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ST. LOUIS, Missouri, 15 settembre 2015 (LifeSiteNews) - Domenica 13 settembre ho avuto l'onore di essere uno degli ospiti di Sua Eminenza, il Cardinale Raymond Leo Burke, durante una cena / conferenza nella sala da ballo dell'hotel Clayton Plaza, sponsorizzata dall'Apostolato laicale di Saint Louis "Credo del laicato cattolico", di cui sono consigliere spirituale.
Sua Eminenza è stata accolto calorosamente e introdotto dal vescovo ausiliare emerito di Saint Louis, mons Robert Hermann, e quindi ha parlato ad un pubblico di oltre 300 persone in ordine a "La Verità di Cristo nel matrimonio". Ha discusso gli aspetti spirituali, sociali, dottrinali e canonici della crisi che colpisce il matrimonio e la famiglia nella cultura occidentale, avvertendo che questa crisi ha portato a una grave confusione e anche ribellione all'interno della Chiesa stessa. Il cardinale Burke ha sottolineato che nella nostra cultura sempre più secolarizzata e ostile, sta cadendo un peso vieppiù maggiore sulle spalle dei genitori cattolici nel formare i figli, con la parola e con l'esempio, su ciò che è il vero matrimonio cristiano. Insieme con l'insegnamento autentico e perenne della Chiesa, ha detto, la sana formazione familiare si rivelerà la principale fonte di orientamento per bambini e adolescenti, il mezzo basilare con cui i genitori trasmettono la verità cristiana in parole e opere per la prossima generazione.
Il cardinale Burke ha raccomandato il ben noto libro edito nel 2014 ad opera di "Cinque cardinali", Permanere nella verità di Cristo, e ancora una volta ha espresso un forte disaccordo con la proposta del Cardinale Walter Kasper di ammettere alla Santa Comunione alcuni cattolici divorziati e risposati civilmente.
Sua Eminenza ha anche osservato che potrebbero sorgere alcuni problemi in relazione alla nuova legislazione sulla nullità matrimoniale promulgata l'8 settembre da Papa Francesco. Ha commentato rispettosamente che queste revisioni del Codice di Diritto Canonico, che tra l'altro eliminano la conferma dei decreti di nullità deliberata da un tribunale di seconda istanza, richiederanno una "interpretazione e applicazione molto attente" alla luce della lunga tradizione canonica e dottrinale della Chiesa.
Sua Eminenza ha anche osservato che potrebbero sorgere alcuni problemi in relazione alla nuova legislazione sulla nullità matrimoniale promulgata l'8 settembre da Papa Francesco. Ha commentato rispettosamente che queste revisioni del Codice di Diritto Canonico, che tra l'altro eliminano la conferma dei decreti di nullità deliberata da un tribunale di seconda istanza, richiederanno una "interpretazione e applicazione molto attente" alla luce della lunga tradizione canonica e dottrinale della Chiesa.
Proprio il capitolo del cardinale Burke nel suddetto libro ricorda la sua prima esperienza come monsignore nella Segnatura Apostolica nel periodo 1971-1983, durante il quale negli Stati Uniti era stata sospesa quasi completamente la seconda conferma dei decreti di nullità da parte del tribunale. Il cardinale Burke ha ripetuto nel suo discorso ciò che ha detto nel libro: l'esperimento americano di "razionalizzazione" del processo di nullità ha portato in pratica ad un grave lassismo ampiamente percepito come "Divorzio cattolico". Sembra che questo sia stato uno dei motivi per cui il Codice del 1983 ha ripristinato l'obbligatorietà della revisione in seconda istanza (che era stata introdotta da Benedetto XIV nel 1740).
Un altro punto sottolineato dal cardinale Burke è che troppo spesso oggi la legge di Dio sul matrimonio e sulla castità viene presentata come un semplice "ideale" - come qualcosa che spesso richiede un livello di santità eroica che si suppone sia al di là della capacità dei cristiani comuni. Il che a sua volta dà luogo a false idee di "misericordia", che consentano l'ammissione ai sacramenti di alcuni cattolici che vivono in situazioni di peccato, basandosi sul fatto che è per essi impossibile - almeno nella loro situazione attuale - raggiungere quell' "ideale" di castità. Sua Eminenza ha rimarcato che, al contrario, è chiaro insegnamento della Sacra Scrittura e della Chiesa che l'abbondante grazia di Dio sarà sempre sufficiente ai suoi figli per resistere a qualsiasi tentazione e obbedire ai suoi comandamenti, a condizione che sinceramente si rivolgano a lui con umiltà, fede confidente e perseverante preghiera.
