I fatti di Trieste e il sistema Green pass
Dichiarazione dell’Osservatorio Card. Van Thuân
I fatti accaduti lunedì 18 ottobre a Trieste, unitamente a quelli capitati a Roma qualche giorno prima, vanno considerati come eventi apicali di un lungo periodo di pressione del potere politico sulla società e sui cittadini italiani. Il disagio e la sofferenza di molti è dovuta al nuovo autoritarismo sanitario, sociale e politico che interviene a bloccare la vita sociale e ad esercitare un controllo sui movimenti, sulle azioni e sulle coscienze degli individui in forme preoccupanti per la libertà e per la dignità delle persone, delle famiglie, dei corpi intermedi, allineati dall’alto a comportamenti obbligatori anche in mancanza di veri motivi di emergenza.
Le manifestazioni di Trieste, senza scordare quelle tenutesi in moltissimi capoluoghi di provincia in questi ultimi giorni e che i media ufficiali hanno trascurato, hanno espresso questo disagio per il superpotere che lo Stato si attribuisce con la scusa di proteggerci da una pandemia ormai pressoché inesistente. Si è trattato, in genere, di manifestazioni pacifiche, tenuto anche conto che in questi casi l’infiltrazione di facinorosi è sempre possibile, il che dovrebbe essere considerato soprattutto dalle autorità di governo, che dovrebbero prudenzialmente evitare di esacerbare i cittadini proprio per evitare poi possibili strumentalizzazioni disordinate.
Il carattere sostanzialmente pacifico e di popolo delle manifestazioni denuncia l’eccesso di controllo da parte delle pubbliche istituzioni, e l’idea che criticare il Green pass sia il principale pericolo per la Repubblica. La sproporzione degli interventi delle forze dell’ordine, la demonizzazione di chi non vuole sottomettersi all’ingresso dello Stato nelle coscienze in campo sanitario ed etico, la determinazione del sistema politico a costringere, anche tramite ricatto, ad una vaccinazione dai molti aspetti problematici che solo la coscienza personale può valutare, ci dicono che i fatti di Trieste sono il fenomeno di una volontà politica di ampio respiro che va respinta.
Il nostro sostegno ai dimostranti triestini è motivato non solo dal trattamento che hanno subito, ma soprattutto dal fatto che la loro denuncia delle derive autoritarie su temi essenziali della vita civile ha fondamento reale.
Nonostante la narrazione ufficiale ci presenti un quadro del nostro Paese in ripresa proprio grazie al Green pass, è invece proprio il Green pass a dimostrare il blocco autoritario del sistema politico e forme di decomposizione della nostra vita sociale. Da quando si è deciso di non curare ma di vaccinare; da quando si è deciso di obbligare a vaccinarsi direttamente o tramite il ricatto di non poter più lavorare o di non poter più entrare a prendere il proprio bambino alla Scuola materna; da quando si è deciso di fornire dati contraffatti e allarmistici; da quando si è confezionato il format di una vulgata da distribuire alle masse a cui si sono attenuti anche giornalisti e sindacati; da quando si è voluto negare il diritto della coscienza personale a giudicare del bene da fare qui e ora, sia negando che i cosiddetti vaccini anti-covid non sono vaccini ma sieri genici, sia negando il loro carattere sperimentale e le loro reali e possibili conseguenze negative … si è capito che si era davanti ad un progetto di controllo sociale e politico di ampia portata, non contingente ma sistemico, che avrebbe prolungato artificialmente l’emergenza perché ad esso utile e funzionale.
Le dimostrazioni di dissenso sono la fase acuta del profondo disagio che molti italiani provano davanti a questo progetto di sperimentazione sociale condotto dall’alto. Non si tratta solo di difendere la democrazia nei suoi aspetti formali, ma di difendere le basi più elementari del bene comune. Se il potere politico oggi fa questo, cosa potrebbe fare domani?
In questi mesi ed anche in questi giorni siamo rimasti impressionati dalla convergenza, come se ci fosse un’unica regia, dei centri di potere su un’unica tesi, diffusa tramite un’unica narrazione, diramata tramite alcuni ripetuti slogan: la libertà non è un fatto individuale, il Green pass ci permette di essere liberi, il Green pass permette la ripresa economica … Perfino la resurrezione del Fascismo è stata utilizzata per confondere le acque. Nel frattempo sono stati vaccinati i giovani, senza alcun vero motivo sanitario e senza tener conto dei danni che ne potranno derivare a lungo termine; nel frattempo si parla di vaccinare obbligatoriamente i bambini dai 5 ai 12 anni, una vera e propria violenza gratuita, date l’assoluta inutilità e pericolosità della procedura, stante l’assenza di emergenza e stante la mancanza di dati sulle possibili conseguenze a lungo termine; nel frattempo il potere politico ha mentito in molte occasioni, ha bloccato la vita politica per mesi e ha chiamato ancora una volta al governo un uomo cooptato dallo stesso sistema; nel frattempo si è obbligato il popolo a fare i tamponi tre volte la settimana non per poter andare a ballare in discoteca ma per lavorare, si sono obbligati gli studenti allo stesso trattamento per poter studiare in biblioteca, si ritiene normale far fare la fila davanti alle farmacie dalle 5 del mattino mentre i dati sul contagio, sui ricoveri e sulle morti cadono a picco e sparirebbero anche di più se fossero forniti e interpretati correttamente.
Il nostro Osservatorio ha pubblicato molti contributi critici dal marzo del 2020 ad oggi sulla questione pandemia, vaccinazione e Green pass, davanti ai fatti di Trieste sente ora il dovere di rendere nota in forma sintetica con questa Dichiarazione la propria posizione. - Fonte
Uno scritto istituzionale. Lo scritto di Mons.Viganò personale e partecipe in corso degli eventi.
RispondiEliminaDavide Lovat
RispondiEliminaPRINCIPI FONDAMENTALI DIMENTICATI
In democrazia, la Repubblica non è proprietà dello Stato, ma appartiene a tutto il popolo.
La Repubblica appartiene a tutto il popolo, non solo a una maggioranza raccolta attorno al consenso per una linea politica, affermatasi in un dato frangente storico e quindi, per sua natura, una maggioranza mutevole e temporanea.
