La prossima IV Giornata sulla Dottrina sociale della Chiesa, che terremo a Lonigo (Vicenza) sabato 1 ottobre 2022, ha per titolo “Proprietà privata e libertà. Contro lo sharing globalista di Davos” [programma e iscrizione]. Il riferimento è ai progetti futuristi del World Economic Forum di Davos. Pubblichiamo quindi volentieri questo articolo di Paolo Gulisano, ringraziando il sito Ricognizioni da cui lo abbiamo preso, che parla proprio di questi progetti futuribili.
C’è una frase che mi tocca ripetere spesso, quando vengo interpellato su quando finirà l’emergenza pandemica e quando si potrà tornare a vivere “come prima”. La risposta che purtroppo devo dare è questa: “nulla sarà più come prima”. Se qualcuno pensasse che questa opinione è esageratamente pessimista, posso dire di avere trovato una autorevole conferma a questa mia tesi che peraltro sostengo già dall’inizio della pandemia in un libro la cui lettura non è assolutamente consigliabile, perché ci vuole uno stomaco davvero forte per affrontarla. È una sorta di Necronomicon, una finestra aperta sull’abisso. Si tratta del volume La Quarta rivoluzione industriale, il cui autore è Klaus Schwab, ingegnere, economista e accademico tedesco, fondatore e presidente del World Economic Forum (WEF). Il Forum è famoso per il suo incontro annuale a Davos, in Svizzera, che attira imprenditori, capi di stato e politici di tutto il mondo, oltre a intellettuali e giornalisti, per discutere le questioni più importanti e urgenti del pianeta, anche nei settori della salute e dell’ambiente.
L’anno scorso l’ottuagenario Schwab pubblicò un volume sull’epidemia da Covid e gli scenari che esso apriva, intitolato Il Grande Reset. Schwab, in questo libro illustra come l’epidemia possa costituire una grande occasione di cambiamento. Altro che un castigo inviato da Dio per colpire la pravità degli uomini, come dicevano alcuni fondamentalisti cristiani nel 2020; altro che un castigo inviato da Madre Natura, umiliata e offesa, come dicevano importanti esponenti della neochiesa cattolica, a partire dall’Arcivescovo di Vienna. L’epidemia è un fattore importante di accelerazione di processi avviati da qualche tempo.
E non è complottismo, si badi, perché questi scenari sono illustrati da un esponente del pensiero dominante. Un piano preciso, ufficiale e ben documentato, sul quale istituzioni internazionali, filantropi, organizzazioni non governative e mega-aziende private collaborano apertamente già da tempo. Le nuove abitudini acquisite dalle popolazioni durante la pandemia hanno apportato quell’impulso alla digitalizzazione e all’automazione decisivo per implementare la Quarta Rivoluzione Industriale, che finora stentava a realizzarsi. È l’inizio di una nuova era.
E così, sono andato a leggermi questo testo del 2016 di Schwab, in cui si annunciava ad un pubblico ristretto, quasi di addetti ai lavori, cosa si stava annunciando. E se la prefazione all’edizione italiana è di John Elkan, il cui nonno, Gianni Agnelli, il Signore della Fiat, designò prima di morire a suo successore dinastico, e che oggi è amministratore delegato della Exor N.V., una holding di investimento controllata dalla famiglia Agnelli,e a capo di una serie di imprese di innovazione tecnologica, la prima edizione inglese aveva nientemeno che una prefazione di Sua Altezza Reale il Principe (allora) Carlo d’Inghilterra.
Il successore della Regina Elisabetta ha una lunga frequentazione con Schwab, il che fa pensare che il nuovo inquilino di Buckingham Palace non abbia passato i suoi primi 74 anni nell’estenuante attesa di succedere alla madre, dedicandosi agli sport ippici e alla frequentazione di Camilla, e ciò significa che la sua ascesa al trono della più inquietante tra le superpotenze possa segnare un altro punto a favore del Grande Reset.
