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giovedì 9 maggio 2019

Il Vescovo Schneider dichiara che il papa deve emettere una correzione formale alla sua dichiarazione secondo cui Dio vuole le false religioni

Mons. Schneider ci mette il carico da undici. Nella nostra traduzione da LifeSiteNews le dichiarazioni a GloriaTV di mons. Athanasius Schneider, che con la consueta calma ma con grande lucidità e fermezza chiede a Bergoglio di correggere ufficialmente la Dichiarazione di Abu Dhabi [qui]. La dichiarazione di Abu Dhabi va "rescissa" per la parte che contraddice la dottrina cattolica: con quella dichiarazione si professa un'altra religione e cita S. Paolo ove dice che una dottrina difforme da quella da lui insegnata va rifiutata anche se a proporla fosse un angelo. Mons. Schneider ha imboccato una strada, quella della verità cattolica, che, di fronte ad un recidivo rifiuto del Papa ad emendarsi, lo porterebbe a doverlo accusare pubblicamente di eresia. La ormai famosa Lettera Aperta, al punto VII delle 7 eresie imputate a Bergoglio, concerne proprio la infausta dichiarazione da lui sottoscritta ad Abu Dhabi.

Il Vescovo Schneider dichiara che il papa deve emettere una correzione formale alla sua dichiarazione secondo cui Dio vuole le false religioni
di Maike Hickson

In una nuova intervista, il Vescovo Athanasius Schneider rende chiaro che la correzione privata [qui], da parte del papa, della sua dichiarazione ufficiale di Abu Dhabi secondo la quale la “diversità delle religioni” è “voluta da Dio” – correzione privata che lui stesso ha ricevuto da Papa Francesco il 1° marzo – non è sufficiente. La dichiarazione di Abu Dhabi “è ancora valida” e pertanto, afferma Schneider, “si sta proclamando un nuovo Vangelo, un Vangelo che non è quello insegnato dal Verbo Incarnato di Dio e che è stato fedelmente predicato dagli Apostoli e tramandato alla Chiesa”. “Non c’è alcun dubbio”, spiega Schneider, “che San Paolo si esprimerebbe oggi così a proposito della formula controversa contenuta dalla dichiarazione di Abu Dhabi: ‘Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!’ (Ga 1, 8)”.

Papa Francesco ha firmato il controverso “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” con Grande Imam Ahmad el-Tayeb ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019.

“A oggi, né il papa né alcun ufficio della Santa Sede che parli a suo nome ha fatto una correzione pubblica con riferimento esplicito ai passi dubbi concernenti la ‘diversità delle religioni’” contenuti nella dichiarazione di Abu Dhabi, spiega Schneider in un’intervista a Gloria.tv. “Pertanto”, egli conclude, “la formula riguardante la diversità delle religioni è ancora valida”.

Nell’intervista, il Vescovo Schneider fornisce ulteriori dettagli sui vari sviluppi relativi alla sua discussione con Papa Francesco sulla dichiarazione di Abu Dhabi.
Egli ribadisce che la correzione datagli dal papa durante un’udienza il 1° marzo è solo di “carattere privato”, e spiega che lo stesso giorno egli ha consegnato al papa una lettera chiedendogli di “revocare” l’affermazione sulla “diversità delle religioni”. Il 5 marzo Papa Francesco ha risposto via lettera al Vescovo Schneider affermando che nel documento di Abu Dhabi l’espressione “è voluta da Dio” si riferisce alla “volontà permissiva di Dio”.

“Pertanto, il 25 marzo ho scritto un’altra lettera personale”, racconta Schneider. In quella lettera egli ha chiesto al papa di ripetere “pubblicamente a tutta la Chiesa” quanto gli aveva detto e scritto in privato, “perché la confusione sulla verità del fatto che la fede in Gesù Cristo come unico Redentore dell’umanità è l’unica religione direttamente e sicuramente voluta da Dio cresce quotidianamente nella Chiesa”. (Ci si chiede come potrebbe reagire il Grande Imam Ahmad el-Tayeb a una tale correzione della dichiarazione di Abu Dhabi.)