Chi si trova in minoranza non può pertanto venire privato mai, va sottolineato mai, dei suoi diritti inalienabili sulla Repubblica e dei suoi diritti in quanto persona umana per il fatto di non condividere le scelte della maggioranza.
Beninteso che a ogni diritto corrisponde un dovere che lo fonda, ma non si possono imporre doveri senza che questi siano bilanciati dai corrispettivi diritti.
Laddove una parte del popolo, per mezzo dello Stato, esclude un'altra parte del popolo dal godimento dei suoi diritti inalienabili non si è più in democrazia, ma in una dittatura.
L'immagine dell'idrante che spara potentemente acqua contro i portuali di Trieste è l'immagine assoluta del tentativo da parte del potere di spegnere la fiamma della rivolta e della libertà. Ora il governo sta provando a blandire i portuali, per indurli a rinunciare ai loro desideri di migliori libertà. Se ciò non dovesse andare in porto, prevedo che il potere passerà all'uso della violenza: magari grazie agli usuali Black-block, già visti a Genova nel G8, ossia gli infiltrati ad arte dal potere stesso che, con la loro violenza organizzata, giustificano poi la repressione violenta da parte del potere. Dobbiamo più che mai ora essere vicini ai portuali di Trieste e alla loro pacifica protesta, alla loro democratica lotta contro l'infame tessera verde e per la libertà di tutti i lavoratori. Si tratta di un momento cruciale della resistenza al terrifico Leviatano tecnosanitario.
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RispondiEliminaFuori tema ma in qualche modo collegato
Sul suo sito, il prof. de Mattei riferisce le sue impressioni sulla mostra dedicata a Dante, sul tema della "porta dell'Inferno". Lui alla mostra c'è andato e ne descrive con precisione la struttura e il significato. Non c'è nessuna esaltazione dell'Inferno. Al contrario, l'Inferno viene presentato in tutto il suo orrore, prendendo appunto a spunto l'Inferno dantesco. La mostra è teologicamene corretta, in senso cristiano. La Porta dell'Inferno del Rodin, un grande scultore, mostra tutta l'angoscia dei disgraziati peccatori, che non potranno mai aprirla, per tutta l'eternità.
Chi ha diffuso la falsa interpretazione di questa mostra come esaltazione "massonica" (tanto per cambiare) dell'Inferno, combinandola con supposte numerologie cabalistiche, ha mostrato ancora una volta la sua credulità, non disgiunta da dilettantismo della peggior specie.
La colpa non è della moderazione del blog, Mic non può riuscire a controllare tutto. La colpa è di una certa incultura c.d. "tradizionalista" che sembra impossibile sradicare.
Z.
Perdonate la mia ignoranza,sono tutte considerazioni belle e buone e macroscopicamente evidenti per cui mi domando :" A parte la Magistratura ordinaria che non fiata e si puo' intuire perche', io vorrei fare un appello allo Studio Rosario Livatino che e' composto di signori Avvocati ed al team di professionisti di Iustitia in Veritate ( che ricordiamo sono stati i primi a prestar soccorso al Sacerdote che s'e'trovato le Forze dell'ordine durante la S.Messa!!)ed a tutti gli altri Avvocati della Penisola amanti della Verita'e della Giustizia affinche'uniscano le proprie competenze al fine di smontare questa architettura perversa.
RispondiEliminaA quel punto si potrebbe indire una cassa comune in cui confluire i contributi degli Italiani.
Su Facebook si vedono immagini di Bolzano, Ravenna, Genova... il confluire su Trieste di persone da ogni parte d'Italia, totalmente ignorate dai media. Ma c'è una grande corrispondenza di visuali e ideali insieme alla consapevolezza della necessità di far rete e coordinarsi.
RispondiEliminaSegnalerei un interessante articolo sul rapporto fra il Papa e il fondatore del sionismo.
RispondiEliminaSe si intuiscono infiltrati bisogna appoggiarsi ai muri dei palazzi e lasciare gli infiltrati al centro, da soli e riconoscibili.
RispondiEliminamanifestazioni di trieste parte-1
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/q1ndHhJfNmAU4rBfwMQ9QLRiy
MANIFESTAZIONI DI TRIESTE-PARTE 2
https://gloria.tv/post/tFPAZjnknWBx4R1L6cjevviVx
Dal varco 4 partono le merci per la Cina...
DIMOSTRAZIONE DA TRIESTE PARTE-3
https://gloria.tv/post/Vkk4TeGduX8W6g7h7CP89vqzT
Trieste Piazza Unità d'Italia, Sacerdote prega e benedice i manifestanti.
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/Dqddrsx4TfmR3dU9BSU4S4ZcA
In Nome di Cristo unitevi!
Cosa dicevamo due mesi fa? Se ricordate mettevamo allerta da argomentazioni del tipo "Lì hanno aperto tutto, non come qui!!".
RispondiEliminaLo abbiamo osservato lo scorso anno con la Svezia e altri stati, quando finivano troppo nell' occhio del ciclone per la loro gestione soft, ecco che salivano contagi, decessi e i media presentavano catastrofi.
I fatti oggi confermano questa linea.
L'Inghilterra toglie tutte le restrizioni? Ora si comincia a dire che senza lasciapassare hanno casi di contagi in aumento.
Bulgaria, Russia e Romania hanno scarse adesioni vaccinali? Stanno morendo tutti e gli impongono coprifuochi, lasciapassare e menate varie. Lettonia? Lockdown.
Noi invece, noi responsabili, abbiamo la curva epidemiologica sotto controllo grazie alla genialità italiana che ha previsto green pass persino per lavorare.
Se si presta fiducia a tale narrazione, al fatto che senza misure restrittive vi siano catastrofi ovunque, non resta che vaccinarsi tutti e fare richiami costanti, d'altronde dicono sia l'unica via d'uscita.
Se invece si vuole alzare lo sguardo e capire che l'Italia avrà sì le misure più infami di tutti, ma ha un suo ruolo nella scacchiera e che ogni paese ha il suo, allora forse si riuscirà a mettere a posto qualche pezzo del puzzle.