Al termine del suo discorso, in risposta a una domanda su cosa dovrebbero fare i cattolici se il prossimo Sinodo dei vescovi dovesse prendere una "strana svolta", Sua Eminenza ha dato un'immediata risposta di due parole che ha suscitato un grande applauso: "Restare fedeli! " Quelle due parole ben sintetizzano l'intero slancio della testimonianza coraggiosa e schietta del cardinale Burke in questo momento di divisione e incertezza sulle gravi questioni morali nella Chiesa di oggi. Che Dio benedica, lo rafforzi, e lo protegga!
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
Risposta semplice ma ambigua. Fedeli a chi? A Bergoglio o a Cristo?
RispondiEliminaPadre Santiago Martín intervista il card. Burke (risposte del cardinale in inglese con traduzione allo spagnolo):
RispondiEliminahttps://youtu.be/w_tNPb8Om7I
Luis,
RispondiEliminaConoscendo il cardinale ma anche alla luce di altre sue dichiarazioni non c'è alcun dubbio.
La più grande responsabilità è oggi quella dei genitori cristiani costretti ad andare contro corrente sia nei confronti della Chiesa che dello stato : opera umanamente perdente o quanto meno a grande rischio di diventarlo se non fosse per il soccorso della grazia. E ancor più delle parole, pur necessarie, conta l'esempio.
RispondiEliminaMic, Il dubbio c'è sempre se Bergoglio viene considerato il vicario di Cristo, al quale si deve ubbedienza. Non basta qualcosa di "strano" (strano nome per l'eresia) per giustficare un no al legittimo successore di Pietro.
RispondiEliminaCurioso e singolare: quando è uno della redazione a mettere in dubbio se Francesco sia il Vicario di Cristo, non viene censurato, è un anonimo a porre la domanda e in maniera per niente sedevacantista e irrispettosa, viene censurato. E ancora verrà censurato, sicuro. Comunque permaniamo nella Verità, come coraggiosamente consiglia il card. Burke e altri.
EliminaLa gerarchia oggi non parla mai senza equivoci, è per loro una seconda natura. Il si si, no no viene letto secondo l'ermeneutica bergogliana, che quando Cristo dice che vuole entrare legge che vuole uscire: è diventato si no, no si.
RispondiEliminaLuis,
RispondiEliminaperché giudicare come se il cardinale avesse parlato solo ora e non avesse già assunto una posizione ben precisa fin dalle prime avvisaglie; cose che, tra l'altro, gli costò la Segnatura Apostolica?
Il blog è pieno di sue interviste ma basta soffermarsi sulla prima, nella quale è stato sobrio com'è bene essere, ma estremamente chiaro:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/02/se-il-papa-persiste-nella-direzione.html
Luis, qui non vedo equivoci:
RispondiElimina...
France2: come pensa di mettere il papa sul retto cammino...
Burke: In questo bisogna essere attenti e guardare al potere del papa. La frase classica è che il papa ha la pienezza del potere, questo è vero, ma non è un potere assoluto. È al servizio della dottrina della fede. Non ha il potere di cambiare l’insegnamento, la dottrina... Lasciamo da parte la questione del papa. Nella nostra fede è la verità della dottrina che ci guida.
France2: “Se il papa persiste in questa direzione lei cosa farà?
Burke: “Resisterò, non posso fare altro. Non c'è dubbio che è un tempo difficile, questo, è chiaro. È chiaro”.
France2: “È doloroso?”
Burke: “Sì”
France2: “È preoccupante?”
Burke: “Sì”
Non vedo grosse "resistenze" al momento e col motu prorpio scellerato appena diffuso ve ne dovrebbero essere eccome... Non si può ridurre a sacramentale un sacramento, né dichiarare nullo un matrimonio perché "è durata poco la convivenza dei coniugi", sono posizioni eretiche, assurde...eppure nessuno parla... forse, spero... aspettano il sinodo.
RispondiEliminaVedremo!
l'uomo e la donna, Eva non più tentatrice, camminiamo insieme, l'importante è non fare proselitismo, tutti fratelli in un mondo che va avanti
RispondiEliminahttp://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150916_udienza-generale.html
Dall`udienza di qui sopra, il finale:
RispondiElimina"La promessa che Dio fa all’uomo e alla donna, all’origine della storia, include tutti gli esseri umani, sino alla fine della storia. Se abbiamo fede sufficiente, le famiglie dei popoli della terra si riconosceranno in questa benedizione. In ogni modo, chiunque si lascia commuovere da questa visione, a qualunque popolo, nazione, religione appartenga, si metta in cammino con noi. Sarà nostro fratello e nostra sorella, senza fare proselitismo. Camminiamo insieme sotto questa benedizione e sotto questo scopo di Dio di farci tutti fratelli nella vita in un mondo che va avanti e che nasce proprio dalla famiglia, dall’unione dell’uomo e la donna."
