Volentieri riprendo nella nostra traduzione dall'originale spagnolo, trasmesso da un lettore, un testo che esprime una tristezza con le ali perché modulata cristianamente, sull'onda dello sgomento per la diffusione così spietata dell'aborto, che perfino le autorità ecclesiastiche non anatemizzano con sufficiente efficacia, mentre una nazione, già esemplarmente cattolica come la Francia, lo inserisce addirittura nella Costituzione, con l'80% dell'opinione pubblica a favore. Gli aspetti etico-culturali ormai completamente sovvertiti. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Lontano dal fango, vicino al sole
Oggi, due di marzo, la Liturgia delle Ore ci permette - anche se solo per un giorno - di respirare un'aria più pura, lontano dal fango di Francesco e dei suoi seguaci da una parte, e dai politici arraffazzoni e dai giornalisti dall'altro, e di volteggiare con le aquile, vicino al sole.
Questo testo è stato scritto da un gran vescovo, Sant’Ambrogio di Milano, che aveva una dose di attributi virili come è difficile trovarne oggigiorno alle nostre latitudini, e la cui coraggiosa attitudine ha definito i limiti del potere imperiale di Teodosio (un altro grande personaggio). Ambrogio ha affermato la libertà della Chiesa di segnalare i grandi percorsi che separano ciò che è giusto da ciò che è ingiusto e la ragione dal torto, con misure adeguate e senza dover ricorrere a dialoghi grotteschi richiesti da persone che guardano ma non vedono. Di fronte alla palese ed enorme ingiustizia rappresentata dai fatti di Tessalonica, il vescovo scomunicò Teodosio e gli proibì l'accesso in chiesa. Dopo alcuni mesi l'imperatore si pentì dei suoi peccati e fu perdonato, ma con delle condizioni riguardanti l'introduzione di misure che prevenissero grandi torti futuri. Quando Ambrogio morì, ricevette questo elogio da parte di colui che lo aveva castigato: "conosco un solo uomo che meriti di portare il titolo di vescovo: Ambrogio.
Il maestro di Sant'Agostino comincia i suoi commentari con un elogio: cosa c'è di più gradevole dei salmi? I salmi sono la benedizione del popolo, la lode di Dio, l'elogio dei fedeli, il linguaggio universale, la voce della Chiesa, la professione luminosa della nostra fede, il gusto della nostra libertà, il clamore della nostra gioia. Essi calmano la nostra ira, mettono in fuga le nostre preoccupazioni, ci consolano nella nostra tristezza… esprimono la tranquillità del nostro spirito, sono fonte di pace e di concordia…
All'interno dei salmi la bellezza e la dottrina competono tra di loro; essi sono allo stesso tempo un canto che diletta e un testo che istruisce… in essi meditiamo il dono della rivelazione, l'annuncio profetico della resurrezione e i beni promessi; in essi impariamo a evitare il peccato e a sentire pentimento e vergogna per quelli commessi.
Il salterio non è nient'altro che lo strumento spirituale per mezzo del quale una persona ispirata fa risuonare sulla terra la dolcezza delle melodie celesti. Ci insegna che prima di tutto dobbiamo morire al peccato, e poi, non prima, manifestare nel nostro corpo le opere delle varie virtù, per mezzo delle quali si può far giungere al Signore l'ossequio della nostra devozione.
Cos'altro dire? Ho omesso qualcosa? Certamente no. Come abbiamo visto, dopo il massacro di settemila persone a Tessalonica la risposta del vescovo è stata quella di scomunicare l'imperatore e negargli l'accesso in chiesa finché non si fosse pentito pubblicamente. In Argentina, la legge che autorizza l'aborto ha assassinato più di 132.000 persone innocenti nei due anni da cui è in vigore. Abbiamo più di cento vescovi e persino un papa argentino: per caso è stato scomunicato qualcuno, anche solo un deputato? No. Per questo mi rallegro del risultato della votazione tenutasi presso l'Istituto di Filosofia del Colegio de Escribanos: una decina di giorni dopo l'elezione di Francesco, il vicepresidente ci ha chiesto di rivolgerci al Consiglio Direttivo, per mezzo di una nota, per esortarlo a esprimere la sua gioia per l'elezione di un papa argentino. In qualità di presidente, mi sono opposto a ciò e ho esposto le mie ragioni segnalando gli errori più gravi commessi da Bergoglio durante il suo arcivescovado, e ho detto con sicurezza: "dato che qui sono tutti democratici, votiamo". Il sollecitante ha votato a favore della sua proposta. Io, che presiedevo l'opposizione, ho votato contro, e il mio è stato il primo di una valanga di voti contrari: un'ebrea, un agnostico - perché questo è un istituto pluralista - e molti cattolici. La mozione è stata ritirata.