Ho ascoltato dalle dirette discorsi di persone stupende arrivate a Trieste da ogni parte d'Italia. E ho pescato in un gruppo questo sensato timore. C'è da pregare e tanto! (molti di loro già lo fanno)
RispondiElimina"Buona sera a tutti. Mi scuso fin dall’ inizio ma vorrei condividere con voi alcuni timori. Premetto che sono un signor nessuno e se proprio volete mettermi in un cassetto, L’ unico in cui forse entrerei è quello degli anarchici. I timori che ho sono sulla giornata di sabato. Qualcuno si è chiesto come sarà possibile gestire in maniera pacifica la manifesta di sabato senza un servizio d’ ordine interno? Come mettere d’accordo così tante fazioni oggi così vicine ma fino a ieri così lontane? Saremo in tanti, in una città non proprio ideale per manifestazioni con un così grande ed eterogeneo numero di partecipanti? Siamo sicuri che andrà tutto bene? Perché se così non sarà vedrete scenari non troppo belli. Non sono il più grande esperto di questo mondo …ma qualche manifestazione l’ho fatta… diciamo più di un paio… e sento tanta puzza di bruciato. Per favore cerchiamo tutti di mantenere la calma e di contenere eventuali esplosioni violente…altrimenti, per come la penso, autorizzeremo le forze dell’ ordine a fare del loro peggio( lunedì era solo L’ inizio) …ma soprattutto noi avremo perso ogni spazio di trattativa. Mi scuso per aver condiviso in maniera così schietta un mio timore, spero capiate."
Francesca Donato - Diritti umani violati con il greenpass in Italia (19.10.21)
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=59tevih7dhc
Donato - Diritti umani violati con il greenpass in Italia
Diritti umani violati con il greenpass in Italia: l’UE intervenga in difesa dei cittadini italiani ed europei.
Il mio intervento di oggi durante la plenaria di Strasburgo nel corso del dibattito sulla violazione dello Stato di diritto in Polonia e sanzioni UE.
#LiberiDiPensare (19.10.21)
https://www.liberoquotidiano.it/news/milano/29127381/vittorio-feltri-beppe-sala-certificazione-antifascista-consiglio-comunale.html
RispondiEliminaSono entrata in questo gruppo per curiosità, ed invece lo sto assaporando come un frutto gustoso mai provato prima.
RispondiEliminaHo 53 anni, e credo che sia la prima volta che vedo e respiro così tanto Rispetto e Solidarietà fra persone anche totalmente diverse una dall'altra. Quindi primo Grazie.
Stefano Puzzer l'ho sentito parlare per la prima volta domenica, e mi si è sciolto il Cuore.
Un ragazzone che avrebbe benissimo potuto "far finta di niente" e proseguire il suo lavoro, sbattendosene dei disagi imposti ai suoi concittadini, (come sta, ahimè, facendo la maggior parte dei miei connazionali), ha deciso di dire BASTA a nome di tutti.
"Io mi fermo qui e non collaboro più con chi rende la vita impossibile al popolo lavoratore."
Questo ha detto ed ha fatto, quell'immensa Anima di Stefano. Sono stati il suo sconfinato altruismo e la pacatezza d'animo che mi hanno conquistata. Ogni volta che veniva osannato dalla folla, rispondeva "io sono contento che mi vogliate ringraziare ed abbracciare, ma vorrei che guardaste chi avete affianco adesso, e lo ringraziaste ed abbracciaste, perché NON SONO UN IDOLO... LO SIAMO TUTTI. Guardate che bello essere tutti insieme, tutti in pace, in armonia, decisi ma calmi....per questo dovete essere grati e ringraziare.... per essere qui, così, oggi... uniti"
Ho iniziato a seguire le dirette, ho pianto e sono stata malissimo, lunedì mattina, ma appena ho saputo che nessuno era stato ferito, ho realizzato di essere stata testimone di un avvenimento sorprendente.... una manifestazione d'Amore Incondizionato...
Stefano ed i suoi compagni che si tenevano per mano, col rosario fra le dita, cagandosi addosso dalla paura e piangendo, mentre quei deviati in blu si preparavano ad attaccarli.....a colpirli mentre erano a terra, seduti, pacifici e terrorizzati.
Non so quanti di noi avrebbero resistito all'istinto di scappare, o di difendersi magari contrattaccando. È normale....e' "umano". Invece loro no....si sono presi getti d'acqua fortissima, alcuni manganellate, lacrimogeni e colpi, senza reagire. Inamovibili.
La bestia doveva sfogarsi, e l'hanno lasciata fare, riconoscendole il diritto a sentirsi ferita di fronte a tanta coesione, umana, pacifica e ferma. Chapeau ragazzi.... mi avete dato una lezione di vita che custodirò gelosamente fino all'ultimo dei miei giorni. Secondo Grazie.
Mai il Trionfo dell'Amore sul male è stato più palese e chiaro.
Vi amo... e vi ringrazierò in eterno per aver risvegliato in me quell'umanità che sentivo scemare giorno dopo giorno sotto i colpi di chi l'Amore vero non ha mai potuto provarlo
E provo compassione per loro....
Forze dell' ordine in marcia verso Trieste... Freghiamoli... Decidiamo una città vicina e rapidamente spostiamoci in massa....di città in città.... facciamo un giro di Italia per la libertà.. sono certo che così 1) aggiriamo le manganellate 2) coinvolgiamo sempre più gente...
RispondiEliminaGiuseppe Palma
RispondiEliminaCiò che maggiormente avverto come pericolo è il passaggio dalla democrazia liberale di Tocqueville al credito sociale cinese.
Nella seconda metà del Novecento il pericolo era il comunismo sovietico. Oggi il comunismo cinese. Il pericolo dell'avvento di una dittatura ha, negli ultimi cento anni, sempre la stessa matrice: il comunismo.
Finora Tocqueville ha resistito, ma stavolta il pericolo è più insidioso.
No green pass, un poliziotto decide di parlare ieri sera e dire la sua, Ascoltatelo.
RispondiElimina19 ott 2021
https://www.youtube.com/watch?v=0NmmYHa49eo
No green pass, un poliziotto decide di parlare ieri sera e dire la sua, Ascoltatelo.
