Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 13 marzo 2019

Secondo colpo: Josef Seifert punta alle orrende conseguenze della Dichiarazione di Abu Dhabi

Il filosofo Joseph Seifert aveva già espresso Gravi preoccupazioni per il documento di Abu Dhabi firmato da Papa Francesco [qui]. Le dichiarazioni che seguono fanno riferimento a quanto riferito da Mons. Schneider dopo la visita ad limina in Vaticano [qui].
Commentavamo in diretta qui. [Vedi anche  : Schneider qui - Müller qui - Burke qui - Morselli qui

La Dichiarazione di Abu Dhabi di papa Francesco implica "la fine della Cristianità" ed è "l'eresia di tutte le eresie", ha detto il filosofo Josef Seifert a Gloria.tv.
La dichiarazione afferma che Dio ha voluto religioni diverse.
Tuttavia, il 1° marzo, Francesco ha spiegato al vescovo Athanasius Schneider che intendeva solo la volontà permissiva di Dio ("Dio permette") e non la volontà positiva ("Dio vuole"). [qui]
Seifert definisce questa spiegazione "insufficiente”, perché la dichiarazione è "completamente inaccettabile" e non può essere corretta da una conversazione privata, deve essere revocata pubblicamente. Inoltre, la spiegazione di Francesco è fallace, perché non serve alcuna dichiarazione solenne per precisare che nulla esiste se non "permesso" da Dio, anche la caduta di Satana o lo sterminio di milioni di persone ad Auschwitz, spiega Seifert.
Il filosofo fa un esempio: "Immaginiamo che il Papa abbia detto: 'Dalla creazione, Dio ha voluto la diversità di uomo e donna e l'omicidio di milioni di persone ad Auschwitz.’ Allora, tutto il mondo si sarebbe scandalizzato e il Pontefice si sarebbe dovuto scusare per una dichiarazione così terribile. Il fatto che Dio permetta tali malignità è totalmente diverso dalla sua volontà creativa e positiva: Non si possono citare entrambe nella stessa frase".

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo alcuni, le accuse al card. Pell sarebbero arrivate dopo che aveva scritto questo su Bergoglio ....

https://cnsblog.wordpress.com/2014/10/24/cardinal-pell-promises-no-doctrinal-backflips-at-next-family-synod/

fabrizio giudici ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fabrizio giudici ha detto...

Come è stato commentato da alcuni, l'ammissione da parte di Bergoglio del proprio errore senza provvedere a correggere il documento firmato (cosa improponibile: ve l'immaginate la reazione degli islamici?) è semplicemente l'ennesimo episodio di sfacciata doppiezza: dire una cosa a Tizio e l'opposto a Caio, per soddisfare entrambi. Nel frattempo, tirare dritto con il proprio programma.

Anonimo ha detto...

Da tempo medito sul cosiddetto nuovo paradigma della Chiesa in uscita, che sta caratterizzando il pontificato di Francesco. E credo si possa dire che si tratta di un’uscita, in primo luogo, da se stessa. Perché questa Chiesa molto orizzontale, tutta volta al soccorso umanitario ma così poco propensa a occuparsi delle cose ultime è una Chiesa snaturata.... Una Chiesa che ha perso la trascendenza...
Marcello Veneziani.

Anonimo ha detto...


OT. Blondet. Insuperabile :

https://www.maurizioblondet.it/usa-una-vecchia-tigre-di-paglia/

Anonimo ha detto...

Il nostro compito di Cattolici è fare tutto il possibile per rimettere ordine nella Chiesa. Da questo ritrovato ordine dipende l'esistenza di un essere umano migliore.

boldie ha detto...

La frase non si può correggere e non si può interpretare diversamente da come appare. Il testo infatti è tale che implica necessariamente la volontà divina nel differenziare lingue, razze, ecc. Il problema è appunto l'estensione indebita alle religioni. Bergoglio ha detto proprio quello che intendeva dire. Quindi la dichiarazione è da rigettare in toto in quanto eretica.

Anonimo ha detto...

Gira in rete la foto del 6 marzo u.s. del jefe con una delegazione di cattolici LGBT+ della diocesi di Westminster, che hanno avuto posti d'onore all'udienza e ricevuti poi, dopo la foto ricordo.........

Gederson Falcometa ha detto...

Le parole di Francesco nella Dichiarizione di Abu Dhabi, sono lo sviluppo da quanto ha affermato nella Evangelii Gaudium:

"254. I non cristiani, per la gratuita iniziativa divina, e fedeli alla loro coscienza, possono vivere «giustificati mediante la grazia di Dio»,[199] e in tal modo «associati al mistero pasquale di Gesù Cristo».[200] Ma, a causa della dimensione sacramentale della grazia santificante, l’azione divina in loro tende a produrre segni, riti, espressioni sacre, che a loro volta avvicinano altri ad una esperienza comunitaria di cammino verso Dio.[201] Non hanno il significato e l’efficacia dei Sacramenti istituiti da Cristo, ma possono essere canali che lo stesso Spirito suscita per liberare i non cristiani dall’immanentismo ateo o da esperienze religiose meramente individuali. Lo stesso Spirito suscita in ogni luogo forme di saggezza pratica che aiutano a sopportare i disagi dell’esistenza e a vivere con più pace e armonia. Anche noi cristiani possiamo trarre profitto da tale ricchezza consolidata lungo i secoli, che può aiutarci a vivere meglio le nostre peculiari convinzioni".

bedwere ha detto...

La logica e Bergoglio, l'acqua e l'olio.

Alessandro Mirabelli ha detto...

OT: il sindaco leghista di Alessandria ha concesso il patrocinio del Comune per il gay pride che si terrà il 1^ giugno in questo capoluogo di provincia.