Alla domanda se Papa Francesco abbia parlato esplicitamente della “volontà permissiva di Dio” a proposito della diversità delle religioni durante l’udienza generale del 3 aprile e se il papa non abbia in questo modo “rimosso il problema”, il Vescovo Schneider replica: “Con questa formula Papa Francesco non fa un riferimento diretto al passo alquanto discusso della dichiarazione di Abu Dhabi”. Inoltre, afferma il prelato, egli non menziona alcun insegnamento esplicito che affermi che la fede in Gesù Cristo “è l’unica religione sicuramente voluta da Dio”. Il Vescovo Schneider riferisce che Papa Francesco gli ha inviato di persona una copia dell’affermazione fatta durante l’udienza generale del 3 aprile. Ma aggiunge che anche se questa dichiarazione del 3 aprile può essere considerata un “piccolo passo avanti”, si dà ancora il fatto che “la dichiarazione che è in sé scorretta e che si trova nel documento di Abu Dhabi continua a rimanere intatta senza nessuna chiara e autentica correzione proveniente dalla Chiesa” e che “si sta anzi diffondendo sempre di più insieme alla sua formulazione oggettivamente erronea”.

“Così”, afferma il Vescovo Schneider, “la verità dell’unicità di Gesù Cristo come Redentore dell’umanità e, di conseguenza, la fede in Lui intesa come unica religione voluta da Dio vengono relativizzate. In questo modo aumenta sempre di più il pericolo che l’essenza dell’intero Vangelo e, con essa, quella del depositum fidei [deposito della fede] vengano negate”.

Di fronte alla crescente relativizzazione dell’“unicità del Nostro Signore e Redentore Gesù Cristo”, spiega il prelato, è oggi ancora più importante che “l’intera Chiesa e, per primo, Papa Francesco” parlino apertamente di questo tema. “Il documento di Abu Dhabi, tuttavia, non ha aiutato la missione principale della Chiesa”.

Egli fa anche notare che il 21 febbraio 2019 il Consiglio Pontificio per il Dialogo Interreligioso ha inviato una lettera “a tutte le università della Chiesa” con l’esplicita richiesta di diffondere a tutti i livelli i princìpi contenuti all’interno del documento di Abu Dhabi. La lettera cita anche il passo controverso sulla diversità delle religioni. [Riportiamo di seguito gli interventi al riguardo]
Parlando delle conseguenze dell’ulteriore diffusione del documento di Abu Dhabi senza correzioni, il Vescovo Schneider sottolinea che esso “relativizzerà” ulteriormente “l’unicità del Nostro Signore e Redentore Gesù Cristo, e con essa anche l’essenza del Vangelo e della Divina Rivelazione”.

Nelle sue ultime frasi, il Vescovo Schneider esprime il suo “ardente desiderio” che ogni giorno “un numero sempre più grande di voci di vescovi, sacerdoti e fedeli si innalzi per chiedere al papa rispettosamente e con amore di correggere senza ambiguità la dichiarazione contenuta nel documento di Abu Dhabi”.
[Traduzione di Chiesa e post-concilio]

30 commenti:

  1. Nei fatti i collaboratori di J.M.Bergoglio, che l'aiutano a portare avanti il piano 'sincretista' infarcendo di piccoli incisi, dal significato ambiguo, i suoi discorsi e i documenti che egli firma, in realtà gli segano le gambe in pubblico, cioè lo usano come testa d'ariete che poi sarà gettata e sostituita con un'altra.
    Il povero Bergoglio non ha ancora capito di essere stato preso per i fondelli da quelli che ritiene essere i suoi amici, i quali non l'hanno scelto per i meriti che aveva ma, per quelli che non aveva e non ha.
    Il povero Bergoglio non ha capito che i suoi veri amici sono solo quelli che lo stanno sollecitando a ravvedersi, per il bene suo e della santa Chiesa.
    Si ravveda finché ha tempo; quel tempo che lui stesso stima tanto essenziale nella sua corsa volta a distruggere per sempre il deposito della Fede Cattolica. E' certo però che i suoi sforzi di guastatore non distruggeranno nè la Fede, nè la Chiesa Cattolica, distruggeranno invece lui stesso e tutti quelli che l'hanno corrotto e quelli che come lui si son fatti corrompere ed ora l'accompagnano. La loro non potrà che essere un'autodistruzione, come accade a chi volutamente ignora i limiti, cioè i confini, insiti nelle proprie azioni. Umilmente riconosca dunque i suoi errori, davanti a se stesso, davanti a Dio, Uno e Trino, davanti al mondo.

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    1. Ma i collaboratori e gli amici non se li è scelti lui stesso?

