Sul web corre notizia del no di Ratzinger a un nuovo emblema araldico da Papa emerito.
Lo rivela Vatican Insider in un servizio del 30 gennaio riferendolo in questi termini:
Già lo avevo rilevato e segnalato qui in diretta a suo tempo, nei giorni in cui Italia Oggi, nel riferire la stessa dichiarazione di Benedetto XVI, osservava:La volontà di Benedetto XVI. Lo riferisce in una nota la Libreria Editrice Vaticana che pubblica il «Manuale di araldica ecclesiastica nella Chiesa cattolica»[...] la Lev allora precisa che durante la preparazione del volume, Benedetto XVI, «manifestando all'Autore vivo gradimento e sentita gratitudine per l'interessante studio fattogli pervenire, ha fatto sapere che preferisce non adottare un emblema araldico espressivo della nuova situazione creatasi con la sua rinuncia al Ministero Petrino».
Ci saranno, dietro il rifiuto del papa emerito, considerazioni storiche, teologiche, canonistiche, ma forse anche umane: il nuovo stemma lo farebbe apparire troppo distante dalla condizione precedente, conducendolo allo stato o di una sorta di cardinale aggregato o di un semplice vescovo emerito, non già di pontefice sia pure rinunciatario.
Ma non avevo potuto far a meno di sottolineare quanto strana e anomala fosse la dizione, nonché la corrispondente situazione. Effettivamente tale da suscitare qualche interrogativo logico, anche a a non voler essere complottisti.
E dunque ripropongo una riflessione sommersa dalla cronaca incalzante propria di un blog, espressa commentando a suo tempo la cerimonia di inaugurazione di un nuovo monumento a San Michele Arcangelo, che ha visto presenti i "due papi" che hanno preso posto su due poltrone identiche - simbolismo per nulla banale cui in tanti sono disattenti - collocate davanti alla statua. In quest'inaugurazione-insieme della statua davanti al Governatorato non vediamo certo un atto di magistero, però agli occhi semplici dei fedeli già abbastanza confusi non appare una diarchia, già presente nell'attribuzione di servizio attivo e di quello contemplativo? Accentuata poi, se vogliamo, da quella definizione di "enciclica a quattro mani" o "dei due papi" a proposito della Lumen Fidei, pur nella consapevolezza che ogni documento, da chiunque redatto, è sottoscritto dal Papa regnante. Sull'evento di cui sopra dicevo anche:
E dunque ripropongo una riflessione sommersa dalla cronaca incalzante propria di un blog, espressa commentando a suo tempo la cerimonia di inaugurazione di un nuovo monumento a San Michele Arcangelo, che ha visto presenti i "due papi" che hanno preso posto su due poltrone identiche - simbolismo per nulla banale cui in tanti sono disattenti - collocate davanti alla statua. In quest'inaugurazione-insieme della statua davanti al Governatorato non vediamo certo un atto di magistero, però agli occhi semplici dei fedeli già abbastanza confusi non appare una diarchia, già presente nell'attribuzione di servizio attivo e di quello contemplativo? Accentuata poi, se vogliamo, da quella definizione di "enciclica a quattro mani" o "dei due papi" a proposito della Lumen Fidei, pur nella consapevolezza che ogni documento, da chiunque redatto, è sottoscritto dal Papa regnante. Sull'evento di cui sopra dicevo anche:
L'anomalia non è né nelle dimissioni di Benedetto XVI, previste dal diritto canonico anche se non avvenute nelle circostanze eccezionali precedentemente consegnateci dalla storia. L'anomalia non sta neppure nell'elezione del nuovo papa, regolarmente eletto dai cardinali e che ha accettato la sua funzione, anche se ne ha inopinatamente rifiutato i simboli e ne sta svuotando la pregnanza. L'anomalia sta nella contestuale presenza, addirittura ostentata come in questo caso, di un papa secondo il suo dire per sempre ma in servizio contemplativo a fianco del papa in servizio attivo.
Tenendo poi conto che l'inedita (e non codificata) figura di papa-emerito, associa del tutto impropriamente la funzione del papa a quella di vescovo-emerito, che si dimette per la stessa motivazione: "ingravescentem aetatem". Con la contraddizione, tuttavia che, anziché le vesti di un vescovo, oltre a conservare il titolo continua a vestire la talare bianca da papa, mentre il suo stemma è stato associato a quello del papa regnante sul monumento appena inaugurato da Francesco. Che dire? Che cosa significa o vuole significare? C'è di che rimanerne quanto meno costernati e anche pieni di interrogativi non risolti e che nessuno si prende la briga né di porsi né di cercar di sanare.
