Messaggio
ai partecipanti alla processione di riparazione
del Comitato Beata Giovanna Scopelli
Reggio Emilia - 2 Luglio 2022 (annunciato qui)
ai partecipanti alla processione di riparazione
del Comitato Beata Giovanna Scopelli
Reggio Emilia - 2 Luglio 2022 (annunciato qui)
Cari Fedeli, Laudetur Iesus Christus!
Per quanti partecipano alla processione riparatrice di questa sera, e specialmente per i meno giovani tra essi, sembra quasi incredibile che nel corso di pochi decenni l’Italia possa essersi trasformata in modo così radicale, cancellando l’eredità del Cattolicesimo che l’ha resa grande e prospera tra le Nazioni. Stiamo assistendo ad un processo – apparentemente irreversibile – di apostasia della Fede; un processo inverso rispetto a quello che San Leone Magno descriveva nel celebrare la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, in cui elogiava il ruolo provvidenziale dell’Alma Urbe: da maestra di errore, Roma è divenuta discepola della Verità, scriveva il grande Pontefice. Oggi potremmo dire, con lo sgomento di figli traditi dal padre, che la Roma dei Martiri e dei Santi da maestra di Verità, è divenuta discepola dell’errore. Poiché l’apostasia presente, che coinvolge l’autorità civile e quella religiosa in una ribellione a Dio Creatore e Redentore, non è partita dal basso, ma dal vertice.
I governanti della cosa pubblica e i Pastori della Chiesa si mostrano obbedienti all’antievangelo del mondo, e mentre si rifiutano di prestare il dovuto ossequio a Cristo Re e obbedienza alla Sua santa Volontà, piegano il ginocchio dinanzi ai nuovi idoli del politicamente corretto, bruciano incenso al simulacro di un’umanità abbruttita dal vizio e dal peccato. Coloro che oggi sono alla guida del popolo nelle cose temporali e spirituali hanno come scopo non il bene comune dei cittadini e la salvezza delle anime dei fedeli, ma la loro corruzione, la loro dannazione. E la massa, abbandonata la via dell’onestà, della rettitudine e della santità, si abbandona all’inganno, alla corruzione, alla rivolta infernale contro Dio.
Non vi stupisca veder sfilare lungo le vie delle città le oscene manifestazioni del Pride: lo spazio che i traviati hanno conquistato in questi decenni era stato abbandonato ben prima dai Cattolici, i cui chierici consideravano ostentazioni di “trionfalismo postridentino” le processioni in onore del Santissimo Sacramento, della Vergine Santissima, dei Santi Patroni.
Non vi stupisca veder legalizzato il divorzio, l’aborto, l’eutanasia, le unioni sodomitiche e tutto il peggio di cui è capace un’umanità deviata e folle: se questo è avvenuto, è perché ai Cattolici è stato detto che non potevano imporre la propria visione del mondo e della società, e che avrebbero dovuto convivere, in nome della democrazia e della libertà, con i nemici di Cristo. E fu un inganno, perché la tolleranza che costoro chiedevano alla maggioranza cristiana del Paese non è più ammessa, e tutti devono sottomettersi alla dittatura del pensiero unico, all’ideologia gender, alla dottrina LGBTQ. Ricordate? Non si metteva in discussione il matrimonio, ma si chiedeva di accettare le unioni di fatto. E una volta data legittimità ai pacs, si aprì la porta al matrimonio omosessuale, alle adozioni per le coppie dello stesso sesso, alla maternità surrogata, all’aborto postnatale, all’eutanasia imposta in alcune Nazioni anche ai giovani e ai poveri.
Scelesta turba clamitat: Regnare Christum nolumus, cantiamo nell’inno Te sæculorum Principem [qui] della festa di Cristo Re. La marmaglia delirante schiamazza: Non vogliamo che Cristo regni. Quel grido infernale, ispirato da Satana, è forse l’unica cosa onesta che sanno dire costoro. Ed è vero: nel Regno sociale di Cristo non c’è posto per il vizio, non ci può essere legittimazione per il peccato, né tolleranza per la corruzione dei giovani. Sanno bene, i nostri avversari, che la Civitas Dei e la civitas diaboli sono nemiche, e che ogni convivenza è non solo impossibile, ma impensabile e assurda, dal momento che la società cristiana è antitetica e inconciliabile con la società “laica”.