Anonimo ha detto...

....e sempre peggio:
il vaticano approva il farmaco che fa diventare adulti gay !
http://www.lanuovabq.it/it/farmaco-blocca-puberta-ebbene-si-nulla-osta-dal-vaticano

Anonimo ha detto...

.....e ancora peggio:
il vaticano approva il farmaco per far crescere adulti gay
http://www.lanuovabq.it/it/farmaco-blocca-puberta-ebbene-si-nulla-osta-dal-vaticano

Anonimo ha detto...

"....Bergoglio ha detto proprio quello che intendeva dire. Quindi la dichiarazione è da rigettare in toto in quanto eretica."
Dunque egli attribuisce a Dio in Persona la precisa volontà che i popoli seguano diverse religioni, a pari merito col cristianesimo ?
e non basta allora (senza contare tutto il resto di sei anni sciagurati) questa dichiarazione così palesemente eretica, per rendere questo papa deponibile de jure ?

Anonimo ha detto...

Senza dimenticare che, in passato, Bergoglio, ha già dichiarato che la multireligositá è una grazia. La "correzione, dunque, è falsa ed ipocrita.

Anonimo ha detto...

Roberto De Mattei, in questa intervista, dichiara che il pontificato di Bergoglio è già concluso e che stiamo per assistere alla sua caduta
v. dal min. 14:03 in poi
https://www.youtube.com/watch?v=560lPuPxyoA

fabrizio giudici ha detto...

@anonimo delle 22:20

D'altronde con il Sinodo 2019 introdurrà i preti sposati e potrà considerare conclusa l'attuazione del programma San Gallo. Il resto verrebbe da sé, come evoluzione del "processo". In questi giorni stavo pensando che mentre all'inizio del pontificato ci è stato comunicato quasi subito un "cronoprogramma" (i sinodi del 2014 e 2015, poi quello del 2019), non mi risulta ci siano altri eventi eclatanti previsti dopo il 2019. Potrebbe essere un segnale.

Se poi verrà travolto dagli scandali, ai pupari converrà puntare su un Tagle, che per quanto so è eretico, ma non sono noti scheletri nell'armadio (per ora).

Anonimo ha detto...

La chiesa non è e non sarà mai in fase terminale; sono gli uomini che la guidano (e spesso molto male) che sono in fase terminale e dovranno rendere conto al suo Fondatore, Gesù Cristo. Stanno annacquando la dottrina, stanno andando a braccetto con chi nel passato l'ha umiliata e lacerata con scismi ed eresie; fanno la pace con il "mondo" inteso in senso biblico (l'anti Cristo, il peccato...) adattando il vangelo ai capricci dell'uomo...questi uomini di chiesa sono in fase terminale.
http://www.occhidellaguerra.it/francia-chiesa-malata/

Anonimo ha detto...


"La Chiesa non sarà mai in fase terminale, solo i membri corrotti di essa..."

In quanto "corpo mistico di Cristo" la Chiesa non può entrare in fase "terminale". Giusto.
La sua parte soprannaturale non può esser distrutta e sparire. C'è anche la
promessa divina del non prevalere dell'inferno nei suoi confronti, riferita
alla Chiesa visibile, ossia alla parte della Chiesa naturale o nel mondo,
includente la Gerarchia e i fedeli.
Questa promessa resta valida però è un fatto che la Chiesa appunto visibile
sembra un malato terminale perché da un lato la dottrina, la pastorale, i
costumi di parte consistente della Gerarchia, tutto ciò appare corrotto e
non cattolico; dall'altro, c'è un impressionante e costante calo nelle vocazioni, nella
frequenza alla Messa mentre le apostasie abbondano, a favore di sette protestanti
e delle altre religioni. In passato, nei periodi di crisi e di decadenza, non
si assisteva alla "desertificazione" della Chiesa. Scoppiavano lotte terribili,
nel Medio Evo, ma la Chiesa visibile rimaneva nonostante tutto vitale, trovando la forza di reagire e migliorarsi.
Con lo scisma protestante il cristianesimo ha subito una sostanziale mutazione, non in
bene, ovviamente, con l'introduzione dell'individualismo del "libero esame" (per limitarci a questo). Ma tuttavia si erano conservati valori cristiani (alcuni) anche presso gli eretici mentre la Chiesa mostrò una notevole capacità di ripresa, sul piano religioso e morale.

Oggi, invece, si ha l'impressione che, per la prima volta nella sua storia, la Chiesa cattolica non abbia più le forze per riprendersi. Il guasto provocato dal famigerato VAticano II sembra esser stato appunto di carattere letale: tutto è stato cambiato a favore della mentalità del SEcolo, dalla liturgia alla dottrina (ecumenismo, nuovo concetto di Chiesa, di Incarnazione etc) alla pastorale (sinergia con tutte le altre religioni per realizzare l'unità del genere umano etc). Di fatto, questa Chiesa visibile non è più cattolica in molti suoi aspetti, giusto che sia in piena decadenza.

La promessa del Signore, che l'inferno non prevarrà, rimane sempre valida, ovviamente. Si spera quindi che le forze che stanno ancora timidamente cercando di opporsi al disastro dall'interno della Chiesa possano per grazia di Dio prevalere, un giorno. Timidamente assai, bisogna dire: è incredibile che, di fronte allo sfacelo dominante e sempre più ampio (che fa giustamente parlare di "fine della Cristianità"- J. Seifert) non si abbia ancora il coraggio di risalire alla sua causa prossima più ovvia ossia al Vaticano II; che si appaia ancora terrorizzati di discutere il tabù, il feticcio rappresentato da quel funesto Concilio.
T.