Sostanzialmente, in nome della fatidica 'pastorale' conciliare - prassi ateoretica senza spiegazioni o con spiegazioni sommarie sganciate dalla tradizione perenne perché divenute 'tradizione vivente' portata avanti dal nuovo-soggetto Chiesa che ha preso il posto dell'oggetto-Rivelazione -, de facto se non de iure si incide nella sostanza e si dà concretezza ai cambiamenti che vengono rappresentati coram populo e addirittura ormai recepiti dall'opinione comune. E nessuno può dir nulla, perché contrapporre parole ai fatti non serve a niente, mancando alle parole la materia prima del contendere: la esplicitazione teorica del nuovo corso di volta in volta instaurato. Attualmente, il comportamento sempre più pragmatico e rivoluzionario di Bergoglio sembra completare l'opera, iniziata da Paolo VI con la deposizione della Tiara e traghettata da Benedetto XVI con la spinta finale delle dimissioni [vedi qui: Che n'è del primato di Pietro?].
E l'Autorità, oggi, viene esercitata dispoticamente nel silenziare, oltre che nel disprezzare, ogni ragionevole voce contraria di dissenso che cerchi di ricondurre la Chiesa nell'alveo della sua Via Maestra, della quale si stanno perdendo le tracce. E si continua a dialogare con l'errore, mentre verità perenni sono oscurate e deformate.
Nella cronaca odierna c'è chi con inquietudine nota l'anomalia dello stemma, rapportandola al carattere scrupoloso di Ratzinger; il che potrebbe far attribuire alle sue dimissioni una forzatura non espressa per ragioni che non ci sono note, al di là delle difficoltà e degli ostruzionismi anche plateali non sfuggiti ai fedeli più attenti o a cronisti non ideologizzati [leggetevi i 20 punti riassunti in questo articolo]. Questa in effetti diventerebbe una seconda possibile lettura da affiancare (o sostituire?) a quella dell'afflato conciliare ipotizzata sopra.
Insomma, in queste acque procellose, continuiamo a navigare a vista. No, anzi, al buio. Ci verrebbe spontaneo dire come gli Apostoli sul Lago, che lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.(Mt 8, 25-27)
Mi auguro con tutto il cuore che ci sia almeno risparmiato un Papa che si dimette perché costretto (da chi e in che modo? E non è suo dovere difendere la Chiesa anche a costo del martirio, materiale o anche morale?) e poi si diverte a lanciare attraverso messaggi in codice l'avvertimento che lui è ancora il Papa! Sarebbe l'abominio peggiore nella storia del papato da san Pietro a oggi. Abominio, in primis, da parte di chi si è dimesso. E siccome anche se penso che le dimissioni siano state un grande errore che non andava commesso conservo molta stima per Benedetto, mi rifiuto di prestare orecchio a ipotesi del genere.
RispondiEliminaCaro Turiferario,
RispondiEliminaIn questo articolo e nelle riflessioni che condensa non ho prestato tanto l'orecchio all'ipotesi dei messaggi volutamente 'criptati' (anche mi sono lasciata tentare da un titolo un po' sensazionalistico sia pure con l'interrogativo), quanto ho voluto cogliere l'occasione di sottolineare ancora una volta la seria anomalia della situazione.
Anomalia che nessuno rileva ponendosi gli interrogativi e le possibili risposte, al di là della forzatura o meno delle dimissioni.
La dicotomia del servizio attivo, di quello contemplativo e del "per sempre" resta tutta.
Il pontificato di Benedetto XVI era di fatto paralizzato a livelli ormai non più tollerabili.
RispondiEliminaSe anche non c'è stata un forzatura esplicita, non si possono ignorare molti punti, già solo tra quelli noti e identificabili elencati in un precedente articolo che hanno creato un clima quanto meno insostenibile.