Voi siete venuti a dare pubblica testimonianza della Fede, con l’intenzione di riparare ai sacrilegi e alle bestemmie della scelesta turba contro Gesù Cristo e contro la Sua Santissima Madre. Perché dinanzi all’odio crudele e osceno di queste anime ribelli dobbiamo seguire l’esempio del Signore, oltraggiato dai Suoi carnefici proprio mentre si immolava sulla Croce per la loro salvezza. È infatti Cristo stesso, con la Sua Incarnazione, Passione e Morte, che per primo ha riparato le colpe infinite degli uomini nei confronti dell’eterno Padre. Poiché solo un Dio poteva espiare la disobbedienza a Dio, e solo un Uomo poteva offrire questa riparazione a nome del genere umano. E anche noi, membra vive del Corpo Mistico di Cristo che è la Santa Chiesa, possiamo e dobbiamo riparare alle offese e ai peccati dei nostri simili con lo stesso spirito, con la stessa obbedienza, con lo stesso fiducioso abbandono al Padre.
E mentre guardiamo con dolore alla moltitudine di peccati eretti a modello da imitare da una società che è contro l’uomo proprio perché contro Dio, il dovere di Carità ci impone di pregare per quanti si sono lasciati sedurre dall’inganno del Serpente, perché si convertano e si pentano. Il mondo inclusivo che vi hanno promesso; la presunta libertà di essere e fare quel che volete prescindendo dalla Legge del Signore; la licenza e il vizio celebrati e la virtù derisa e screditata sono menzogne, come era una menzogna la promessa di essere come dèi che Satana fece ai nostri progenitori nel paradiso terrestre.
Mi rivolgo a quanti prendono parte a queste manifestazioni del cosiddetto “orgoglio gay”. No: non sarete come dèi, ma come bestie. Non avrete la felicità, ma il dolore, la malattia, la morte: la morte eterna. Non avrete la pace, ma discordia e liti e guerre. Non avrete prosperità, ma povertà. Non sarete liberi, ma schiavi. E questo avverrà indefettibilmente perché il Mentitore è omicida sin dal principio, e vuole la vostra morte, cancellando nei vostri sguardi l’immagine di Dio, rubandovi quell’eternità beata che lui per primo ha perduto con la propria ribellione. Perché il primo a peccare di orgoglio fu proprio Lucifero, col suo Non serviam, non mi piegherò, non mi inchinerò a Dio, non accetterò di riconoscerLo come mio Signore e Creatore. Come potete sperare che colui che odia l’Autore della vita possa amare voi creature? Come potete credere che chi è stato condannato alla dannazione eterna sia in grado di promettervi quell’eterna beatitudine di cui egli per primo è stato per sempre privato?
Questa processione non dev’essere un’occasione di scontro, ma un’opportunità per mostrare alle tante persone ingannate dal Maligno che c’è un popolo animato da sentimenti di Fede e di Carità, che con generosità e con sguardo soprannaturale offre le proprie preghiere, i propri digiuni, i propri sacrifici per impetrare perdono per le colpe dei loro fratelli. La Carità, fondata sulla Verità immutabile di Dio, è un’arma tremenda contro Satana, e uno strumento infallibile per convertire il mondo e per riportare al Signore tante anime. RiportarLe a Colui che ha sparso il proprio Sangue anche per loro, per amore. Per un amore infinito, irrevocabile, un amore che vince il mondo, un amore che smuove le montagne, che dà senso alla nostra vita, che non vanifica la nostra esistenza.
Quando vediamo l’immagine del Salvatore inchiodato alla Croce, e pensiamo ai tormenti che ha subìto per riscattarci e redimerci, non possiamo rimanere insensibili, come non sono rimasti insensibili i pagani, gli idolatri, i peccatori dei secoli passati. Società corrotte nell’intelletto e nella volontà, dedite ai peggiori vizi, irretite dalle false religioni sono state conquistate da quell’amore – anzi: da quella Carità – che portava i Martiri anche bambini, e donne e anziani a non reagire ai loro carnefici, per non venir meno all’amore di Dio. Quanti si sono convertiti nel vedere morire con dignità i Cristiani, perseguitati per la loro Fede! Quanti si sono fatti battezzare dinanzi all’esempio dei Cristiani, e alla semplice Verità del Vangelo!