103.505 visualizzazioni19 ott 2021
Sono stato felice di assistere ieri, in Piazza della Signoria, a Firenze, ad un meraviglioso flash mob di solidarietà con i portuali di Trieste, organizzato magnificamente da Andrea Colombini, persona buona e giusta, che ha saputo riunire strumentisti e coristi da tutta Italia per offrire ad una piazza strapiena (e c'è chi dice che i divergenti sono due gatti ...) musiche significative ed adatte a questa situazione: Inno Nazionale, Va pensiero, Nessun dorma.
RispondiEliminaOttima la scelta del famoso coro del Nabucco di Verdi, che contiene una frase assolutamente rappresentativa dello stato in cui versa il nostro paese, "Oh, mia patria sì bella e perduta" .
Dobbiamo ritrovare gli Italiani davvero brava gente, che non infieriscono contro inermi lavoratori, che non usano della gratuità ironia e dell'insensato disprezzo verso chi sta combattendo per i diritti di tutti, accecati da un panico ipocondriaco che non può sostituire la cautela e la prudenza facendo dimenticare il rispetto per ogni sensibilità, che non calpesta immotivatamente i diritti naturali dei propri fratelli.
Grazie ad Andrea Colombini e a tutti i meravigliosi musicisti che ieri hanno fatto capire che chi ama davvero la musica, ama anche l'armonia fra le persone e la solidarietà fraterna e che l'artista, quello vero, sta dalla parte dell'umanità e della libertà, che non significa irresponsabilità come qualcuno vorrebbe fare credere.
Trieste, ancora una volta, è l'avamposto della difesa della libertà del nostro paese e Firenze, quella migliore, non poteva non rispondere, con una piazza piena di civiltà, rispetto ed amore contro la barbarie, la discriminazione immotivata e l'odio.
W L'ITALIA! W TRIESTE! W FIRENZE! W LA LIBERTÀ!
Stefano Burbi
Parte oggi a Taranto la 49ma Settima sociale dei cattolici nel segno del più bieco conformismo ecologista. Nel documento preparatorio e nella presentazione ufficiale della Settimana non si sono lette né sentite parole che richiamino alla fede cattolica e alla visione che la Dottrina sociale della Chiesa ha del lavoro, della famiglia, dell’impresa, dell’ambiente. Solo la ripetizione di vuote parole d'ordine che riflettono la cultura dominante.
RispondiEliminaStefano Fontana
https://lanuovabq.it/it/la-parrocchia-carbon-free-nuova-priorita-della-chiesa-italiana
RispondiEliminaGiusta l'osservazione: manca un "servizio d'ordine" interno alle manifestazioni
Sarebbe l'unico modo per bloccare i possibili provocatori o comunque quelli che vogliono far degenerare la manifestazione, per motivi anche troppo evidenti.
In queste manifestazioni pacifiche nelle intenzioni, organizzate dalla Destra (ma Destra "sfusa" per così dire, una Destra atipica), si nota una certa, inevitabile mancanza di "professionalità" se così si può dire. Si intende: dal punto di vista dell'organizzazione. Il c.d. "servizio d'ordine" interno è fondamentale. Se ci fosse stato il 6 gennaio 21 a Washington, non ci sarebbe stata l'invasione del Capitol, sulla quale i Democratici cercano di speculare all'infinito (un'invasione i cui meccanismi non sono stati affatto chiariti, cominciata quando Trump ancora stava parlando).
Ma un "servizio d'ordine" efficiente alle manifestazioni possono averlo sindacati e partiti politici con lunga esperienza di queste cose, lunga e non sempre lineare. Insomma, occorrerebbe un'organizzazione politica anche modesta ma efficiente che l'attuale Movimento di protesta contro le inique leggi dell'emergenza sanitaria non ha e, a ben vedere, difficilmente può avere.
Si potrebbe comunque tentare, ma la cosa si presenta difficile per il carattere stesso magmatico di questo Movimento.
In ogni caso, se si attuano cose serie come il blocco dell'entrata di porti essenziali alla vita economica del Paese, non ci si può aspettare che il Potere sia disposto a tollerare il perdurare di una protesta del genere, anche se il blocco, nel caso di Trieste, sembrava essere parziale (gli stessi organizzatori non sembrava volessero spingersi troppo oltre).
Pol.
@ 21 ottobre 2021 08:51
RispondiEliminaIo sono del '50 e ricordo che alla Domenica dopo la Messa si passava a comperare le paste da Pazzaglia che era la pasticceria migliore e in piazza c'era il gazebo metallico verde soprarialzato che ospitava musicisti (veri)che offrivano alla citta' la musica che tutti ci invidiano (come lei ha illustrato).
Non ci siamo resi conto noi che gioivamo per le piccole cose che pian piano ci oscuravano la bellezza somministrandoci musiche che sono solo rumore, opere d'arte che sono tali solo per chi le appronta e per i galleristi di sinistra che le promuovono,piazze e vie piene di spazzatura,muri imbrattati e considerati arte solo perche' viene dallamerica e bisogna essere aggggiornati e non retrrrogradi, spettacoli televisivi dapprima ammiccanti poi beceri infine indegni sempre piu' tendenti al porno infine espliciti. Ove si volga lo sguardo si e' costretti a vedere/subire l'inferno in terra e in cielo che ieri era terso ma solcato da lunghissime scie chimiche e ogni nostro poro e' pieno di schifezze vendute nei supermercati..
e adesso sono passati ai corpi:
Scoperta forma di vita dentro un vaccino Covid
https://www.maurizioblondet.it/scoperta-forma-di-vita-dentro-un-vaccino-covid/
Questo è quello a cui tende un sistema sociale quando l'Autorità deriva dal popolo e non da Dio.
RispondiEliminaLa dico come mi viene: girando tra le pagine degli anti green pass si trovano cose bellissime ma anche altre inaccettabili, per esempio contro la religione. Il mio sogno è essere no green pass (e no vaccino) rimanendo cattolico integrale. L'assenza dall'agone di molti di noi indebolisce a mio avviso la buona battaglia. Per questo mi ha commosso la preghiera (in latino!) dei portuali di Trieste e la pubblica lettura da parte di Puzzer del messaggio di Mons. Viganò. E per questo (non so se potrò andarci anch'io) mi piacerebbe vedere qualche sacerdote tra quegli eroi che combattono anche per noi.