Ecco, proprio riandando con la memoria alla inaugurazione della statua di San Michele Arcangelo in Vaticano, pongo all'attenzione di tutti un particolare dell'opera scultorea:
RispondiEliminahttp://www.radiobombo.it/news/56956/trani/i-due-papi-in-preghiera-davanti-al-san-michele-scolpito-a-trani-l-emozione-dell-autore-giuseppe-antonio-lomuscio
Nella foto a destra compare una mano inanellata, con anello vescovile - o papale - rivolto verso il palmo, cioè occultato (da notare la piccola croce), mentre la mano riesce a rendersi visibile all'esterno - al mondo-, presentando una piaga nel centro e alcune gocce di sangue che fuoriescono dal foro. Cosa sia quel foro non mi pare difficile decriptarlo. Accanto notiamo poi parte dell'intramontabile promessa di Cristo a Pietro: "non praevalebunt" (il resto del passo evangelico non compare nella foto).
L'opera dello scultore pugliese Lomuscio, è stata commissionata durante il pontificato di Benedetto, che ne ha approvato il bozzetto.
A ciascuno una valutazione su cosa significhino questi segni, che a me paiono inequivocabili.
Da un anno mi rode questo pensiero, perché tutto ciò è potuto succedere? Al di là delle dispute araldiche che mi interessano assai poco, quello che mi inquieta è l'impuntatura, non saprei come altro chiamarla, di Ratzinger per i simboli che l'altro ha in sommo dispregio, e non credo che questa posizione netta sia dovuta all'età o a manifesta capacità di intendere e di volere, tra l'altro le ultimissime immagini, grazie a Dio, ce lo restituiscono in condizioni fisiche nettamente migliorate rispetto ad un anno fa e poiché ho troppa stima dell'intelligenza e dell'uomo che so scrupoloso ed attento ai minimi particolari, non mi so dare pace e non trovo spiegazioni plausibili, poi tra l' altro, a quanto pare, al vdr non gliene può fregà de meno di questa 'anomalia' davvero singolare e non parliamo di diarchia ché mi viene in mente l'impero romano.....sa il Signore il perché e cosa ci vuol far capire, intanto la barca è al livello Titanic, si salvi chi può e le scialuppe sono pochissime . Lupus et Agnus.
RispondiElimina"Nella foto a destra compare una mano inanellata, con anello vescovile - o papale - rivolto verso il palmo, cioè occultato (da notare la piccola croce), mentre la mano riesce a rendersi visibile all'esterno - al mondo-, presentando una piaga nel centro e alcune gocce di sangue che fuoriescono dal foro."
RispondiEliminaImpressionante e davvero difficilmente spiegabile.
http://www.radiobombo.it/photos/journals/Notizie/2013-07/56956/lomuscio%2003.jpg
"Impressionante e davvero difficilmente spiegabile."
RispondiEliminaEcco, volevo dire: si è Vicari di Cristo portando la Croce come Lui, fino alla fine.
Papa Benedetto ci ha detto quel che dovevamo sapere, ho sofferto per la sua decisione, ancora oggi considero che la situazione è anomala e mi rifiuto di banalizzarla, malgrado tutto il mio affetto per lui, vedere le foto con i "due Papi" non mi provoca nessuna gioia ma un vero disagio.
RispondiEliminaNon ho nessuna remore a dire che se la mia mente sa che Jorge Bergoglio è il Papa, nel mio cuore Benedetto XVI resterà il Papa, colui grazie al quale sono "rientrata"nel gregge.
Pur consapevole delle condizioni nelle quali è stato portato a prendere quella decisione, che lui stesso ha definito grave, e del fatto che anche se ci fossero stati scenari tali quelli che sono evocati, la verità non la sapremo mai, e in ogni caso mai dalla bocca di Benedetto XVI, considero vani e sterili certi logorroici tentativi di dire e non dire, di dire ma non tutto, di insinuare senza prove.
Che Papa Benedetto fosse sfinito, lo abbiamo visto, che abbia dovuto regnare contrastato da coloro che gli remavano contro, lo sappiamo, che sia stato tradito, pugnalato nella schiena, che abbia dovuto affrontare tutti gli scandali messi sotto il tappeto da chi c`era prima di lui e che sono, guarda caso, scoppiati con il suo Pontificato, non è un segreto, che tradimenti, opposizioni, ribellioni, lo abbiano colpito fisicamente e moralmente lo abbiamo visto, che non si sia più sentito, visto la vastità della crisi e dell`anarchia del clero, e le sfide che la società impone, di affrontarli lo abbiamo capito.