Ecco l'ambiguità: "lasciamo da parte la questione del papa". Come se fosse possibile "lasciare da parte la questione del papa" nella Chiesa cattolica!!!!
RispondiEliminaUn punto fondamentale su cui non ho letto niente: dopo la negazione delle pene eterne nella famosa intervista, si potrebbe pensare: è una invenzione di Scalfari. Ebbene, se fosse una invenzione, sarebbe un grosso tradimento e il minimo che si potrebbe aspettare sarebbe la fine di questa "strana" amicizia (come direbbe Burke). Ma no. Dopo quell'intervista sono ancora buoni amici, Scalfari ha scritto su nuove telefonate ecc. Una prova di più del carattere formale dell'eresia bergogliana.
Ma lasciamo da parte la questione del dogma...
Luis,
RispondiEliminaNon dimenticare che sta parlando con un giornalista che sta tentando di incastrarlo: ha subito, infatti, violenti attacchi sui media (Le Figaro e TV francese) che lo facevano passare per avversario del papa!
Non è il dogma che sta mettendo da parte, ma la questione del papa col giornalista e paraltro dopo aver detto quel che c'era da dire.
Josh, Luisa,
RispondiEliminapurtroppo non è la "fratellanza in Cristo", che è teologale, viene "generata" da Dio nel Suo Verbo fatto uomo, che si è offerto in sacrificio è morto e risorto per la salvezza e la rigenerazione dell'umanità ferita e opera incessantemente nella Chiesa per coloro che Lo accolgono: i "Suoi", che dovrebbero annunciarlo a tutte le nazioni! Ma il "proselitismo", che non è un'imposizione, ma un Annuncio, è diventato una sciocchezza...
Quella di cui parla Bergoglio è la fratellanza mondialista, tutta orizzontale, di conio illuminista...
Anonimo 13:23
RispondiEliminaUn conto è un Anonimo che, più che esprimere dubbi, di solito spara sentenze senza neppure argomentare, un conto è chi abitualmente interviene e si relaziona e si fa conoscere a livello più profondo.
"Restare fidele", évidemment. Mais dans la pratique ?
RispondiEliminaCela ne peut signifier, il me semble, qu'une chose : résister (comme a dit le card. Burke), mais aussi, très concrètement, s'opposer, dénoncer, combattre, contre-attaquer.
Avec toutes les conséquences que cela implique : désobéissance (aux ordres iniques et aux lois scélérates), condamnation (de la part de l'autorité en place), exclusion, excommunication, diffamation, etc., etc.
Combien, chez les ecclésiocrates en poste, sont prêts à assumer ces conséquences ?
Voyez l'exemple de Mgr Lefebvre…
In cammino per dove? A me cominciano afar mali i piedi a forza di camminare senza sapere dove stiamo andando...
RispondiEliminaSulla doona tentatrice: si vede che non ne ha trovato nessuna...
Rr
A giudicare dai commenti in radio e TV, sembra che la Chiesa sulla donna sia ancora all' Anno Zero, quando, per altro, scelse una Donna per sua Protettrice. Senza dimenticare che quella Donna ed altre erano la' a ricevere lo Spirito Santo come gli uomini. Non ne erano state escluse perché donne!
RispondiEliminaE' impressionante, per non dire spaventosa, la malafede di certi commentatori e pseudo intellettuali ed esperti.
Sembra che, per dirne una, GPII e la sua catechesi e pastorale sulla donna e la famiglia non siano mai esistiti.
Rr
Dans la pratique, Raoul, credo che la conclusione non possa che essere una, con tutte le conseguenze che ciò implica.
RispondiEliminaAbbiamo l'incognita dell'esercizio, esplicito ed efficace nella sfera pubblica, degli attributi morali e spirituali da parte di chi è chiamato in causa in prima linea in quanto "pastore". Ma il tempo in cui dovremmo vederlo si avvicina...
d'accordo con Maria 17 settembre 2015 13:46
RispondiEliminadal discorso di Bergoglio
PF_"La promessa che Dio fa all’uomo e alla donna, all’origine della storia, include tutti gli esseri umani, sino alla fine della storia."
Dio fa anche questa proposta, compiuta in Cristo. Ma tutto ancora dipende da chi Lo accoglie fattivamente, e chi no.
Come nell'incipit del Vangelo di Giovanni "A chi Lo accoglie ha dato il diritto di diventare figlio di Dio"
"per chi non lo accoglie, l'ira di Dio resta su di lui"
PF_"Se abbiamo fede sufficiente, le famiglie dei popoli della terra si riconosceranno in questa benedizione."