Ma di cosa parla questo libro fondamentale per comprendere ciò che sta accadendo e quale sia il futuro che ci attende? La Quarta rivoluzione industriale è una rivoluzione ipertecnologica, che comporterà- negli auspici di Schwab, una profonda trasformazione per l’umanità. Il termine “rivoluzione”, secondo l’economista germanico, denota un cambiamento repentino. Tutto si dovrà svolgere in modo veloce, deciso, irreversibile.
Nella storia abbiamo avuto diverse rivoluzioni: la prima, migliaia di anni fa, fu quella agricola, con il passaggio dalla caccia come principale attività per sopravvivere all’agricoltura. Poi, dopo molti secoli, nell’800 abbiamo avuto la prima Rivoluzione industriale, quella del vapore per muovere le macchine, per ingrandire le industrie, per fare ricchezza. La seconda Rivoluzione avvenne agli albori del ‘900, e fu quella dell’elettricità. La terza l’abbiamo conosciuta negli ultimi anni del XX –secolo: quella digitale o informatica. La quarta, infine, sta iniziando ora, ed è quella – dice Schwab – dell’IA, intelligenza artificiale, delle nanotecnologie, dell’automazione, del mito dello “sviluppo sostenibile”. “La Quarta Rivoluzione Industriale conferirà alla tecnologia un carattere pervasivo” (Schwab pag 129)
Un aggettivo piuttosto curioso, mai usato per indicare una realtà traumatica come una rivoluzione. Che significa pervasivo? Qualcosa che è capace di diffondersi in campi e aspetti un tempo estranei. La Treccani definisce il termine “pervasivo” come “tendente a pervadere, a diffondersi in modo penetrante, così da prevalere o dominare”.
E quale e come sarà questo nuovo potere pervasivo? Sarà “The Second Machine Age”, dice Schwab. La Seconda Era delle macchine, quella della Robotica avanzata, della manifattura additiva, chiamata Stampa 3D, che fabbricherà qualunque cosa, utilizzando anche nuovi materiali (la Chimica dei materiali sta avendo uno sviluppo vertiginoso) come Grafene, come conduttori di calore e elettricità. Con la stampante 3D si potranno anche fabbricare organi umani; già oggi si possono realizzare padiglioni auricolari, ad esempio, ma nel futuro prossimo si potrà produrre ogni tipo di organi, realizzando così il sogno del professor Frankenstein di costruire un uomo in laboratorio. Ci sarà una biologia di sintesi, si svilupperà l’Epigenetica, ovvero quelle tecnologie per cui, come dice l’autore del libro, “il contesto potrà contribuire a modificare l’espressione genica”.
Quale contesto? Schwab cita uno scienziato italo americano, James Giordano,che ha dichiarato che “Il genoma è il campo di battaglia del futuro”. Questo Giordano è professore presso il Dipartimento di Neurologia e responsabile del Programma di Studi di Neuroetica presso il Centro di Bioetica Clinica della Georgetown University, una università cattolica, diretta e amministrata dalla Compagnia di Gesù. È altresì membro del Comitato consultivo per la neuroetica, la legalità e le questioni sociali della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), un’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare.
Le sue ricerche si concentrano sull’uso di neurotecnologie avanzate per esplorare la neurobiologia del dolore e altri disturbi dello spettro neuropsichiatrico; la neuroscienza del processo decisionale morale e le questioni neuroetiche derivanti dall’uso delle neuroscienze e delle neurotecnologie nella ricerca, nella medicina clinica, nella vita pubblica, nelle relazioni e politiche internazionali e nella sicurezza e difesa nazionale.
Giordano quindi lavora per i Gesuiti e per l’apparato militare statunitense, e ha conquistato Schwab con questa affermazione sul genoma come campo di battaglia, che non può non suscitare viva preoccupazione. Modificare il genoma umano è il sogno dei transumanisti, per i quali l’uomo come è uscito dalle mani del Creatore non va affatto bene, perché è difettoso, perché si ammala, perché è debole, fragile, e infine muore. I transumanisti, nel loro delirio gnostico e luciferino, ambiscono all’uomo come macchina perfetta, e possibilmente immortale.
