Regina sine labe originali concepta, ora pro nobis.
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Quella odierna è una bellissima festa.
Facciamo memoria, adorando il Signore Dio e rendendogli culto, di un intervento specialissimo nella natura umana per "correggere" una seconda natura subentrata a quella pensata, voluta e creata da Dio. Tutto ciò avvenne una quindicina di anni prima dell'incarnazione di Nostro Signore Gesù Cristo. Dio si prende i suoi tempi...
"Il dato empirico è che esiste una contraddizione nel nostro essere".
Il grande pensatore francese Blaise Pascal ha parlato di una «seconda natura», che si sovrappone alla nostra natura originaria, buona. Questa “seconda natura” fa apparire il male come normale per l'uomo... Il male sembra essere divenuto una seconda natura. [vedi]
In Maria, Dio ha operato una trasformazione profonda, generando questa donna in una condizione (non solo morale, ma fisica) di purezza "originaria". È come se in lei, creatura umana, avesse dato inizio a una seconda creazione, per "ricapitolare ogni cosa in Cristo".
L'uomo, PRIMA del peccato originale era una creatura ordinata all'ascolto di Dio. Terra buona, terreno fertile perchè l'ascolto di Dio potesse germogliare e dare frutto nel cuore puro dell'uomo, informandone l'anima e il corpo. L'uomo, a immagine e somiglianza di Dio, è "figlio di Dio".
Ma DOPO il peccato originale l'uomo diventa disordinato. L'ordine originario spirito-anima-corpo vede depresso/annichilito lo spirito e la volontà umana si smarca dall'ascoltare Dio, orientandosi sempre di più a fare la propria volontà, del e nel mondo. Il cuore duro si fa terreno sassoso.
Il peccato originale ha segnato l'umanità: ciò che eravamo per natura ora possiamo esserlo solo per grazia.
Maria è la "piena di grazia", la theotokos, ancora per la sua maternità, ma già dal suo concepimento. Generando Gesù, Maria ha dato il proprio assenso alla redenzione e oggi possiamo essere figli di Dio per grazia (continuando noi a non esserlo per natura).
Contemplare il mistero dell'immacolata concezione, di Maria sine labe originali concepta, permette che la storia venga letta alla luce del vangelo e non viceversa. Non lo accetteranno mai i fautori del G.A.D.U. coloro che ancora ritengono l'uomo decisivo nel produrre un sistema migliore, attraverso dialoghi, sincretismi e assemblee varie; stentano ad accettarlo persino i nostri cari fratelli ortodossi!
La nostra condizione di partenza è pensosa, drammatica e persino tragica. Ma è salvata da Dio, creatore dell'universo, in Cristo.
A salvarci è la missione, il luogo verso cui siamo orientati: l'entrata nella casa del Padre, il rientrare in noi stessi, la vita dello spirito già messo da Dio in noi, depressa e soffocata da mille psicologie umane e dalle ragioni del corpo e del mondo.
A salvarci è un sì a Dio, perchè per grazia avvenga in noi ciò che la natura deteriorata e corrotta impedisce.
Ave o Maria, piena di grazia... (tralcio)
Sub tuum praesidium confugimus,
RispondiEliminaSancta Dei Genitrix,
nostras deprecationes ne despicias
in necessitatibus
sed a periculis cunctis
libera nos semper
Virgo gloriosa et benedicta.
....
RispondiEliminaIn Maria, Dio crea un nuovo mondo; in Maria Dio crea il mondo, lo ricrea. Diceva sant’Anselmo d’Aosta che Maria è la Madre della ri-creazione, di questo mondo ricreato, fatto bello, fatto puro, fatto santo, il mondo nuovo, il mondo di Dio. Maria è il mondo di Dio, il Paradiso di Dio. Maria, con questo saluto angelico, si professa la schiava, la serva, ma per mezzo della sua risposta all’Angelo, del suo Sì, permette a Dio che diventi uomo, dunque che Dio entri nel mondo, che Dio venga in mezzo a noi.
Maria la celebriamo tutta santa, tutta Immacolata: è il Giardino nuovo, il Grembo della Nuova Alleanza che accoglie il Verbo e in Lui accoglie tutti i figli di Dio, che diventeranno figli in quel Figlio, nel Figlio che Lei genera, dandoGli la natura di uomo, a Colui che era sempre Dio e che rimane Dio per sempre.
Maria, dunque, è l’inizio di questo mondo bello, di questo mondo rinnovato. Potremmo dire, in modo molto semplice, che la nuova creazione, quella promessa da Dio alla fine dei tempi, quei cieli nuovi, quella terra nuova, già sono presenti, già sono creati da Dio in questa creatura immacolata, senza macchia di peccato. Quella creazione nuova che inizia con la ri-creazione del mondo, per mezzo dell’Incarnazione, è già fatta da Dio, è già esistente, la si può già vedere in questa creatura tutta di Dio. Perciò Maria è il mondo di Dio, è il mondo della creazione bella, pura, santa, così come è uscita dalle mani di Dio.
