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lunedì 22 gennaio 2024

Card. Koch: Fiducia Supplicans attira “alcune reazioni negative” da parte dei leader cristiani

Qui l'indice degli articoli sulla Fiducia supplicans.

Leggiamo su Catholic News Agency – e lo riportiamo nella nostra traduzione – che, in occasione della Settimana di preghiera [qui] per l’unità dei cristiani di quest’anno (18/25 gennaio), il cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, ha rilasciato dichiarazioni sulle reazioni alla Sfiducia supplicans in un’intervista esclusiva a EWTN e in commenti separati all’agenzia di stampa vaticana. 
L'occasione aveva visto riuniti a Roma anche leader ortodossi e di altre confessioni cristiane, i quali avevano anch'essi espresso perplessità sulla dichiarazione al cardinale responsabile degli affari ecumenici.

Il cardinale Koch, parlando delle implicazioni della ricezione di Fiducia Supplicans da parte delle Chiese ortodosse e di come la questione delle benedizioni omosessuali abbia diviso le Chiese occidentali, afferma di aver “ricevuto una lunga lettera da tutte le Chiese ortodosse orientali. Vogliono avere qualche spiegazione e chiarimento su questo documento”. Riflettendo poi sulla decisione della Chiesa d’Inghilterra di permettere le benedizioni alle coppie dello stesso sesso nel 2023, il 73enne prelato svizzero ha dichiarato: “Abbiamo una grande divisione nel mondo anglicano, quando la Chiesa d’Inghilterra ha introdotto la possibilità di avere benedizioni per le coppie… dello stesso sesso. C’è un’opposizione molto forte, soprattutto in Africa” Il cardinale ha detto di aver parlato anche con il metropolita Hilarion di Budapest, della Chiesa ortodossa russa, che ha espresso un “grande shock quando ha letto questo documento”.

Alla domanda su quali saranno i prossimi passi in questo processo di dialogo con le Chiese, Koch ha fatto notare che durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si terrà a Roma la Commissione mista internazionale tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali, affetmando : “Abbiamo l’assemblea plenaria degli ortodossi orientali qui a Roma proprio la prossima settimana, e hanno già annunciato che si parlerà di questi temi”.

Inoltre, alla luce del feedback ricevuto dalle Chiese ortodosse, ha rivelato di aver scritto al cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, per avere chiarimenti in vista di questo incontro, al fine di “avere alcune spiegazioni”, posto che la riunione plenaria della Commissione internazionale mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le 14 chiese ortodosse autocefale e si terrà dal 22 al 26 gennaio.

Altre reazioni negative Koch le ha registrate in un’intervista separata con la sezione tedesca di Vatican News e, alla domanda se una lettura della Fiducia Supplicans possa riportare l'attenzione sull'ospitalità eucaristica [qui] potendola “quasi giustificare”. E, secondo Koch: “Credo che nel dialogo ecumenico dobbiamo ripensare a questo aspetto: Che cos’è la benedizione e qual è il rapporto tra dottrina e cura pastorale?”, sostenendo : “Queste domande sono tornate a farsi sentire e dobbiamo parlarne”.

Catholic News Agenncy sottolinea come Koch si unisca a una lista crescente di alti prelati vaticani che hanno commentato pubblicamente la ricezione polarizzata del documento del dicastero del 18 dicembre.

Inoltre, durante una conferenza tenutasi a Roma il 12 gennaio, il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha dichiarato che “questo documento ha suscitato reazioni molto forti; questo significa che è stato toccato un punto molto delicato, molto sensibile; ci vorranno ulteriori indagini”; mentre, ad una domanda successiva di un giornalista italiano che chiedeva se il documento fosse un errore, il massimo diplomatico vaticano ha risposto bruscamente: “Non entro in queste considerazioni; le reazioni ci dicono che è stato toccato un punto molto sensibile”.

Lo stesso Papa Francesco ha risposto pubblicamente alle domande sulla dichiarazione vaticana sulle benedizioni per le coppie dello stesso sesso per la prima volta nel programma televisivo italiano di prima serata “Che tempo che fa”, andato in onda il 14 gennaio.
Alla domanda se si sia “sentito solo” dopo che Fiducia Supplicans ha incontrato una certa resistenza, l’87enne pontefice ha risposto: “A volte le decisioni non vengono accettate”, aggiungendo: “Ma nella maggior parte dei casi, quando non si accetta una decisione, è perché non si capisce” [giudizio sbrigativo e sommario che liquida qualunque osservazione, sottraendosi ad un dibattito serio e di fatto imponendo una decisione dispotica -ndT].

La celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno segna il 60° anniversario dello storico incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca ecumenico ortodosso Atenagora I di Costantinopoli sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme nel 1964. Si trattò del primo incontro formale tra un papa e un patriarca ecumenico dal 1438, segnando un cambiamento paradigmatico nelle relazioni ecumeniche tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa orientale.
Matthew Santucci e AC Wimmer

Matthew Santucci è un corrispondente della CNA a Roma con sede nell’ufficio vaticano di EWTN. È cresciuto nel Connecticut e vive a Roma dal 2020. Ha conseguito una laurea in Storia alla Fordham e un master in Relazioni internazionali alla Luiss Guido Carli.