Di questo dovremmo, a mio avviso, tener conto senza avventurarci in scenari di fantareligione che non ci portano serenità in questi tempi di confusione e incertezza.
Dicendo questo non faccio lo struzzo, tante domande me le son poste e me le pongo anch`io, le affermazioni di Romeo non le ho dimenticate, non ignoro le reazioni sideranti e giubilatorie, all`elezione di Bergoglio, di chi lo aveva contrastato, ma non solo, assisto sgomenta alla totale mancanza di rispetto nei suoi riguardi, troppi parlano, scrivono e si comportanto come se il suo solo merito sia stato quello di ritirarsi.
È un brutto spettacolo.
È abbastanza brutto senza aggiungerci elementi non verificabili e fonte di altra agitazione e inquietudine.
Di verificabile c'è anche un'immagine inquietante che non conoscevo e che francamente non so spiegarmi: quella di cui al link sopra.
RispondiEliminaHo chiesto lumi a chi ne sa più di me e forse si potrà trovarne una spiegazione.
L'anomalia di fondo c'è e nessuno vuole attribuirla a papa Benedetto.
Nella situazione in cui siamo è logico porsi interrogativi e, purtroppo le letture ambigue che impediscono di uscire dal ginepraio ci sono anche in queste circostanze: dimissioni e corollari vari.
riguardo alle possibili scelte esistenziali di fedeli che si propongono di riscoprire e seguire la Tradizione,
RispondiEliminaho trovato questa articolata riflessione:
Il tentato, il tentatore, la tentazione: il ghetto tradizionalista. Come il tradizionalista può andarsene “tranquillo” dalla propria parrocchia senza avere mai provato a dare al parroco le ragioni della Tradizione…
sul blog di don Camillo:
http://lepaginedidoncamillo.blogspot.it/
che ve ne pare ?
Ce qui, à moi, me paraît clair, c'est que Benoît XVI, même démissionnaire (ou même démis, nous le saurons un jour) est toujours Pape. Et toujours à Rome.
RispondiEliminaC'est même, si l'on en croit la très sérieuse prophétie de saint Malachie, l'avant-dernier Pape (cf. la remarquable étude du P. René Thibault, S. J., "La mystérieuse prophétie des Papes", Paris, Vrin, 1951, où était annonçée — en 1951 ! — la fin de son pontificat pour l'année de l'Incarnation 2012, ce qui s'est vérifié être absolument exact, l'année de l'Incarnation se terminant le 25 mars).
La conclusion à tirer de tout cela ?
Eh bien, c'est que nous sommes à la fin du cycle de l'Église, dans ce que l'Écriture Sainte appelle "la Fin des Temps" — Fin des Temps qui n'est pas, on n'insistera jamais trop là-dessus, la Fin du Monde, mais la fin de la présente humanité dans son état actuel.
A volte mi chiedo se il Papa di cui si parla nel Terzo Segreto non sia proprio BXVI
RispondiEliminaPapa Benedetto, era prudente ma non codardo afronto con molto coraggio la pedofilia, il Motu Propio,etc.Conosceva bene il terribile fascicolo di 300 pagine del quale non si e mai piu saputo, dopo 40 anni di Vaticano e curia, non credo che il problema del mayordomo anche se terribilmente lo spaventase piu di tanto.In quel periodo non aveva viaggiato ne fatto cose particolarmente stancanti, ma il suo deperimento fisico fu impresionante. Credo che nesuno se non ce una raggione di malattia, grave, che non ci fu, soltanto una soferenzza spirittuale o sicologgica fortissima, tremenda,poteva ridurlo cosi in cosi poco tempo, credo che ha dovuto essere qualcosa di gravissimo, e lui per salvare la Chiessa di questa minacia stremamente grave si sia dimesso. Dopo abbiamo visto che ogni cosa sembraba planificata al tavolino, un nuovo Papa e arrivato in 24 ore e poi il rovescio totale.Non credo che un uomo di tale senso del dovere, di tale disciplina,veramente credente ,con grande senso del sacrificio, si sia dimesso per evitare il suo martirio personale, essendo ancora perfettamente capace intelectualmente, come si e visto dopo.
