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mercoledì 8 gennaio 2025

Diocesi di Fréjus-Tolone. Mons. Dominique Rey annuncia le sue dimissioni

Si è dimesso (o meglio, é stato costretto a farlo, come nel caso di mons. Strickland) mons. Dominique Rey, 25 anni fa nominato da Giovanni Paolo II vescovo di Fréjus-Toulon. Ha fatto scalpore anche sugli organi di stampa. Alcuni dei precedenti più significativi qui - qui - qui - qui - qui

Diocesi di Fréjus-Tolone.
Mons. Dominique Rey annuncia le sue dimissioni


Monsignor Dominique Rey, vescovo della diocesi di Fréjus-Tolone, ha annunciato di aver recentemente presentato le sue dimissioni al papa, in un comunicato stampa pubblicato martedì 7 gennaio.
Monsignor Dominique Rey, vescovo della diocesi di Fréjus-Tolone, ha annunciato le sue dimissioni martedì 7 gennaio in un comunicato stampa, due anni dopo un audit richiesto dal Vaticano sulla sua controversa gestione della diocesi. Recentemente ha presentato le sue dimissioni al Papa.
Un anno fa, monsignor François Touvet è stato nominato dal Papa vescovo coadiutore al suo fianco. secondo monsignor Dominique Rey, il 23 dicembre 2023, Bergoglio lo aveva "incoraggiato a non dimettersi e ad accogliere" la collaborazione di monsignor François Touvet. Ora è quest'ultimo a essere nominato dal papa nuovo vescovo di Fréjus-Tolone, ha annunciato a mezzogiorno il Vaticano.
Il vescovo aggiunto era stato nominato per influenzare i metodi di Dominique Rey, considerato uno dei vescovi più conservatori di Francia. Anche se egli rifiuta l'etichetta di “troppo antiquato” come conservatore, monsignor Rey ha comunque dato un forte sostegno nel 2012-2013 a La Manif pour Tous che si opponeva al matrimonio per tutti. L'accoglienza riservata nel 2015 a Marion Maréchal in occasione di una scuola estiva cattolica nel Var ha suscitato entusiasmo anche tra le file cristiane.

Messa di ringraziamento il 1° febbraio
Tuttavia, il papa ha recentemente chiesto al 72enne uomo di Chiesa di dimettersi dall'incarico di vescovo diocesano di Fréjus-Tolone. Monsignor Dominique Rey afferma di non essere “stato a conoscenza di alcun elemento nuovo rispetto a quelli che hanno motivato la designazione del vescovo coadiutore”.
«Di fronte a incomprensioni, pressioni e controversie sempre dannose per l'unità della Chiesa, il criterio ultimo di discernimento resta per me quello dell'obbedienza al Successore di Pietro», aggiunge il vescovo dopo un quarto di secolo capo di questa diocesi.
Monsignor Dominique Rey presiederà una messa di ringraziamento sabato 1 febbraio al Domaine de La Castille. - Fonte

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

8 commenti:

  1. Il vescovo Dominique Rey, Tolone: "Ho ricevuto il Summorum Pontificum in maniera filiale. Questa azione legale vedeva la fine delle sofferenze di coloro che, nella Chiesa, desideravano pregare con gli antichi riti liturgici e che erano stati privati di questi fino a quel momento”

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  2. 8 gennaio 1894 - 8 gennaio 2025:
    131 anni dalla nascita di
    San Massimiliano Maria Kolbe
    fondatore della Milizia dell'Immacolata
    il 16 ottobre 1917

    Rimaniamo gioiosi
    nella serenità nell’Immacolata
    e lasciamoci plasmare da Lei
    senza porre alcuna limitazione,
    come a Lei piace,
    attraverso gli avvenimenti
    spiacevoli e piacevoli,
    le gioie esterne o intime,
    le sofferenze dello spirito
    e le tentazioni, ecc.. :
    tutto per Lei. SK 656

    San Massimiliano Maria Kolbe

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  3. Fuori tema, ma non molto: dal primo gennaio di quest'anno la fecondazione artificiale rientra nei livelli essenziali di assistenza, con costi a carico di tutti i contribuenti (vedasi dettagliato articolo di T.Scandroglio su NBQ).
    Questa vergognosa ulteriore discesa verso gli abissi che la nuova tecnologia consente, laddove non governata e gestita a dovere, mi fa pensare a come il gesto di Mons. Rey sarebbe volentieri emulato da molti cittadini italiani di fronte all'ennesima cannibalizzazione dei propri risparmi.

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  4. Le uniche ARMI DEL RIGORE rimaste in vita, una volta deposte quelle bimillenarie dalla Gerarchia a partire dall'infausto discorso di apertura del CVII ad opera di Roncalli e poi nei decenni a venire, sono quelle nei confronti della Tradizione ("rigida" secondo i Neomodernisti) e della Sacra Scrittura ("insicura" sempre secondo i Neomodernisti).
    E tuttavia: questo continuo inchinarsi alla c.d. Autorità è la corretta via? La strategia giusta da parte dei Pastori? Perché non si apre un dibattito su questo, che credo sia un punto dirimente?

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    1. A proposito di "rigida":
      “Stat Crux dum volvitur orbis”. = "La croce resta salda mentre il mondo gira".
      Appunto : resta rigida, ferma, ferrea, indeformabile!
      Vedi un po'...

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  5. https://www.ewtnvatican.com/articles/pope-accepts-resignation-of-bishop-investigated-for-ordinations-with-pre-vatican-ii-rite-4189

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  6. Il Papa non può agire da sovrano assoluto, come scrive giustamente Luisella SCROSATI, a proposito in particolare degli ultimi atti di Bergoglio, lasciando intendere che sarebbe stato meglio se Mons. Rey avesse resistito.

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    1. L'ho affermato più volte da anni anche in maniera più articolata, ma nell'essenziale è così, in base all'insegnamento costante della Chiesa:
      "Il potere del papa non è assoluto, ma vincolato anche alle definizioni dogmatiche dei suoi predecessori e, in definitiva al Depositum fidei, che non è un'optional, non ingabbia perché contiene realtà vive e non museali, non inganna perché non prescinde dalla Verità, che precede sempre la Carità."

      Ma di fronte ad un comportamento che senza esitazione può definirsi tirannico, come potrebbe resistere chiunque?

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