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domenica 6 luglio 2014

Riforma Liturgica Anglicana in pdf e alcune notazioni su M. Davies

Radicati nella Fede ha curato la traduzione e messo a disposizione in formato pdf un estratto del volume di M. Davies, La Riforma Liturgica Anglicana [qui].
Chi fosse interessato può leggere o fare il download anche direttamente da qui.
Trascrivo, di seguito, il testo tratto dall'editoriale del 7 luglio scorso e una citazione di M. Davies, da non dimenticare. Dello stesso Autore abbiamo presentato qui: L'altare cattolico, edito dalle Francescane di Città di Castello. E, qui, la Breve storia della Messa Romana. Inoltre ne abbiamo parlato qui in Se potessimo imparare dalla storia. Nonché qui in Consenso artificiale e manipolazione mentale
... Ricordiamo il pericolosissimo oblio del carattere sacrificale della Messa cattolica [qui]. Oblio che conduce lentamente ma inesorabilmente all'eresia. Su questo punto non dovremmo mai dimenticare il grande lavoro di Michael Davies sulla Riforma anglicana, che sottolinea il pericolo dei “taciuti” in liturgia: la riforma anglicana di Cranmer, togliendo dalla Messa tutti i riferimenti espliciti al Sacrificio propiziatorio, introdusse vincente, nel giro di una generazione, il Protestantesimo in Inghilterra, portandola definitivamente all'eresia.
Ma nel mese scorso ci spingevamo più in là dicendo che, col dimenticare che la Messa è il Sacrificio di Cristo sulla Croce, si perde inesorabilmente la coscienza della Presenza sostanziale di Cristo nella Santissima Eucarestia: se non c'è più la Vittima, non c'è nemmeno più la Presenza di Gesù Cristo, perché Cristo si rende presente nell'Eucarestia come Vittima. Una Messa percepita sempre più come ricordo dell'Ultima Cena rischia veramente di non essere più la Messa cattolica. Innegabilmente l'ultima riforma della messa, quella del 1969, l'ha fatta assomigliare sempre più alla Santa Cena protestante, anglicana o luterana che sia.
Ricordo anche un'altra significativa citazione. Così si esprime Michael Davies in Cambiare il rito per cambiare la fede :
«In una opera in difesa della bolla di Papa Leone XIII “Apostolicae curae”, che dichiarava invalide le ordinazioni anglicane, i vescovi cattolici inglesi mettono giustamente l'accento sulle omissioni del Prayer Book riguardo alla santa cena. L'abbiamo ripetutamente ricordato: nel nuovo rito anglicano della messa, quello del Prayer book del 1549, non troveremo affermate delle eresie, ma omesse verità di fede essenziali. Le omissioni, il “taciuto”, in liturgia è sempre grave, perché rinunciare ad affermare con completezza e chiarezza tutte le verità di fede implicate, può portare a un vuoto di dottrina nei sacerdoti e nei fedeli che nel futuro apre il campo all'eresia: in parole semplici oggi sei cattolico con una messa eccessivamente semplificata, domani senza saperlo ti ritrovi protestante perché la forma della tua preghiera non ha nutrito più la tua fede. Ecco cosa dicono i vescovi cattolici inglesi: “Per dire le cose brevemente, se si compara il primo Prayer Book di Edoardo VI con il messale (cattolico), vi si scoprono sedici omissioni, il cui scopo era evidentemente quello di eliminare l’idea di sacrificio” (Il Cardinale arcivescovo e i Vescovi della provincia di Westminster, A Vindication of the Bull Apostolicae Curae, Londra 1898, p. 154)».

9 commenti:

  1. Grazie mic.
    Ottima rivisitazione.

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  2. Bisogna comunque ricordare che senza la " spada del Rg", cioè senza il potere assoluto di Enrico VIII e discendenti con le violenze perpetrate a danno di c,chiese, monasteri, religiosi e laici, la Riforma NON sarebbe passata. Poi ci si aggiunse il regime dittatoriale del puritano Cromwell ed il risultato e'l' Inghilterra di oggi, che sta cadendo a pezzi a causa del multikulti, ma e' ancora fortemente antipapista.
    R.Roccaforte

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  3. Oggi il "potere assoluto", ma di matrice dissolutoria e non di garanzia ed edificazione, si sta manifestando all'interno, ai vertici della gerarchia ecclesiale...
    Così come si è manifestata e continua a manifestarsi l'iconoclastia nei confronti di presbiteri e altari senza neppur guardare al loro essere tesori artistici oltre che religiosi, nonché quella che si manifesta con l'avversione viscerale per il rito bimillenario...

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  4. RAOUL DE GERRX06 luglio, 2014 11:29

    “ l'avversione viscerale per il rito bimillenario... ”

    Cette aversion viscérale est d’abord et avant tout celle des Juifs et de leurs agents infiltrés dans l’Église.

    N’oublions jamais que, pour les adeptes du talmudo-cabalisme, il n’y a, il ne peut y avoir, qu’un seul prêtre, le peuple juif lui-même.

    Le sacerdoce catholique, fondé sur la fausse messianité de Jésus (selon le point de vue des Juifs), doit donc être réduit à néant.

    En Angleterre et en Allemagne, au XVIe siècle, la destruction du catholicisme a permis l’invention des fausses religions, simulacres de christianisme, que sont l’anglicanisme et le luthéranisme, dont le “clergé” n’a aucun caractère sacerdotal.

