Unità dei cristiani
Inizia la settimana per l'unità dei cristiani che, al netto delle sviolinate conciliari, fu sempre intesa come un auspicare il ritorno dei dissidenti alle Vera Fede cattolica e non ad una sorta di sacra maxichiesa in cui tutti convivono.
Un'ottima settimana per mandare definitivamente in pensione la frase "cerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide", per ricordarsi che esiste il vero e il falso e non possono avere lo stesso peso.
Recuperare le definizioni di eretici e scismatici, che il postconcilio ha tolto ai legittimi proprietari e affibbiato a coloro che non si rassegnano al nuovo corso che vorrebbe appunto l'abolizione di tali termini.
Essere antiecumenici non vuol dire tirarsi le pietre ad ogni momento, come fanno credere alcuni modernisti, bensì il primo frutto dell'essere sinceramente convinti che come fuori dell'arca di Noè tutti morirono, così fuori della Chiesa non ci si salva (e chi si salva è perché, come spiega il catechismo, viene comunque incorporato alla Chiesa e si tratta sempre di casi limitatissimi).
Impopolare essere di questi tempi antiecumenici?
Può essere; un grande religioso del Novecento, come Massimiliano Maria Kolbe, disse :"non c'è peggior nemico dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo attuale, contro il quale ogni Cavaliere non solo deve combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che in ultima battuta lo annienti".
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L'Ottavario autentico
L'Ottavario per la conversione dei non cattolici (ora denominato Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani) è una pia pratica, iniziata nel 1909 dal Padre Paolo Francesco Watson (+1940), protestante episcopaliano convertito, che prevedeva la preghiera per la conversione anche di ebrei e islamici.
Le intenzioni, quelle autentiche, come erano concepite nello spirito originario, sono le seguenti:
PRIMO GIORNO 18 gennaio, Cattedra di San Pietro in Roma. Pregare per la conversione di tutti coloro che sono nell'errore.
SECONDO GIORNO 19 gennaio, Pregare per la conversione di tutti gli scismatici
TERZO GIORNO 20 gennaio, Apparizione all'ebreo Ratisbonne. Pregare per la conversione dei Luterani e dei protestanti d'Europa in genere.
QUARTO GIORNO 21 gennaio, Sant'Agnese, Pregare per la conversione degli Anglicani
QUINTO GIORNO 22 gennaio, Pregare per la conversione dei protestanti d'America.
SESTO GIORNO 23 gennaio. Pregare per la conversione dei cattolici non piu'praticanti (e dei seguaci del Vaticano II)
SETTIMO GIORNO 24 gennaio. Pregare per la conversione degli Ebrei.
OTTAVO ed Ultimo giorno 25 gennaio Conversione di San Paolo. Pregare per la conversione degli islamici e di tutti i non cristiani.
Tra le preghiere tradizionalmente approvate per tale pratica, figura la seguente:
Coroncina per l'Unità
(Ci si serva di una comune corona del Rosario)
- Deus, in auditorium intende, Domine ad adiuvandum me festina
- Gloria Patri
- Sui grani del Padre Nostro recitare:
"Sacro Cuore di Gesù abbiate pietà di noi e dei nostri fratelli avvolti nelle tenebre dell'errore".
- Sui grani dell'Ave Maria recitare:
"Venga, o Signore Gesù, il tuo Regno, nell'unità della Chiesa, per mezzo della tua Santa Madre".
- Si concluda con:
"Vergine Immacolata, Voi che per singolare privilegio di grazia foste preservata dalla colpa originale, guardate pietosa ai nostri fratelli dissidenti, che sono pure figli vostri. Non pochi di loro, benché separati, conservano un qualche culto per Voi. E Voi, generosa qual siete, ricompensateli, impetrando a loro la grazia della conversione. Vittoriosa qual siete, dell'infernale serpe, fin dal principio della vostra esistenza, rinnovate, ora che più stringe la necessità, gli antichi trionfi, glorificate il Figlio vostro, riconducendo le pecorelle smarrite all'unico ovile, sotto la guida del Pastore universale, e sia vostra gloria, o Vergine sterminatrice di tutti gli errori, aver riportato così la pace in tutto il mondo cristiano. Amen.
- Salve Regina
- Oremus: Ut omnes errantes ad unitatem Ecclesiae revocare et infideles universos ad Evangelii lumen perducere digneris: te rogamus, Domine, audi nos Regina Sacratissimi Rosarii, ora pro nobis.