(si riferisce alla famiglia, ma un conto è la famiglia in genere, un conto è famiglia cristiana-cenacolo Trinitario, piccola chiesa: non tutto è così facilmente intercambiabile, non è uguale se c'è santificazione o se non c'è, e magari c'è solo istinto e legge di natura)
_poi PF invita: "In ogni modo, chiunque si lascia commuovere da questa visione, a qualunque popolo, nazione, religione appartenga, si metta in cammino con noi. Sarà nostro fratello e nostra sorella, senza fare proselitismo."
appunto, non fratello o sorella in Cristo, ma fratellanza-sorellanza di cammino, "in umanità", visto che di accogliere la Redenzione non se ne parla. Figuriamoci annunciarla.
PF_" Camminiamo insieme sotto questa benedizione e sotto questo scopo di Dio di farci tutti fratelli nella vita in un mondo che va avanti e che nasce proprio dalla famiglia, dall’unione dell’uomo e la donna."
Dio come scopo ha la salvezza eterna proposta all'uomo. Per questo, tra i credenti, ci fa figli adottivi nel Figlio, ovviamente per chi crede in Lui.
Di conseguenza, e non come scopo principale, i credenti, figli adottivi in Cristo, sono fratelli tra loro.
Ma lo scopo primario di Dio nelle Scritture non pare la fratellanza umana e basta, ma ben altro, e ...in un mondo "che va avanti"? Mo dove va? (cfr. 2 Ep. S. Pietro cap. 3)
Questa idea di perenne evoluzione teilhardiana è dubbia. Se guardiamo bene la progressione del mondo (anche nelle Scritture) va verso la rovina, eccetto per chi va verso il Regno (che però sta in un altrove, pur se intanto deve essere dentro di noi)
...
E i sacerdoti diocesani cattolici che vorranno"restare fedeli" che dovranno fare? Sarà possibile gestire tale situazione solo a suon di dottrina quando il Papa e la Chiesa visibile ufficiale fanno e dicono altro? Alla fine. ..resistere a chi, a cosa e come? È drammatica la situazione. ..
RispondiEliminaMa lo scopo primario di Dio nelle Scritture non pare la fratellanza umana e basta, ma ben altro, e ...in un mondo "che va avanti"? Mo dove va? (cfr. 2 Ep. S. Pietro cap. 3)
RispondiEliminaQuesta idea di perenne evoluzione teilhardiana è dubbia. Se guardiamo bene la progressione del mondo (anche nelle Scritture) va verso la rovina, eccetto per chi va verso il Regno (che però sta in un altrove, pur se intanto deve essere dentro di noi)
Convengo toto corde, anche col resto naturalmente. Grazie, Josh!
Papa Francesco esprime una formazione antropologica che sfida il dato biblico.
RispondiEliminaL'uomo che emergerebbe da questa visione è esclusivamente somatico e storico.
Questa "riduzione" è l'espressione della sedicente "svolta antropologica" divenuta dogma tramite la teologia modernista, legata mani e piedi con la secolarizzazione.
In realtà la vera "svolta antropologica" è inscritta nella storia fin dagli albori della creazione e non la si deve al famigerato/famelico/fantasmagorico/famoso CVII, bensì alla volontà di Dio Padre, quando "creò l'uomo a propria immagine e somiglianza, maschio e femmina", traendoli dalla "terra".
I padri della Chiesa (oggi non più studiati e considerati superati dai paladini di Rahner, Teilhard de Chardin et similia), avevano ben chiaro che l'antropologia biblica non consta solo dell'uomo somatico e storico e che la spiritualità è ben altro e oltre la semplice sfera delle sensazioni, delle emozioni e della ragione. Non per nulla distinguevano accuratamente anima e spirito, in aggiunta al corpo.
Si guardavano bene dal disprezzare la corporeità, ma la collocavano dove deve stare, nella creaturalità umana al cospetto di Dio.
L'uomo è "immagine" di Dio in quanto il Verbo incarnato, il Figlio, pensato fin dal principio per farsi uomo, ne è il modello, anche etico. Ma non si può ridurre con troppa sicumera tale "immagine" (esteriorità) ad un'identità interiore, tanto meno la creatura a ritenersi pari al Creatore: se l'incarnazione può assicurare l'immagine per nascita, la somiglianza è data solo dalla presenza dello Spirito di Dio, attraverso una rinascita dall'alto. E comunque essere somiglianti non attiene all'identità, ma al pensarla allo stesso modo, al fare come farebbe Lui...
Il "fare ciò che voglio" è esattamente il contrario...
Le mani di Dio (Padre) plasmano l'uomo nel Verbo incarnato e nello Spirito santo. L'uomo vivente non lo è per "atto di materia" (caso, brodo primordiale evoluzione) o per volontà di uomo, ma per volontà del Padre, che lo crea, per mezzo del Figlio (in immagine) e dello Spirito (in vista della somiglianza).
