Tra una settimana circa avrà luogo l'XI Pellegrinaggio internazionale Populus Summorum Pontificum (Roma, 28 - 30 ottobre), in occasione del quale i coetus fidelium di tutto il mondo convergono a Roma per testimoniare il loro amore per la liturgia tradizionale e, in processione ad sedem Petri, la loro fedeltà alla Santa Chiesa Cattolica [vedi].
Riportiamo di seguito la Comunicazione di Christian Marquant, presidente del Coetus internationalis Summorum Pontificum (CISP), che spiega il significato di uno degli aspetti più significativi del Pellegrinaggio: il garrire di 95 bandiere che «rappresentano i 95 paesi dove oggi si celebra la liturgia dei secoli, illustrando così il carattere universale di questo legame liturgico». Qui l'indice degli articoli sulla questione liturgica in relazione a Traditionis custodes e successivi.
95 Bandiere per la pace liturgica
Cari amici,
il nostro pellegrinaggio è nato nel 2012 per manifestare la nostra gratitudine a Papa Benedetto XVI che, con la pubblicazione del suo motu proprio Summorum Pontificum, aveva ricordato che l’antico Messale non era mai stato abrogato e che ne aveva consentito la libera celebrazione a tutti i sacerdoti latini che lo desiderassero.
Oggi, a più di un anno dalla pubblicazione di Traditionis Custodes, torneremo con fervore ad Petri Sedem, cioè alla Sede di Pietro e alla Tomba dell’Apostolo, per pregare per il ritorno alla pace liturgica, e lo faremo pacificamente, come una forza tranquilla.
Ricordiamo che il nostro pellegrinaggio non si basa sui numeri ma sul fatto che i pellegrini rappresentano ogni anno le migliaia di gruppi di fedeli che, qualunque cosa accada, continueranno a vivere la loro fede cattolica al ritmo liturgico dell’usus antiquior, fedeli sparsi nei cinque continenti, e tutti quanti attaccati alla Chiesa e al Successore di Pietro.
Le 95 bandiere che sventoleranno al di sopra della colonna dei pellegrini in processione da San Celso a San Pietro rappresentano i 95 paesi dove oggi si celebra la bella liturgia tradizionale, illustrando così il carattere universale di questo legame liturgico.
A presto a Roma !
Grossa sconfitta politica per Macron. Il senato francese ha sonoramente bocciato la sua proposta che mirava a inserire nella costituzione transalpina una norma sul diritto di aborto.
RispondiEliminaI bambini ringraziano!
La strategia degli abortisti è chiara: dopo la sentenza pro-life della corte suprema americana, il tentativo globale, dall'unione europea ai singoli stati è quello di elevare l'eccezione a regola, la scriminante a norma, e trasformare l'aborto in diritto assoluto.
Ma non sarebbe meglio investire tutto questo lavoro politico per trovare soluzioni alternative nel rispetto del diritto alla vita di tutti?