Pubblichiamo, d'intesa con l'Osservatorio cardinale van Thuân, l'interessante intervista a Giulio Meotti sulla matrice ideologica e la pericolosità di certo ambientalismo militante. Qui l'indice degli articoli su transumanesimo e realtà distopica.
Tutto il discorso ecologista si basa su Malthus
Andrea Mariotto intervista Giulio Meotti sul suo “Il dio verde”“Se anche il cristianesimo sale su questo carro dei vincitori, a quel punto allora dovrà accettare anche il gender, il transumanesimo, l’immigrazionismo, tutte teorie che postulano uno sradicamento di una certa visione dell’Europa, dell’occidente, della cultura, della cristianità e delle tradizioni”.
Giulio Meotti, giornalista del Foglio e saggista, ha recentemente dato alle stampe per i tipi di Liberilibri “Il dio verde. Ecolatria e ossessioni apocalittiche” (104 pagine, 14 €), un volume che con dovizia di particolari documenta la matrice ideologica e la pericolosità di certo ambientalismo militante. Un fenomeno che, dall’avvento di Greta Thunberg da cui sono scaturite le manifestazioni dei Fridays for future a livello globale, si è imposto nel dibattito pubblico degli ultimi anni.
Il nostro Osservatorio si è occupato a fondo dell’argomento dell’ambientalismo, collegandolo con quello del globalismo, nel 12mo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo dell’anno scorso: “Ambientalismo e globalismo nuove ideologie politiche” [Vedi qui]. Con grande interesse abbiamo quindi rivolto all’autore alcune domande di approfondimento.
Meotti, da dove nasce questo ambientalismo? Possiamo dire che l’ecologismo è una faccia del decadimento culturale e della crisi della ragione dell’occidente?
Tutti noi abbiamo una premura nei confronti dell’ambiente e della creazione. Negli ultimi quarant’anni abbiamo compiuto indubbiamente dei progressi: usiamo auto meno inquinanti, facciamo la raccolta differenziata, abbiamo a cuore come si indirizza il progresso. Il problema è che questo tipo di ecologismo non è più una discussione tecnica sui mezzi da utilizzare, ma è diventata una guerra santa. Se si prendono gli annunci che sono stati lanciati alla Cop26 (la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici), erano degli slogan contro il patriarcato, la “eteronormatività”, il sesso binario, il colonialismo, il “razzismo climatico”. È diventato un enorme abracadabra ideologico in cui il clima è soltanto una piccola parte, una scusa. Greta Thunberg, ad esempio, dice che il problema del clima è legato al sistema razziale, al gender e al patriarcato e che dobbiamo smantellarli tutti. Quindi sì, è uno specchio del decadimento culturale.
Che ruolo hanno i media in questo contesto? E chi è – e che cosa rappresenta – Greta Thunberg, che sempre di più sembra un “simbolo” che i media sfruttano finché fa comodo, per poi soppiantarla quando si troverà qualcuno di più spendibile e più efficace sul piano comunicativo?
Greta Thunberg è sicuramente lo strumento di interessi svedesi precisi, una operazione di PR veramente ben riuscita. Ci sono coinvolte grandi corporations, banche, ex-ministri, lobbies, think-tank il cui obiettivo è vendere le energie rinnovabili. Poi è sicuramente un fenomeno funzionale a un sistema di mainstream che ama i grandi numeri, i toni catastrofisti, le immagini dei ghiacciai che si sciolgono e degli orsi che vagano da soli nelle lande desolate. È così fin dai tempi di Al Gore, che nel 2006 proclamò che in dieci anni il mondo sarebbe finito. È una specie di ansia collettiva di cui Greta Thunberg è il megafono. Peraltro, è singolare come figura, perché viene portata a incontrare Draghi, il Papa, Macron, tutti i grandi della terra, viene chiamata all’ONU, ma allo stesso tempo guida le marce fuori dalla Cop26 dicendo che dentro si fa solo del “bla bla bla”. Quindi è un prodotto del sistema che però lei stessa critica. È un gioco di specchi strano in cui tutti guadagnano qualcosa.
Colpisce il riconoscimento istituzionale che le è tributato, in effetti.
