Una inconsueta Domenica delle Palme senza ulivo, ma soprattutto senza Messa 'coram populo'.
L'immagine è quella del desiderio e dell'attesa che tutto torni secondo la volontà del Padre, nel Figlio ad opera dello Spirito Santo e per la tenera e potente intercessione di Maria Vergine, Madre del Signore e nostra.
Tieni fisso lo sguardo su Gesù, sorridi se non puoi fare altro, spreca il profumo di nardo, prepara e coltiva il futuro, dentro questo presente.
Oggi il vangelo della Liturgia Ambrosiana ha fornito uno spunto vitale. L'esagerazione di chi ama e adora Gesù fino a sprecare il costosissimo olio profumato, ma anche il delicato servizio di Marta o l'amicizia di Lazzaro, che commosse Gesù fino alle lacrime, è cosa ben differente dall'essere discepoli come Giuda, attenti all'economia e per questo più inclini al tradimento. E non perché gli interessasse veramente dei poveri, ma in quanto intimamente ladro: rubava amore, rubava una rendita di posizione, teneva la cassa e teneva soprattutto a far cassa, riempiendosi la bocca di filantropia. Così trovò a chi vendere Gesù: ad ad altri religiosi che invidiavano Gesù, perché molti se ne andavano via da loro a causa di Lui. Già che c'erano, pensarono doveroso togliere di mezzo anche Lazzaro, non si sa mai...
Per stare al tema, ringraziando l'infaticabile Mic per il bellissimo articolo, Maria come "discepola" è di un'altra pasta. Lei ama Gesù in un modo che compendia quello di Marta, di Maria e di Lazzaro, dei veri amici di Gesù. E a lei è affidato Giovanni, il suo prediletto.
La Madonna è una creatura del tutto unica, nella sua semplice, umile e vera creaturalità.
È stata preparata da Dio al ruolo come altri nella storia e ha dato il suo assenso totale.
Si è fatta umile ancella del Signore, ha accettato e fatto la volontà di Dio in lei.
Dà carne umana al figlio, senza trasmetterle la corruzione ereditata dal peccato originale.
Il ruolo di Maria si mantiene defilato, per essere riconosciuto man mano nei secoli attraverso la fede della Chiesa e dei suoi santi che ora la venerano come Regina del Cielo, nella gloria degli angeli e di loro stessi, tutti uniti a glorificare Dio. Recitiamo insieme l'ultima decina del rosario con questa immagine davanti.
Pian piano la sua specialissima maternità, la sua Immacolata Concezione, l'assunzione gloriosa e l'essere Regina del Cielo, si sono fatti strada nella fede della Chiesa, anche dogmaticamente, con la forza del dogma che con tanta passione ci ha consegnato Mons. Livi.(1)
Nel 1947, in una rivelazione a Bruno Cornacchiola [qui - qui - qui], si è presentata come Vergine della Rivelazione(2), misteriosamente associata alla Trinità. È come il sigillo a una vicenda che ha preso le mosse da Eden, con Dio a prefigurare a Satana la stirpe che gli schiaccerà il capo; questa vicenda è passata dal Calvario, quando Gesù fu Agnello immolato e il suo sangue ha sostituito quello che bagnava l'hilasterion, con a guardia i Cherubini posti a guardia dell'albero della vita dai tempi della cacciata da Eden. Adesso siamo all'atto conclusivo, quello degli Apostoli degli ultimi tempi annunciati da un cantore della Beata Sempre Vergine, San Luigi Maria Grignion de Montfort: saranno loro a fungere da aiutanti e a far corona alla Regina nel momento del trionfo del suo Cuore Immacolato. (Tralcio)
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1. "Le verità dogmatiche sono di per sé irreformabili, ed è proprio per questo che la Chiesa le enuncia attraverso le cosiddette “definizioni” o “formule dogmatiche”, che non possono essere cambiate e tanto meno contraddette: e non per “conservatorismo”, ma per pura e semplice logica, perché non possono esserci valide ragioni per cambiare una verità che la Chiesa ha accertato una volta per sempre come rivelata da Dio (gradualmente) per mezzo dei Profeti e poi (definitivamente) per mezzo del Figlio. L’immutabilità del dogma è il principio logico che regge tutta la funzione magisteriale della Chiesa e in base ad essa si giustifica la stessa autorità del Papa come supremo Maestro della fede per tutti i cristiani".