RispondiElimina"Quello che mi hanno insegnato quando ero piccolo è il perdono. Se uno non capisce delle cose io non lo giudico, si spera che con il tempo capisce".
RispondiEliminaStefano Puzzer, portuale. Di lui in questi giorni si parla in tutto il mondo. Oggi All'Europarlamento. Su tutta la stampa Americana... In Italia poco. Molto poco. Ma "se uno non capisce delle cose non lo giudico, si spera che con il tempo capisce"...
Nota. Stefano è vaccinato. Ma la questione non è il vaccino. La questione è ristabilire un senso morale. Tornare a vivere. Vivere. Si chiama amore, questa cosa, e se non c'è si muore.
P.s.: Questa mattina alcuni poliziotti hanno portato la colazione ai portuali che hanno dormito in piazza. Parte delle Forze dell'ordine è in grossa sofferenza.
Carissimo Pol.
RispondiElimina21 ottobre 2021 09:39, allego questa intervista di Videotv al Sig.Puzzer (uno dei portavoce):
https://www.corriereregioni.it/2021/10/20/video-la-resistenza-continua-con-lamendola-viglione-e-della-luna/
Tra l'altro abbiamo appreso che dal molo 4 partono le merci per la Cina e che i nostri porti in linea di massima sono stai (s)venduti.
Lamorgese rimarrebbe incollata alla poltrona anche se autorizzasse un rave con migliaia di tossici, scortasse Forza Nuova a devastare la sede della CGIL o usasse gli idranti per disperdere famiglie che manifestano pacificamente. Ops, lo ha già fatto!
RispondiEliminaSalvatore Napolitano
Ho guardato il programma Non è l'arena, ciò che ho visto e sentito mi ha lasciato molto amareggiato. Tutta la mia solidarietà a Stefano Puzzer ( e la speranza di una sua pronta guarigione ) : gli è stato concesso uno spazio di qualche minuto, non l'ho neanche visto in volto. Credo di capire perché si sia defilato, almeno uno dei motivi marginali, non gli auguro di trovarsi in quel bailamme di teste. La scena degli astanti intorno all' intervistatrice non mi è piaciuta, sembrava la solita accozzaglia ( con rispetto parlando ) che si vede in altri programmi mediaset : persone che facevano capolino per cercare di farsi riprendere, sorridenti. Ho storto la bocca quando si è fatta avanti una persona dichiarando di essere il nuovo assessore, mi sembra, non ricordo di cosa. Stefano Puzzer è stato attaccato mi sembra, pur non essendo presente in quel momento. Mi è sembrato sciacallaggio, mi è sembrato, eh, è una sensazione. Ho percepito dell' invidia, ingiustificata. Se la protesta è assurta agli "onori" della cronaca il merito va a Stefano Puzzer, a Sebastiano, all' ex pugile, al signore che piangeva : a quelli che lavorano, che hanno pianto, che si tenevano per mano, che hanno preso l' acqua. CON DIGNITA' : è un' immagine che dà forza, ogni volta che la rivediamo con la mente. Ho pensato : invidia, da parte degli altri, quando invece dovrebbe esserci gratitudine, tanta ; che a fare caciara sono buoni/e tutti/e, a fare gli scalmanati sono buoni tutti/e. Che poi, una persona del secondo coordinamento verso la fine del servizio ha pronunciato lo stesso giudizio, invidia, e stranamente nessuno/a lo ha smentito. Tutte le volte che hanno parlato quelli con le tute gialle, insomma, nessuno di loro aveva voglia di protagonismo in tv : pochi concetti, seri, secchi, espressi in forma esatta. Durante il servizio in tv ho visto ... non ho visto la calma, la pacatezza dei protagonisti dell' inizio, dei portuali... Credo che Stefano abbia deciso per il suo meglio, e va bene così, peggio per noi : i media sono riusciti nell' intento di dividere, ma non per colpa dei portuali storici. Le mie idee restano, ma il cuore è con Stefano, e Sebastiano, e gli altri bagnati in ginocchio : la gente che lavora duro tutto il giorno non è fatta di scalmanati, di intolleranti, in questo caso trasmetteva calma, e speranza. Se sabato ci sarà quell' incontro è solo merito dei portuali storici, se finirà tutto nella m.... non sarà colpa loro. Il carisma, la pazienza, la forza di Stefano Puzzer non ce le ha nessuno, non glielo può portare via nessuno, così come la dignità e la forza dei suoi fratelli, a loro tutti scrivo in bocca al lupo. Un saluto.
RispondiEliminaMons. Giovanni d'Ercole
RispondiEliminaSeguo tutto ciò che avviene in questi giorni a Trieste, in Italia e nel mondo. Una realtà che rivedo per la prima volta e non avrei mai pensato potesse avvenire. Colgo tanta tristezza e paura, divisioni e contrasti che nascondono la sofferenza umana presente in tanti di noi per motivi diversi. Mettersi a discutere, schierarsi da una parte o dall’altra non mi pare la soluzione. Il grenpass è diventato il simbolo dello scontro e a perdere siamo tutti. L’assenza dalle urne di domenica scorsa parla d’incertezza e di sfiducia. Fin dall’inizio ho detto di aver scelto di non entrare in questa mischia non perché non abbia un mio punto di vista ma perché discutere oggi è diventato litigare. Ed è inutile, dannoso e controproducente. Ed allora ho scelto di tacere, ascoltare vedendo e soprattutto pregare. E questa mattina in preghiera mi è venuta l’ispirazione di pubblicare questo post che ci richiama all’essenziale. Essere pronti! La pagina del vangelo di oggi ci parla e ci ripete con forza: anche voi tenetevi pronti! Anche tu, amico e amica, Metti le cose più importanti nella valigia del tuo cuore e mettiti in cammino come un bambino che in mano si porta l’orsacchiotto di peluoche e non il cellulare, il computer ecc. Cioè torniamo alle cose più semplici, alla fortuna di poter gioire delle gioie più piccole, di scoprirci tutti migliori più di quanto immaginiamo, il piacere di stare insieme per farci compagnia, sentire che nessuno può essere felice da solo e che solo insieme possiamo camminare seguendo il fanciullino che è nel nostro cuore. Il segreto è rimetterci a pregare insieme in famiglia spegnendo il cellulare, la televisione e pregare il Rosario. Questa preghiera l'ha indicata la Madonna apparendo a Fatima, a Lourdes, a Roma tre fontane, a Medjugorie ed altrove l’ha indicata come il segreto per vincere la guerra e sconfiggere il demone terribile della menzogna e dell’orgoglio che genera divisioni e infelicità.