Come dicevamo, conviene a tutti. Le grandi corporation fanno il green washing, fanno finta di essere ambientalisti invece in realtà si lavano la coscienza in questo modo; lei diventa strumento potentissimo di questa ideologia perché ad ascoltarla ci si rende conto di essere di fronte a una fragilità di pensiero incredibile fatta solo di slogan triti e ritriti. Conviene a tutti fare così: le grandi aziende riescono ad essere benvolute da questo ambiente perché altrimenti sarebbero attaccate ferocemente, Greta se ne avvantaggia perché essere ricevuta dei potenti della terra è un segno di legittimazione potentissima. Conviene a tutti tranne che al popolo, che sarà chiamato a pagare questa transizione ecologica. Su chi è che ricadrà il peso? Su chi usa l’automobile perché non vive in una grande città e non ha la possibilità di comprarsi il monopattino e l’auto elettrica. È un grande bluff che pagheranno le classi medie e i ceti popolari: lo stiamo vedendo in queste settimane con l’aumento delle bollette che i governi stanno cercando in tutti modi di calmierare, ma lo fanno con il debito pubblico, quindi aggravando ulteriormente la situazione delle generazioni future.
L’ecologismo si muove da decenni sulla base di previsioni catastrofiste che puntualmente non si avverano. Che credibilità possono avere questi annunci sistematicamente smentiti dalla storia?
Se non c’è un’opinione pubblica che inchioda i leaders e gli ideologi alle loro responsabilità intellettuali, morali e politiche, se non c’è una classe dirigente nei giornali e nelle televisioni che discute di queste cose, continuerà così. Alla fine non si parla mai del problema di fondo, che è quello cinese: Bloomberg ha recentemente pubblicato un’inchiesta in cui si evidenzia che la maggiore azienda metallurgica cinese inquina come due o tre Paesi europei messi insieme. Inoltre, c’è un paradosso: noi con la globalizzazione abbiamo esportato la produzione in Cina e con questo abbiamo esportato anche inquinamento. Loro – intendo il mondo di Davos, delle Cop26, dell’Onu, insomma il mondo transnazionale – che adesso sono i grandi responsabili di quella globalizzazione, adesso non possono mettersi a dire che è colpa della Cina, perché è convenuto a tutti. Chi ci ha rimesso, di nuovo, sono i ceti popolari occidentali che si sono visti distrutti dalla loro sicurezza economica e culturale.
Anche questo è un riflesso di quel senso di colpa dell’Occidente di cui spesso si parla?
Ha ragione lo scrittore Pascal Bruckner quando ha scritto il libro Un colpevole quasi perfetto. La costruzione del capro espiatorio bianco: l’uomo bianco occidentale è il grande Satana che hanno deciso di processare, quindi tutto quel “bla bla bla” di Greta di cui parlavo all’inizio, tutta quella paccottiglia ideologica, è parte di questa messa in discussione. La cancel culture è un fenomeno radicale interno al mondo occidentale e l’ecologismo con questa sua ansia di “tabula rasa” di decrescita felice è una forma di cancel culture.
È questo che si intende nel libro quando si parla di amore per l’umanità e odio per gli uomini?
Questo è un aspetto fondamentale. Al fondo, l’idea che c’è un cambiamento climatico che è colpa dell’uomo, è la messa in discussione dell’attività umana e della sua presenza sulla terra. Tutto questo discorso ecologista si basa su Malthus. Anche oggi c’è un ritorno a questi temi legati alla riduzione della popolazione, basti pensare agli slogan della star della sinistra radicale americana Alexandra Ocasio Cortez, ai movimenti per il “birth strike” (lo sciopero delle nascite), ai reali inglesi che si scusano per aver fatto due figli e promettono di non farne più, ai cartelloni pubblicitari nelle autostrade americane che dicono che il miglior favore che puoi fare al clima è avere un figlio in meno, al calcolo di quanta CO2 produce ogni bambino che viene al mondo. C’è senz’altro una misantropia di fondo.
In questo contesto, come commentare la posizione della Chiesa?
Quelli che sono a favore della preservazione della terra, non sono interessati alla preservazione delle identità, delle culture, delle tradizioni, tutte cose che dovrebbero stare a cuore ad un cattolico. Quindi starei attento quando nelle celebrazioni sento le preghiere “per la terra”, perché è una forma di paganesimo agli antipodi della dottrina cattolica. Finché nella predicazione della Chiesa l’ecologismo era la difesa della creazione e il tentativo di tenere l’uomo dentro una premura per l’ambiente, era straordinario, sono state scritte pagine bellissime. Ultimamente, invece, mi sembra che ci sia una sbandata su questi temi: non so quanto un cristiano si senta colpito nella coscienza dalle prediche e dai discorsi sulla plastica e sull’inquinamento. Se anche il cristianesimo sale su questo carro dei vincitori, a quel punto allora dovrà accettare anche il gender, il transumanesimo, l’immigrazionismo, tutte teorie che postulano uno sradicamento di una certa visione dell’Europa, dell’occidente, della cultura, della cristianità e delle tradizioni.