RispondiEliminaInteressantissimo. In Brasile si dice che due raggi non cadono sullo stesso luogo. Una rinuncia papale seguita dall'elezione di un papa che, se non è eretico, difende cardinali che sono manifestamente e volutamente eretici, ciò mi sembra un po' troppo. E tutto con la gioiosa approvazione di personaggi, come Scalfari, notoriamente vicini agli ambienti segreti anticattolici. Non mi sembra ragionevole pensare che tutto questo sia solo coincidenza.
RispondiEliminainfatti Luiz, non è solo coincidenza, ma sono tutti fatti previsti e permessi da Dio che manda agli uomini una "potenza d'inganno" per dividere i seguaci della Verità da quelli della menzogna. Tutto ciò che ora accade è stato profetizzato non da secoli, ma da alcuni millenni, perchè a Dio (e per dono di preveggenza ai suoi profeti) tutta la storia è presente, già svolta.
RispondiEliminaPer lettrice 17:10 appena pescata nello spam
RispondiEliminaIl tentato, il tentatore, la tentazione: il ghetto tradizionalista. Come il tradizionalista può andarsene “tranquillo” dalla propria parrocchia senza avere mai provato a dare al parroco le ragioni della Tradizione…
appena posso andrò a vedere cosa si dice su quel che segnala.
In linea di massima, sia per quanto mi riguarda personalmente, che in riferimento a miei amici, ho esperienza di molti tentativi infruttuosi sia in parrocchia che altrove.
Ciò non toglie che, pur facendo kilometri per assistere alla Messa domenicale, non si sia persa ogni speranza e non si cerchino più occasioni altre.
Nel frattempo, per quanto mi riguarda, le mie energie si concentreranno realisticamente e prioritariamente nel contribuire alla promozione, d'intesa col sacerdote, del centro-messa che attualmente frequento, affinché la pastorale non si limiti alla celebrazione.
Abbiamo il dovere, come cattolici, di stare attenti ai segni che egli - il Papa emerito - riterrà di farci pervenire. E' un nostro dovere, senza lasciarci prendere da complottismi e arzigogoli vari. Facciamo che, se dovesse veramnete accadere, il Pastore non si ritrovi senza il gregge, seppure piccolo e minacciato da ogni dove. Tutto ciò non mi pare possa definirsi fantareligione, anche perché questi sono scenari presenti nella Scrittura e confermati dalle manifestazioni soprannaturali approvate dalla Chiesa (La Salette, Lourdes, Fatima). E tuttavia credo indispensabile lasciarci guidare dallo Spirito, per evitare letture distorte, che in ogni caso mi pare si stiano rendendo - lentamente ma decisamente - sempre più chiare.
RispondiEliminaDel resto, le anomalie sono fin troppo numerose e le coincidenze che inducono a pensare a uno scenario drammatico - la Visione di Fatima, per intenderci - anch'esse crescono ogni giorno di numero.
Restiamo uniti al Pastore Supremo, che è Cristo; e lo Spirito Santo, che guida la storia, ci porterà a svelare, a mano a mano, il disegno di Dio in questi nostri travagliati tempi.
Secondo Garabandal, Benedetto XVI sarebbe l'ultimo papa.
RispondiEliminaLa Salette, Lourdes, Fatima, Rue du Bac, Garanandal (il Trionfo del Cuore Immacolato).
RispondiEliminahttp://profezie3m.altervista.org/archivio/DonRuotolo_Donna_vest_sole.htm
Ma se le cose stessero eventualmente così, non è che pubblicando questo testo (invece magari di farlo circolare tra persone relativamente fidate e basta),si viene a dare fastidio alla strategia di BXVI?
RispondiEliminaOvvero a togliere efficacia ai suoi segnali, dato che ne sta palesando una possibile chiave di lettura?
Saluti
Nicòla
CCC n. 676 http://www.cristomaestro.it/vrt_teologali/speranza/comparsa/comparsa.html
RispondiEliminaLungi da me pensare che quasi un anno fa si sia voluto attuare l'ingravescentem aetatem di Paolo VI estesa al Ministero Petrino.
RispondiEliminaDopodichè, dato che Benedetto XVI è una persona che bada moltissimo ai simboli, a quelli che oggigiorno vengono etichettati come dettagli, nondimeno alla sintassi latina, che lo ha reso celebre, allora perchè non prendere veramente in considerazione quell'unico errore di grammatica latina, il commissum invece del commisso, nella declaratio dell'11/02, unica vera spia lasciataci fin da subito dal Papa? Questione che poi venne lasciata cadere lì tra le pagine di questo blog senza più essere stata approfondita (non è una critica implicita a te, Mic, vorrei solo riportare in maniera quantomeno induttiva i vari dati che abbiamo raccolto tutti assieme).