11 commenti:
Così doveva essere!! Poi venne l'ecumenismo conciliare e con esso iniziò anche in questo campo la confusione dottrinale!! Non più eretici e neppure fratelli erranti!!
Più o meno. Per l'ecumenismo conciliare, infatti, gli unici eretici ed erranti rimasti sono i cattolici (tradizionali). Lo scopo dell'ecumenismo conciliare è quello di fondere tutte le religioni in un'unica religione: la cosiddetta religione universale. I raduni di Assisi sono una delle tappe più importanti e disgraziate (Mortalium animos di Pio XI) dell'ecumenismo conciliare. Siccome i cattolici (tradizionali) non aderiscono al progetto, vengono fraternamente emarginati, demonizzati e scomunicati. Poco male. Quale onore essere il bersaglio delle misericordiose scomuniche conciliari!
...solo prelati senza cervello, anzi col cervello all' ammasso, buoni solo per le pulizie dei pavimenti delle belle chiese e santuari preconciliari, a nient' altro potevano servire; ogni autorità loro conferita è stato un successo riportato dal diavolo, il loro suggeritore. Anatema a tutti loro, come ci chiede San Paolo !
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Preghiamo. Signore Gesù Cristo che hai chiesto al padre che tutti siano uniti nel tuo nome,fa che quanti nel corso dei secoli si sono distaccati dal Tuo corpo mistico la chiesa cattolica creando altre chiese ferendo così il tuo corpo possano riconciliarsi e pentiti ritornare nell'ovile santo della chiesa cattolica riconoscendo tutti i dogmi e gli insegnamenti tramandati dagli apostoli e dai padri della chiesa e dal magistero. amen
Si, da 60 anni son tutti Fratelli, maggiori e minori, diretti gaudiosamente verso la religione universale massonica.
Un paradiso da raggiungere in terra, una terra divinizzata, un panteismo sempreverde.
Tutti salvi, a prescindere, l'inferno banalizzato o dissolto nei miasmi della Nouvelle theologie, il peccato amorevolmente accolto col peccatore, tanto per non discriminare!
Questi si dimenticano che Cristo non e' venuto a portare la pace, ma la spada; il cristiano deve lottare, soffrire e pregare, sperando di riuscire a passare per la porta stretta della salvezza.
Gz
È' una questione di logica elementare : nòn si puo' convivere nella stessà organizzazione professando credenze diverse. La base dell'unita' e' il Credo : ma se si crede in credi diversi come puo' esserci unita' ?
Non occorrono più parole! Resistenza. Resistenza. Resistenza: in attesa dei nuovi Maccabei!
Il messaggio cristiano ha un grande nemico : il diavolo. Non dimentichiamoci che satana e' un puro spirito, che gode nel vedere noi , esseri di carne, in preda alla fame e a tutte le altre necessita' corporali.
Come dice san Paolo , nell'ultimo capitolo della Lettera agli Efesini, RIVESTITEVI DELL'INTERA ARMATURA DI DIO PER RIMANERE RITTI E SALDI CONTRO LE INSIDIE DEL DIAVOLO ,
Perche' il nostro combattimento non e' contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potesta', contro i dominatori del mondo di tenebre di questa eta', contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.
Siamo entrati da giorni nella fatidica settimana per l'unità dei cristiani, promossa in origine (da Padre Paul Wattson, un ex anglicano non a caso convertitosi al cattolicesimo, e poi istituzionalizzata e resa universale da Benedetto XV, con il Breve Ap. "Romanorum Pontificum" del marzo 1916) per auspicare il ritorno dei dissidenti alle Fede cattolica.
Nel post-Concilio essa è divenuta progressivamente una sequela di sconfortanti manifestazioni, sempre più equivoche, che sembrerebbero ormai preludere, nelle derive apparentemente incoercibili dell'ultimo decennio, ad una sorta di maxichiesa - carrozzone in cui tutti convivono, ai sensi di un vieto slogan ormai divenuto rancido ("cerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide"), che in moltissimi cattolici ha obnubilato seriamente il dato reale per cui esiste il vero ed il falso, i quali non possono mai avere lo stesso peso e la medesima valenza.
