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venerdì 26 maggio 2017

Terzo comunicato stampa ufficiale del Comitato «Beata Giovanna Scopelli», 26 maggio 2017.

Alla luce degli eventi intercorsi negli ultimi giorni, ci pare necessario mettere in luce alcune nuove informazioni, necessarie ad una corretta comprensione della situazione:
  1. Va innanzitutto chiarito che si è fatta confusione con i termini: quella indetta dal Comitato non è una manifestazione ma una preghiera di riparazione, con la forma liturgica della Processione. L’impostazione secondo cui ci sarebbero “due contrapposti cortei” è lacunosa, in quanto l’orazione è un atto con implicazioni soprannaturali e lo scopo primario non è sfilare in strada ma fare un’offerta pubblica a Dio in riparazione di uno scandalo (egualmente pubblico).
  2. A conferma di quanto appena scritto va ribadito che il 3 giugno l’obiettivo del Comitato non è protestare politicamente contro le cosiddette unioni civili (che in ogni caso sono da condannare fermamente). L’atto contro natura (che sia commesso in privato o in pubblico e che conduca o no ad “unioni civili” riconosciute dalla legge) è definito dalla Dottrina, senza eccezioni, come intrinsecamente disordinato. Se poi è praticato ed elogiato in pubblico, alla sua gravità intrinseca, si aggiunge quella dello scandalo, cui è opportuno riparare in qualche modo.
  3. Se la Dottrina sul disordine intrinseco dell’atto omosessuale è certa, altrettanto certa lo è quella sulla riparazione. Si veda, tra le altre, l’Enciclica Miserentissimus Redemptor (Pio XI, 8 maggio 1928).
  4. Precisate le premesse, passiamo ai risultati fin qui ottenuti: sono così ampi e superano in modo così netto le aspettative che è difficile riassumerli. Si va dalla benedizione ricevuta da esponenti della gerarchia ecclesiastica (Card. Burke e Mons. Livi, in particolare) al pubblico biasimo espresso nell’ambito del Consiglio Comunale di Reggio Emilia per la locandina blasfema (modificata a partire dalla nostra) della “festa” del gay pride; dalle interviste a nostri esponenti apparse sulla stampa agli interventi - a livello nazionale - di intellettuali e studiosi in difesa delle ragioni della Processione, fino al lancio dei due videotrailer di presentazione della Processione; ancora: dal raggiungimento di circa 2500 membri (in pochi giorni dalla fondazione) nel gruppo Facebook del Comitato fino alla vicinanza manifestata da un numero imprecisato di persone per gli attacchi subiti. Non parliamo poi del numero significativo di blog e associazioni che hanno voluto aderire alla riparazione.
  5. Sono sempre più numerosi e maldestri i tentativi di provocazione rivolti contro il Comitato. Sebbene dimostrino lo stato di grave difficoltà in cui si trovano i nostri detrattori, e tendano a tradursi spesso in sparate autolesionistiche, invitiamo ancora una volta a non accettare questi stimoli alla rissa pubblica. Di fronte a un tale eccesso di meschinità e volgarità consigliamo di rispondere con una ferma eleganza e con una profonda sobrietà. Alla sobrietà e alla silenziosa preghiera sono tenuti tutti coloro che vorranno unirsi alla Processione.
  6. A prescindere da ciò che accadrà il 3 giugno, questo dibattito è stato un’ottima vittoria, insperabile fino a poco fa. I temi avanzati dal Comitato – pur tra attacchi e scorrettezze – sono stati posti in pubblico in modo continuativo per settimane.
  7. Diamo infine alcune indicazioni tecniche per la Processione: i sacerdoti che vorranno partecipare, dovranno presentarsi in talare, cotta e berretta (senza stola), questo essendo il tipico "abbigliamento liturgico" per una processione.
Comitato "Beata Giovanna Scopelli"

8 commenti:

  1. Carissimo Comitato grazie !
    Aiutiamo Gesu' a portare la Croce
    accompagnati dalla Sua e nostra Madre .
    Ripariamo per i nostri e gli altrui peccati .

    SIGNORE GESÙ CRISTO,
    FIGLIO DEL PADRE,
    MANDA ORA IL TUO SPIRITO
    SULLA TERRA.
    FA’ ABITARE LO SPIRITO SANTO
    NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
    AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
    DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
    E DALLA GUERRA.
    CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
    CHE UNA VOLTA ERA MARIA (LA BEATA VERGINE MARIA ) ,
    SIA LA NOSTRA AVVOCATA.
    AMEN.