Il commentario di Sant'Ambrogio è la catechesi dei santi, dei santi veri, valida in passato, oggi e in futuro, non quella di gente la cui canonizzazione dovrebbe essere rivista. Nel 2022, un altro santo in senso stretto, Charles de Foucauld, anch'egli attivo - nella Francia di un altro assassino di innocenti, Macron, il quale è riuscito a incorporare il diritto all'aborto nella Costituzione di una nazione che un tempo fu proclamata "figlia primogenita della Chiesa" - ha scritto un libro intitolato "Meditazioni sui salmi". Che esse e quelle di Sant'Ambrogio ci siano di beneficio e che un lume di chiarezza ci aiuti ad attraversare quest'epoca oscura della Chiesa.
Buenos Aires, 2 marzo 2024.
Bernardino Montejano.
... la dolcezza delle melodie celesti...
RispondiEliminaD'accordo sulla dolcezza - da non confondersi con la sdolcinatezza - delle melodie celesti. Esistono però anche i salmi imprecatori, riprovati e occultati dalla setta conciliare, proprio perché da essi non spira nessuna aura di dolcezza, bensì piuttosto di giustizia. La recita dei salmi imprecatori - nella versione della Vulgata - non solo è lecita, ma è vivamente raccomandata contro i nemici della Chiesa, e primeramente contro gli abortisti di ogni latitudine. Procuratevi i salmi imprecatori, teneteli a portata di mano e, bandita ogni sdolcinatezza, recitateli con fede!
UN ARTICOLO DI MAURIZIO BLONDET (4 marzo 2024)
RispondiEliminaI “SANTI DI SATANA” AL COMANDO
Nella volontà del governo francese di scolpire il diritto all’aborto nella Costituzione va segnalata la gratuità. Non ce n’era alcun bisogno alcuna urgenza. Nessuna mozione metteva in discussione il “diritto” all’aborto da parte di un qualche partito avverso. Inoltre, la decisione di gettare il paese nella guerra della NATO contro la Russia dovrebbe suggerire ben altre priorità.
No, è stato – nell’imminenza della guerra mondiale da loro desiderata – un puro atto di omaggio a colui che fu definito Omicida fin dal Principio, nel quadro di una tendenza, che si va saldando in tutto l’Occidente, di fare delle Costituzioni l’ultima istanza etica, oltre alla quale non si deve andare; trasformarle in una usurpazione dei Dieci Comandamenti – I Dieci Anti-Comandamenti, di cui “Tu ucciderai l’innocente” diventa il Bene e il Dovere.
Anche la terza guerra mondiale a cui costoro trascinano noi popoli ha questo aspetto gratuito. Non c’è nessun motivo di non aprire un tavolo negoziale da parte della NATO e degli USA. La loro motivazione è una menzogna plateale: che la Russia se vince in Ucraina attaccherà altri paesi NATO in Europa è una intenzione che Putin ha smentito direttamente, e prima di lui il buon senso.
No, il motivo per cui ci vogliono in guerra atomica è palesemente quell’altro: dare vittime umane al Princeps di cui si sanno, e vogliono, servitori. Non a caso, mentre preparano la guerra non interrompono affatto il programma di eliminazione della propria gioventù per inoculo mRNA e per eliminazione dell’agricoltura per affamarci noi superflui.
Si indovina che costoro non sono dei meri materialisti e laicisti; i parlamentari che hanno votato per l’aborto in Costituzione hanno invocato su di sé, reclamato – consapevolmente – la dannazione eterna. La propria dannazione eterna come coronamento della propria vita e missione per cui esistono; non semplici servi ma collaboratori attivi e volontari di Lucifero, “santi di Satana”…
Atto sempre più gratuito del Male Assoluto che questi “santi” hanno scelto di compiere. E s’intravvede come anche l’omosessualità macroniana (e la pedofilia) delle elites sia non il semplice sfogo di voglie, ma la radicale rivolta contro la Natura Naturans, che “uomo e donna li creò”.
Preghiamo la Vergine della Vittoria che il loro tempo sia abbreviato.