Si va da un'identità potenziale a un'asscesi che può inverarla: dal Logos come rivelatore della realtà dell'uomo (immagine), ad un'interiorità in armonia con la volontà del Padre, in cui Gesù lo è pienamente nel suo compimento.
L'uomo è solo un'immagine "destinata a"... Non "automaticamente già"...
Oggi il vangelo mostra la vicenda di una peccatrice pentita e di Simone che critica Gesù... Il solito moralismo da strapazzo non mancherà di bollare chi giudica il peccatore e pure Gesù... In realtà Gesù ha giudicato il pentirsi dal peccato da parte della donna peccatrice e di ogni peccatore sinceramente pentito.
Il suo detestare ciò che ha fatto, proprio mentre Simone sembrerebbe poco propenso a detestarsi, troppo intento a detestare gli altri, Dio incluso.
continua...
... e termino:
RispondiEliminaL'antropologia bergogliana, falsamente umile e misericordiosa, è tragicamente intrisa di moralismo perchè pensa solo alla dimensione orizzontale, alla psicologia dei rapporti, utilizzando Dio come schema per derubricare il peccato, mentre mette a fuoco le dinamiche relazionali. Ha il suo schema, i suoi nemici e la sua propaganda.
Al contrario l'antropologia biblica mette in rilievo il percorso che l'uomo "potenzialmente immagine" deve compiere per raggiungere la "somiglianza" che Cristo, vero uomo e vero Dio, interpreta e offre a chi lo segue.
E' nel Verbo che si compie questa volontà di Dio, è in Gesù che lo Spirito santo può dispiegare i propri doni. Altrimenti le Sacre Scritture servono a far dire altro.
Tutto pare evolvere per "idee", per buoni sentimenti, per buoni propositi.
In realtà ciò che succede è altro: una Rivelazione (il Verbo fatto carne), lo Spirito di Dio che guida i discepoli a divinizzare l'uomo, SE questi detesta il peccato e si converte. Non tramite moralismi politically correct e l'evolversi delle espressioni del pensiero umano, assurto a "sedicente spirito"...
Così l'antropologia moderna fa dell'uomo somatico e storico il verbo incarnato, riducendolo all'uomo di carne e delle proprie idee, singole e /o associate ad esprimere maggioranze più o meno qualificate, addirittura "lo spirito" (di Dio)...
Tutt'altro affermarono i Padri, traendolo dalla Bibbia.
L'uomo è creatura, capace di Dio.
Voltando le spalle a Dio è poco più di un animale raziocinante.
Salvato da dio, può venirne divinizzato, rinunciando al mondo.
Ma questo è cristianesimo. Non è conciliarismo da strapazzo.
Serve un po' di metafisica, non bastano Hegel, Darwin e Freeud...
RispondiElimina@ Se i "migranti" maomettani invadono l'Italia forse il Sinodo di Ottobre non si fara'. Non tutto il male verrebbe per nuocere...
Dice la Reuters che 7.300 "migranti" sono entrati in Croatia nelle ultime 24 ore. Il premier locale, dopo le baldanzose dichiarazioni dell'altro giorno ("li faremo passare tutti"), si e' messo a gridare al soccorso ("non ce la facciamo, dovremmo chiudere le frontiere"). Ma guarda. I "migranti" tengono un contegno aggressivo. Portati in edifici vari hanno tirato rotoli di carta igienica sui poliziotti fuori, gridando "liberta'!". 20 poliziotti ungheresi nel frattempo sono stati feriti dai sassi lanciati contro di loro dai bravi "migranti", negli scontri degli ultimi giorni. Membri musulmani dell'ONU tuonano contro l'Ungheria accusando il locale governo di odiare l'islam. Il presidente Orban ha detto in un'intervista che se continua cosi' il numero di mussulmani in Europa superera' tra poco quello dei cristiani. (Perche', ci sono ancora "cristiani" in Europa? dove sono?).
Sicuramente in Friuli-Venezia Giulia la "governatrice" locale, del PD, sta mobilitando tutte le forze per prepararsi a respingere l'invasione. Lo sanno tutti che alla fine si riverseranno da noi, "ventre molle d'Europa" da qualche secolo e passa. Sono gia' pronti carri armati, autoblindo, artiglierie pesanti e leggere, elicotteri, paracadutisti, bersaglieri, incursori. La componente femmninile del nostro esercito e' in stato di particolare frenesia, non vede l'ora di battersi all'arma bianca contro l'invasore mussulmano, notoriamente nemico dei diritti delle donne.