La strada per arrivare a questo passa attraverso diverse tappe, che hanno come obiettivo la modifica del DNA, possibile attraverso i processi definiti eufemisticamente come “Editing”, ovvero creare organismi con determinate caratteristiche la manipolazione genetica. Si parla anche di “Bioprinting”, ed è singolare l’uso di un linguaggio mutuato dall’editoria per definire il rimaneggiamento e le modificazioni apportate alle creature viventi e all’uomo stesso.
In effetti, Schwab, a un certo punto (pag 55), si lascia andare a una strana previsione: “Prima di quanto si possa prevedere, le principali attività di diverse occupazioni (tra cui medici e giornalisti) potrebbero essere parzialmente o completamente automatizzate.” Una frase che fa pensare al ruolo avuto da medici e giornalisti nell’ambito della gestione della pandemia, ruolo che in effetti avrebbe potuto essere tranquillamente rivestito da automi: quasi tutti i giornalisti scrivevano le stesse cose, e quasi tutti i medici avrebbero potuto essere sostituiti da un ripetitore telefonico automatico per dire di prendere il Paracetamolo e andare a vaccinarsi. Medici e giornalisti hanno avuto un ruolo fondamentale nella narrazione pandemica, ma il cantore del Grande Reset ne annuncia la fine.
E per finire Schwab annuncia anche altri grandi cambiamenti nella società e nell’uomo. Annuncia una “Economia on demand”, che caratterizzerà una società sempre più liquida, dove si passerà dalla cultura della proprietà a quella dell’uso comune. Nessuno possiederà nulla, dalla casa all’auto, al lavoro stesso, e dovrà essere felice così. Schwab annuncia la fine di quella istituzione obsoleta – retaggio del vecchio Stato sociale – che è il pensionamento: si dovrà lavorare tutta la vita. Lo Stato sarà molto occupato a mantenere “la sicurezza”: avrà a disposizione nuovi strumenti tecnologici potentissimi di controllo, evoluzione degli attuali “Green pass”.
Già, perché l’economista tedesco dice (pag. 114) che “Il pericolo maggiore per la stabilità globale potrebbe arrivare da gruppi radicali, la cui lotta contro il progresso si traduca in atti di violenza”. Per garantire la sicurezza ci saranno Blockchain e sensori identificativi Radio frequency. Dovremo indossare apparecchi che monitoreranno la salute, secondo gli intenti del Potere, ma che in realtà serviranno a controllare ed eteroguidare le persone. E non è finita: se non saranno sufficienti gli organismi di polizia, si potrà ricorrere alla guerra. E qui Schwab ci descrive uno scenario che ha già avuto inizio in Ucraina: la guerra – secondo lui – sarà di tipo non convenzionale, senza distinzione tra e civili e soldati. Tutti dovranno prendere le armi per distruggere quanti più nemici possibile. Le guerre, per il tedesco, saranno tecnologiche e biologiche, e prevederanno. “Epidemie prodotte da organismi geneticamente modificati”.
Ci sarà l’uso militare di neurotecnologie (quelle studiate da Giordano), ovvero nanotecnologie che producono “metamateriali”, ovvero materiali “intelligenti” che sono in possesso di proprietà create artificialmente. E tutto questo sarà sostenuto, promosso, propagandato come il migliore dei mondi possibili dai media di ogni tipo. Benvenuti all’inferno.
Paolo Gulisanohttp://www.ricognizioni.it by Osservatorio Cardinale Van Thuân
Médias-Prese-Info
RispondiEliminaLe chanoine de la cathédrale de Metz demande à la police de chasser des catholiques qui prient le chapelet !