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  2. Premetto che sono un semplice pensionato e che, di conseguenza, il mio ragionamento va inteso entro l'orizzonte di una personalissima riflessione.
    Ritengo che 'volontà permissiva' sia un po' contraddittoria. Mi spiego; la 'volontà positiva' si esplicita con un 'devi' (o 'non devi'), o 'ti ordino' (o 'ti ordino di non') e la conseguenza di tale atto ricade su chi 'vuole' o 'non vuole'.
    Nel caso della 'volontà permissiva', invece ci si esprime con un 'puoi', oppure con un 'acconsento' (o il loro opposto) e la responsabilità che ne consegue ricade su chi riceve il 'permesso' o il rifiuto del'permesso'.
    In questo secondo caso Dio rispetta la libertà di cui ha dotato le sue creature, ma non significa affatto che approva tutto quello che esse fanno; come si può, quindi, parlare di 'saggezza'; e, poi, 'volontà permissiva' non è una contraddizione in termini?
    Grazie a chiunque volesse chiarirmi questo punto.

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  3. Mi sembra che nell'originale e nella traduzione si faccia un po' di confusione con le date.
    L'udienza generale è avvenuta il 3 aprile e subito dopo, erroneamente, si cita due volte il 3 marzo (rectius aprile)

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  4. Anonimo delle 9 e 38 - Lei ha ragione

    Lei ha perfettamente ragione. L'interpretazione che papa Francesco vorrebbe far
    credere valida per chi lo vuole, e cioè che la dichiarazione di Abu Dabhi, significherebbe nello stesso tempo che Dio ha da un lato voluto positivamente, e quindi con esclusione di ogni altra possibilità, la pluralità delle religioni (allora tutte uguali, per la sua volontà), e dall'altro ha semplicemente "permesso" ossia tollerato questa pluralità, non corrispondente quindi alla sua volontà, così come si tollera un male dovuto alla fragilità ed ignoranza umana, conseguenze del peccato originale - tale interpretazione appare del tutto contraddittoria e pertanto inaccettabile.
    L'impressione è che Bergoglio ci abbia voluto mettere una pezza, come si suol dire, tanto per togliersi di torno il fastidioso mons. Schneider, l'unico vescovo, a quanto risulta finora, che da qualche tempo si stia coraggiosamente battendo in difesa del Deposito della Fede sotto attacco ad opera di un Magistero deviato.
    La richiesta di mons. Schneider, più che legittima, è oggettivamente dirompente e dimostra, tra l 'altro, la validità della Lettera Aperta ai Vescovi di cui tanto si sta parlando in questi giorni.
    L'eresia n. VII imputata a Bergoglio in quella Lettera riguarda infatti proprio l'errore incredibile da lui messo nero su bianco ad Abu Dahbi. La "materia", il contenuto dell'eresia c'è tutto: negazione implicita ma chiarissima del dogma secondo il quale l'unica religione positivamente voluta da Dio può esser solo quella insegnata dal suo Figlio, il Verbo Incarnato, ragion per cui questa sola religione (la Cristiana cattolica) è la religione che salva.
    La negazione sarebbe, credo di poter dire, "esplicita" se si dicesse apertamente che la religione cattolica non è l'unica che dia la salvezza. Ma la negazione "implicita" esprime esattamente lo stesso concetto, anche se appunto in modo "implicito", cioè velando il suo contenuto in una proposizione di significato più generale, di questo tipo: Dio ha voluto la pluralità delle religioni, di tutte le religioni. Qui non si specifica alcuna differenza qualitativa fra di esse, quanto alla loro capacità salvifica. Da questa affermazione si ricava che per Iddio tutte le religioni sarebbero uguali. Ma, se sono tutte uguali, allora la religione cattolica non è più l'unica vera, l'unica che salvi.
    Dall'affermazione di carattere generale su Dio che ha positivamente voluto la pluralità delle religioni, apparentemente solo descritiva, si ricava quindi per logica e ferrea inferenza, che non esiste alcuna religione che - sola - sia la vera, sia l'unica a garantire la salvezza delle anime. E poiché per noi l'unica religione che salvi è la nostra, ecco che il suo Capo in terra, il Papa, viene a negarne il significato salvifico, unico ed insostituibile, che lui ha per mandato divino il dovere di difendere e diffondere.