2. «Io sono la Vergine della Rivelazione. Io sono Colei che sono nella Trinità Divina». La Vergine Maria ci ricorda che Lei è intimamente legata alla SS. Trinità.
Una pakistana in Italia
RispondiEliminaOgni anno dopo la Messa della Domenica delle Palme, riportavamo i nostri rami dei palmi a casa. I miei genitori ci dicevano di mettere quei rami all'ingresso delle porte e finestre della nostra casa (che restano là tutto l'anno) in modo che il male ne rimanesse fuori. I vecchi rami che c'erano già erano bruciati e le ceneri mettevamo al terreno delle nostre piante.
Anche le candele che accendiamo durante la Veglia Pasquale erano portate a casa. Queste candele conserviamo e usiamo per pregare per le situazioni difficili (e credetemi abbiamo visto accadere miracoli con queste candele).
Anche l'anno scorso ho portato i rami a mia casa qui in Italia e sono ancora messe su ogni finestra e all'ingresso.
Quest'anno purtroppo non posso aver ne uno o l'altro e provo una grande tristezza. Già dal inizio della Quaresmia sento male (come tutti voi) per non poter partecipare alla Santa Messa o ricevere la Comunione (per favore non mi parlate della Comunione Spirituale).
Ora che siamo entrati nella Santa Settimana sento più fortemente la mancanza di tutto ciò :(
Non ho mai pensato che potremmo perdere quel privilegio perché ho dato tutto per scontato. Ma ringrazio Dio per questa esperienza perché mi ha fatto capire come sarebbe stata la mia vita senza la Sua presenza in essa.
Non vedo l'ora che finisce questa tempesta in modo che potrò di nuovo entrare nella chiesa e partecipare alla Santa Messa ed essere in grado di ricevere Cristo nella Comunione.
Buona Domenica delle Palme a tutti!
(Zarish Neno)
Zuppi stamattina, dal carlino:
RispondiElimina"Questa emergenza - ha spiegato il cardinal Zuppi - ci ha fatto maturare una consapevolezza importante: avevamo la presunzione di restare sani pur abitando un pianeta malato. E' giusto curare noi stessi, ma non possiamo dimenticare che dovremo curare anche il pianeta. Anche questa operazione è lotta per la vita, come rispettare le regole che adesso ci chiedono di restare lontani solo fisicamente e non spiritualmente"
insomma, la laudato si' impera. Il virus ce l'avrebbe portato il fatto di non aver curato abbastanza madre natura madre terra
Lettera inviata a S.E. Mons. Guglielmo Borghetti, Vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia
RispondiEliminaEccellenza reverendissima,
ci rivolgiamo a Lei in qualità di semplici fedeli cattolici, che nella nostra Diocesi hanno dato vita ad un Presidio locale della Confederazione dei Triarii (di cui a piè pagina Le alleghiamo il link di riferimento), dedicato al Cuore Immacolato di Maria.
In questo periodo così provante dal punto di vista tanto umano che spirituale, in cui siamo chiamati a vivere come cattolici la nostra fede la cui fragilità non è misurabile, abbiamo quanto mai bisogno del sostegno dei nostri pastori, che infatti fino ad oggi non si è fatto attendere, anche se attraverso mezzi ai quali non eravamo abituati e di cui avremmo fatto volentieri a meno, mezzi che, nonostante tutti i loro limiti, accogliamo come grazia ulteriore di Nostro Signore Gesù Cristo.
Abbiamo appreso dalle Sue disposizioni per la Settimana Santa, la Sua intenzione di “evitare la trasmissione di celebrazioni parrocchiali poco idonee sotto l’aspetto tecnico” rinviando alle Celebrazioni del Santo Padre trasmesse tramite TV2000 ed altri emittenti cattoliche. Questo per noi, e per le nostre famiglie, rappresenta una difficoltà ulteriore, in quanto da diversi anni ci siamo avvicinati alla forma straordinaria del Rito Romano secondo il Messale edito da papa Giovanni XXIII nel 1962, secondo le norme stabilite dal Motu Proprio di papa Benedetto XVI, trovandone grande giovamento e consolazione.
È nostra intenzione, quindi, far affidamento sulla Sua sensibilità e cura di Pastore, chiedendole di estendere la possibilità di seguire le celebrazioni pasquali, anche attraverso fonti che pur non disponendo di risorse tecniche di prestigio, ma comunque sufficienti, rispondono come nessun’altra alle nostre esigenze spirituali di fedeli.
