiEliminaMassone onorario o meno, fa differenza di fronte a Dio?
RispondiEliminaPremessa: come cattolico, Biden non doveva comunque accettare il conferimento anche se solo onorario.
Circa la carica ad honorem di massone. La differenza c'è. Viene conferita senza nessuna cerimonia di iniziazione. Pertanto chi la riceve non appartiene veramente alla Vedova. Nel caso di Biden non è chiaro se la qualifica sia stata data ad honorem oppure no.
Nella prassi politica di un tempo, i vertici massonici si servivano di questo tipo di conferimento puramente onorario e quindi esteriore a personalità politico-culturali importanti, per accattivarsele. Un caso celebre fu quello di D'Annunzio, fatto massone ad honorem quindi senza sua iniziazione alla Setta. Un altro caso fu quello di Mussolini. Alla vigilia della Marcia su Roma, quando si era capito che il Re gli avrebbe affidato il potere, diversi centri di potere italiani corsero al soccorso del vincitore. Di ritorno da Napoli, dove aveva presieduto all'adunata precedente la famosa Marcia, durante una sosta alla stazione Termini di Roma, il futuro Duce si trovò di fronte il capo di una delle due Obbedienze massoniche italiane che, nella sala d'aspetto, gli mise al collo la sciarpa massonica e gli diede una patacca che lo faceva massone ad honorem, senza che il Mussolini avesse mai richiesto tale onore. Ne parla Mola nella sua storia della Massoneria in Italia, stigmatizzando il modo di fare opportunistico oltre che maldestro del suddetto Venerabile massonico. Ho citato a memoria.
Sempre a memoria ricordo che quella nomina "ad honorem" non sortì effetto alcuno, per i massoni. Anzi. Da poco al governo Mussolini fece votare (a maggioranza) l'incompatibilità tra appartenenza al partito fascista e massoneria. Negli altri quadri del partito c'erano diversi massoni, che dovettero scegliere. Nel 1925, Mussolini fece approvare la legge sulle società segrete, che le costringeva a render noti nomi e rituali. Le Massonerie italiane preferirono sciogliersi piuttosto che aderire mentre si scatenava contro di loro una violenta azione squadristica, soprattutto in città come Firenze. Parecchi furono legnati e "lubrificati", ci furono quattro morti, un fascista e tre massoni. Le violenze non erano necessarie, a quel punto. Ma la base fascista ce l'aveva con la Setta da quando si era saputo che il commando che aveva rapito Matteotti per poi ammazzarlo (un crimine del quale Mussolini si è sempre dichiararto innocente) era composto da massoni più o meno in sonno (sempre Mola).
In conclusione: la nomina a sorpresa di Mussolini a massone onorario, del tutto accademica, non impedì affatto al suddetto di cacciare i massoni a pedate pochi anni dopo, se mi si passa l'espressione.
Il caso di Biden è molto diverso. Non ci sarebbe da stupirsi se fosse stato iniziato in piena regola, dato il tipo.
Certa saggistica cattolica di recente ha cercato di utilizzare l'episodio della Stazione Termini nel 1922 per ipotizzare un "massonismo" di Mussolini: ma un tesi del genere semplicemente prende lucciole per lanterne.
Historicus
Lo strappo istituzionale della magistratura.
RispondiEliminaFino all’ultimo abbiamo sperato che non accadesse ed invece i magistrati, guidati dalla loro associazione nazionale, si sono alzati e sono usciti, girando le spalle durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
C'e da chiedersi se sia un segno di disciplina rinnegare la legittimità di un potere dello stato e se sia onorevole rifiutarsi di condividere uno spazio pubblico con un rappresentante di quel potere, mentre disciplina e onore dovrebbero caratterizzare i comportamenti pubblici e privati di tutti i servitori dello stato.
C’è da chiedersi ancora se si rendano conto delle conseguenze di un tale strappo istituzionale che pone un potere dello Stato contro gli altri, non solo contro il governo, ma anche e soprattutto contro il parlamento che sta decidendo sulla riforma costituzionale.
Proprio girando le spalle, nel tempo, la magistratura ha consumato se stessa, mancando di rispetto prima di tutto alla propria alta funzione di garanzia dello Stato di diritto.