È facile per voi che avete uno stipendio dalla Curia.... ma per quelli che non hanno il Grin pass e sono costretti a pagare 15 euro per il tampone altrimenti perdono il posto di lavoro oppure mettersi in aspettativa senza stopendio... beh credo che come cristiano e come pastore una parola in difesa dei fratelli e sull'ingiustizia del provvedimento poteva dirla.... La chiesa da molti anni non ci difende ed è dalla parte di chi opprime il popolo !
RispondiElimina... La scelta del Governo, sostenuta dai vari partiti, ha fatto nascere il malcontento in tutta Italia. Su tutto, è passato alla cronaca il sit in dei portuali di Trieste, che hanno deciso di scioperare per poi venire sgomberati dalle forze armate con idranti e lacrimogeni contro i manifestanti inermi, portuali che hanno mantenuto sin dal primo giorno di sciopero un atteggiamento gandhiano sotto la guida di Stefano Puzzer, facendo entrare al lavoro i non aderenti e impostando da subito un atteggiamento pacifico nei confronti delle forze dell’ordine.
RispondiEliminaCome risolvere la situazione ed evitare ulteriori tensioni che potrebbero degenerare inesorabilmente? Per Fabio Duranti la strada da percorrere è un’altra: le sue parole a ‘Un Giorno Speciale’.
"L’assalto alla CGIL non è stato fermato, anzi, alcuni ritengono che fosse in un piano della strategia della tensione e quindi è stato favorito. Come mai al porto di Trieste – in un porto franco, e adesso ci saranno delle indagini – qualche centinaio di persone sedute sono state attaccate con gli idranti, anche contro anziani, bambini, persone inerme e disarmate? Cittadini italiani contro cittadini italiani. Un disagio c’è. Leso anche il diritto di manifestare e di scioperare, invaso un porto franco dove non potevano entrare. Sono andati in massa per salvare il denaro, non gli interessava quello per cui stavano manifestando, interessava che le merci continuassero a circolare. Se tutti i cittadini prendessero coscienza che il modo più giusto è quello di consumare il minimo, otterremmo qualcosa. Loro vogliono che continuiamo a consumare. Fermiamoci un attimo, pacificamente, altrimenti aspettiamo che il clima si avveleni ancora”.
https://www.radioradio.it/2021/10/consumo-italia-trieste-cgil-duranti/
Stefano Puzzer legge alla piazza stracolma il messaggio di mons. Viganò https://m.youtube.com/watch?v=VdBljojriKg
RispondiEliminaMonsignor Viganó è con Trieste, parla alle piazze, e invitare a portarsi il peluche come fa mons.D'Ercole non è sufficiente. Don Floriano è andato e ha parlato e ha benedetto e la gente si è inginocchiata a pregare il Pater. Grazie a mons. Viganó e grazie a don Floriano. La fede senza le opere è morta. A Z che si complimenta col prof. De Mattei per la porta degli inferi al quirinale: non condivido il suo pensiero e si ricordi che anche un gesto inconsapevole materiale apre le porte a Satana. Non mi sembra il caso di approvare le porte degli inferi, il festival della bestemmia a Napoli o la capra a Milano o la statua di Lucifero dalle parti dell'Emilia o la cerimonia del san Gottardo o altro ancora magari anche di ottima fattura e pessimo gusto ma blasfemo e non gradito a Dio.
RispondiEliminaIl video: Don Floriano benedice la piazza di Trieste
RispondiEliminahttps://www.corriereregioni.it/2021/10/21/il-video-don-floriano-benedice-la-piazza-di-trieste/
Stamane la digos alle ore 6 ha sgomberato il varco Etiopia dei portuali di Genova. Repressione dittatoriale.
RispondiEliminaPer Z 20:56 di ieri
RispondiEliminaHo osservato su Facebook una serie di opere in mostra alle scuderie del Quirinale. Per me sono una galleria dell'orrore e piuttosto che interesse per la mostra mi suscitano repulsione.
Non prenderei per oro colato la disquisizione di De Mattei, della quale non mi incanta neppure il pedigree degli organizzatori. Con questo non intendo dire che siano satanisti. Di certo non ne condivido il gusto dell'orrido...
Il portuale che guidò la protesta a Danzica aveva il sostegno non solo spirituale, del Papa...
RispondiEliminaAnnullata per infiltrazioni la manifestazione di domani a Trieste.
RispondiElimina...
RispondiEliminaChissà se qualche manifestante conosce “Il potere dei senza potere” di Vaclav Havel. In questo libro si prende a esempio un ortolano, a cui viene ordinato di esporre un cartello con uno slogan nel proprio negozio. Egli può aderire, facendolo “per quieto vivere”, per tutelarsi contro le critiche altrui, contro i delatori, contro possibili sanzioni. Ma se si rifiuta di farlo, tutto il “gioco” va sicuramente in crisi. Anche se verrà punito, l’ortolano mostra che questa vita è “nella menzogna”, e un atto di ribellione è l’uscita dalla menzogna e un passo verso la verità.
Allo stesso modo i portuali di Trieste hanno dimostrato, con il loro essere “senza potere”, che l’attuale situazione si regge su una menzogna, sostenuta dalla connivenza di molti, eppure fragile di fronte al coraggio di pochi. E non è un caso che a trovare somiglianze con la dittatura sono spesso persone originarie dell’Est europeo trapiantate qui, che hanno già vissuto sotto regimi totalitari (come lo stesso Havel) e sanno riconoscerne le caratteristiche.
