Nella nostra traduzione da LifeSiteNews la notizia che Mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo di Tyler, Texas, ha subito una (sicuramente misericordiosa) visita apostolica, da parte di Roma. Ciò indica una possibile azione disciplinare nei confronti di un vescovo molto popolare, visto come un campione della guerra culturale da molti conservatori statunitensi per la sua strenua difesa dei non nati, del matrimonio, della liturgia tradizionale latina e dell'ortodossia cattolica. Precedenti qui - qui.
Il vescovo Joseph Strickland
subisce la visita apostolica dal Vaticano
Secondo una nuova segnalazione, il "vescovo americano" Joseph Strickland ha subito una "visita apostolica" dal Vaticano, prevedibilmente in risposta alle sue critiche esplicite alle posizioni e alle azioni più controverse delle alte gerarchie ecclesiastiche.
Strickland, il vescovo di Tyler, Texas, ben noto tra i lettori di LifeSite per la sua schietta difesa dell'insegnamento cattolico, sta subendo una “visita apostolica” dal Dicastero per i Vescovi del Vaticano condotta da due vescovi in pensione, sembrerebbe trattarsi di Mons. Gerald Frederick Kicanus e dell'ausiliare Bp. Dennis Joseph Sullivan, stando ad una segnalazione di Church Militant. Da alcune fonti si apprende che essi hanno interrogato i dipendenti della diocesi per una settimana.
Non è noto l'oggetto della visita, così come le successive ripercussioni, ma si ipotizza che riguardi varie dichiarazioni pubbliche che alcuni funzionari vaticani considerano “imprudenti”. Church Militant aggiunge: “Non è chiaro se la visita sia un avvertimento per il vescovo 63enne o un preludio alla sua rimozione”, mentre secondo sue fonti: "Ciò che sembra essere chiaro è che, qualunque sia la ragione ufficiale, probabilmente si tratta di un pretesto per mettere a tacere i commenti di Strickland”.
Tra le prese di posizione del vescovo c'è stata quella di esortare papa Francesco a negare la Santa Comunione all'ex presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi per il suo sostegno all'aborto legale, accusando il papa di un "programma che mina il deposito della fede" e condannare l'omosessualità " blasfemia” del gesuita padre James Martin.
È stato anche energicamente schietto sulle controversie morali nella politica e nella cultura degli Stati Uniti, tra cui l'amministrazione Biden che spia i cattolici [qui], manifestazioni pubbliche di sedicenti gruppi "satanici" e, più recentemente, ha parlato [qui] a una protesta della squadra di baseball dei Los Angeles Dodgers per aver ospitato una troupe di drag queen anti-cattolica chiamata Sisters of Perpetual Indulgence [gruppo di manifestanti LGBTQ+ e artisti di strada che usano satira, drag e immagini religiose per trasmettere i loro messaggi -ndT], che si definisce suore caricaturali.
In quel'occasione Strickland ha affermato: "Dico spesso, dobbiamo essere cristiani del primo secolo nel ventunesimo secolo". “Probabilmente la maggior parte di noi non sarà chiamata a versare il proprio sangue, ma se ci trovassimo in situazioni del genere, dobbiamo essere pronti, come i martiri. Ma soprattutto, dobbiamo vivere il nostro martirio. Dobbiamo vivere come persone pronte a morire e a vivere per il sangue che è stato versato per tutti noi”.
Il vescovo Strickland “è corso a Los Angeles proprio dalla conferenza episcopale. È il vescovo di Tyler, che è andato a Los Angeles; il vescovo di Los Angeles non farebbe una processione”, afferma John-Henry Westen, co-fondatore e redattore capo di LifeSiteNews. “Probabilmente altri vescovi non volevano che vi andasse. Potete immaginare cosa gli avranno detto alla conferenza episcopale eppure è andato lo stesso. È andato a difendere la fede dal sacrilegio totale, totale, dal più disgustoso gruppo di odio anticattolico d'America.