Certi di trovare conforto nella Sua risposta, Le assicuriamo la nostra preghiera invocando su di Lei e su tutta la diocesi di cui è Pastore le grazie pasquali.
A rappresentanza del Presidio Triarii “Cuore Immacolato di Maria”, Silvano Dottori
https://www.confederazionetriarii.it
https://www.youtube.com/watch?v=zO5o--XnssE
RispondiEliminaIn un giorno più di 160000 visualizzazioni!
FRASCATI (cronaca) - Il pastore diocesano ed alcuni fedeli presenti ora rischiano una pesante sanzione
RispondiEliminaE' stata una Santa Messa per la domenica delle Palme insolita ed amara.
Insolita per l'impossibilità di celebrare funzioni come sempre in questo difficile periodo, amara perché nonostante i divieti e le prescrizioni, del Governo italiano e della Chiesa romana (che ha vietato la celebrazioni a porte aperte), nella Cattedrale di San Pietro di Frascati questa mattina sono dovuti intervenire gli agenti della polizia locale, della polizia di Stato ed i carabinieri nel corso della funzione che il vescovo Martinelli stava celebrando di fronte - a quanto risulta - ad una cinquantina di fedeli. Si sarebbe trattato per lo più di anziani.
Ora il vescovo ed alcune delle persone presenti rischierebbero una pesante sanzione per la possibile violazione delle norme in materia di contenimento dell'epidemia da coronavirus. A procedere è la polizia locale di Frascati. La messa, secondo disposizioni, avrebbe dovuto svolgersi a porte chiuse.
LEGGI Il Papa in una San Pietro desolante. "Giovani, guardate ai veri eroi di questi giorni. Mettete in gioco le vostre vite"
Pochi giorni fa proprio in una sua disposizione, il vescovo scriveva: "i Riti della Settimana Santa 2020 siano eventualmente celebrati unicamente nelle chiese parrocchiali, a porte chiuse, senza concorso di popolo, con al massimo 6 persone addette ai vari servizi liturgici e di trasmissione informatica, nel rispetto delle norme sanitarie prescritte e con la prevista autocertificazione, recante la motivazione: “per comprovate esigenze lavorative”. (LEGGI Diocesi di Frascati, le disposizioni del vescovo per la Settimana Santa e per Pasqua).
Nella video diretta della Messa diffusa in streaming su Youtube viene costantemente e solamente inquadrato l'altare con i celebranti.
https://www.ilmamilio.it/c/comuni/24185-frascati-le-forze-dell-ordine-interrompono-la-messa-del-vescovo-in-cattedrale-presenti-circa-50-fedeli.html
Sulla Messa a Frascati, le parole del Vescovo:
RispondiEliminahttps://www.ilmamilio.it/c/comuni/24199-messa-a-porte-aperte,-le-parole-del-vescovo-non-erano-50-persone-faremo-meglio-a-pasqua.html
FORSE OGGI LA DOMENICA DELLE PALME PIÙ TRISTE DELLA MIA VITA: ATEISMO DI STATO COMUNISTA CON PLACET PAPALE
RispondiElimina(Puccio Vannetti)
https://www.youtube.com/watch?v=InP0CkEnmi4
RispondiEliminaNon pubblicate links senza indicazione del contenuto, per favore
EliminaJosh.
RispondiEliminabisognerebbe chiedere a Zuppi se la peste manzoniana o quella descritta da Tucidide o quello dimBoccaccio avvennero perché la Natura era troppo rigogliosa, tra boschi lussureggianti, mari pescosissimi, foreste colme di selvaggina, lupi ed orsi, e tutto il mondo animale e vegetale prosperava, fuorché l’uomo, visti i livelli di povertà e fame che affliggevano le classi più umili.
https://www.ilmessaggero.it/vaticano/santo_sepolcro_chiuso_pasqua_coronavirus_israele_ultime_notizie_4_aprile_2020-5151352.html
RispondiEliminaP. Serafino M. Lanzetta catechesi dal titolo
RispondiElimina" Dio castiga? "
https://m.youtube.com/watch?v=O-ajeOcGApI
RispondiEliminaIl discorso della Regina Elisabetta alla nazione britannica è stato lodato dai nostri media. Ha ricordato ai britannici le virtù dei padri, li ha invitati ad essere forti e disciplinati come loro, ad essere solidali, ad impegnarsi in una battaglia che viene combattuta in tutto il mondo. Ha ringraziato tutti coloro che operano a favore dei malati.