Andrea Mariotto - Fonte
Poiché l'uomo vive secondo la verità, non vive secondo sé stesso, ma secondo Dio.
RispondiElimina- Sant'Agostino, De civitate Dei, XIV, 4.
14/12/21
RispondiEliminala lotta in difesa della Costituzione italiana e della dignità umana continua in Italia
abbiamo FAME di verità e giustizia e non vogliamo il vostro piatto di lenticchie al posto della nostra libertà - rdv
è evidente che la realtà non conta più nulla per loro ... conta solo avere il potere dei media e della finanza in mano ... con l'appoggio di tutte le istituzioni - l'unica cosa che temono è che la gente sappia la verità da una forza sociale non addomesticabile né ribellistica - ci vuole una tattica gandhiana - verità asciutta e resistente a ogni persecuzione --- questo li sconfiggerà ...
RispondiEliminardv
È del tutto impossibile sconfiggerli.
Elimina@14 dicembre 2021 09:14
RispondiEliminaE' vero, non vedono piu', sono accecati, inebriati, ubriacati"da qull'avvenir che in mente hanno"..
Quindi starei attento quando nelle celebrazioni sento le preghiere “per la terra”, perché è una forma di paganesimo agli antipodi della dottrina cattolica.
RispondiEliminami sembra un'affermazione alquanto imprecisa, in quanto la liturgia cristiana tradizionale contiene molte espressioni in cui chiede a Dio la benevolenza e la fecondità della Terra o del tempo; pensiamo per esempio lla Supplica di Papa Gelasio, alla Divinae Pacis ambrosiana, alla Litania di San Martino, alle intercessioni delle anafore attribuite a san Basilio.
anz, la sparizione di questo tema è cosa tipicamente moderna e parte di una generale antropocentrizzazione della liturgia
La situazione attuale, politica, economica, sanitaria, ecclesiastica, dell’Occidente euroatlantico ? ce la descrive sinteticamente e magistralmente Roberto Pecchioli, ricorrendo aduna frase presa dal “Re Lear” di William Shakespeare “un mondo in cui per davvero i pazzi guidano i ciechi”.
RispondiEliminaChe definizione azzeccata; tutti in fila a farsi sottoporre alla roulette russa, e se il colpo parte...pace all' anima, ha dato il consenso! Ma chi lo estorce, il consenso, fa parte del club dei pazzi che vogliono guidare l' umanità, spopolare il pianeta, robotizzarne la parte rimanente. Veramente dovrebbero riaprire la famosa "Clinica dei pazzi" di quel vecchio film di Totò, e rinchiuderceli tutti dentro a chiave..
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4292_Pecchioli_Premiata_Impresa_Funebre_Occidente.html
Ma qui è diverso, anima errante: non è preghiera a Dio perché la terra dia i suoi frutti, ( per noi) ma per la terra in se stessa , quasi essere a sé stante
RispondiEliminaLa Chiesa modernista postconciliare è una delle maggiori imputate dell'attuale deriva transumana, in quanto non ha fatto nulla per impedirla.
RispondiEliminaNon si può amare l'uomo senza amare Dio.
Al teocentrismo si è voluto sostituire l'antropocentrismo, e ora avremo il transumanesimo.
Se Dio non c'è, tutto è permesso, diceva profeticamente Dostoevskij.
Eppure basterebbe fermarsi un attimo e scolpire sul marmo che "non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche moralmente lecito". Invece, la scienza diventa religione.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1088224035342910&set=a.145392712959385
RispondiEliminaPorzione di un commento:
Ma tanto a voi che vi frega, mica siete costituzionalisti, e poi c'è da sentire Burioni da Fazio e Pregliasco dalla Costamagna. Mica possiamo perdere tempo con queste pedanterie.
Non è ancora il tempo per le domande altrimenti si cade nel "dibattito da bar" (Roberto Speranza, oggi),; e questo nonostante l''argomento (del dibattito) riguardi tutti noi e non è assolutamente quello sanitario.
Bisogna essere obbedienti. Anzi di più, applaudire.
È sorta, soprattutto nel mondo occidentale, una nuova “religione” e con essa uno stuolo innumerevole di ferventi fedeli. Si tratta dei covidiani. Il covidiano è veramente un uomo di fede. Crede nella nuova trinità – Pandemia, Coronavirus e Vaccino onnipotente – senza giungere razionalmente ad una conclusione, ma partendo da una fermissima convinzione. Conosciamolo.