Su Médias-Presse-Info altri articoli interessanti sul great reset e non solo.
20 settembre 1870 = data funesta della presa di Roma, condannata dal santo Papa Pio IX con l'enciclica Respicientes ea del 1° novembre 1870 (per quanto dispiaccia agli odierni cattolici 'tradizionali'), esaltata dai cattolici liberali, festeggiata dalla Massoneria internazionale.
RispondiEliminaNovena delle nove grazie a S.Michele Arcangelo
RispondiEliminahttps://www.madonnaaddoloratadelperdono.it/files/NOVENA-SAN-MICHELE---NOVE-GRAZIE-2018.pdf
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Giordano, un nome nuovo, ma storia vecchia, anche Fauci studiò in scuole gesuitiche, se tanto mi dà tanto.......Fauci dovrebbe, condizionale tassativo, andare in pensione, ma a me le favole non piacevano neppure da bambino, perché non erano vere.
RispondiEliminaA coloro che si listano a lutto per il 20 settembre 1870, ricordo solo che ci son stati i Patti Lateranensi dell'11.2.1929
RispondiElimina20.9.2022 Draghi premiato come "world statesman"a New York
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/photo?fbid=154654677246207&set=pcb.5107992109305073
CARDINALE MÜLLER: I CATTOLICI DEVONO OBBEDIRE A DIO E NON AL "GRANDE RESET" O AL "NUOVO ORDINE MONDIALE"
RispondiElimina***
Il prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Müller, partecipando a un'intervista del canale televisivo EWTN, ha parlato di quello che chiamano "il nuovo ordine mondiale" e del "grande reset".
Il porporato ha chiarito che i cattolici "devono obbedire alla Parola di Dio e non alle riflessioni variabili degli uomini dominanti", riferendosi a questo tema.
Il World Economic Forum (o il Forum di Davos) ha proposto il "grande reset" come soluzione ai problemi nel contesto della pandemia, per gestire "lo stato futuro delle relazioni globali, la direzione delle economie nazionali, le priorità delle società, la natura dei modelli di business e il gestione di un bene comune globale”.
Il cardinale ha detto che molti milionari oggi "pensano di sapere molto su molti argomenti filosofici, ma in realtà non sono in grado di parlare filosoficamente".
Inoltre, queste persone non basano la loro vita e i loro criteri "direttamente sulla Parola di Dio ... Tutte le verità naturali hanno il loro centro nella Verità soprannaturale che è Gesù Cristo, Verità e Grazia. Ci mostra la via, l'unica via".
Müller ha anche sottolineato che queste persone che pensano di sapere tutto vogliono imporre "cose come l'ideologia di genere e vogliono che tutti noi accettiamo le loro idee come un unico pensiero. E quelli che non pensano e parlano come loro, vengono attaccati, definiti nazisti o complottisti. Attaccano personalmente, diffamano personalmente tutti coloro che non sono in linea con il loro singolo pensiero. Noi sappiamo, invece, che la fede cristiana vuole liberare gli uomini, non costringerli a pensare come gli altri, ma a pensare secondo il pensiero di Dio, la Parola di Dio".
Il cardinale ha invitato a difendere i valori della tradizione cristiana, la Rivelazione, "la fede soprannaturale, ma anche i valori naturali: la dignità di tutti gli uomini contro l'aborto, contro la fecondazione artificiale, dove l'uomo, il bambino, è solo un prodotto della manipolazione e non un dono di Dio" .
Che Dio Onnipotente ed Eterno annienti i piani satanici dei mondialisti! Recitate sovente a tal fine i salmi imprecatori!
RispondiEliminaRecitare tutti i salmi ormai, mi sa.
EliminaCi vorrebbero delle recite pubbliche in strada di tutta la Scrittura a turni, ininterrottamente.
EliminaSecondo me, così si potrebbe iniziare a lasciare un po’ il segno.