Concetti semplici, senza colpi d'ala. Salvo errore, Dio non l'ha mai nominato. La lotta contro la malattia è tutta un fatto terreno, di disciplina e forza di volontà.
Oggi a Londra, dicono le cronache, la giornata era splendida. I parchi londinesi erano pieni zeppi di gente alla faccia del divieto, dato in forma di consiglio per ora, di non creare affollamenti per rispettare le distanze.
JOhnson sta male, l' hanno ricoverato in ospedale. La febbre è sempre alta.
Il morbo non lo molla. Dispiace per lui. Sempre per la cronaca, il suo governo poco tempo fa ha fatto una cosa terribile contro la semiautonoma Irlanda del Nord. La regione è da quasi due anni senza governo effettivo, per l' ostruzionismo dei nazionalisti irlandesi, il Sinn Féin, formazione marxista, abortista, omosessualista etc. Johnson ha costretto l' Irl. del NOrd ad adottare la legislazione inglese sull'aborto, finora respinta in nome dell'autonomia, minacciando inc aso contrario di commissariare l'autonomia nordirlandese. Anche sull'omoconnubio ha costretto a muoversi nella direzione del resto della Britannia. L' Irl. d. Nord aveva ancora la legislazione del tempo della Regina Vittoria, che puniva duramente l'aborto volontario come grave reato.
Solo SAlvini ha avuto il coraggio di dire che "la scienza non basta, occorre anche Dio" nella presente situazione. Certo, se il Vaticano volesse, si potrebbe trovare il modo di fare le funzioni della Settimana Santa, almeno in una parte delle chiese, magari con il numero chiuso, per dire, con qualche adattamento, in modo da avere un minimo di fedeli dentro la chiesa. Si può capire la paura dell'autorità civile, traumatizzata dalla pandemia e in evidente affanno su tanti fronti, con l'incubo per di più del crollo economico.
Ma l'impressione è che il più ostile alla ripresa del culto pubblico sia proprio il Vaticano. Dopotutto la perdita di sacralità del culto cattolico l'hanno provocata le riforme liturgiche, con i conseguenti abusi: il colpevole è la Gerarchia non il potere civile.
Tutto e il contrario di tutto...
RispondiEliminaIN ITALIA CI SONO SACERDOTI CHE STANNO FACENDO "MESSE CLANDESTINE" PER NON FAR MANCARE I SACRAMENTI... Se non lo sapevate, sappiatelo.
https://www.youtube.com/channel/UCbdHHxrHGdLCNEWsC86wtFA/videos?noapp=1&app=desktop&persist_app=1
RispondiEliminaAnonimo delle 1,07 .Taci ,il nemico ti ascolta.Ed è un nemico spietato di una cattiveria a mio parere diabolica.
RispondiElimina"Quando accadono le malattie e le epidemie ci guardiamo attorno spauriti e non ci rendiamo conto della nostra finitezza. Il virus ce lo fa capire: siamo zero, la malattia è il telegramma di Dio. Ovvero che Egli ci ricorda: dove andate? Avete sbagliato strada, correggetevi. Qui ci preoccupiamo di vivere qualche anno in più sulla terra, e resta insoluta la domanda: dopo? Abbiamo dimenticato la vita eterna."
RispondiEliminaDomenica mattina, mentre mi reco nella chiesa vicino casa mia, sono stato fermato per il controllo da due agenti di polizia. Avevo il foglio del permesso debitamente compilato e alla voce «lo spostamento è determinato da» avevo scritto: «Accesso a luogo di culto». Lo consegno all’agente, il quale strabuzza gli occhi e mi fa: «Sono basito. Che significa?». Rispondo: «Che sto andando in chiesa». E lui, di rimando: «Ma le Messe sono proibite». E qui il primo colpo al cuore. E la sensazione di essere osservato quasi fossi un pericoloso criminale; peggio, uno che non si rende conto della gravità del momento.
RispondiEliminaRiprendo: «Non si possono celebrare le Messe con la partecipazione dei fedeli, ma le Chiese possono rimanere aperte per chi vuole accedervi». Il nostro, poco convinto, mi fa: «Verificheremo». Ecco, penso fra me e me, cosa significa avere considerato le celebrazioni religiose al pari di qualsiasi altra «manifestazione ludica, sportiva o fieristica». Pazienza, mi dico.
