Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione. Ecco le consuete preghiere, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che [trovate qui].
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Come lettura di formazione questa settimana viene proposta la “Lettera a tutti i chierici sulla riverenza del Corpo del Signore”, tratta dagli scritti di San Francesco d’Assisi. La riportiamo di seguito.
Continuiamo a proporre, per chi volesse ripercorrerle o riprenderne qualcuna i link alle precedenti proposte di lettura.
Continuiamo a proporre, per chi volesse ripercorrerle o riprenderne qualcuna i link alle precedenti proposte di lettura.
Santa Teresa d’Avila: precedenti letture dai primi capitoli de “Il libro della mia vita”
(cap. 10 – cap. 11 – cap. 12 – cap. 13 – cap. 14 - cap. 15 e 16 - cap. 17 e 18 - cap. 19 - Cap.22, 9-11)
Proposta per questa settimana:
[208]
[209]
Proposta per questa settimana:
LETTERA A TUTTI I CHIERICI
SULLA RIVERENZA DEL CORPO DEL SIGNORE
di San Francesco d’Assisi
[207]SULLA RIVERENZA DEL CORPO DEL SIGNORE
di San Francesco d’Assisi
Facciamo attenzione, noi tutti chierici, al grande peccato e all’ignoranza che certuni hanno riguardo al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo e ai santissimi nomi e alle sue parole scritte, che santificano il corpo. Sappiamo che non ci può essere il corpo se prima non è santificato dalla parola.
Niente infatti possediamo e vediamo corporalmente in questo mondo dello stesso Altissimo, se non il corpo e il sangue, i nomi e le parole mediante le quali siamo stati creati e redenti “da morte a vita”.
[208]
Tutti coloro, poi, che amministrano così santi ministeri, considerino tra sé, soprattutto quelli che li amministrano senza discrezione, quanto siano miserandi i calici, i corporali e le tovaglie sulle quali si compie il sacrificio del corpo e del sangue del Signore nostro.
E da molti viene lasciato in luoghi indecorosi, viene trasportato senza nessun onore e ricevuto senza le dovute disposizioni e amministrato agli altri senza discrezione.
[209]
Anche i nomi e le parole di lui scritte talvolta vengono calpestate, perché “l’uomo carnale non comprende le cose di Dio”.
Non dovremmo sentirci mossi a pietà per tutto questo, dal momento che lo stesso pio Signore si consegna nelle nostre mani e noi l’abbiamo a nostra disposizione e ce ne comunichiamo ogni giorno? Ignoriamo forse che dobbiamo venire nelle sue mani?
Orsù, di tutte queste cose e delle altre, subito e con fermezza emendiamoci; e ovunque troveremo il santissimo corpo del Signore nostro Gesù Cristo collocato e lasciato in modo illecito, sia rimosso di là e posto e custodito in un luogo prezioso.
Ugualmente, ovunque siano trovati i nomi e le parole scritte del Signore in luoghi sconvenienti, siano raccolte e debbano essere collocate in luogo decoroso.
E sappiamo che è nostro dovere osservare tutte queste norme, sopra ogni altra cosa, in forza dei precetti del Signore e delle costituzioni della Santa Madre Chiesa.
E colui che non si diporterà in questo modo, sappia che dovrà rendere “ragione” al Signore nostro Gesù Cristo “nel giorno del giudizio”.
E coloro che faranno ricopiare questo scritto perché esso sia meglio osservato, sappiano che saranno benedetti dal Signore Iddio.
(tratto da Fonti Francescane)
http://oblatiorationabilis.blogspot.it/2015/09/san-gregorio-magno-interviene-sin-dal.html
RispondiElimina... Il rimprovero è una chiave. Apre infatti la coscienza a vedere la colpa, che spesso è ignorata anche da quello che l'ha commessa. Per questo Paolo dice: «Perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono» (Tt 1, 9). E anche il profeta Malachia asserisce: «Le labbra del sacerdote devono custodire la scienza e dalla sua bocca si ricerca l'istruzione, perché egli è messaggero del Signore degli eserciti» (Ml 2, 7).
RispondiEliminaPer questo il Signore ammonisce per bocca di Isaia: «Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce» (Is 58, 1).