Ah, ha, che ridere. Ma no, abbiamo scherzato. Si puo' scherzare, qualche volta? Sono gia' pronti pullman e treni speciali al confine per portare i "migranti" a Roma, dal Papa che li ama tanto, il pellegrino di Lampedusa, l'elogiatore del Ramadan, il "vescovo di Roma" che non vede l'ora di riceverne migliaia nei giardini vaticani e magari in tempo per l'inaugurazione del famoso Sinodo. AZAZELLO
RispondiEliminaSpero di non urtare la modestia di tralcio dicendogli la mia ammirazione, rispetto, e riconoscenza, ad ogni suo commento imparo, la sua limpida e profonda chiarezza mette le parole su quel che percepisco ma che non saprei e non potrei esprimere, mi permette di riflettere e approfondire, stimola la riflessione e l`approfondimento, quanto vorrei avere qui dalle mie parti un "tralcio con cui discutere e condividere, mi sentirei meno sola.
E grazie a mic che anima questo blog cattolico, questo spazio di libertà e testimonianza, con la sua fede, sincerità e competenza!
Anch'io dico grazie a tralcio, di cuore!
RispondiEliminaOgni volta è un ristoro del cuore e dell'anima.
Cara Luisa,
RispondiEliminasono solo un povero tralcio (ancor più in balia degli eventi dell'umile operaio della vigna), intento solo a suggere linfa non mia, potato da questa brutta stagione ecclesiale per potere (se il Signore lo vorrà) dare maggior frutto a suo tempo...
Anch'io ringrazio per questa piccola occasione di condivisione.
Tornando al tema mai sufficientemente esplorato dell'antropologia biblica, rimando a Sant'Ireneo, che diceva (più o meno) che l'uomo è costituito di corpo, anima e spirito: lo spirito forma e salva; il corpo è formato ed è salvato; l'anima sta in mezzo e ora segue lo spirito, ora obbedisce alla carne...
San Clemente alessandrino espone in modo davvero interessante questa situazione.
Il Verbo dice: "Convertitevi secondo il modello, affinchè diventiate somiglianti a me"
E i discepoli pregano: "Fa che noi seguiamo i tuoi comandamenti, per dare in noi compimento della somiglianza alla tua immagine".
Con questa visione si possono capire l'uomo psichico e l'uomo spirituale di cui parla San Paolo. L'uomo è creato "capace di Dio", ma è purtroppo anche "capace di tutto"...
Fisicamente il male/peccato si attua tramite la corporeità, ma è lo spirito a determinarlo.
Dio non è l'unico spirito puro esistente sulla scena.
Capiamo anche il doppio racconto della creazione:
Gen 2,7 è l'immagine, tratta dalla terra, dalla materia
Gen 1,26 è l'uomo finale, in cui lo spirito umano, sede del logos, riflette il Pneuma divino che vi si riflette.
Essere "ad immagine" è differente dall'essere "l'immagine" di Dio.
Ad essere "ad immagine" è la parte spirituale dell'uomo, capace di ascoltare Dio, di diventare in grado di fare la Sua volontà (non perchè serva a Dio, ma perchè è il meglio per noi!). Non è la psiche che sconfina banalmente nelle voglie e nelle emozioni sensuali, comuni anche ad esseri viventi non così perfetti come l'uomo.
Non è questione di homo-sapiens-sapiens, ma di homo-homo-homo! Maschio e femmina...
tralcio
Quando faccio un mio "arrêt sur image" introspettivo, una specie di auto-osservazione, bilancio del momento, osservo tre dimensioni: cuore, corpo , spirito ( coeur, corps, esprit) : come mi sento a livello delle emozioni, sentimenti, come va il mio corpo con le sue sensazioni, i suoi messaggi, le sue memorie, e come va la mia mente, con i suoi pensieri, quel che in inglese viene chiamato "mind", si traduce mind con spirito ma non è lo "spirito", e poi viene il più difficile : come vivo la mia dimensione spirituale.
RispondiEliminaLa dimensione spirituale manca nelle analisi psicologiche-terapeutiche, quel gradino senza il quale avrai magari capito tutto, sarai capace di analizzare, avrai una buona consapevolezza di te, della realtà, ma non sarai "nello Spirito", manca il gradino che ti "porta" a Dio, al Padre che ti fa prendere coscienza della tua identità di Figlio-a di Dio, manca (riprendo tralcio) " la parte spirituale dell'uomo, capace di ascoltare Dio, di diventare in grado di fare la Sua volontà", e siccome manca, si continua a "tourner en rond", ho capito tutto ma sono insoddisfatto, mi manca qualcosa, mi manca "Qualcuno", se manca la presa di coscienza della relazione con il nostro Creatore si può solo sentire un sentimento di incompletezza, un vuoto che si riempie in vari modi.
PS: grazie tralcio. Ancora una volta lei mi ha dato materia a riflettere!
http://www.magnificat.tv/es/node/8694/71
RispondiEliminaSenza ambiguità:
RispondiEliminaIl cardinale Burke dice che il miglior modo per servire a Bergoglio è difendendo la fede:
http://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=24887
(in spagnolo)
Con questi difensori la fede non bisogna di aggressori.