Ma è proprio la pazienza a essere messa a dura prova, quando, al cospetto della carta di identità, lo zelante poliziotto, mi fa, non nascondendo la sorpresa: «Ah, lei è un magistrato!». Eh lo so, nessuno è perfetto, mi viene quasi da dire. Ma preferisco evitare lo humour: potrebbe essere frainteso. E allora opto per la modalità seria. «Mi rendo conto che le può sembrar strano che un magistrato senta la necessità di recarsi in chiesa. Ma, veda, è proprio in questi momenti che, soprattutto chi ricopre incarichi istituzionali, cerca il conforto di Dio, che è l’unico che può davvero tirarci fuori da questa sventura».
E qui la conversazione si fa davvero interessante, perché il nostro obietta: «E non è la stessa cosa pregare a casa? Che bisogno c’è di andare in chiesa?». Osservazione tutt’altro che peregrina, in effetti, perché la disposizione parla di ragioni che «determinano» lo spostamento. Gli rispondo: «Veda, sono fatto di carne e per sentirmi confortato ho bisogno di mettermi, quando posso, al cospetto di Dio. Ed è per questo che sento la necessità di andare a pregare dinanzi al tabernacolo, dinanzi a Gesù. Tutto qui». «Vabbè, dottò, vada pure», mi fa, oramai deposto il piglio inquisitorio iniziale, il bravo poliziotto.
Faccio per andare via, ma lo sguardo si posa su una bella «T» che giganteggia sul tabaccaio poco distante e mi viene spontaneo interpellare ancora il mio “controllore”. «Mi tolga una curiosità. Ma se io le avessi detto che stavo andando al distributore di sigarette, cosa mi avrebbe detto?». «Che era tutto a posto, dottò. E che dubbio c’è». E invece, il dubbio, anzi la certezza, è che per questo nostro mondo malato nel corpo e nello spirito, Nostro Signore Gesù Cristo valga meno di una sigaretta. Ed è davvero messo male se uno come me è chiamato a testimoniare che Ne abbiamo invece un bisogno tremendo.
Procuratore aggiunto, Napoli
Per la Testimonianza delle 8:23
RispondiEliminaGrande!!
Vangelo cantato nella Messa delle Palme San Clemente al Laterano
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=-2XJvnmWRXM&feature=youtu.be
LAUSDOMINI - Blitz nella parrocchia di San Marcellino a Lausdomini , dopo la messa della Domenica delle Palme. Gli agenti della polizia municipale hanno controllato i documenti di tutti i fedeli che erano presenti dentro e fuori all’edificio di culto per la Messa che dà inizio alla Settimana Santa.
RispondiEliminaSi è registrato un assembramento in chiesa. La funzione religiosa, tenuta dal parroco don Salvatore, era in diretta streaming ma la porta della chiesa era stata lasciata aperta.
E così i fedeli si sono fatti sopraffare dalla devozione e sono entrati per partecipare alla funzione o prendere i ramoscelli d’ulivo benedetti. Un assembramento non autorizzato che ha destato immediatamente preoccupazione.
Alcuni vedendo gli agenti si sono nascosti durante le operazioni di riconoscimento. Il parroco, che si è mostrato molto collaborativo, e' stato diffidato verbalmente dagli uomini della polizia locale, diretta dal maggiore Emiliano Nacar.
La paura è tanta. Proprio a Lausdomini si è registrato il primo decesso per Coronavirus della città. Resta un mistero l' origine del contagio. Il parroco è stato diffidato verbalmente a prestare più attenzione.
http://mobile.marigliano.net/articolo.php?ru_id=1&sr_id=26&ar_id=60490
Bergoglio oggi a Santa Marta:
RispondiElimina"Quando Gesù dice 'I poveri li avrete sempre con voi', vuol dire 'Io sono lì' e questo non è fare il comunista, questo è il centro del Vangelo. Saremo giudicati su questo".
"Questo non è fare il comunista" = Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Lo abbiamo detto e ripetuto.
RispondiElimina....