    La logica del senso comune e delle recta ratio che lo sostiene, fa emergere il contenuto velenoso della frase, che il papa a questo punto ha il
    dovere di ritrattare.
    Speriamo mons. Schneider tenga duro sino in fondo. Preghiamo per lui.
    PP

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  5. Schneider non ha alternative, perché la gerarchia ecclesiastica deve seguire un iter burocratico infinito! I sottoposti devono agire di astuzia, come la goccia che scava la lapide! Chi si oppone in modo netto, viene allontanato e non potrà più agire... Quindi, forse, dovremmo essere noi laici, a prendere posizione, ma c'è tanto torpore in giro! Il catechismo, dopo il CVII è stato dismesso e i cattolici ubbidienti al modernismo, si sono fatti una religione "di comodo"!
    Liliana Dazzi

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  6. Niente di più vero e corretto per cui............
    Giovanni Picciafoco

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  7. Grazie a er.
    la data dell'udienza è esatta, è stato poi corretto marzo con aprile (in realtà a marzo c'era stato l'incontro con Schneider)

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  8. Certo che se non ci fosse stato il primo raduno "multireligioso" assisano promosso da GPII nell'ottobre 1986 e poi quello del 2002 (promosso sempre da lui) e poi ancora quello del 2011 (da BXVI) per celebrare il primo e poi tutti i vari ritrovi e vari tours papali tra moschee templi protestanti sinagoghe ecc, e prima ancora alcuni documenti conciliari tipo la "Nostra aetate" tanto per citare l'esempio della più clamorosa apertura alle "altre religioni", a quest'ora magari la storia sarebbe ben diversa. Ma purtroppo siamo arrivati a questo punto a forza di errori protratti e via via amplificati facendoli passare per normali evoluzioni dottrinali.
    Che Dio ci aiuti. Che aiuti la Sua Chiesa.

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  9. Sbaglierò, ma ho l'impressione che i tradizionalisti "classici", coloro che l'opinione corrente etichetta così, circa questa lettera, hanno scelto (almeno fino ad ora) un profilo basso. Sarà che, più o meno inconsciamente, ragionano nel termini del "Che vi avevamo detto? A questo punto la vostra è, in definitiva, una diatriba all'interno del mondo "conciliarista". Per ora ci interessa relativamente. Vediamo come va a finire e poi si vedrà" .

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  10. Non c'è niente di "conciliarista" (eresia che antepone il concilio al papa) né nella lettera né nelle nostre vedute. 
    Se ci si vuole riferire ad alcune citazioni di documenti conciliari, mi pare realistico non espungere quello che c'è di commestibile, ben consapevoli dei punti ingannevoli, (lo diceva anche mons. Gherardini e lo sostiene il vescovo Schneider a condizione di un nuovo sillabo)...

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  11. Buon giorno,
    “Volontà permissiva” è termine di San Tommaso, che distingueva tra “volontà positiva” (diretta, vera, esplicita) di Dio e appunto “volontà permissiva”. Dio non vuole MAI il male, né la tentazione, né una disgrazia eccetera. Ma talvolta la permette per motivi che sono a Lui sono conosciuti e non a noi. Questa è tecnicamente la volontà permissiva di Dio. Un esempio biblico è quello di Giobbe: tentato da satana non per volontà di Dio ma col suo “permesso”. I nostri nonni dicevano che “non si muove foglia che Dio non voglia”: ecco, in un certo senso è proprio così. Tutto ciò che ci accade: se è buono è voluto da Dio, se è cattivo è semplicemente permesso da Lui. La terza via è la libertà delle creature, che segnate dal peccato originale, sono inclinate al male e lo compiono.

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  12. La "volontà permissiva" va intesa solo come un "per ora sto tollerando ma disapprovo".

    Così, quello che chiamiamo "castigo divino" (ormai imminente perché la misura è colma), è piuttosto un mero raccogliere ciò che si è ostinatamente seminato.

    Certe espressioni suonano infatti alquanto maluccio quando vengono tradotte in lingua parlata ("Dio indurì il cuore del Faraone": dunque Dio sarebbe cattivo?), poiché la lingua parlata è qualcosa di fluido e mutevole (specialmente quando si tratta di mettere titoli sui giornali).

    Quanto a mons. Schneider, sta evidentemente partendo dal fatto che Pietro, «una volta ravveduto» dovrà «confermare i suoi fratelli».