RispondiEliminaAvv.Gianfranco Amato
https://lanuovabq.it/it/devoto-e-intransigente-e-il-covidiano#.YbiXm0104zc.facebook
Vaccino forze dell'ordine, obbligo da domani: a chi si defila via arma e multe
RispondiElimina14 dicembre 2021
https://www.adnkronos.com/vaccino-forze-dellordine-obbligo-da-domani-a-chi-si-defila-via-arma-e-multe_5RuSfL8hDR3QxbfPNCKshC
Sono del parere di imprigionare chi dà questi ordini.
RispondiEliminaLa tremenda realtà che in Italia mai diranno ma che sta emergendo in altri paesi.
RispondiEliminaLa variante Omicron, in effetti la nuova influenza stagionale di quest'anno, è un normale raffreddore lieve o quasi asintomatica per i non vaccinati, diventa invece seria, grave o mortale per i vaccinati che hanno il sistema immunitario compromesso proprio dal vaccino.
OMICRON: "È MITE. SIA CHE TU SIA UN BAMBINO, CHE UN 80ENNE, VACCINATO O NON VACCINATO"
RispondiElimina(dott.ssa Coetzee, South African Medical Association)
Mentre Boris Johnson ci fa sapere dal Regno Unito del primo decesso da Omicron - badando bene a non dirci né età, né patologie pregresse della vittima - quasi quattro settimane dopo che la variante Omicron di SARS-CoV-2 è stata rilevata in Sudafrica, il medico che per primo l'ha scoperta, la dott.ssa Angelique Coetzee della South African Medical Association, ripete che "è mite sia che tu sia un bambino, che un 80enne, vaccinato o non vaccinato".
Il mese scorso, la dottoressa, durante un'intervista ad Andrew Marr della BBC , ha dichiarato che il mondo è "inutilmente preso dal panico" riguardo a Omicron.
Dopo queste considerazioni dovremmo chiederci perché ci fanno votare? Dato che è in gioco la nostra vita, non sarebbe più logico prendere a pedate nel c… i politici di tutto l’arco costituzionale?
RispondiEliminaNel frattempo guardate il video del World Economic Forum, poi ritirato (suppongo per paura di essere presi a bastonate) e reinserito in seguito da un’anima pia: https://www.youtube.com/watch?v=4zUjsEaKbkM&t=23s Magari salvatelo, perché oscureranno anche questo.
Agostino Nobile
https://www.marcotosatti.com/2021/12/10/nobile-la-fine-della-proprieta-privata-e-altre-chicche-al-cianuro/
Questa è la caserma dove sono stoccati i vaccini
RispondiEliminahttps://video.repubblica.it/dossier/coronavirus-wuhan-2020/coronavirus-i-vaccini-pfizer-arrivano-alla-caserma-salvo-d-acquisto-a-roma/373690/374303
Coronavirus, i vaccini Pfizer arrivano alla caserma Salvo d’Acquisto a Roma
https://www.maurizioblondet.it/forciniti-da-ascoltare/
Pensavo tra me e me:" In effetti le armi vanno in una caserma e questa, a mio modo di vedere, puo' essere considerata un'arma(un'arma di distruzione di massa?)"
Ieri il questore di Pordenone, Marco Odorisio, ha disposto il foglio di via obbligatorio per tre anni, dal comune di Pordenone, per Stefano Puzzer, portuale e leader della protesta contro il Green pass al termine di una protesta organizzata all’ospedale civile di Pordenone.
RispondiEliminaPuzzer, che è arrivato quando la manifestazione davanti all’ospedale si stava ormai concludendo, è stato subito accompagnato in questura dagli agenti presenti sul posto. È il secondo foglio di via in poche settimane per il portuale triestino, che all’inizio di novembre ne aveva ricevuto uno dalla questura di Roma.
‘Stamattina si trattava solo di un incontro di sanitari sospesi che, assieme al loro avvocato, hanno chiesto un incontro al dirigente sanitario perché volevano denunciare sanitari che lavorano da mesi in ospedale senza vaccino. Poi sono arrivato io, in segno di solidarietà’ – ha detto Puzzer in un video diffuso in serata.
Ma un garbato, rispettoso, mite, pacifico, mansueto giovane portuale di Trieste come Stefano Puzzer, quanti daspo potrà collezionare?
https://www.sabinopaciolla.com/pordenone-daspo-a-stefano-puzzer-ma-e-davvero-un-individuo-cosi-pericoloso/