Sul tema ricorrente e martellante dei «poveri» possiamo pensare che è sacrosanto condannare una fede disincarnata (San Giacomo), ma non possiamo ignorare il senso della «povertà evangelica» che è quello dei «poveri in spirito», che sono coloro che riconoscono di aver bisogno di aiuto e lo chiedono (a Dio). Inoltre l'espressione: «I poveri sono il Vangelo» o «Gesù è presente nell’Eucaristia, qui è la Carne di Gesù; Gesù è presente fra voi, è la Carne di Gesù», mette sullo stesso piano la Presenza del Signore in Corpo Sangue Anima e Divinità nelle sacre specie con quella in questo caso dei disabili. Ciò ottiene l'effetto di sacralizzare in modo improprio la «carne» degli uomini sofferenti. Può andar bene come slogan (o neppure come tale), ma dalle parole del Papa ci si attende una valenza teologica, chiara ed inequivoca.
La «carne dei poveri» è quella di Cristo per «analogia», mentre nell'Eucaristia abbiamo il Signore Vivo e Vero...
È vero che Gesù ha detto «quel che fate ad uno di questi miei fratelli piccoli lo avete fatto a me»...(Mt 25,40). Gesù dice che quando diamo da mangiare agli affamati, vestito gli ignudi, visitato i carcerati, lo facciamo a Lui. Questo è ciò che muove e sperimenta chi opera nella carità perché vive la fede nella sua sempre ulteriore maturità e pienezza. E se questo è ciò che urge nel cuore e nella coscienza del papa sia come uomo che come pastore supremo, è ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato, ma non in esclusivo riferimento alla povertà materiale. Il pericolo da evitare è l'antropocentrismo e il rischio di una idolatria pauperista. Il fatto che quello che facciamo al povero lo facciamo a Cristo non significa che il povero sia Cristo e il fatto che il Vangelo ci insegna la povertà e ad amare i poveri non significa che la buona novella sia il povero o la povertà. Soprattutto l'amore e la cura che si deve al povero e che di fatto nel povero si dà a Cristo stesso, non può essere confuso o equiparato all'adorazione di Cristo e di Cristo Eucaristia. Altrimenti dimentichiamo, e non lo attingiamo da Cristo, che la cura dei «poveri» di ogni genere nasce solo dalla fede viva generata e nutrita dalla partecipazione al Santo Sacrificio, dalla vita Sacramentale, dall'adorazione e da ciò che il Signore vi opera. Ed è dono di sé, come ha fatto Cristo, non un generico umanitarismo.
Riprendiamo di nuovo il tema dell'Incarnazione. Non possiamo accettare l'affermazione che «queste persone e le loro piaghe sono la Carne di Gesù». L'Incarnazione è in un solo uomo che è anche Dio, cioè nell'individuo Gesù.
Non corriamo il rischio di pensare che Cristo si è incarnato nell'umanità: il documento conciliare (Gaudium et Spes, 22) dichiara che Gesù con l'incarnazione si è «in qualche modo» unito a tutti gli uomini. Ma non lasciamoci trarre in inganno perché, se è vero che il Verbo ha assunto la natura dell'uomo Gesù, che è comune alla natura umana, essa non è quella di tutti gli uomini, ma quella dell'uomo Gesù di Nazareth. Ed è nella sua Persona divina e aderendo ad Essa che noi riceviamo la salvezza e l'adozione a figli. Infatti l'Incarnazione riguarda l'Uomo-Gesù e coinvolge gli uomini a condizione che essi Lo accolgano e credano nel suo Nome perché sono «coloro che lo accolgono e credono nel suo Nome [che] diventano figli di Dio", come ricordato sopra (Prologo di Giovanni, 12-13).
....segue
RispondiEliminaAltrimenti che senso ha la Chiesa, il suo essere corpo mistico di Cristo, oltre che Popolo di Dio in cammino, e sua portatrice fino alla fine dei tempi? E che fine fanno 2000 anni di Magistero, ma soprattutto ciò che dice il Vangelo?
Possiamo forse escludere quanto hanno stabilito i Concili di Efeso e Calcedonia? Cioè l'assunzione della sostanza umana individua e perfetta di Gesù di Nazareth da parte del Verbo, oltre all'unione e la distinzione delle due nature. Per questo non possiamo far derivare da quell' «in qualche modo» questa conclusione: « non tutti chiamati ad essere presenti nel Verbo incarnato come la nostra Fede ci ha sempre proposto, ma il Verbo presente in tutti, essendosi egli in tutti incarnato, sia pur in un modo indefinibile ». Un vero e proprio ribaltamento.