“Dobbiamo pregare stasera per il vescovo Strickland”, continua Westen. “E per la sanità mentale nella chiesa perché stanno attaccando il vescovo numero uno in America. In effetti, ci sono pochi vescovi al mondo più coraggiosi, più fedeli e più innamorati di Gesù Cristo del vescovo Strickland”.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
Non è noto l'oggetto della visita, così come le successive ripercussioni, ma si ipotizza che riguardi varie dichiarazioni pubbliche che alcuni funzionari vaticani considerano “imprudenti”. Church Militant aggiunge: “Non è chiaro se la visita sia un avvertimento per il vescovo 63enne o un preludio alla sua rimozione”, mentre secondo sue fonti: "Ciò che sembra essere chiaro è che, qualunque sia la ragione ufficiale, probabilmente si tratta di un pretesto per mettere a tacere i commenti di Strickland”.
Tra le prese di posizione del vescovo c'è stata quella di esortare papa Francesco a negare la Santa Comunione all'ex presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi per il suo sostegno all'aborto legale, accusando il papa di un "programma che mina il deposito della fede" e condannare l'omosessualità " blasfemia” del gesuita padre James Martin.
È stato anche energicamente schietto sulle controversie morali nella politica e nella cultura degli Stati Uniti, tra cui l'amministrazione Biden che spia i cattolici [qui], manifestazioni pubbliche di sedicenti gruppi "satanici" e, più recentemente, ha parlato [qui] a una protesta della squadra di baseball dei Los Angeles Dodgers per aver ospitato una troupe di drag queen anti-cattolica chiamata Sisters of Perpetual Indulgence [gruppo di manifestanti LGBTQ+ e artisti di strada che usano satira, drag e immagini religiose per trasmettere i loro messaggi -ndT], che si definisce suore caricaturali.
In quel'occasione Strickland ha affermato: "Dico spesso, dobbiamo essere cristiani del primo secolo nel ventunesimo secolo". “Probabilmente la maggior parte di noi non sarà chiamata a versare il proprio sangue, ma se ci trovassimo in situazioni del genere, dobbiamo essere pronti, come i martiri. Ma soprattutto, dobbiamo vivere il nostro martirio. Dobbiamo vivere come persone pronte a morire e a vivere per il sangue che è stato versato per tutti noi”.
Il vescovo Strickland “è corso a Los Angeles proprio dalla conferenza episcopale. È il vescovo di Tyler, che è andato a Los Angeles; il vescovo di Los Angeles non farebbe una processione”, afferma John-Henry Westen, co-fondatore e redattore capo di LifeSiteNews. “Probabilmente altri vescovi non volevano che vi andasse. Potete immaginare cosa gli avranno detto alla conferenza episcopale eppure è andato lo stesso. È andato a difendere la fede dal sacrilegio totale, totale, dal più disgustoso gruppo di odio anticattolico d'America.
“Dobbiamo pregare stasera per il vescovo Strickland”, continua Westen. “E per la sanità mentale nella chiesa perché stanno attaccando il vescovo numero uno in America. In effetti, ci sono pochi vescovi al mondo più coraggiosi, più fedeli e più innamorati di Gesù Cristo del vescovo Strickland”.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio per le traduzioni
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731
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Mi viene in mente la falce fienaia che inesorabilmente nel falciare i prati non e' tenuta a distinguere l'erba commestibile per gli umani da quella indicata per le bestie.
RispondiEliminal'hanno prima censurato, poi ripristinato...
RispondiEliminaUn évêque qui n'encense pas les LGBTQ à longueur de temps, c'est un évêque à abattre, pas vrai Bergoglio ? Comme à la chasse ! Ah, grand pape, vraiment ! Ta place est déjà inscrite dans l'Histoire…
RispondiEliminaIn Germania riescono a fare di meglio, 30 poliziotti accompagnati da 4 PM hanno fatto irruzione in varie sedi dell'arcidiocesi di Colonia, in cerca di ipotetici documenti inviati da Woelki in Vaticano, e hanno sequestrato tutto, PC ed altro , è una cosa molto grave perché non di stretta pertinenza del governo agire in questo modo, ma visto l'imbarazzante silenzio del Segretario di SCV, tutto è possibile, il card. Woelki, con altri 3 Vescovi ha di fatto bloccato il finanziamento del Weg..........attendiamo sviluppi ulteriori.