Vorrei che mi si spiegasse una cosa:
RispondiEliminain Italia se un matrimonio viene dichiarato nullo dalla Rota ciò significa che è nullo anche civilmente?
Se così fosse come si fa a non prevedere l`esplosione più che probabile delle domande in nullità vista la procedura accellerata e per di più gratis che offre ormai la chiesa ?
E poi quid per i figli nati da quel matrimonio giudicato nullo e non avvenuto?
Si è pensato a loro?
Diventeranno figli illegittimi? Porteranno il nome di chi?
cara Luisa, basta leggere il motu proprio.
RispondiEliminaI figli arrivati con il primo matrimonio annullato non compaiono nemmeno nell' eloquente "etc".
"E poi quid per i figli nati da quel matrimonio giudicato nullo e non avvenuto?
Si è pensato a loro?
Diventeranno figli illegittimi? Porteranno il nome di chi?"
I figli del primo matrimonio annullato, sono annullati anche loro. Non ci sono. Pof!
No, non ci siamo proprio! Che vuol dire la frase "se il Sinodo dovesse prendere una brutta piega, bisogna rimanere fedeli"??? Mi si corregga se sbaglio ma il Sinodo è un organo consultivo che offre alla fine dei suoi lavori un parere al Papa su un dato argomento! La piega del Sinodo alla fine la determina il Papa in quanto Papa, impegnando la propria autorità di Sommo Pontefice(solitamente con un documento ufficiale), tanto è vero che potrebbe rigettare completamente qualsivoglia indicazione data dalla maggioranza dei padri sinodali. Quindi il card. Burke cosa intende per "rimanere fedeli" e soprattutto nei confronti di chi bisogna mantenersi fedeli! La fedeltà la si deve a Cristo e di conseguenza ai suoi legittimi rappresentanti, ora se il Sinodo dovesse prendere una brutta piega, significherebbe che il Papa ha determina to tale "brutta piega". In queste condizioni Pietro sembrerebbe non possedere più l'autorità di Vicario di Cristo e quindi per rimanere fedeli a Cristo bisognerebbe disconoscere pubblicamente colui colui che continua ad avere solo le apparenze di Pietro. Tutto questo rientre nel novero di doveri che fanno capo a chiunque abbia sufficiente una consapevolezza tale da poter permettersi, nell'eventualità che avvenga, che il Sinodo sub Petro ha preso una brutta piega! Quindi ancora una volta un esimio card. di Santa Romana Chiesa si esprime in un detto non detto all'insegna dell'ambiguità, dell'incertezza e permettetemi della paraculaggine preventiva, come un vero modernista. E poi qualcuno faccia sapere al sagace cardinale che, nei fatti, il motu proprio di qualche giorno fa ha già determinato una brutta piega, essendo un malcelato divorzio breve cattolico decantato come tale persino dalla "onorevole" Moretti, autrice piddina del cosiddetto "divorzo breve". Ma mi si dira che le parole del povero, ingenuo, umile, santo Bergoglio sono state per l'ennesima volta(ormai non sicontano più le volte)strumentalizzate e fraintese. Comunque, caro card. Brke abbiamo recepito il suo messaggio che per i più giovani potrebbe suonare cosi': KEEP CALM AND APOSTATA!!!
RispondiEliminaNo, non ci siamo proprio! Che vuol dire la frase "se il Sinodo dovesse prendere una brutta piega, bisogna rimanere fedeli"??? Mi si corregga se sbaglio
RispondiEliminaNon sbaglia nel dire che il sinodo è un organo consultivo e che la decisione conclusiva spetta al Papa.
Che sia vero anche che il sinodo ha già preso una brutta piega, ma non senza l'opposizione di più pastori del previsto (compreso il card. Burke, per non parlare delle iniziative dal basso), non ci permette di trarre conclusioni definitive perché bisognerà attenderne il compimento.
La conclusione sul card. Burke è assolutamente arbitraria e tendenziosa perché mostra di non conoscere o ignorare volutamente, per dar voce ad una denuncia anatemizzante chiunque e senza appello, tutte le chiare nette coraggiose e limpide dichiarazioni del cardinale, che portano a tutt'altra conclusione: la fedeltà è a Cristo. Il potere del papa incontra dei limiti nella fedeltà a Lui e ai suoi insegnamenti di cui dovrebbe essere il garante.
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RispondiEliminaOra di fronte a simile situazione una persona normale innanzitutto penserebbe nell'ordine a mettere al sicuro le persone che vi abitano, a prodigarsi per spegnere l'incendio ed infine a chiedersi se valga o meno la pena restaurare la medesima casa o se sia meglio andarsene.