Con l'affermazione di GS 22 avallata da queste recenti esternazioni si dovrebbe dedurre che il Verbo, consustanziale al Padre secondo la divinità, si sarebbe unito alla natura peccaminosa di ogni uomo! E che fine fa il dogma dell’Immacolata Concezione? E quello del peccato originale?
Questa affermazione porta infatti a dedurre che la “incarnazione in ogni uomo” ha significato ontologico, costituendo una vera e propria impronta divina perenne nella natura di ogni uomo. Non lo dice esplicitamente, ma è a questo che porta, con un’ambiguità - o, meglio, vera e propria variazione - che getta nella confusione la dottrina ortodossa dell’Incarnazione, rendendola incerta e divinizzando l’uomo.
...
Ho postato quasi tutta la riflessione perché chi leggesse solo adesso si renda conto da quali radici malsane nascono certe affermazioni solo apparentemente innocue e dove alla fine portano...
RispondiElimina@ Mic: complimenti e grazie carissima Mic per questa sua "rilettura" delle ambiguità e falsità dei documenti conciliari (per il clero modernista tali sono solo quelli del CV II, ignorando o rigettando esso i 20 concili precedenti, così come tutto il magistero dei papi, santi e martiri preconciliari); e quanti non sono queste ambiguità e questi depistaggi provenienti dal Concilio giovanneo-montiniano: il "subistit in" di Lumen Gentium 8/b (che ha portato a Lund, alla statua dell'eresiarca Luetro accolta in Vaticano, al francobollo blasfemo con Lutero e Melantone ai piedi della Croce al posto della madonna e di s. giovanni), le bugie di Nostra Aetate (che hanno portato alla blasfema dichiarazione di Abu Dhabi, ai baci del Corano, ad Assisi 1 e 2), le falsità di Dignitatis Humanae (che hanno provocato la scomparsa degli Stati cattolici, con gli aiuti che fornivano per la sopravvivenza della Chiesa Cattolica), ecc. Siamo allo scontro finale tra la vera Chiesa e quella falsa, è il momento degli apostoli degli ultimi tempi, di cui parla San Luigi Grignon de Monfort, speriamo che escano tutti allo scoperto, come hanno già fatto mons. Carlo Maria Viganò, don Minutella, e pochi altri.
RispondiEliminaSenza polemiche, ho una domanda per chi in buona fede parla della necessità di obbedire a parroci, vescovi e ai superiori ecclesiastici, in tutto e per tutto.
RispondiEliminaI seminaristi che qui in Croazia obbediscono ai loro parroci andando a "benedire" le famiglie nel periodo natalizio, trasformando così la benedizione delle famiglie in una falsa benedizione (inutile dire che solo i diaconi e i sacerdoti hanno il potere di benedizione), in un atto mendace, irrispettoso e sacrilego, in un circo equestre, in un atto di pura e semplice simonia, saranno premiati per la loro "obbedienza" o saranno colpevoli per avere avallato con il loro comportamento, in parte dovuto anche a fame di denaro, un atto così grave?
Ai posteri la non ardua sentenza.
E i vescovi, ça va sans dire, sanno benissimo cosa succede,...
Guido Villa su Fb
Bah,quando Gesù dice "i poveri li avrete sempre con voi"vuol dire "Io sono lì ,mi sembra, con tutto il rispetto, una conclusione arbitraria, non il centro del vangelo.Probabilmente in quella circostanza non leggeva un foglietto ma parlava a braccio altrimenti gli avrebbero apparecchiato il concetto in modo meno rudimentale anche se la conclusione sarebbe rimasta sempre discutibilissima.Questi discorsi monotematici,che da anni ci vengono ripetuti in modo ossessivo, sono di una piattezza e di uno squallore senza limiti.Pazienza se parlasse così un semplice prete o un politico , ma dal capo spirituale di centinaia di milioni di persone , concetti un po' più elevati e spirituali ci sarebbe da aspettarseli.E invece sempre con la solfa dei poveri ,dello stare insieme,e della tenerezza. Che poi i poveri non sono solo i barboni ,gli accattoni o gli spacciatori ma la categoria è estremamente più ampia .Per esempio comprende anche i malati, le persone sole, povere o ricche che siano,tutti coloro che subiscono ingiustizie senza avere la forza o la possibilità di avere o farsi giustizia.Fatto così il discorso diventerebbe più completo e più aderente alla realtà. Il viandante che aveva incontrato i briganti ,nel momento in cui fu trovato dal buon Samaritano, era sicuramente povero perché in stato di estrema necessità, ma se prima di essere aggredito fosse stato ricco o povero questo non ci viene detto. I carcerati ,se messi in prigione ingiustamente, sono dei poveri come tutti quelli che subiscono un'ingiustizia, ma gli altri che hanno commesso dei reati ai danni di qualcuno dobbiamo dire che è giusto che se ne stiano in galera. O facciamo tana libera tutti perché noi ,che il crimine non l'abbiamo subito,siamo quelli teneri?