RispondiElimina"Schietto anche di fronte a Pietro e senza per questo disconoscerne l’autorità: Strickland chiarisce che «papa Francesco è il Papa» (di fronte a chi non lo considera tale) ma aggiunge «per me è il momento di dire che rifiuto il suo piano che mette a repentaglio il deposito della fede»"
RispondiEliminaQualche notizia sul vescovo in questione. A quanto pare, si è lasciato andare a teorie complottiste sul covid e sui vaccini agendo in modo contrario alla prudenza durante il periodo più virulento della pandemia.
RispondiEliminaUna visita apostolica direi che è il minimo. Spero vengano presi provvedimenti e si dia un buon vescovo alla diocesi di Tyler.
https://wherepeteris.com/the-making-of-bishop-strickland/
Notizie Complottiste? Mi pare che tutti i cosiddetti complotti sul COVID si sono rivelati essere la realtà, solo che noi abbiamo paura a riconoscere che lo stato stesso ha nascosto la verità e forse "lasciato morire persone con Tachipirina e vigile attesa". Preghiamo i Santi Pietro e Paolo per questo coraggioso vescovo, che venga custodito nel suo impegno pastorale.
EliminaChi è stato in grado di riconoscere il bene ed il male durante la Covid ha doverosamente allertato il suo prossimo. Complottisti sono stati tutti coloro che, per dritto o per rovescio, hanno usato una malattia per fini che esulavano dalla salute pubblica. È ora di informarsi sul vero e sul falso, su dove è la verità e dove è la propaganda. Aprire gli occhi è doloroso, ma doveroso per rispetto al vero, solo la realtà nuda e cruda ci darà la forza allora di combattere, singolarmente ed uniti, il raggiro di uomini che si sono votati al male.
RispondiEliminaAvevo risposto a quest’intervento con delle righe chiare e senza mancare di rispetto ad alcuno, attingendo dal mio vissuto e dalla mia esperienza. Non è stato pubblicato.
EliminaSono abbastanza perplesso di fronte a questa inspiegabile scelta.
Q.
Lo riproponga. A volte alcuni commenti vanno a finire nello spam
EliminaGrazie.
EliminaConcordo con l’intervento delle 00.31.
Ho avuto una persona cara morta di covid, da sana a morta in poche ore, non c’erano ancora i vaccini. Per me è stato molto doloroso vedere la strumentalizzazione della vicenda da parte di partiti politici, come dice giustamente l’intervento citato, per fini che esulano dalla salute pubblica. Purtroppo, moltissimi fedeli ed anche preti del mondo tradizionalista, a cui allora appartenevo, si sono lasciati prendere da questa mattana. Per me, quella è stata l’ultima goccia. Me ne sono andato e non mi sono più voltato indietro, tornando a partecipare alla vita della parrocchia. Da allora ho aperto gli occhi su tante questioni ed ho ritrovato serenità e felicità.
Q.
Q, ti capisco! Quando ho raccontato a persone che conoscevo da anni di miei cari che sono stati molto male o addirittura sono morti per il covid, la risposta fu una risata in faccia e il loro sguardo di compatimento mentre mi dicevano che erano morti “per i protocolli sbagliati del governo”! Persone che, prima di allora, vedevo come normalissime e devote.
EliminaIn quel momento, capii che c’era da darci un taglio.
La mia risposta a Q.? Anche quella nello spam? Sembra uno spam molto selettivo.
EliminaCome vede l'ho rintracciata nello spam e, se l'avessi vista l'avrei pubblicata con un'annotazione.
EliminaDi fronte alla morte di un familiare persone che mostrano poca comprensione e insensibilità non possono certo definirsi bravi cristiani. E, se erano tradizionalisti, forse sarebbe il caso di rendersi conto che tradizionalismo non è sinonimo di
perfezione. Intanto, nella veste di -ismo può essere vissuto come ideologia. Per quanto riguarda noi siamo amanti della Tradizione. Non siamo perfett, ma nemmrno beceri e senza cuore, pur non spprovando la dittatura sanitaria per nulla corretta che abjiamo vissuto, senza sottovalutare il covid né il dramma delle vittime...