Anni orsono, ricordo di aver visto ogni tanto a Paris, alla Place Saint Michel, un pope ortodosso che recitava preghiere dinnanzi ad un'icona sostenuta da un fedele. Non so di quali preghiere si trattasse.
EliminaMa gli ortodossi sono eretici! Nonostante la bellezza apparente, non contano niente. Ci vogliono sacerdoti di specchiata fede e santità di vita come tanti se ne trovano tra quelli che offrono solamente la messa secondo il rito immemore.
EliminaIl Papa che abbandona il card. Zen, difensore della sua Chiesa in Cina; i vescovi europei che aspettano la presa dell’Islam e intanto diventano funzionari dell’ideologia dominante; i giudici che sradicano le statue dei santi in Francia e il lembo più orientale della Cristianità europea (gli armeni) finito sotto il rullo compressore della Mezzaluna turca nel silenzio generale…Non se la passa molto bene l’Occidente giudaico-cristiano.
RispondiEliminaL'Occidente non è giudaico-cristiano, ma greco-romano fecondato dal cristianesimo, che è il compimento dell'ebraismo puro, quello della Torah, staccatosi da quello spurio, rabbinico, del Talmud...
RispondiEliminaC. S. S. M. L.
RispondiEliminaN. D. S. M. D.
V. R. S.
N. S. M. V.
S. M. Q. L.
I. V. B.
Crux Sancti Patris Benedicti
RispondiEliminaCrux Sacra Sit Mihi Lux
Non [Numquam?] Draco Sit Mihi Dux
Vade retro Satana
Numquam Suade Mihi Vana
Sunt Mala Quae Libas
Ipse venena bibas
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2022/03/21-marzo-san-benedetto-da-norcia.html
RispondiEliminaLa sinistra utopia di Schwab - intanto si avanza lo spettro dell'arma atomica in Ucraina
È tutto un fiorire di queste utopie su questo mostruoso Brave New World.
Un filone che di continuo si rinnova dal Settecento ad oggi. Ma le prime Utopie (Tommaso Moro, Campanella, nel Cinque e Seicento) erano roba da boyscouts rispetto a quello che si scrive oggi.
La differenza con l'oggi è che in passato erano solo discorsi privi di mezzi mentre oggi i mezzi per realizzarle ci sarebbero, grazie allo sviluppo scientifico.
Bisogna dire: ci sarebbero. Infatti, tutto il discorso di Schwab appartiene al futuro, è tutta una serie di proiezioni, su un fondo dilettantesco. Basta vedere cosa dice delle future guerre.
Schwab ha fatto i conti senza l'Oste.
C'è attesa per il discorso che sta per fare Putin, non previsto. Il Corriere della Sera dice che annunzierà il referendum che farebbe diventare il Donbass Russia. In tal modo, i futuri attacchi ucraini per prendersi il Donbass diventerebbero attacchi contro la Russia, giustificando l'eventuale risposta russa con armi atomiche, secondo la dottrina militare ufficiale russa.
È una mossa dalle gravi conseguenze, questa di Putin, motivata forse dal fatto che la guerra sta oggettivamente andando male per i russi, che sembrano in affanno a causa del superiore armamento e intelligence americano prestato agli ucraini.
Non è detto che Putin userebbe le armi atomiche (tattiche) ma intanto si sta creando la giustificazione politico-militare per poterle usare e forse per poter dichiarare una mobilitazione parziale (ma questo appare più difficile).
Gli americani forse capiranno la gravità della situazione?
Continueranno ad alimentare le speranze megalomani di vittoria totale dell'Ucraina?
La cosa tragica è che nessuno sembra in grado di fermare questa guerra, si è creato una diabolico meccanismo ad incastro, che sembra ormai fuori controllo.
Z.
Lo stato profondo ameeicano VUOLE la guerra, essendo oltretutto SICURO di vincerla.
EliminaInfatti Biden ha fatto discorsi di una violenza inaudita facendo riferimento all’uso di armi nucleari…ah no.