Compiamo questa riparazione, dunque. Compiamola con spirito soprannaturale, e con la persuasione che proprio nell’umile sequela di Cristo sulla via del Calvario sapremo condurre a Lui tante anime oggi lontane. E quanto più vediamo scatenarsi le potenze del Male, tanto più perseveriamo nel Bene, nella certezza della vittoria di Cristo, vera e unica Luce del mondo, sulle tenebre del peccato e della morte.
Chiediamo con filiale fiducia allo Spirito Santo di infondere la Sua santa Grazia nei peccatori, di toccare il loro cuore, di illuminare la loro mente, spronare la loro volontà. Perché chi è stato finora maestro di errore e esempio di peccato, possa con l’aiuto e la misericordia di Dio e con l’intercessione della Sua Santissima Madre e Madre nostra essere discepolo di verità e esempio di virtù. E così sia.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
Ancora una volta sarà silenzio di tomba da parte della diocesi meneghina e dei media sedicenti cattolici ?
RispondiElimina***
BRAVO !
"Oggi voglio fare un annuncio.
Abbiamo riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali.
È con grande gioia che ho firmato il provvedimento".
Lo ha annunciato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal palco del Pride. https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/07/02/il-pride-a-milano-e-napoli-in-piazza-per-i-diritti-di-tutti_2de97c8d-bc70-4e29-ac27-889b8fd8430f.html
Che cosa vuole che dicano la "diocesi meneghina" e i "media sedicenti cattolici"? Che sono contenti! Si aspetti dal deep state e dalla deep church soltanto delle cose brutte a bizzeffe: non resterà deluso, non si ritroverà affranto. Altrimenti le vien voglia di buttarsi dalla finestra! Le cose vanno così. Speriamo che i due deep, nella loro folle corsa all'abisso, si schiantino presto e con vigore. Sursum corda!
EliminaPiù corrono, più su avvicinano al baratro dentro al quale finiranno, assieme al loro nuovo padrone, Satana, e sarà un viaggio senza ritorno. Si sfracelleranno contro la pietra scartata dai costruttori, la Testata d' Angolo. Christus Vincit,
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RispondiEliminaMolto bello, questo Messaggio di mons. Viganò. Si sente qui la voce del vero Pastore, del vero sacerdote di Cristo.
Abbiamo l'animo sempre più afflitto da quello che siamo costretti a vedere e a subire. Questo mese di giugno il c.d. orgoglio gay ha imperversato come non mai e non sembra voler cessare. Siamo a luglio e giornali come il Corriere della Sera danno grande rilievo alle "nozze saffiche" di una donna che è stata per alcuni anni amica intima di Berlusconi. Il quale avrebbe mandato preziosi regali alla coppia di "spose". Non ci sono parole.
La nausea e lo sconforto ci soffocano, anche a causa del silenzio della Chiesa ufficiale. Ma come può essa ribadire l'insegnamento perenne della morale cristiana quando nozze contronatura vengono ospitate anche in qualche chiesa cattolica, nel silenzio assordante di chi dovrebbe intervenire? L'intera Gerarchia, non solo quella tedesca, sembra sempre più in balia dei perversi, agguerrita minoranza che la sta distruggendo dall'interno.
Nella sua Seconda Lettera il Beato Pietro ci ricorda che Dio non fa venir meno il suo soccorso a chi vuol fare la sua volontà anche dovendo vivere in una società dedita al Male: "..se condannò alla distruzione e ridusse in cenere Sodoma e Gomorra, perché fossero di esempio a tutti gli empi futuri; e se liberò il giusto Lot, rattristato dalla condotta di quegli uomini senza freno nella loro dissolutezza - perché quest'uomo, pur abitando in mezzo a loro, si manteneva giusto di fronte a tutto quello che vedeva ed ascoltava, nonostante tormentassero ogni giorno la sua anima retta con opere nefande --- il Signore sa liberare dalla prova gli uomni pii e riserbare gli empi per essere puniti nel giorno del giudizio, specialmente quelli che seguono la carne con i suoi desideri immondi e disprezzano l'autorità" (2 Pt, 2, 6-10).