Perchè se fosse vero che un documento papale con sintassi latina errata rende nulli documento stesso ed atto/i da esso prescritto/i, tutto filerebbe liscio, Benedetto XVI sarebbe tutt'ora regnante e non sarebbe fuggito nè dinnanzi ai lupi, nè di fronte ad un probabile martirio, il che spiegherebbe il mantenimento della veste bianca, del nome pontificale, del trattamento di Sua Santità e dello stemma. Il fatto che da un paio d'anni circolasse il rumour che avrebbe lasciato, potrebbe aver indicato la volontà del Santo Padre di ricercare, attraverso il suo staff, nell'Archivio Vaticano qualche documento che prescrivesse di invalidare il suo atto tramite una seppur piccola imperfezione.
Qualcosa credo vorrà dire se i pastorelli di Fatima nel vedere "un Vescovo vestito di bianco, mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, con vari altri Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose" (azzardo, chi abita ora a Mater Ecclesiae insieme a Benedetto XVI?) hanno avuto il presentimento che fosse il Santo Padre, quindi regnante? E vorrà dire qualcosa se da Papa ha contradetto quanto da lui stesso detto da cardinale, ovvero “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa” e se nel non lontano 13 ottobre 2013 rimase assorto in preghiera dinnanzi alla statua della Santa Vergine di Fatima, cosa che mi colpì molto qualche settimana fa?
Detto questo, io personalmente mi aspettavo che il Papa fuggisse dal Vaticano in fretta e furia, come in quella visione che si dice ebbe S. Pio X, in cui il Papa "fugens" aveva il suo stesso nome, ma dall'11 febbraio 2013 molte cose pian piano (si fa per dire) inizierebbero a spiegarsi ed a svelarsi. Certo è che bisognerebbe confrontarsi con chi di dovere di questi tempi su queste nostre congetture (mi scuco per la lunghezza, spero non venga per qualche motivo censurato/cestinato).
Luìs,
RispondiEliminahai detto bene: sarebbe...
Le rivelazioni non sono la nostra maggior fonte di ispirazione.
Prego i numerosi fans di questo tipo di comunicazioni di astenersi.
Un conto è una citazione ogni tanto, quando se ne dà il caso. Un altro conto è dare la stura ad ogni possibile congettura.
mic: "Di verificabile c'è anche un'immagine inquietante che non conoscevo e che francamente non so spiegarmi: quella di cui al link sopra. Ho chiesto lumi a chi ne sa più di me e forse si potrà trovarne una spiegazione".
RispondiEliminaCi faccia sapere come stanno le cose. Se è possibile. Grazie.
I FATTI, non le congetture o il "complottismo", mostrano che la "rinuncia" di Benedetto XVI NON E' Canonicamente "legittima". Lo sarebbe solo a condizione che sia il motivo, che la "dichiarazione" fossero CHIARI e definitivi.
RispondiEliminaEntrambi, nel caso presente, NON LO SONO. Il Papa ha abdicato per "l'età avanzata" (!!!). E' possibile una abdicazione del genere? Inoltre il Papa ha dichiarato di VOLERE mantenere titolo e stemma. Ha dichiarato di voler rimanere PAPA, anche se "in modo diverso". Perchè il Papa è "per sempre" (giustamente). Ha operato, nel tempo successivo, DA PAPA. Non ultimo questo fatto dello stemma.
Io credo che questi "messaggi" non siano affatto "criptati", ma diretti ai fedeli "attenti" e mirati proprio a che se ne parli (ovviamente in modo SENSATO). Altrimenti non avrebbero senso. Non si danno messaggi per leggerli in SILENZIO.
Che il Papa sia stato FORZATO ad abdicare non è solo una ipotesi, ma un elemento plausibile, e per un certo verso anche verificabile!
Il problema principale è che bisognerebbe che un canonista mostrasse coraggio e analizzasse fino in fondo e alla luce della Tradizione questi fatti per darne una lettura ufficiale e definitiva, dirimendo ogni dubbio o perplessità con PROVE...e non con chiacchiericcio vaticanosecondista.