Opporsi a questa deriva insensata - che peraltro non ha portato ad alcun frutto visibile dopo oltre 60 anni - vale sovente a meritarsi l'appellativo di "antiecumenici" che può essere ben meritato ove ciò non comporti sputare fiele su scismatici od eretici ad ogni spron battuto, ma almeno rendersi conto che, come fuori dell'arca di Noè tutti morirono durante il diluvio universale, così fuori della Chiesa nessuno si salva (eccetto i casi limitatissimi indicati dalla dottrina, oggidì, tempo di globalizzazione, invero ancor più ristretti e residuali) e almeno ripristinare l'idea della corrente settimana che si ebbe fino agli anni Cinquanta del secolo scorso.
Padre Massimiliano Maria Kolbe, canonizzato ai tempi di papa Wojtyla, fu anche lui un fiero antiecumenico, poichè ebbe l'antiveggenza di riconoscere, già negli anni Trenta del Novecento, le prime avvisaglie mutazionistiche dell'ecumenismo (poi divenute generali trent'anni dopo) affermando : "non c'è peggior nemico dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo attuale, contro il quale ogni Cavaliere non solo deve combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che in ultima battuta lo annienti" (Diario, 23 aprile 1933).
Per questo preghiamo che, nella conversione dal falso al vero, i dissidenti tornino a casa, ancorchè essa sia in uno stato di disordine senza precedenti (non per colpa del padrone, ma per responsabilità del maggiordomo infedele e dei domestici infingardi), ma resta sempre la casa di Dio il quale sempre attende i lontani con fiducia e speranza, come il padre del figliol prodigo.
Ant. Ut omnes unum sint, sicut Tu, Pater, in me et ego in te, ut et ipsi in nobis unum sint; ut credat mundus quia Tu me misisti.
V. Ego dico tibi, quia Tu es Petrus,
R. Et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam.
Oremus.
Domine Iesu Christe, qui dixisti Apostolis tuis: Pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis; ne respicias peccata mea, sed fidem Ecclesiae tuae; eamque secundum voluntatem tuam aedificare et coadunare digneris: qui vivis et regnas Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.
E l'unità con i cattolici legati alla Tradizione?
Francesco: "avanti nel cammino dell'unità, la divisione non è mai di Dio"
Nella Basilica di San Paolo fuori le mura, Papa Francesco celebra i Secondi Vespri della Solennità della Conversione di San Paolo che chiudono la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Nell'omelia sottolinea la chiamata alla conversione del cuore: solo l’amore “che non torna sul passato per prendere le distanze o puntare il dito, solo questo amore che in nome di Dio antepone il fratello alla ferrea difesa del proprio sistema religioso, ci unirà”
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-01/papa-vespri-san-paolo-settimana-preghiera-unita-cristiani.html
NON FRATELLI SEPARATI
"Le Chiese de' Valdesi e de' Protestanti e di tutti gli altri eretici non hanno i caratteri della vera Chiesa.
Non sono una, perchè non hanno la medesima fede, nè la medesima dottrina, nè uno stesso capo. Anzi è difficile trovar due ministri di una medesima setta eretica, i quali vadano d'accordo sopra i punti principali di loro credenza.
Quindi ne avvengono continue divisioni in cose di massima importanza. La sola Chiesa protestante, non molto dopo la sua fondazione, era già divisa in più di dugento sette.
Dove possono mai avere unità di fede?
Non sono sante, perchè rigettano tutti od in parte i Sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo.
In tutte le vite degli eretici, degli increduli, degli apostati, non si può citare un Santo, neppure un miracolo. Che anzi i principali autori delle sette si deturparono con vizi e delitti.
Calvino e Lutero asserivano fin da' loro tempi che i cattolici erano assai migliori dei riformati. Ed Erasmo, caldo promotore del protestantismo, ebbe a dire che tutti gli uomini illustri della Riforma, ben lungi dal far miracoli, non hanno nemmeno potuto guarire un sol cavallo zoppo.
Non sono cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi, ed in questi luoghi medesimi cangiano la loro dottrina a seconda dei tempi. Neppure sono cattoliche riguardo al tempo, giacchè, paragonate alla Religione Cattolica, contano pochi secoli di esistenza, non oltrepassano l'epoca de' loro fondatori, niuna si estende fino a Gesù Cristo.
Non sono apostoliche, perchè non professano, anzi rigettano molte cose dagli Apostoli credute ed insegnale. Niuna delle società eretiche può vantare i suoi antecessori fano agli Apostoli. Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che è successore di S. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli."
San Giovanni Melchiorre Bosco, morto il 31 gennaio 1888
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