Il Messaggio di mons. Viganò ci sostiene spiritualmente nella prova e nello stesso tempo mostra verso tutti questi peccatori ostentanti il loro peccato in odio a Dio (come i Sodomiti biblici) la vera carità cristiana: condanna l'errore in cui sono caduti ed esorta i fedeli a pregare per il loro pentimento e la loro conversione.
PP
“La Chiesa muore perché i pastori hanno paura di parlare con verità e chiarezza. Abbiamo paura dei media, dell’opinione pubblica, dei nostri confratelli! Ma il buon pastore dona la vita per le sue pecore (…) Tra non molto sarò chiamato al cospetto del Giudice Eterno. Se non vi trasmetto la verità che ho ricevuto, che cosa gli dirò? Noi vescovi dovremmo tremare al pensiero dei nostri silenzi colpevoli, dei nostri silenzi conniventi, dei nostri silenzi condiscendenti con il mondo”. (Cardinal Robert Sarah)
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RispondiElimina« L’apostasia presente, che coinvolge l’autorità civile e quella religiosa in una ribellione a Dio Creatore e Redentore, non è partita dal basso, ma dal vertice » (Mons. Viganò).
En fait, toutes les révolutions, sans exception, partent d'en haut. Le poisson pourrit toujours par la tête.
Et c'est parce que les têtes, en haut, sont pourries, qu'elles favorisent la désagrégation et la subversion qui conduisent à la révolution.
Ca va senso dire, non ami, tour de tient
EliminaSolo in Mons. Viganó sento lagiusta tonalità del vero Pastore, le altre voci sono tutte scordate almeno su un punto partendo dalle più antiche che non hanno portato frutti buoni.
RispondiEliminaCosi è anche per me. I "conservatori" sono i più fasi di tutti: un colpo al cerchio e uno alla botte.
EliminaPer la campagna social dell’Anno Europeo dei Giovani 2022, l’UE affida ad una donna con hijab il compito di stimolare il dibattito sui valori europei.
RispondiEliminaMa il velo islamico non rappresenta in alcun modo un “valore europeo”. In Europa le donne si sono liberate, dopo secoli di battaglie, da simboli di sottomissione come questi e non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare alle nostre conquiste in nome del politicamente corretto caro alla sinistra.
Le femministe europee non hanno nulla da dire?
Correggo : ça va sans dire, mon ami, tout se tien
RispondiEliminae mi chiedo il senso di questo commento criptico oltre che pieno di errori, di un certo Catholicus che credo randagio rispetto a quello che incontriamo di solito
Comunicato n. 6/2022 del Comitato «Beata Giovanna Scopelli»
RispondiEliminaAlla Vostra Cortese Attenzione,
comunichiamo quanto segue:
*
1. A seguito della Processione di ieri e in riferimento agli obiettivi che il Comitato fin dal principio si era posto, la soddisfazione e la gioia sono grandi. Questo per diversi ordini di motivi.
2. Innanzitutto: soprannaturale. Il valore intrinseco dell’atto riparatorio è tale da essere sempre ricco di valore.
3. In seguito: naturale. In una Reggio Emilia rovente e semideserta le file a perdita d’occhio di fedeli presenti alla Processione, parlano da sole. L’adesione è stata ampia e profonda, con devozione e raccoglimento. Valga a titolo di parziale esempio questo video https://fb.watch/e17YX5_BBs/?fs=e&s=cl , che è solo uno dei tanti.
4. Nel 2017 si ebbe contro la riparazione un vasto bombardamento di attacchi da commentatori arruolati, politici, attivisti LGBT e la Processione fu un successo. Nel 2022 il tutto è stato pervaso da molto più silenzio e la Processione è stata un successo. Ove si sia trattato della vecchia e ritrita strategia dell’attaccare o del silenziare per distruggere, va certamente constatato il fallimento in entrambi i casi. E le immagini sono lì a dimostrarlo.
5. Una breve nota di colore è per la Gazzetta di Reggio. Conoscevamo la sgangherata faziosità del foglio reggiano ma non era semplice immaginare che piombasse così in basso: prima dell’atto minizzando l’informazione a riguardo e ad atto compiuto falsificando apertamente la realtà dei fatti. L’uso di tali mezzi certifica in modo ancor più netto quanto sia “andata a segno” la riparazione. Questa conferma, per certi versi, ci soddisfa ulteriormente.