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  2. "CHE UNA VOLTA ERA MARIA (LA BEATA VERGINE MARIA )"

    La Vergine Maria è ora e per sempre la Signora di tutti i popoli!
    Sono purtroppo molti i 'popoli' che la rifiutano come Signora...

    E dunque continuiamo a pregare e a sperare.

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  3. Nei tempi (ultimi) che stiamo vivendo tutto questo ha del miracoloso...
    Avanti con Maria!

    Sia lodato Gesù Cristo

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  4. Forza comitato.

    Nel frattempo c'è una nuova intervista al card. Mueller. Piena di buone intenzioni, ma mi pare caotica. Sembra che il cardinale non riesca a fare due passi avanti consecutivi.

    https://onepeterfive.com/cardinal-muller-amoris-laetitia-paul-ehrlich-antonio-spadaro-three-dismissed-priests/

    --
    Fabrizio Giudici

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  5. Mons. Schneider, incontrando, il 26 maggio, un membro del comitato presso conferenza “I buoni saranno perseguitati…” a Verona, ha voluto non solo invocare la benedizione di Dio sulla Processione di riparazione reggiana ma ha colto l’occasione per definire coloro che vi prenderanno parte come “cristiani coraggiosi”.

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  6. Quando comincerò a fare del bene?… Beati voi, giovani, che avete tanto tempo per fare del bene… Io non ti ho mai amato, eppure ti vorrei amare Gesù mio…
    S.Filippo Neri

    I "cristiani coraggiosi " si armano del Rosario solo per spargere del bene .
    Come si svolgera' la Processione ?
    In fila ordinata , in silenzio , con il Rosario alternato a canti tipo "Noi vogliam Dio "/ "Immacolata Vergine bella " , o altro ?
    Spero senza schiamazzi , dev'essere esemplare come una Liturgia .

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  7. Se per certe cose ha fatto un passo indietro, Mueller si è tolto un sassolino dalla scarpa. Come Tosatti riporta, ha confermato che tre ufficiali della CdF sono stati licenziati senza motivo:

    “Si, è vera. Sono a favore di un trattamento migliore per i funzionari della Santa Sede. Perché non possiamo solo parlare di Dottrina Sociale, dobbiamo anche rispettarla. E il papa stesso ha detto ci sono vecchi comportamenti delle Corti, siamo assolutamente contro questo genere di trattamenti e dobbiamo licenziare le persone solo se fanno degli errori. I criteri per i nostri collaboratori nella nostra Congregazione sono ortodossia, integrità di vita sacerdotale e morale e la competenza nella materia, e questa è la posizione che ho preso, io non sono un uomo di corte. Sono un vecchio professore tedesco, siamo molto chiari”.

    [...]

    Un’ultima cosa. Nella conferenza stampa sull’aereo che lo riportava da Fatima a Roma il Pontefice ha parlato del problema degli abusi, e della Congregazione per la Dottrina della Fede. “C’è poca gente, abbiamo bisogno di più gente capace di seguire questo. Il Segretario di Stato e il cardinale Müller stanno cercando nuovo personale. Si è cambiato il direttore dell’ufficio disciplinare della Congregazione per la dottrina della fede, che era bravissimo ma un po’ stanco ed è tornato in patria per fare lo stesso lavoro con suo episcopato”. Il direttore dell’ufficio disciplinare era uno dei tre ufficiali licenziati arbitrariamente. E non era affatto stanco. E non aveva nessun desiderio di tornare in patria. Senza contare che licenziamenti così arbitrari e repentini, senza una causa, lasciano sempre un’ombra sulle vittime: siamo tutti maligni e portati a pensare: chissà che cosa avrà combinato. Una brutta storia, condita da una – come possiamo chiamarla? – “imprecisione” verbale del Papa.


    Si noti, ironia, che stamattina Francesco era all'Ilva di Genova, dove ha fatto il solito discorso sindacal-populistico, dicendo che un buon imprenditore "non licenzia".

    --
    Fabrizio Giudici

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  8. Sig. Giudici,
    un classico esempio di "fate ciò che dico, non ciò che faccio", ipocrisia manifesta che era, ed è, una delle accuse che i Protestanti, fin da Lutero, muovevano, e muovono, ai Cattolici.
    Il VdR ne è un esempio in carne ed ossa.

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