Ecco cosa significa Immacolata Concezione. Forse oggi, in un mondo che vede la libertà come la capacità di fare il male – sono libero, secondo molti, quando sono capace di commettere il peccato –, questa parola non significa più niente: Immacolata Concezione sembra una parola vuota. Eppure, senza l’Immacolata noi non potremmo sospirare, così come facciamo, a questo mondo nuovo, a questo mondo bello, a questo mondo della bellezza. Immacolata Concezione significa che Dio in Lei ha fatto sì che mai potesse esserci la benché minima macchia di peccato. Per uno speciale privilegio della grazia, Dio ha preservato la sua Madre dal contagio della colpa originale: singulari privilegio dirà il beato Pio IX quando definirà l’Immacolata Concezione. Singulari privilegio in vista dei meriti di Cristo, dei meriti della Redenzione. Cristo ha salvato, ha redento la sua Madre in modo unico, facendo sì che mai cadesse in peccato, che non venisse contaminata dall’ombra, dalla macchia, dalla sporcizia del peccato. Perché? Perché quella Donna, quella Madre, quella Vergine doveva essere la Madre di Cristo, la Madre del Verbo Incarnato, la Madre di Dio e dunque la Madre nostra.
(padre Serafino Lanzetta)
Magnificat anima mea
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=qL3Bi5GTdfg
lasciatevi stupire dalla grazia e dalla profondità spirituale di questo stupendo coro, nell'ascoltarlo e nel vederlo
FESTA DELL'IMMACOLATA
RispondiEliminaIL SUO PICCOLO CUORE UMANO E' PERFETTAMENTE "CENTRATO" NEL GRANDE CUORE DI DIO...
BENEDETTO XVI - Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Sabato, 8 dicembre 2012
...Anzitutto, ci colpisce sempre, e ci fa riflettere, il fatto che quel momento decisivo per il destino dell’umanità, il momento in cui Dio si fece uomo, è avvolto da un grande silenzio. L’incontro tra il messaggero divino e la Vergine Immacolata passa del tutto inosservato: nessuno sa, nessuno ne parla. E’ un avvenimento che, se accadesse ai nostri tempi, non lascerebbe traccia nei giornali e nelle riviste, perché è un mistero che accade nel silenzio. Ciò che è veramente grande passa spesso inosservato e il quieto silenzio si rivela più fecondo del frenetico agitarsi che caratterizza le nostre città, ma che – con le debite proporzioni – si viveva già in città importanti come la Gerusalemme di allora. Quell’attivismo che ci rende incapaci di fermarci, di stare tranquilli, di ascoltare il silenzio in cui il Signore fa sentire la sua voce discreta. Maria, quel giorno in cui ricevette l’annuncio dell’Angelo, era tutta raccolta e al tempo stesso aperta all’ascolto di Dio. In lei non c’è ostacolo, non c’è schermo, non c’è nulla che la separi da Dio. Questo è il significato del suo essere senza peccato originale: la sua relazione con Dio è libera da qualsiasi pur minima incrinatura; non c’è separazione, non c’è ombra di egoismo, ma una perfetta sintonia: il suo piccolo cuore umano è perfettamente «centrato» nel grande cuore di Dio. Ecco, cari fratelli, venire qui, presso questo monumento a Maria, nel centro di Roma, ci ricorda prima di tutto che la voce di Dio non si riconosce nel frastuono e nell’agitazione; il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale non si percepisce rimanendo in superficie, ma scendendo ad un livello più profondo, dove le forze che agiscono non sono quelle economiche e politiche, ma quelle morali e spirituali. E’ lì che Maria ci invita a scendere e a sintonizzarci con l’azione di Dio .
Oggi a Messa, NO, Milano, il celebrante ha ricordato,come lontan genesi dl dogma la Tradizione tutta della Chiesa ed in aprticolar il Concilio...di Basilea nel 1400 e qualcosa. Quindi ha citato Pio IX e la proclamazione del dogma e Bernadette. NESSUN ALTRO CONCILIO !
RispondiEliminaE stata una bell'omeloa, concettosa ed edificante. L'Anno giubilare appena accennato all'inzio, il vdR appena nominato
Peccato che il Vangelo fosse brevissimo, l'annuncio dell'Arcangelo e la risposta di Maria,4 righe in tutto. Che strano! Io ricordavo che di solito oggi si legge dell'incontro tra Elisabetta e Marai che canta il Magnificat. Ma forse ricordo male.
Rr
https://www.facebook.com/1664598070441782/photos/a.1664604447107811.1073741828.1664598070441782/1706537242914531/?type=3&theater
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-e-se-dessimo-ascolto-alla-madonna-14640.htm
le letture dei vangeli ruotano annualmente rr
RispondiEliminamarius