RispondiEliminaMa chi è che se ne deve andare?
Piantatela con i proclami.
Sono le autorità ecclesiastiche che devono assumersi la responsabilità di dire e fare con fermezza quel che va detto e fatto.
Prima o poi chi cammina con lo zoppo, senza attivarsi perché guarisca, impara a zoppicare e due zoppi è difficile che riescano ad andare lontano.
Lo zoppo sarebbe il card. Burke?
Ebbene, questo è tutto da verificare.
E zoppi sono tutti quelli che non se ne sono andati sbattendo la porta?
La grazia santificante dove la mettiamo? Essa opera ancora nella Chiesa, sia pure sfigurata com'è...
Ho cancellato il "proclama" (che avrei fatto meglio a non pubblicare) perché contiene passaggi che diventano asserzioni distorte che andrebbero rettificate una per una. E, mentre occorrerebbe tempo ed energie peraltro dispiegate inutilmente perché so ormai per esperienza che certi soggetti ascoltano solo se stessi e tornano alla carica sempre con la stessa musica, alla fine c'è chi identifica il blog con i loro proclami anatemizzanti non tenendo conto delle rettifiche.
RispondiEliminaOra che la situazione sia disastrosa ne siamo tutti consapevoli. Ma ricordo alcune parole del nostro 'tralcio' che invita a viverla come il "venerdì Santo" della Chiesa, nella stessa ottica peraltro di mons. Gherardini parla di "passio Ecclesiae"; il che non esime nessuno dalle sue responsabilità. Ma con grande discernimento!
Grazie Josh, purtroppo confermi che ai figli nati da quel matrimonio che sarà dichiarato nullo e non avvenuto, nessuno ha pensato, e stiamo parlando di un documento della Chiesa, complimenti, e se quei figli sono più di uno, con quali piroette si riuscirà a convincere il vescovo che al momento del matrimonio c`era uno di quegli "ecc". previsti da quei liquidatori del matrimonio?
RispondiEliminaLuisa,
RispondiEliminaci sono gia' stati matrimoni dichiarati nulli pur in presenza di bambini. E' uno dei motivi per cui il "popolino" non ama, per usare un eufemismo, la Sacra Rota. Ti diro' che anch' io conosco un caso di annullamento del quale non si sono mai compresi i motivi, essendoci una bambina di mezzo. Si disse che il matrimonio era stato dichiarato nullo perché la sposa aveva costretto, non si è mai capito come il fidanzato a sposarla, lo avrebbe circuito. All' epoca lui era studente universitario, laureando in Medicina, e non sembrava affatto il tipo circuibile. Lla famiglia di lui era di socialisti anticlericali, forse pure massoni. Comunque notevolmente benstante, lui era il classico "ottimo partito", mentre lei era di classe sociale inferiore ( parliamo della provincia italiana anni ''70-'80). Il matrimonio fu annullato alcuni anni dopo, e al bambina nata nel frattempo, di circa 4-5 anni, divenne figlia di NN, acquisendo il cognome della madre. Di,lei e della bambina non so cosa avvenne, lui poi si risposo' anni dopo con una collega medico, divento' primario pediatra, ma com'e', come non e' , non ebbe più figli. Ne' i suoi genitori ebbero nipoti, da lui e dall' altro figlio maschio, mai sposatosi. Commento del "popolino": -Dio non paga il sabato- (modo di dire delle mie parti, per indicare che la Giustizia divina non arriva con la sua sanzione subito, ha i suoi tempi, ma comunque arriva, oh, se arriva).
Rr
" Il matrimonio fu annullato alcuni anni dopo, e al bambina nata nel frattempo, di circa 4-5 anni, divenne figlia di NN, acquisendo il cognome della madre. "
RispondiEliminaNon mi risulta. Conosco un caso in cui non c'è stato nessun cambiamento anagrafico per un figlio.
Anonimo 21.25,
RispondiEliminaa me invece risulta quel che ho scritto. Cosi, tra l' altro, si escludeva la bambina dall' asse ereditario.
Fu prorpio la sorte della bambina che fece parlare a lungo il"popolino" sulla sentenza, ritenuta ingiusta e sostanzialmente " comprata".
Rr
E' probabile, allora, che il cambiamento anagrafico funzioni solo a richiesta delle parti.
RispondiEliminaIn ogni caso, penso che se non c'è un disconoscimento di paternità motivato da altre cause (visto che mater semper certa), non trovo giusto che l'annullamento comporti anche la cancellazione di una realtà della generazione di un figlio, sia pure avvenuta "fuori" dal matrimonio visto che è stato riconosciuto nullo, ma ben reale a differenza di esso....
L'Anonimo potrebbe illuminarci, se è al corrente di qualche norma al riguardo.
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