    On peut penser que la réforme liturgique postérieure à Vatican II, qui a embrassé tous les aspects du rite, sans aucune justification pastorale sérieuse, visait le même objectif : la création d’une nouvelle religion, n’ayant plus de catholique que le nom, et vidée, elle aussi, de toute sa substance sacerdotale.

    L’extinction du sacerdoce dans ce qui fut l’Église catholique ne peut qu'entraîner la disparition du Saint Sacrifice de la Messe, transformé en un rite sans valeur, propice à toutes les espèces de profanation, pour le plus grand profit de la Synagogue.

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  5. Io ho letto il libro di M. Davies sul CVII, Pope John's Council, e penso che sia il miglior libro scritto sul concilio. Peccato che non possiate leggerlo in italiano, ma assolutamente e' una lettura illuminante.

    Viva il cattolicesimo inglese, e il tanto sangue che ha versato, perche' laddove la Grazia era piu' forte, piu' forte era anche l'odio di Satana. Ma dall'Inghilterra sono venuti alcuni dei piu' luminosi intellettuali cattolici della storia.

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  6. Gentile Roccaforte, alla rovina spirituale dell'inghilterra purtroppo non segue il riconoscimento di tale stato da parte dei fedeli cattolici. Economicamente è molto forte e purtroppo attira tanti nostri giovani che, andati lì alla ricerca di lavoro, assorbono le idee malsane e peccaminose di quel popolo di eretici. Che la Vergine Maria ci protegga.

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  7. gentile "una nonna"

    purtroppo non è semplice distinguere il grano dalla zizzania e perciò il Signore ci ha chiesto di esimerci dal farlo da soli. Ci penserà Lui.
    Piuttosto guardiamoci che in fondo grano e zizzania pari sono, o da chi invita il grano a "imparare" dalla zizzania a come essere naturale...

    Per vivere in modo sano il cristianesimo bisognerebbe rinunciare alla dialettica e alla filosofia mondana che semina dubbi sistematici rincorrendo il mondo nei suoi successi, di cui, agli occhi di un ragazzo disoccupato italiano, la "magica" Londra rappresenta l'emblema.

    Lo "spirito del mondo" non produce solo disastri, ma anche sfavillanti luci che mascherano la tenebra da cui emana.

    Quando il cristianesimo è solida "imitazione di Cristo", esso non insegna ad "aprirsi al mondo" bensì a diffidarne, tanto che entrare nella Chiesa consiste nel lasciare questo mondo fuori dall'uscio, come simbolicamente e materialmente rappresentava il rito del monaco o della claustrale che facevano la scelta. Lasciare fuori dall'uscio il mondo non è una presa di distanza dalla nostra gente, ma dal principe di questo mondo, attraverso l'ascesi, mortificando la cupidigia, la superbia e l'impudicizia.

    La Chiesa ha come mandato l'annuncio della redenzione e della salvezza, l'avvento del regno di Dio mediante l'inabitazione dello Spirito santo nei nostri cuori, a insegnare all'uomo la verità rivelata da Cristo (che è vero Dio pur essendo vero uomo) su Dio. Questa trasmissione deve essere integra e fedele, pura di cuore e perciò beata, povera in spirito e perciò umilmente "timorosa di Dio".

    La società dell'anticristo non vuole tanto abolire la religione (ma anzi servirsene): vuole abolire la fede in Cristo, questo sì! Abolito il Salvatore, abolita la redenzione, abolito il peccato che la richiede, abolito il sacrificio che la permette, l'uomo libero, che non è schiavo di nessuno, vorrebbe trovare ciò che cerca: la fratellanza universale.

    Perciò l'anticristo si configura con i più grandi benefattori della disumanizzazione anticristiana dell'umanità. La strategia è di far brillare i modelli lontani da Cristo e affossare quelle culture che ne furono permeate. L'anticristo vuol far dimenticare ciò che eleva a Dio, grazie a Dio, per promettere all'uomo di farsi "dio" al posto del Creatore, già esautorato delle sue prerogative propalando la scemenza dell'evoluzionismo e di altri scientismi "convincenti" e accettati dai pastori-lupi.

    L'anticristo vuole toglierci l'anelito a elevarci all'Infinitamente Vivente, per concentrarci su tanti risultati concreti che agli occhi di Dio sono poco più che spazzatura: comodità, lusso, divertimento, piacere, potere, immagine, successo, efficienza, organizzazione,tecnologia... facendo dell'uomo una cosa e scartandola appena non rientra più negli schemi stabiliti.

    Il Cristo è dimenticato e al posto delle sue cattedrali si costruiscono i templi della cultura che dice che Dio (il Dio cristiano) è morto: bisogna sopprimere la personalità cristianamente intesa per sostituirla con un surrogato di individui di cui soddisfare gli istinti e i bisogni, soprattutto con una religione e pastori usi agli slogan idealisti e moralistici, meglio se simpatici.

    A noi è chiesto di fidarci del Cristo della Tradizione ecclesiale e di pregare per ottenere misericordia: per chi è tratto in inganno e per non cascarci pure noi.

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  8. Non vorrei sembrare pessimista,ma è tutta l'Europa che ormai è multi e agnostica se non addirittura atea con particolare virulenza di attacchi alla CC, ma fintanto che ci sarà impedito di giudicare.....finché la barca va.....

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  9. "o da chi invita il grano a "imparare" dalla zizzania a come essere naturale..."

    Tralcio, questa mi e' davvero piaciuta!

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