6. Infine un grande grazie a tutti i sacerdoti e fedeli presenti, che salutiamo al canto del “Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!”
3 luglio 2022, Domenica IV dopo la Pentecoste.
*
Ringraziando per l’Attenzione, porgiamo Cordiali Saluti.
Il Comitato «Beata Giovanna Scopelli»
Eh sì! Reggio Emilia era ed è anche oggi rovente e semideserta. Il caldo emiliano è unico, lo detesto. I reggiani sono tutti al mare: non andare al mare d'estate e non ritornare arrostiti è un sacrilegio, è indice di povertà, se non di miseria. Io conosco una coppietta di pensionati, in locazione presso di me, che ha raccontato di essere stata al mare per più di due mesi in vacanza, in realtà ho saputo dalla figlia che la moglie è andata a fare i letti per tutto il tempo in una "struttura alberghiera" per pagarsi la vacanza. Insomma, sono state delle vacanze-lavoro! Adesso sono tutti ricchi o "fanno finta" di esserlo, come mi ha detto una simpaticissima signora romana e fieramente sempre romana, nonostante abiti a Reggio Emilia da decenni. Era amica di mia mamma. A parte questo, la Reggio Emilia di quando ero bambino, ragazzino non esiste più. Era una città tranquilla, da sempre comunista, ma di un comunismo sovente "alla Peppone", era un piacere entrare in un forno e comprare lo gnocco, l'erbazzone, poi entrare in qualche chiesa... Tutto finito!
EliminaTutta l Italia è finita, game over
Elimina
RispondiEliminaReggio Emilia e dintorni fu anche una delle zone nelle quali i partigiani comunisti compirono le peggiori efferatezze, durante la guerra civile (1943-45) e anche dopo.
Sono lo stesso che ha scritto il commento Tutti miliardari e tutti al mare. Confermo quello che lei scrive. In famiglia abbiamo avuto diversi caduti e dispersi della Repubblica Sociale Italiana. L'avv. Luca Tadolini ha pubblicato per le Edizioni all'Insegna del Veltro alcuni ottimi volumi dedicati a Reggio Emilia durante la Rsi.
EliminaI sinistri hanno ricevuto e ricevono il loro pane quotidiano, prima era l'odio contro la Chiesa madre di tutte le loro disgrazie, oggi è ipocrisia, irrisione e presa per il naso anche della chiesa stessa, che si sente lusingata della loro attenzione. Contenta lei...!!!
RispondiEliminaNon la verità, ma la paura è la causa dei pensieri disumani di tanti
RispondiEliminaÈ per la paura delle conseguenze che possono toccarci se il nostro pensiero libero da pregiudizi e volto solo alla realtà arriva a conclusioni vere, ma diverse o addirittura contrarie rispetto al mainstream, che tanta gente accetta e propaganda le aberrazioni progressiste oggi di moda (aborto, lgbt, ambientalismo, animalismo)
Sicché si preferisce vivere nella menzogna piuttosto che subire l'odio sociale e la solitudine
Per abbracciare la verità occorre personalità, coraggio, vero amore, la purezza del bambino.
Ma dice il Signore Gesù: "Se non tornerete come bambini non entrerete mai nel Regno dei cieli"
Monsignor Regattieri: «Gender e veglie contro omofobia sconcertano i fedeli»
RispondiEliminahttps://www.provitaefamiglia.it/blog/monsignor-regattieri-gender-e-veglie-contro-omofobia-sconcertano-i-fedeli
RispondiEliminaReggio Emilia durante la guerra civile e subito dopo.
Mi sembra che fosse inclusa nel c.d. "triangolo della morte" emiliano, nel quale prima i partigiani poi loro schegge residue imperverversarono con le uccisioni sino al 1949. Nel 1948 o 1949 ci furono gli ultimi omicidi di fascisti o presunti tali. Mi ricordo la foto, presa da lontano, del cadavere di una poveretta violentata e trucidata (da criminali rimasti anonimi) alla periferia di Milano perché ex-ausiliaria, nel 1949.