Lo ha fatto consentendo che negli ultimi anni il correntismo governasse le carriere dei magistrati, e divenisse centro di gestione di potere corporativo sempre maggiore.
Lo ha fatto di nuovo liquidando ipocritamente lo scandalo Palamara come se tutto dipendesse da questo magistrato e da pochi altri suoi sodali, difendendo di fatto quel sistema che è rimasto immutato.
Lo fa ora opponendosi con queste improprie modalità ad una riforma che mira, nell’interesse del cittadino, a rafforzare il giudice e ad aumentare l’autonomia interna di tutti i magistrati liberandoli dal controllo delle correnti.
I cittadini tuttavia hanno compreso che l'opposizione alla separazione delle carriere rappresenta una difesa dell'attuale sistema e una campagna di tipo corporativo, mirata a ostacolare l'inevitabile necessaria innovazione di una giustizia auto referenziale che, così com'è, non risponde né ai principi di un processo equo né alle reali esigenze di una democrazia moderna.
Roma, 25 gennaio 2025
La Giunta
https://camerepenali.it/cat/12898/lo_strappo_istituzionale_della_magistratura.html
Cito Pino Cabras
RispondiEliminaSi parla assai in queste ore della telefonata con cui il presidente USA Donald Trump ha rovesciato sulla premier danese Mette Fredriksen ogni forma di sgradevolezza che un boss spietato e potentissimo potrebbe rovesciare su un picciotto indisciplinato ma debolissimo. Le ha significato la pretesa di papparsi la Groenlandia, un'isola con una popolazione uguale a quella di Cuneo ma con una superficie di oltre 7 volte l'Italia, risorse naturali formidabili e la posizione geostrategica giusta per prendersi metà dell'Artico. Prevedo che entro breve tempo la Groenlandia sarà soggetta alla sovranità di Washington senza che Copenaghen né nessuno in UE possa opporre resistenza militare.
I danesi raccolgono quel che hanno seminato. Nel 2003 parteciparono all'aggressione all'Iraq sulla base di pretesti inventati. Nel 2008 riconobbero la secessione del Kosovo, con conseguente menomazione della Serbia come esito finale dell'aggressione alla Jugoslavia da parte della NATO. In entrambe le occasioni era primo ministro Anders Fogh Rasmussen, che poi divenne segretario generale della NATO, impegnandosi nella sua espansione aggressiva verso Est, nell'intensificazione della russofobia del dibattito europeo, nell'aggressione diretta alla Libia e in quella indiretta alla Siria. Rasmussen poi, come un Di Maio qualsiasi, è diventato consulente politico ben remunerato, con incarichi anche presso i presidenti ucraini Poroshenko e Zelensky, ossia i terminali corrotti del più concentrato, opaco e gigantesco trasferimento di denaro pubblico degli ultimi decenni.
In questi anni, la signora Fredriksen è stata tra le più generose personalità politiche impegnate a sguarnire i propri arsenali per partecipare al suicidio geostrategico continentale dell'Europa Occidentale.
Il boss d'Oltreoceano ha potuto fare perciò una cosa semplice: ha telefonato a un'emerita nullità che rappresentava una classe dirigente - quella danese - senza alcun credito morale, etico, politico, senza armi, senza peso, senza relazioni politiche significative, desertificate da decenni di abusi occidentali a cui si è prestata con la più squallida ipocrisia (sai, "l'ordine internazionale basato sulle regole", come no?). Trump, nel quadro di un racket planetario conclamato dove gli europei tanto innocenti non sono, sa che c'è del marcio in Danimarca e si perita di ricordare chi è che sta in cima alla catena alimentare. È appena l'antipasto.
A partire dal 2009 le Ong cattoliche hanno intascato 5,2 miliardi di dollari provenienti dalle tasse pagate dai cittadini americani, fornendo al governo federale servizi correlati all’immigrazione. Ciò che è davvero sorprendente è che più della metà di questa cifra è stata assegnata solo negli ultimi quattro anni. E teniamo presente che la cifra di 5,2 miliardi di dollari è probabilmente ampiamente sottostimata
RispondiEliminaSi tratta dei vescovi modernisti, perché quelli tradizionali Trump lo hanno votato e invitavano a votarlo, se non altro per il buon senso comune...
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