Un articolo di don Curzio Nitoglia (Ancora cari a Dio o inescusabili?, sul sito dell'autore) termina riportando uno stralcio di un discorso pronunciato l'11 maggio 2010 a Fátima da Ratzinger:
RispondiElimina"L'accoglimento delle migliori istanze della modernità, ossia la Riforma e l'Illuminismo, operato con il Concilio Vaticano II, ha fatto sì che la Chiesa superasse gli errori commessi nel suo passato e i vicoli senza via d'uscita". (La Stampa, 12 maggio 2010).
Immagino che fra le "migliori istanze della modernità" per la chiesa conciliare vi sia pure il diritto all'aborto.
«Ah Gallia! Ah Gallia! Quam hodie aversa a nobis es, quam hostili in religionem veram animo, ac inter omnes, qui unquàm fuerunt
RispondiEliminaejusdem insectatores, infestissima!»
Pio VI, Allocuzione “Quare lacrymae”)
I salmi deprecatori (li avevo sentiti definire anche così)...
RispondiEliminaIo ho un cliente valdese (cioè calvinista, almeno penso), se lo rivedo, perchè in agenzia non sono solo, proverò a chiedergli se loro li recitino ancora. Non mi stupirei che dei calvinisti ancora li recitino, specie il Salmo 69, che nomina l'ira, cosa spesso associata alla predestinazione.
Se qualcuno ha fretta, sono questi: 5, 6, 11, 12, 35, 37, 40, 52, 54, 56, 58, 69, 79, 83, 91, 100, 109, 137, 139, e 143.
Nella riforma della Liturgia delle Ore sono stati accuratamente espunti.
chi li ha accuratamente espunti doveva aver subito il lavaggio del cervello da un prelato modernista, oppure doveva essere lui stesso un seguace del Nemico occulto....
EliminaLa Francia è uno Stato totalitario, così l'ha definito Mons. Aupetit.
RispondiEliminaPiù che totalitario, lo ritengo uno stato barbaro.
Ma lo era anche prima, come lo sono, anche se non lo consacrano costituzionalmente, la stragrande maggioranza degli stati del mondo, perché in quasi tutti il diritto all'aborto è legge. E' legge il diritto di uccidere, il diritto all'assassinio di un innocente.
Perché non si può consentire legalmente un omicidio, quale è l'aborto, anche se in un referendum la maggioranza della popolazione lo considera giusto.
Questa è barbarie, inciviltà, satanismo.
Il funerale "trans" nella Cattedrale di san Patrizio, evento blasfemo e terrificante, così come la mostra scandalosa nel museo diocesano di Carpi, sono entrambi sintomi dell'imbarbarimento della civiltà occidentale e dello scadimento vergognoso del livello del clero, che non viene punito a dovere.
RispondiEliminaQuesti due eventi blasfemi, pur nella loro differente entità, si legano alla demenziale e angosciosa consacrazione francese del diritto all'aborto e hanno tutti come denominatore comune il venir meno della fede in Dio.
E l'aborto gratuito, specificato, per renderci tutti complici: pagato con le nostre tasse
RispondiEliminaI cattolici, quelli veri, torneranno nelle catacombe se non vorranno diventare complici del totalitarismo laicista. Parlo sia dei fedeli che del clero, quel poco che rimarrà ligio alla dottrina bimillenaria, non quello, crescente, servo dei potentati.
RispondiEliminaMartedì della terza settimana di Quaresima. Mt 18, 15-22 :
RispondiEliminaIn illo témpore : Dixit Iesus discípulis suis : Si peccáverit in te frater tuus, vade, et córripe eum inter te et ipsum solum. Si te audíerit, lucrátus eris fratrem tuum. Si autem te non audíerit, ádhibe tecum adhuc unum vel duos, ut in ore duórum vel trium téstium stet omne verbum. Quod si non audíerit eos : dic ecclésiæ. Si autem ecclésiam non audíerit : sit tibi sicut éthnicus et publicánus. Amen, dico vobis, quæcúmque alligavéritis super terram, erunt ligáta et in cælo : et quæcúmque solvéritis super terram, erunt solúta et in cælo. Iterum dico vobis, quia si duo ex vobis consénserint super terram, de omni re quamcúmque petíerint, fiet illis a Patre meo, qui in cælis est. Ubi enim sunt duo vel tres congregáti in nómine meo, ibi sum in médio eórum.
Tunc accédens Petrus ad eum, dixit : Dómine, quóties peccábit in me frater meus, et dimíttam ei ? usque sépties ? Dicit illi Iesus : Non dico tibi usque sépties, sed usque septuágies sépties.
Profonda pietà per la Francia, un tempo nazione fiorente, oggi cimitero di innocenti.