AC Wimmer è il caporedattore fondatore di CNA Deutsch. L’australiano multilingue, cresciuto in Baviera e in Sudafrica, ha ricoperto ruoli di responsabilità presso la SBS australiana ed è stato caporedattore della storica Münchner Kirchenzeitung. Laureato in Filosofia e Studi Cinesi presso l’Università di Melbourne, Anian Christoph Wimmer – nome cinese 刘威猛 – ha fatto parte della giuria del Media Award della Conferenza episcopale tedesca, è un ex ricercatore onorario in Comunicazione presso l’Università di Melbourne e ha fatto parte del Consiglio di amministrazione della Caritas di Monaco.
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-Concilio] 
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8 commenti:

  1. "Hai quel maledetto gusto d’andare a cercare i pericoli, quando c’è tanto sentiero!" Scrive Manzoni nei Promessi sposi.
    Il pericolo attira molte persone e tante, purtroppo, ne falcia. Il buon sentiero tedia, il pericolo, il rischio, eccita, sostengono non poche persone.
    Di pericoli è già pieno il mondo anche per chi sia sempre prudente figurarsi che responsabilità si caricano sulla coscienza coloro che se li vanno pure a cercare!
    Nell'atto di dolore promettiamo di "fuggire le occasioni prossime di peccato"... infatti, le remote non possiamo quasi mai fuggirle. Questa promessa è condizione e conseguenza del vero pentimento; chi fugge il pericolo non vuole rischiare di compromettersi con il male, teme il danno che ne consegue e, così agendo, spiana il sentiero al bene.
    San Bernardino da Siena, scrisse che il migliore di tutti i consigli, anzi quasi il fondamento della religione, è il consiglio di fuggire le occasioni di peccare.
    Basta poco per comprendere che senza l'esercizio della buona volontà, illuminata da Dio e a Dio orientata, l'uomo tosto abbandona ciò che gli giova, per la Terra e per il Cielo, per finire a maledirsi a volte sulla Terra e altre, eternamente, sotto Terra.
    Sant'Alfonso M. De Liguori insegna che del serpente non basta fuggire il contatto e il morso, ma anche la vista.
    In definitiva è sempre l'amore - o il non amore - che ci muove. Se amassimo il nostro Tesoro lo custodiremmo con ogni cura dai pericoli se, invece, non avesse per noi alcun valore lo lasceremmo facile preda dei ladri.
    Che Dio ci aiuti perché: "Chi ama il pericolo in esso si perderà” (Siracide 3, 25).
    RB

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  2. San Roberto Bellarmino, Dottore della Chiesa. Scrisse:
    «È lecito resistere al pontefice che invade l’anima, che turba l’andamento delle pubbliche cose, e molto più, se si vede distruggere la Chiesa. È lecito, ripeto, resistergli, non facendo quello che comanda, ed impedendo che esegua la sua volontà. Nondimeno non è lecito condannarlo, punirlo e deporlo, il che non è che dei superiori» (Libro II, cap. XIX, col. 690 dell’edizione di Parigi del 1608)

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  3. Io mi rendei, piangendo, a quei che volontier perdona.
    Orribil furon li peccati miei;
    ma la bontà infinita ha sì gran braccia,
    che prende ciò che si rivolge a lei.
    Dante Alighieri

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  4. Ci si ricordi che Dante Alighieri i sodomiti impenitenti li ha (giustissima ente!) messi all'Inferno.
    Se ciò che ha citato l'anonimo delle 23:15 si potesse interpretare come misericordismo indipendente dal pentimento e dal proponimento di cambiare vita esso varrebbe anche per i mafiosi, i pedofili, i politici corrotti, gli uxoricidi, i calunniatori, i truffatori, gli oppressori dei poveri...e per tutti gli altri tipi di peccatori, anche per quelli che commettono peccati non politicamente corretti!

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  5. E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».
    (Atti degli apostoli)

    Chiaro e diretto, Pietro, poco inclusivo. Ihihih

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  6. Rinascita olandese e decadenza fiamminga

    La divergenza tra episcopato olandese (contro) ed episcopato fiammingo (pro) su Fiducia Supplicans è interessante e meriterebbe un'analisi approfondita. Sappiamo che Benedetto XVI volle un rinnovamento dei vescovi olandesi e favorì nomine di buoni prelati in diocesi per decenni sull'orlo dello scisma. Che cosa è andato storto in Belgio? Eppure quello fiammingo era considerato un popolo conservatore.
    (Andrea Sandri)

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    1. Fino a ieri erano tutti apostati…adesso iniziano le marce indietro ed i cortocircuiti.

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    2. Ah, ma non bisogna mica credere a queste conversioni fulminanti! Sono operazioni di restyling della chiesa conciliare. Niente di più.

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