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  13. In primis standing ovation per Irina, poi oggi sua misericordite ha ricevuto una folta delegazione di Rom e Sinti, papale papale dopo gli incidenti in periferia a Roma e ha detto che sono una risorsa, sono cittadini italiani a tutti gli effetti e devono avere gli stessi diritti, ovvio senza alcun dovere, accoglienza accoglienza, venghino lorsignori venghino, in Italia però non in SCV, en passant arrivano a frotte i dublinanti e ce li dobbiamo ciucciare noi, A, D, F, e pure qualche altro da est coi treni e in pullman scaricati alle frontiere.......intanto da Bruxelles ci minacciano con lo spauracchio dello spread, del debito pubblico e addirittura prevedono una nostra cacciata dall'Euro qualora non si formi un governo tecnico con Draghi PM.......mamma mia sono proprio terrorizzati. Last but not least, finalmente Fubini, giornalettaio del Corsera ammette, bontà sua, che nella sciagurata Grecia negli ultimi mesi sono morti 400 bambini piccoli per fame, mancando latte artificiale e omogeneizzati e per malattie, non essendoci più medicine né per loro né per gli anziani, 20 suicidi al giorno e scusate se è poco, e gente che va in Turchia a cogliere il cotone ad andare bene, altrimenti resta l'espatrio per chi ha parenti residenti all'estero. W l'EU, W il pampero, e andate a votare che i sinistri vanno in blocco, capirai col pericolo del ritorno del Duce, pardon Truce sia mai che si muoia fassisti. NO COMMENT.

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    1. Mi permetto di correggere un errore: il numero dei bambini deceduti,per la situazione creatasi in Grecia, secondo quanto dichiarato da Fubini è di 700

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  14. Certo, a me sembra altamente profetico che l'unico vescovo che finora abbia preso di petto la situazione, in maniera sì garbata e rispettosa, ma allo stesso tempo ferma, porti lo stesso nome del grande sant'Atanasio che quasi da solo (e anche correggendo l'allora pontefice) combattè l'eresia ariana, venendo addirittura scomunicato.
    Ci vedo un grande disegno di Dio sopra Mons Schneider!

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  15. Un Papa Francesco, visto in tv molto scuro in viso , riceverà in udienza privata la famiglia di rom che gli abitanti delle case popolari di Tor Bruciata non vogliono nel loro quartiere.Visto che questi signori, che hanno 12 figli ,hanno dichiarato che la casa ormai è loro e che son pronti a fare una festa con i loro amici, sarebbe interessante sapere con quali mezzi questa famiglia di 14 persone riesce a procurarsi da vivere. La cosa bella è che loro e la sindaca Raggi invocano la legge per giustificare l'assegnazione dell'appartamento . Forse qualcuno fra questi signori dimentica che la Legge o vale sempre o non vale mai.

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  16. Sia lodato Gesù Cristo, e ringraziamo Maria Madre della Chiesa che intercede. Nonché il Patrono san Giuseppe e la Chiesa trionfante e purgante con gli Angeli. La pietra si sta muovendo, i vestiti di bianco, che sono in doppio e pure concordi nel tacere o firmare, sono ora di fronte alla scelta, in particolare il titolare dell'esercizio pubblico. O rinnega quanto ha firmato o se ne deve andare, tertium non datur.

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  17. Sul permesso di Dio, è da sottolineare quanto han precisato e cioè che non ha significato di autorizzazione a procedere: certamente Dio essendo creatore e padrone di tutto permette anche ciò che accade, perché semplicemente senza di Lui c'è il "non essere". MA non permette- autorizza il male MAI, autorizza-dona il libero arbitrio dell'uomo (è un dono di cui renderà conto) che sceglie il male, quindi permette alla libertà dell'uomo di errare e non gradisce l'errore specie quando cosciente, e questo va specificato nel caso in esame onde non passare dalla padella alla brace, Dio vuole o permette le cattive religioni inquinate? No, Dio vuole l'unica vera Religione che Lui ha rivelato e non autorizza alcuno alle false religioni, in quanto ognuno deve cercare il vero che è Lui. Permette che l'uomo sbagli nel dono che gli ha dato nel tempo sulla terra, dopo ci sarà il giudizio: è un permesso nella giustizia e non nell'anarchia che pure l'uomo può volere, l'uomo e non Dio.