RispondiEliminaLa mancanza di una guida certa rende difficile capirsi sul semplice. Nei fatti chi non è comunista dica e spieghi se esistono intrecci tra Caritas e Coop/dem e di che natura sono. Per esempio questi pranzi in chiesa chi li prepara? Si ordinano? A chi? le aziende di catering sono aziende cattoliche che rispondono alla Caritas? Oppure sono organizzazioni/Coop che la Caritas paga? Siccome intorno al pane quotidiano vi è un gran giro di soldi perpetuo e non sempre equo verso i nativi italiani sarebbe interessante capire chi sono e quanti sono coloro che sono co/interessati nel mangia mangia.
RispondiEliminaCoronavirus en Cádiz: La Policía interrumpe una misa en la parroquia de La Laguna y obliga a su desalojo
RispondiElimina«¡Suspendan inmediatamente esto!». «¡Esto está prohibido!». Con esos gritos irrumpió el viernes en la parroquia de San Servando y San Germán, en el barrio gaditano de La Laguna, la Policía Nacional para impedir que siguiera celebrándose la misa diaria, a la que asistían una quincena de feligreses. Testigos de lo ocurrido han denunciado la fuerza y el abuso de poder de una actuación policial que siguen sin entender, ya que el Real Decreto del Gobierno que regula el estado de alarma permite el culto en las iglesias.
http://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=37364
Culto sempre sempre più a rischio: a Sulmona Polizia in chiesa su segnalazione anonima, a Torino il sindaco manda gli agenti e a Frascati il vescovo si scusa con l'Arma: «Starò più attento». A Cassano d'Adda restare in chiesa per una preghiera in più può costare carissimo. Mentre a Milano Delpini può invitare in Duomo i politici e a Chieti il vescovo Forte uscirà con la stessa processione costata 400 euro di multa al parroco di Rocca Imperiale: l'anarchia "questurile" rivela la dannosità della circolare del Viminale e i frutti fallimentari della sottomissione vescovile.
RispondiEliminaNè la chiesa ha pastori, nè lo stato ha governanti. Si hanno invece funzionari ed impiegati ecclesiali e funzionari ed impiegati statali.
RispondiEliminaDi recente il pastore è stato caratterizzato per l'odore delle pecore, nei fatti il pastore deve con un colpo d'occhio saper contar le pecore, deve conoscere i sentieri ed i pascoli dove le sta conducendo, deve tenere l'orecchio teso ai rumori del pericolo, deve conoscere le pecore per nome e con il loro nome chiamarle... il pastore deve sviluppare le più alte qualità dell'essere umano, sono queste qualità nobili che lo caratterizzano tale non l'odore delle bestiole.
Il governante è un po'pastore ed molto di più del pastore, il suo gregge è di milioni e milioni di capi ed è sparso su centinaia di migliaia di chilometri quadrati: montagne, cime, valli, pianure, litorali, scogli, isole. Il governante deve avere a cuore il ben/essere ed il bene/stare del suo gregge. Come il pastore deve essere in grado di difendere il suo gregge dalle bestie feroci e rapaci a costo della sua vita. Un governante non può e non deve tramare con i lupi a danno delle pecore, perché immediatamente diventa lui stesso bestia da braccare.
Anonimo11.41,
RispondiEliminaBella riflessione, complimenti.
Purtroppo hai ragione, non abbiamo ne’ pastori, ne’ governanti, ma solo impiegati burocrati.
@ RR
RispondiEliminaGrazie! I tuoi commenti non scherzano, sono sempre molto interessanti. Bisogna proprio far barriera con i nostri commenti, il momento lo chiede, sia per la Chiesa, sia per la nostra povera Italia. Il pc è la nostra faretra, i tasti sono gli artigiani delle nostre frecce, sta a noi mandarle a segno.