La vittimizzazione selettiva delle minoranze è una delle armi più efficaci utilizzata dalla plutocrazia d'Occidente, o dai suoi "spin doctor".
RispondiEliminaLa plutocrazia demagogica nella quale viviamo investe infatti moltissimo sul meccanismo della "vittimizzazione selettiva".
I padroni del denaro e i loro "spin doctor" decidono scientemente chi vittimizzare e chi no. Chi merita la compassione collettiva e chi no.
Scelgono delle precise categorie, che nel passato hanno subito vere o presunte angherie, e le sacralizzano attraverso l'ossessiva vittimizzazione. La vittimizzazione parte dai media, quasi interamente controllati dalla plutocrazia, ma arriva presto nelle scuole, nelle università, nelle case editrici, sotto la forma del "politicamente corretto" americanoide. E' la fabbrica della compassione.
Di conseguenza, la massa, di suo incapace di pensiero e convinzione autentiche, inizia a simpatizzare con le vittime, vere o presunte che siano.
A questo punto il gioco è fatto: la categoria vittimizzata mediaticamente diventa sempre più forte, alla fine intoccabile, e qualsiasi critica al comportamento dei suoi membri diventa dapprima oggetto di esecrazione dei nuovi benpensanti; poi addirittura (dopo apposita legislazione modificata secondo i desiderata delle vere o presunte vittime ) un vero e proprio psicoreato, un reato di opinione. Assistiamo così al paradosso di una società liberale sempre più liberticida.
A queste minoranze verranno concessi una pletora di "diritti", che poi spesso non sono altro che i loro desideri, anche i più folli.
Epperò non bisogna mai dimenticare che anche le avanguardie più velenose e sovversive di queste minoranze, di fatto sono quasi sempre uno strumento. Uno srumento per scardinare l'ordine tradizionale e imporre il nichilismo e il disordine costituito.
I veri manipolatori consapevoli sono a un livello superiore.
I manipolatori consapevoli della plutocrazia d'Occidente sono relativamente pochi (e il grado di consapevolezza è variabile).
Gli utili idioti della Sovversione, in un mondo senza Dio e senza radici, sono invece una marea.
Soprattutto se benestanti e istruiti.
Martino Mora
La diocesi texana di Tyler riceve una visita apostolica. Cosa non va? Finanze ok, seminario pieno, ma è guidata da un presule loquace e schietto: critico sul sinodo, non le manda a dire nemmeno al Papa
RispondiElimina...
RispondiEliminaDue nomine curiose in questi giorni hanno evidenziato quanto sia instabile la cattedra episcopale: in Francia due ordinari sono stati retrocessi ad ausiliari lunedi 26 giugno. Si tratta di mons. Thierry Brac de la Perrière, che rinuncia al governo pastorale di Nevers e diviene ausiliare di Lione. E mons. Jean-Pierre Batut, non più vescovo di Blois ma dall’altro ieri ausiliare di Tolosa. Il primo è reduce da un periodo sabbatico per carenza di forze (altra illustre vittima del bournout). Del secondo, mons. Batut, non si sa molto, se non che il Santo Padre lo ha sollevato dal governo per sua richiesta («à ma demande», scrive nella lettera di congedo). Particolare curioso: al momento della nomina episcopale mons. Batut proveniva dalla parrocchia parigina di Saint-Eugène-Sainte-Cecile, dove si celebra in rito tradizionale (liturgia che il presule non ha dimenticato neanche da vescovo).
Sempre in Francia resta in attesa di verdetto romano la diocesi di Frejus-Toulon guidata da mons. Dominique Rey, cui dall’anno scorso la Santa Sede ha imposto di sospendere le ordinazioni. Neanche i vescovi possono più contare sul sospirato "posto fisso", specie se disallineati.