RispondiElimina« Ils sacrifièrent leurs fils et leurs filles aux idoles. Ils répandirent le sang innocent, le sang de leurs fils et de leurs filles, qu'ils sacrifièrent aux idoles de Canaan. Et le pays fut profané par des meurtres. Ils se souillèrent par leurs œuvres, Ils se prostituèrent par leurs actions. La colère de l’Éternel s'enflamma contre son peuple. »
RispondiEliminaPsaume 106:37.
RispondiEliminaI valdesi e i Salmi imprecatori
Ma quali Salmi! I Valdesi sono quasi tutti di sinistra, filomarxisti.
Ecco come intendeva la predestinazione un collega mio amico quando insegnavo,tanti anni fa.
Nel corso di una discussione tra me e lui appunto sulla predestinazione, per chiarire il concetto disse ad un certo punto: "Se commetto adulterio non è peccato perché sono stato già salvato dai tempi dei tempi".
RispondiEliminaIl motto delle femministe sciagurate, condiviso da tutti quelli che le appoggiano, è "il mio corpo [è] il mio diritto", mon corps, mon droit - my body, my right.
Si intende: il mio diritto di farne quello che voglio, anche di consumarlo nei peggiori vizi, se così mi piace (sic volo, sic iubeo, stat pro ratione voluntas, anche se qui più che di voluntas si tratta di infirmitas, di una malattia dello spirito diventata universale, a quanto pare).
Dal punto di vista cattolico, ribadiamo la nostra fede nella definizione paolina del corpo:
"Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò io dunque le membra di Cristo per farne le membra di una meretrice? Non sia mai! Non sapete voi che chi si unisce ad una meretrice diviene un sol corpo con lei? 'Infatti, è detto , i due formeranno una sola carne'. Chi invece s'unisce al Signore diventa un solo Spirito con Lui. Fuggite la fornicazione. Qualunque altro peccato che un uomo possa commettere è fuori del suo corpo, ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. Non sapete voi che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che abita in voi, Spirito che avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti voi siete stati comprati [da Cristo] a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo" (1 Cor 6, 15-20).
La donna che decide di abortire il proprio bambino, semplicemente perché non vuole la gravidanza, non glorifica Dio nel proprio corpo ma Satana : a lui sacrifica il nascituro.
Uomini e donne approvano l'aborto, e lo mettono in pratica, semplicemente perché permette loro di dedicarsi ad una vita di fornicazione. Ci sono già i contracettivi, ma non bastano, evidentemente.
Nessuna civiltà del passato, anche nei momenti di decadenza, ha mai ammesso il principio che la donna possa disporre della vita e della morte del nascituro. Si tratta di un principio inaccettabile, esso contraddice l'essenza stessa della femminilità, costruita per riprodurre la vita umana non per distruggerla.
La donna che abortisce volontariamente si annienta come donna, oltre a peccare gravemente.
Questo, per la donna. Ci sono poi le conseguenze sociali: l'estinzione dei popoli per via dell'abortismo diffuso e addirittura protetto dalle leggi come un "diritto" fissato nella Legge Fondamentale. Come a dire: i governanti che suicidano i propri popoli.
Con l'abortismo a spese dello Stato e con la diffusione dell'omosessualità, degno pendant, e di tutto il resto della Rivoluzione Sessuale.
T.
Ave Maria ! Le drame de la constitution mortifère qui dit “oui” au meurtre de l’enfant à venir et qui légifère le meurtre de manière abominable nous ramène au temps des païens, des sacrifices humains offerts aux démons et à un retour sur l’ancien droit romain qui donnait droit de vie et de mort à l’homme le plus ancien de la famille sur l’enfant et sa mère et sur ses esclaves. Mais même ce droit romain ne touchait pas à l’enfant tant qu’il n’était pas né ! Et pour une mise à mort légale, il fallait encore une justification.
RispondiEliminaLà, dans les degrés de l’horreur, un enfant, un petit d’homme sera légalement mis à mort au sein même des entrailles maternelles sans que quiconque puisse le défendre et le sauver. La loi protège les femmes meurtrières, les médecins complices, les soignants qui deviennent des “tuants”. La loi qui donne la mesure, la loi qui est censée canaliser les passions humaines et mettre de l’ordre dans les relations et les actions humaines, cette loi infernale car toute opposée à la Loi divine, met nos pays sous le régime officiel de l’enfer : Satan en est officiellement le maître car le peuple et ses représentants lui font cette offrande du sang de nos enfants.