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  18. https://www.radiospada.org/2019/05/monizioni-e-correzione-formale-mons-schneider-ha-ammonito-per-iscritto-bergoglio/

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  19. "ATTENZIONE questo è un passo avanti ulteriore!!! .... Qui non sono più solo i "dubia" di 4 cardinali, non sono più generiche richieste di precisazioni o "suppliche filiali" o "lettere aperte".... Qui c'è un vescovo legittimo che esplicitamente dichiara errato e contrario alla fede un documento firmato da Francesco I°, la famigerata "Dichiarazione di Abu Dhabi", e ne chiede la pubblica ritrattazione.... Ora siamo tecnicamente in odore di scisma perché se Francesco I° rifiuterà di correggere quello che è chiaramente un gravissimo errore rispetto alla fede cristiana cattolica, allora lo scenario per la sua eventuale deposizione sarà completo. Meno chiari, alla luce del Diritto Canonico, gli eventuali sviluppi di questa crisi gravissima...."
    Davide Lovat su Fb

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  20. Pensate davvero che ormai cancellare la gran parte del CVII e quasi tutto ciò che è avvenuto nel post-concilio - SPECIALMENTE nel campo del cosiddetto neo-ecumenismo, che è poi sconfinato nel sincretismo da decenni - sia cosa davvero possibile vista la strada ormai percorsa sciaguratamente dai gerarchi anche i più alti in questi decenni? No che non lo è. I buoi hanno lasciato tutti il recinto da molto tempo, ma alcuni tra i pastori (che pure forse anche a ragione riteniamo tra i più illuminati) sembra se ne accorgano solo adesso. Mons. Lefebvre lo denunciò invece disperatamente tra i primissimi, fino all'ultimo momento della sua vita, ma fu lasciato colpevolmente solo.

    Non illudiamoci quindi amici miei: qua ormai solo Dio può resettare il tutto e far ripartire la Sua Chiesa quasi da zero, magari - non lo so - attraverso uno scisma dichiarato apertis verbis da qualche prelato iper-coraggioso amante della Verità e inevitabilmente perseguitato. Non vedo sinceramente moltre altre vie d'uscite, almeno tra quelle umanamente prevedibili.

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  21. La Chiesa ha avuto come compito non quello di risolvere i problemi sociali, ma quello di EVANGELIZZARE.
    (Luigi Negri)

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  22. Profezie sulla fine dei tempi11 maggio, 2019 09:12

    Il cavallo di Troia.

    Il documento di Abu Dhabi è un cavallo di Troia?

    È questo il modo in cui, oggi più che mai, il male si insinua nel mondo. E lo possiamo verificare in ogni campo! Prendiamo, per esempio, i contrattoni bellissimi che promettono mari e monti, ma c'è quella parolina o clausolina quasi invisibile che, tuttavia, rende il contratto l'opposto di ciò che si credeva di firmare.

    Lo stesso possiamo dire per alcune meravigliose leggi che, tuttavia, hanno quel comma, quella frase o parola, che cambiano profondamente l'applicazione della legge.

    Quindi, due sono i sistemi con cui il male viene perpetrato, oggi, a livello politico e religioso:
    1) mettere la mela marcia nel cesto di mele sane;
    2) avvelenare la mela, così da risultare bella e appetitosa fuori, avvelenata dentro.

    Va detto che diverse volte è stato profetizzato che negli ultimi tempi il male sarebbe stato vestito di bene. Del resto, lo sappiamo, satana si traveste da angelo di luce.

    Queste sono le conquiste sociali, vittorie del bene, del buon senso e della società evoluta e senza Dio, perché, lo sappiamo, Dio è una superstizione sorpassata, roba da medioevo, e i cattolici sono bigotti trogloditi. E sarà cosi, almeno finché il Signore non sbufferà, stufo del nostro comportamento. Allora "tutti sapranno che Lui è il Signore".

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  23. Profezie sulla fine dei tempi11 maggio, 2019 09:14

    ...segue

    Una precisazione è doverosa: in occidente non è mai esistito, in qualsiasi campo umano e soprannaturale, un periodo più luminoso, splendente e ricco come il medioevo. Mai. E, guarda caso, è il periodo più glorioso della Chiesa. Almeno fino al 1700, con l'arrivo dei massoni che dichiararono guerra al cattolicesimo e alla Chiesa. La legge Rattazzi la dice lunga.