Qualcuno ancora crede alla “menzogna collettiva”? Basta rendersi conto che sui grossi media non si parla affatto della protesta di Trieste. E quando accade li si addita come “violenti” (che non esistono). Per leggere notizie “giuste” su una manifestazione italiana bisogna ricorrere a notiziari esteri, o altrimenti usare il “metodo Pravda” dei dissidenti d’Oltrecortina: leggere i quotidiani italiani e trarre le conclusioni per antitesi. Ogni commento è superfluo. Ma la protesta si espande: Genova, Ancona (ma anche città non portuali come Milano, Brescia, Treviso, Vicenza…) hanno organizzato manifestazioni di supporto, ed è segno che sempre più gente si sveglia dalla menzogna per scegliere la verità. Un plauso ai portuali che stanno ancora manifestando.
Non gettate la spugna. Siamo con voi.
RispondiElimina"A Z. che si complimenta con il prof. De Mattei etc"
Veramente, non mi sono "complimentato", mi sono limitato a riportare l'opinione di uno che alla famosa mostra c'è andato. Andandoci, ha
rilevato che non si tratta di esaltazione dell'Inferno, di satanismo.
Si resta (resterebbe) in ambito dantesco ortodosso. Opinione non esatta, questa di De Mattei? Benissimo, ma si contesti dopo aver visto la mostra non a a priori.
Io non abito a Roma e alla mostra non posso andarci. Mi dispiace non poterla vedere, per farmi un'opinione esatta e perché considero Rodin un grande scultore.
Vorrei sapere quanti di quelli che la presentano come una esaltazione di Lucifero l'hanno visitata. Perché l'Inferno, ha detto qualcuno? Domanda ingenua: l'Inferno è da sempre la parte più letta e conosciuta della Commedia, anche all'estero. Se poi c'è stata un'intenzione maliziosa nello scegliere l'Inferno, lo si dimostri, ma con cognizione di causa.
Non si tratta tanto di De Mattei o di qualcun altro. Si tratta di non prender fischi per fiaschi.
Che gli attuali nostri governanti di maggioranza siano in preda ad un deriva diabolica, non ne dubito certo. Ma bisogna sempre restare al fatto concreto, entrare nel merito del fatto individuale, come accade non come noi si vorrebbe accadesse o fosse accaduto.
Z.
"... considero Rodin un grande scultore..."
RispondiEliminaAnche io l'ho considerato tale, leggendo la sua biografia frenai i miei entusiasmi. So che per molti artisti la loro arte è stata ed è la loro terapia, come per tutti è la vita stessa ed il lavoro, solo che negli artisti il cozzo tra quello che sono e quello che intravedono è spesso un vero e proprio inferno, un'ossessione a cui la sola arte riesce a dar pace.
In questi ultimi 20 mesi di un mondo degno di Kafka e di Orwell, in cui ci è stato imposto di coprirci il volto, per ironia della sorte, in realtà, non sono mai cadute così tante maschere e non si è mai stati capaci di vedere così bene la vera natura delle persone.
RispondiEliminaE le misure insensate del governo hanno solo provocato l'effetto di cementare i rapporti fra gli uomini e le donne che hanno scoperto la gioia di combattere, senza armi e senza violenza, per i diritti degli altri.
Grazie infatti a questa surreale situazione, ho conosciuto persone meravigliose, con cui non credevo di condividere così tanto, ed ho avuto anche tante amare delusioni.
Non è una guerra fra vaccinati e non vaccinati, ricordatelo, perché nelle piazze, per difendere la civiltà della libertà di scelta, scendono moltissime persone che si sono vaccinate seguendo i loro convincimenti o cedendo umanamente al ricatto, ma sono contrarie alla discriminazione del lasciapassare, sottovalutata solo da chi non sa vedere e non sa capire.
La partita è fra chi ancora crede allo stato di diritto e chi, in nome di un'eterna ed astratta emergenza, smentita, fra l'altro, dai numeri, pensa che sia lecito e doveroso sacrificare tutto all'altare di un bene comune male interpretato.
Una delle colpe più gravi di questo governo, a mio modesto avviso, il peggiore nella storia della Repubblica, è stata quella di dividere i cittadini.
Come giudicate un padre o una madre che mette i suoi figli l'uno contro l'altro?
È il momento della concordia e del rispetto di tutti, della solidarietà e del buon senso, non certo dell'odio e delle incomprensioni.
E nessuno sia sordo al grido di dolore di una grande parte della popolazione, perché la storia ci insegna che ignorarlo è un errore gravissimo..
Stefano Burbi
Riccardo Zenobi
RispondiEliminaIo credo che tutta la generosa mobilitazione di questi giorni non servirà a niente, perché abbiamo a che fare con un potere a cui ormai non frega niente della popolarità, dell’economia o del bene delle persone. Temo che se potessero ci schiaccerebbero tutti con i carrarmati; non è detto che non ci si arrivi. Ma ritengo più probabile che si limiteranno a confinarci nel silenzio, a toglierci i mezzi per sopravvivere se non ci pieghiamo. Almeno in prima battuta; una volta che sarà chiaro che non possiamo sconfiggerli con la determinazione, si stringerà una volta per tutte la morsa.
Visione TV
RispondiEliminaSciopero allo stabilimento della San Benedetto di Scorzè, in provincia di Venezia. Anche qui si protesta contro l'introduzione dell'obbligo di Green Pass.
In diretta da Scorzè - presidio San Benedetto
https://www.youtube.com/watch?v=Dm0YU5valrE
Non c'è bisogno di usare i carri armati, basta il GP che poi diventerà documento unico per informazioni sanitarie, carta di identità, passaporto, carta di credito ed altre innovazioni che ci priveranno di qualsiasi tipo di libertà decisionale, verremo controllati meticolosamente, i nostri spostamenti, amicizie frequentate, libri letti e chi più ne ha ne metta, senza contare che on line puoi comprare e ordinare di tutto, te lo portano pure a casa.......per chi vuole capire, ma mi sa che sia un numero picolo piccolo.....
RispondiEliminaLe piazze che si sono attivate, con
RispondiEliminaTRIESTE CHIAMA ITALIA RISPONDE.