Elimina
RispondiEliminaLa dizione "giudaico-cristiano" per indicare il carattere dell'Occidente di un tempo, al posto di "cristiano", l'ha propalata la Gerarchia cattolica a partire dal Concilio - è una delle tante bufale partorite dal Concilio.
Lo stato profondo ameeicano VUOLE la guerra, essendo oltretutto SICURO di vincerla
RispondiEliminaLa vuole sul nostro suolo sulla nostra pelle e sulla nostra rovina anche socio-economica però!
Ma lo stato profondo americano non è tutta l'America e speriamo che una svolta non tardi ad apparire all'orizzonte, altrimenti sarà davvero dura... E in ballo non c'è solo l'America. L'Europa attualmente è prona senza segnali di dignità residua. Quello che preoccupa è il Regno Unito con tutte le incognite del nuovo corso della monarchia e con un primo ministro guerrafondaio...
Forse qualcuno no se ne è accorto, ma Putin ha appena spiegato che è finita l'operazione speciale ed è iniziata la guerra. Intanto, chi vuole, può andare avanti a raccontare barzellette su Orsini.
RispondiEliminaAndrea Sandri
Lo stato profondo USAeNONSOLO controlla "parte" del pentagono.
RispondiEliminaAl dunque non mi stupirei che contro lo stato profondo USAeNONSOLO convergano forze inattese.
L'umanità ha un cancro. Per non morire bisogna operare e poi sperare di non essere sopraffatti dalle metastasi. Sarà durissima, ma almeno mettiamoci il desiderio di vivere.
Il Medico è davvero bravo.
Lo stato profondo USAeNONSOLO controlla "parte" del pentagono.
RispondiEliminaAl dunque non mi stupirei che contro lo stato profondo USAeNONSOLO convergano forze inattese.
L'umanità ha un cancro. Per non morire bisogna operare e poi sperare di non essere sopraffatti dalle metastasi. Sarà durissima, ma almeno mettiamoci il desiderio di vivere.
Il Medico è davvero bravo.
Non ci salverà un nuovo umanesimo.
RispondiEliminaNon ci salverà un nuovo ordine mondiale.
Non ci salverà la fratellanza universale.
Non ci salveranno il pacifismo, l'ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Non ci salverà l'indifferentismo religioso e morale.
Non ci salveranno i patti globali.
Non ci salveranno le politiche ecologiche e le 'conversioni ecologiche'.
Non ci salverà la scienza.
Non ci salverà un nuovo messia intramondano.
In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati. (At 4, 12) ...perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre (Ef 2, 10-11).
Cristo regni nei nostri cuori! Adveniat regnum tuum, Domine, adveniat per Mariam!
L'inseminazione del nuvole è una scoperta scientifica che risale al 1946.
RispondiEliminaSi legge nell'interessante articolo:
"....Abbiamo tecnologie che possono modificare il clima, combattere la siccità e risolvere il problema della fame nel mondo.
Cosa potrebbe accadere però se queste tecnologie fossero usate per scopi bellici?..."
Domanda legittima, perché la questione è sempre la stessa: quella del bene e del male, vecchia come l'uomo
A cui viene sempre più facile il secondo.
Di certo non è una fantasia da 'complottisti-novax-putiniani' e altre etichette varie appiccicate da quelli che portano i paraocchi a chi non li porta.
https://www.byoblu.com/2020/12/07/il-controllo-del-clima-il-progetto-cinese-entro-il-2025-quali-rischi/
A parte il ribrezzo nel leggere il nome di quella cloaca di byoblu, spiega un po’ cos’avrebbe di riprovevole il cloud seeding? Niente.
EliminaPer quanto riguarda il potenziale uso militare, pure la vostra amata Russia sta usando il gas e il grano come arma verso gli altri paesi, quindi non vedo il problema. Poi, se per voi e quei tizi che seguite, ogni cosa è un complotto ai vostri danni è un altro paio di maniche.