    Tornando alle conquiste sociali laiche (meglio dire atee), è stato spacciato tutto per sommo bene. La Chiesa di Cristo, che pur essendo nel mondo non è del mondo, ahimé, vi si sta adeguando. E, guarda un po', il cavallo di Troia è il sistema che anche la chiesa sta adottando: eccetto una santa minoranza, il resto del clero è stato sviato dalla retta via per le logiche mondane, pressando per raggiungere, realizzare, progetti che umanamente sembrerebbero anche belli, ma che nei fatti sono pesantemente contrari alla dottrina cattolica. Di esempi ce ne sarebbero tanti, ma ne voglio fare uno solo qui.
    Leggendo la bacheca Facebook, l'amico Giuseppe Panettiere ha postato quel famoso brano del documento firmato dal papa ad Abu Dhabi... e mi ha fatto riflettere!
    Ora, comprendo che hanno fatto di tutto per confonderci culturalmente, quindi complicare il linguaggio, introducendo il concetto popolare che una parola vale l'altra. Ma non è così! Il linguaggio è una scienza, uno strumento di precisione. E non posso pensare che se in un documento simile c'è scritto A, si debba interpretare B.
    Lungi da me il voler discutere del papa, che, tra l'altro, avrebbe la scusante di non essere italiano. Ma gli altri, islamici inclusi, che hanno letto e apporovato il documento, hanno studiato? Conoscono il significato delle parole?

    Non mi riferisco alla ormai nota faccenda del pluralismo religioso, che già non è nella dottrina cattolica. C'è, altresì, un aspetto perfino più grave, che, tuttavia, molti interpreteranno ad cacchium, a modo loro.

    Il passaggio recita:

    «La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione. Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani. Questa Sapienza divina è l’origine da cui deriva il diritto alla libertà di credo e alla libertà di essere diversi. Per questo si condanna il fatto di costringere la gente ad aderire a una certa religione o a una certa cultura, come pure di imporre uno stile di civiltà che gli altri non accettano».

    Ora, va bene tutto ma, se togliamo tante parole e arriviamo al succo, diventa:

    «La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di espressione e di azione. Il pluralismo e le diversità di sesso, sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani. Questa Sapienza divina è l’origine da cui deriva il diritto alla libertà di essere diversi. Per questo si condanna il fatto di imporre uno stile di civiltà che gli altri non accettano»

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  24. Profezie sulla fine dei tempi11 maggio, 2019 09:14

    ....segue/2

    Le parole tolte non cambiano il senso del brano, che rimane invariato, solo che ristretto, circoscritto ad uno solo dei vari campi citati: lingua, razza, religione etc.

    Insomma, un cavallo di Troia in cui ci hanno ficcato il gender?
    Umanamente e giuridicamente parlando, va benissimo, perché ognuno è libero. Ma dal punto di vista dottrinale, qui c'è un grande errore: il sesso è un dualismo che, agli occhi di Dio, viene eliminato quando i due "diventano una carne sola". Anzi, nemmeno un dualismo, ma una complementarità! Ciascuno, nella coppia, è la metà che unita all'altra metà formano un corpo solo, una carne sola. Questo dice il Signore. Non di diversità si tratta, quindi, ma di complementarità; non differenze, ma mancanze: ciò che manca all'uno ce l'ha l'altro,
    50% di DNA ciascuno per dare la vita! Il sesso, ricordiamolo, agli occhi di Dio è finalizzato alla procreazione e non al piacere. Per cui, se anche la scienza, la legge, la cultura affermano che il sesso è piacere, Dio no! Dio ci dice che il piacere è un valore aggiunto, un dono in più in un atto che serve solo a dare la vita.
    Puo, quindi, la Chiesa cattolica affermare che il sesso è sapiente Volontà di Dio affinché se ne faccia ciò che si vuole?

    Qualcuno, ora, potrebbe obiettare che comunque al sesso è riferito solo il concetto di diversità e non il pluralismo. Non è così, ma ok, prendiamolo per buono e rifacciamo "l'esperimento linguistico" e vediamo cosa ne esce:

    «La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di pensiero, di espressione e di azione. Le diversità di sesso sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani. Questa Sapienza divina è l’origine da cui deriva il diritto alla libertà di essere diversi. Per questo si condanna il fatto di costringere la gente ad aderire a una certa religione o a una certa cultura, come pure di imporre uno stile di civiltà che gli altri non accettano».

    In altre parole, la fedeltà coniugale e la purezza, la santità morale e sessuale del matrimonio, spariscono. Ognuno è libero di fare sesso secondo le proprie pulsioni.
    Nulla da ridire, umanamente: ognuno è libero e io non condanno nè giudico nessuno. Ma dal punto di vista dottrinale, non è un'eresia, è peggio! Qui si dice, sostanzialmente, che gli uomini e le donne devono essere liberi di fare ciò che vogliono, purché vi sia fratellanza umana. Ognuno è libero! È dio di sè stesso!!!