AGRIGENTO: Piazza Cavour
ALESSANDRIA: Piazza Della Libertà
ALGHERO: Via Vittorio Emanuele incrocio Via Cagliari
ANCONA: Piazza Cavour
AOSTA: Piazza Chanoux
AREZZO: Piazza S. Agostino
ASCOLI PICENO: Piazza Del Popolo
ASTI: Piazza San Secondo
AVELLINO: Piazza Libertà
BARI: Piazza Ferrarese
BARLETTA:Piazza Aldo Moro
BASSANO DEL GRAPPA: Piazza Libertà
BELLUNO: Piazza Dei Martiri
BERGAMO: Davanti La Procura
BIELLA: Piazza Martiri Della Libertà
BOLOGNA: Piazza del Nettuno
BOLZANO: Piazza Walther
BRESCIA: Piazza Della Vittoria
BRESSANONE:Piazza Duomo
BRINDISI: Piazza Della Vittoria
BRUNICO:Piazza Municipio
BUSTO ARSIZIO:Piazza San Giovanni
CAGLIARI: Piazza Garibaldi
CAMPOBASSO: Piazza Vittorio Emanuele II
CASALE MONFERRATO: Piazza Castello
CASERTA: Piazza Carlo Di Borbone
CASTELFRANCO VENETO: Piazza Giorgione
CATANIA: Fontana Dell'Elefante
CATANZARO: Piazza Matteotti
CERVIA:Piazza Garibaldi
CESENA: Piazza Del Popolo
CIVITANOVA MARCHE:Piazza XX Settembre
CIVITAVECCHIA:Piazza Della Vita
COMO: Piazza Cavour
COSENZA: Piazza Bilotti
CREMONA: Piazza Stradivari
CROTONE:Piazza Resistenza
CUNEO: Piazza Galimberti
FELTRE: Piazza Maggiore
FERRARA: Piazza Trento
FIRENZE: Piazza Della Signoria
FOGGIA: Piazza Umberto Giordano
FORLÌ: Piazza Della Vittoria
GELA: Piazza San Francesco
GENOVA: Varco Etiopia
GROSSETO: Piazza Dante
IGLESIAS:Piazza Lamarmora
IMPERIA: Piazza San Giovanni
JESI: Piazza Federico II
LA SPEZIA:Piazza Europa
LADISPOLI:Piazza Rossellini
L'AQUILA: Piazza Duomo
LATINA: Piazza Del Popolo
LECCE: Piazza Sant'Oronzo
LECCO: Piazza Cermenati
LIVORNO: Piazza Del Municipio
LODI: Piazza Della Vittoria
LUCCA: Piazza Napoleone
MANTOVA: Piazza Sordello
MASSA: Piazza Aranci
MATERA:Piazza Vittorio Veneto
MESSINA: Piazza Cairoli
MILANO: Piazza Fontana
MODENA: Piazza Grande
MONTEBELLUNA: Piazza Del Municipio
MONZA: Piazza Trento
NAPOLI: Piazza Dante
NIZZA MONFERRATO: Piazza Garibaldi
NOVARA: Piazza Puccini
NUORO: Piazza Sebastiano Satta
OLBIA:Piazza San Simplicio
ORISTANO:Piazza Roma
OSTIA : Piazza Cesario Console
PADOVA: Piazza Duomo
PALERMO: Piazza Castelnuovo (Palchetto Della Musica)
PARMA: Piazza Garibaldi
PAVIA: Piazza Della Vittoria
PERUGIA: Piazza IV Novembre
PESARO: Piazza Del Popolo
PESCARA: Piazza Della Rinascita (Piazza Salotto)
PIACENZA: Pubblico passeggio (lato Respighi )
PINEROLO: Piazza Luigi Facta
PIOMBINO: Piazza Verdi
PISA: Piazza Vittorio Emanuele II
PISTOIA:Piazza Del Duomo
PORDENONE: Piazza XX Settembre
POTENZA:Piazza Mario Pagano
PRATO: Piazza Del Duomo
RAGUSA: Piazza Libertà
RAVENNA: Piazza Del Popolo
REGGIO CALABRIA: Piazza Italia
REGGIO EMILIA: Piazza Della Vittoria
RIETI: Piazza Vittorio Emanuele II
RIMINI: Piazzale John Kennedy
ROMA: Piazza del Popolo
ROVIGO: Piazza Vittorio Emanuele
SALERNO: Piazza Portanuova
SANREMO: Piazza Colombo
SASSARI: Piazza D'Italia
SAVONA: Piazza Sisto IV
SIENA:Piazza del Campo
SIRACUSA:Piazza Santa Lucia
SONDRIO: Piazza Campello
TARANTO: Piazza Garibaldi
TERNI: Piazza Europa
TORINO: Piazza Castello
TRAPANI: Piazza Vittorio Veneto
TRENTO: Piazza Dante
TREVISO: Piazza Dei Signori
UDINE: Piazza Della Libertà
VARESE: Piazza Monte Grappa
VENEZIA: Campo San Geremia - Palazzo Della Rai
VERCELLI: Piazza Cavour
VERONA: Piazza Bra
VIAREGGIO: Piazza Mazzini
VICENZA: Campo Marzo
VIGEVANO: Piazza Ducale
VITERBO: Piazza Del Plebiscito
VOGHERA: Piazza Meardi
Milano, Piazza Fontana è piccola, è capolinea di tram, ha una rotonda con alberi e fontana, vi convergono cinque strade... comunque meglio di niente, a che ora è l'appuntamento?
RispondiEliminaHo sempre pensato che quello che veniva spacciato come la forza del movimento "no green pass", cioè il "tutti dentro" (destre, sinistre, novax, filosofi che mescolano piani diversi, indipendentisti, libertari, statalisti, ratzingeriani senza Ratzinger, ecc.), fosse in realtà un elemento di debolezza, e temo si stia proprio rivelando tale. Chi vuole promuovere seriamente una società libera deve tenere insieme la lotta contro lo Stato alla battaglia culturale, altrimenti, inevitabilmente, finisce tutto in caciara.
RispondiEliminaIeri sera mi hanno inviato un video da cell. da Bolzano, una folla impressionante che inneggiava alla libertà, manifestazione in serata o prima nottata, naturalmente i giornali locali parlano dei soliti 4 gatti.......
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