“Ô Immaculée, quand viendrez vous à notre secours, Vous que nos ancêtres appelaient NOTRE UNIQUE ESPERANCE ? Vous que l’on nomme Vie car Vous nous donnez Jésus, Le fruit de vos entrailles, venez à notre aide, hâtez vous de nous secourir.”
In Corde Mariæ
«Dai Buoni i Tristi divisar tu dei,
RispondiEliminaChiamandoli Francesi:
Poi la Coccarda ti farà palesi
I pessimi tra’ rei.»
Vittorio Alfieri, Il Misogallo, Epigramma XXXIX
Dal «Libro ad Autolico» di san Teofilo di Antiochia, vescovo
RispondiElimina(Lib. I, 2. 7; PG 6, 1026-1027. 1035)
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio
"Se dici: Fammi vedere il tuo Dio, io ti dirò: Fammi vedere l’uomo che è in te, e io ti mostrerò il mio Dio. Fammi vedere quindi se gli occhi della tua anima vedono e le orecchie del tuo cuore ascoltano.
Infatti quelli che vedono con gli occhi del corpo, percepiscono ciò che si svolge in questa vita terrena e distinguono le cose differenti tra di loro: la luce e le tenebre, il bianco e il nero, il brutto e il bello, l’armonioso e il caotico, quanto è ben misurato e quanto non lo è, quanto eccede nelle sue componenti e quanto ne è mancante. La stessa cosa si può dire di quanto è di pertinenza delle orecchie e cioè i suoni acuti, i gravi e i dolci.
Allo stesso modo si comportano anche gli orecchi del cuore e gli occhi dell’anima in ordine alla vista di Dio.
Dio, infatti, viene visto da coloro che lo possono vedere, cioè da quelli che hanno gli occhi. Ma alcuni li hanno annebbiati e non vedono la luce del sole. Tuttavia per il fatto che i ciechi non vedono, non si può concludere che la luce del sole non brilla. Giustamente perciò essi attribuiscono la loro oscurità a se stessi e ai loro occhi.
Tu hai gli occhi della tua anima annebbiati per i tuoi peccati e le tue cattive azioni.
Come uno specchio risplendente, così deve essere pura l’anima dell’uomo. Quando invece lo specchio si deteriora, il viso dell’uomo non può più essere visto in esso. Allo stesso modo quando il peccato ha preso possesso dell’uomo, egli non può più vedere Dio.
Mostra dunque te stesso. Fa’ vedere se per caso non sei operatore di cose indegne, ladro, calunniatore, iracondo, invidioso, superbo, avaro, arrogante con i tuoi genitori. Dio non si mostra a coloro che operano tali cose, se prima non si siano purificati da ogni macchia. Queste cose ti ottenebrano, come se le tue pupille avessero un diaframma che impedisse loro di fissarsi sul sole.
Ma se vuoi, puoi essere guarito. Affidati al medico ed egli opererà gli occhi della tua anima e del tuo cuore. Chi è questo medico? È Dio, il quale per mezzo del Verbo e della sapienza guarisce e dà la vita. Dio, per mezzo del Verbo e della sapienza, ha creato tutte le cose: infatti «Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera» (Sal 32, 6). La sua sapienza è infinita. Con la sapienza Dio ha posto le fondamenta della terra, con la saggezza ha formato i cieli. Per la sua scienza si aprono gli abissi e le nubi stillano rugiada.
Se capisci queste cose, o uomo, e se vivi in purezza, santità e giustizia, puoi vedere Dio. Ma prima di tutto vadano innanzi nel tuo cuore la fede e il timore di Dio e allora comprenderai tutto questo. Quando avrai deposto la tua mortalità e ti sarai rivestito dell’immortalità, allora vedrai Dio secondo i tuoi meriti. Egli infatti fa risuscitare insieme con l’anima anche la tua carne, rendendola immortale e allora, se ora credi in lui, divenuto immortale, vedrai l’Immortale."
Lucio MALAN è valdese.
RispondiEliminaEsattemente è un valdese "tradizionalista" Appartiene al gruppo "SENTIERI ANTICHI VALDESI", Gruppo che fa parte della Tavola Valdese (quindi ha il diritto di chiamarsi VALDESE) ma forse NON Della Comunione VALDO-METODISTA, il principale membro della Tavola che (la Comunione Valdo-Metodista) a sua volta una federazione ecumenica di varie confessioni religiose
Guai a chi osa calpestare la Legge di Dio
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=VBTvHltU8t0
Omelia di don Leonardo Maria Pompei, Mercoledì 6 Marzo 2024
https://www.valdesi.eu/chi-siam/
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