Solo così le "speculazioni" finiranno.
Ma ho la sensazione che questi fatti non si chiariranno finchè non accadrà qualcosa di tremendo
Steafno78: "l problema principale è che bisognerebbe che un canonista mostrasse coraggio e analizzasse fino in fondo e alla luce della Tradizione questi fatti per darne una lettura ufficiale e definitiva, dirimendo ogni dubbio o perplessità con PROVE...e non con chiacchiericcio vaticanosecondista.
RispondiEliminaSolo così le "speculazioni" finiranno."
Temo purtroppo che ciò non sia sufficiente. L'unica persona che potrebbe fare chiarezza è lo stesso Benedetto.
Per esempio: ammettiamo che qualcuno venga rinviato a giudizio per aver messo in discussione la legittimità canonica dell'elezione ultima scorsa - potrebbe essere lei, ma non glielo auguro -. Un difensore si potrebbe appellare al Papa rinunciatario, che potrebbe far pervenire alla Corte di giustizia una sua dichiarazione scritta in cui si annulla de facto la rinuncia.
La sentenza non potrebbe essere che di assoluzione per il reo - mi congratulo con lei - e farebbe giurisprudenza, creando un pandemonio neglia ambienti filofranceschiani.
Non vorrei aver dato, inconsapevolmente, un'idea a qualcuno. O forse sì?
Chissà che peso porta per essere diventato emerito!!
RispondiEliminaChe la sua abdicazione sia stata ottenuta con la forza, io l'ho pensato subito, il suo pontificato è stato difficile, tutto era contro di Lui, tutto il sudiciume è improvvisamente venuto a galla durante il suo pontificato, per poi come per magia sparire! Ora c'è tutto lindo, è tutto a posto! Ma come si fa a credere??
Neri
"Le rivelazioni non sono la nostra maggior fonte di ispirazione.
RispondiEliminaPrego i numerosi fans di questo tipo di comunicazioni di astenersi"
Mic, senza vena polemica, il mio non è fanatismo da rivelazioni private: è ricerca di appigli, di chiavi di lettura a questa, se si può dire, drammatica situazione in cui è difficile trovare il bandolo della matassa, dato il generale disorientamento a cui siamo sottoposti, in cui le certezze sembrano venir meno ma sappiamo che in un modo o nell'altro "non praevalebunt", forti del fatto che Lui non ci abbandona mai.
@Anonimo 21:48
RispondiEliminaLe dichiarazioni da parte di Benedetto XVI non mancano, e una di più non cambia niente, perchè il problema è la spontaneità della rinuncia, se il Papa è stato forzato a dare, appunto, le dichiarazioni di rinuncia. È probabile che non ci saranno mai delle prove definitive, che in storia non ci sono. Il più importante è il discernimento. Questo non è un problema di trigonometria: non ci sono triangoli, solo piramidi. :)
Il patriarca di Antiochia in visita a Mosca – notizie e silenzi
RispondiEliminahttp://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=282240:-il-patriarca-di-antiochia-in-visita-a-mosca--notizie-e-silenzi&catid=35:worldwide&Itemid=152
Unisex, la creazione dell'uomo senza identità
RispondiEliminahttp://www.santaruina.it/yohio
http://www.gianlucamarletta.it/wordpress/2014/01/unisex/
ps il blog di Marletta sembrerebbe interessante. m
Dopodichè, dato che Benedetto XVI è una persona che bada moltissimo ai simboli, a quelli che oggigiorno vengono etichettati come dettagli, nondimeno alla sintassi latina, che lo ha reso celebre, allora perchè non prendere veramente in considerazione quell'unico errore di grammatica latina, il commissum invece del commisso, nella declaratio dell'11/02, unica vera spia lasciataci fin da subito dal Papa? Questione che poi venne lasciata cadere lì tra le pagine di questo blog senza più essere stata approfondita (non è una critica implicita a te, Mic, vorrei solo riportare in maniera quantomeno induttiva i vari dati che abbiamo raccolto tutti assieme).
RispondiEliminaNe abbiamo parlato qui. Ma credo non sia facile venirne a capo.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/02/clamorosi-errori-di-latino-nella.html
...Obama, conmovido por el Papa Francisco
RispondiEliminahttp://panoramacatolico.info/articulo/obama-conmovido-por-el-papa-francisco m