    Ma questo non è il comandamento di lucifero?
    Sii il dio di te stesso. Mangia la mela e sarai dio!

    Ecco il cavallo di troia.

    E lo ribadisco che non è mia intenzione giudicare nessuno: né poligami, né adulteri, nè omosessuali, nè nessuno. Umanamente e civilmente, ho rispetto per tutti. Nè mi sogno di giudicare Bergoglio, non sta a me giudicare le persone.
    Ma la Chiesa può sottoscrivere un documento simile? Essendo io battezzato, ho il diritto e dovere di avere risposte? Perché qui due sono le possibilità: o sbaglia la chiesa, o sbaglia Dio. Se poi qualcuno ha una diversa
    spiegazione linguistica o dottrinale, ben venga. Ma a me sembra proprio un cavallo di Troia!

    Lode a Gesù e Maria SS.

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  25. Un conto sono i discorsi ecumenici e inclusivi che possono fare gli uomini attaccati a questa terra; un conto sono i discorsi del Cielo...

    Bruno Cornacchiola, ex protestante, si interroga: "Non posso farmi l’idea che tutte le religioni portano alla redenzione. Tutte le religioni, dicono oggi, danno la salvezza. Ma allora perché Gesù è venuto, se già esistevano tante religioni? Gesù dice: ‘Chi crede in Me sarà salvo’; non chi crede alla sua religione. Se anche i protestanti si salvano, perché la Vergine mi è venuta a chiamare e mi ha detto di rientrare nell’Ovile santo, quando poteva lasciarmi benissimo dov’ero, fra gli avventisti?”.

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  26. Guelfo rosa su RS11 maggio, 2019 14:05

    Alla luce di certe posizioni, prendiamole pure per buone, mi domando come si possa ipotizzare la non pertinacia di Bergoglio. L’ammonizione è avvenuta a voce in privato, poi per iscritto in privato una prima volta, poi per iscritto in privato una seconda volta, poi in pubblico attraverso le note dichiarazioni. Tra l’altro l’ammonizione è su un principio basilare della dottrina, anzi – possiamo dire – sul Primo Comandamento, inoltre è fatta da un vescovo residenziale, dunque dotato di giurisdizione. Insomma, anche volendo concedere molto ad alcune impostazioni, non sarebbe una “mezza supplica” sulla liturgia con il “Breve esame critico” di Bacci e Ottaviani ma una richiesta di correzione puntuale su un gravissimo fatto inerente il fondamento diretto della Fede. Se stiamo a ciò che ha dichiarato Schneider si tratta di un intervento specifico volto a far modificare un testo. Se non è una “monizione” questa, non si sa cosa possa esserlo. Già diversi atti precedenti (avvenuti nel corso di questi anni) credo renderebbero inequivocabile il fatto che Bergoglio sia pertinace (per usare espressioni care ad alcuni: “eretico formale”) ma dopo fatto questo cadono le ultime scuse. Altrimenti, perdonate: come si prova la pertinacia? Gliela devono tatuare o marchiare a fuoco? La gerarchia della Chiesa, attraverso un suo vescovo residenziale, ha già reso nota la pertinacia di Bergoglio, che da mesi si ostinerebbe (ancora una volta e ancora di più) a propalare un’eresia, privatamente e pubblicamente denunciata.

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  27. FORSE QUALCOSA STA CAMBIANDO... (FORSE)

    Papa Leone XIII...IERI
    "Con l'aprire le porte a persone di qualsiasi religione, si ottiene il vantaggio di persuadere il grande errore moderno dell'indifferentismo religioso e della paritá di tutti i culti, via opportunissima per annientare le religioni tutte.
    Qual'è il modo per annientare le religioni? Quello di considerarle alla stessa stregua: quello di far perdere l' identità di ciascuno.
    Qual' è il proprium della religione cattolica? Gesù Cristo, ossia la salvezza operata da Dio, mediante Gesù Cristo.
    Il nostro, è il Dio di Gesù Cristo e il nostro dialogo, non può che avvenire per mezzo di Gesù Cristo perchè è Lui la parola fatta carne".

    Bergoglio...OGGI
    "Ma quello che Dio vuole è la fratellanza tra noi, e in questo viaggio, con i musulmani...noi siamo tutti fratelli e dobbiamo lavorare per la fratellanza"
    "Servire la speranza, in un tempo come il nostro, significa anzitutto gettare ponti tra le civiltà".

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