È l'8 luglio il giorno in cui inizia la Novena alla Vergine del Carmelo, la cui Festa ricorre il 16 luglio [qui - qui] con la
recita delle sette Allegrezze.
Apprendo proprio oggi – e lo condivido al volo – che ci sono anche i "7 solenni mercoledì della Madonna del Carmine" da recitare in ognuno dei 7 mercoledì dell'udienza dopo Pasqua.
Le Sette Allegrezze alla Madonna del Carmelo sono una delle forme più antiche di preghiera alla Madonna del Carmine. Queste preghiere vogliono sottolineare le gioie (le "Allegrezze") che provò Maria qui in terra (l'aspetto positivo, in contrapposizione ai "sette dolori").
Le Allegrezze sono sette (più una di conclusione) perché vogliono ricordare le otto volte che il servo di Elia salì sul Carmelo per annunciare la nuvoletta (il servo tornò la prima volta ed Elia gli disse di tornarci ancora per sette volte: 1 + 7 = 8): Elia disse ad Acab: «Su, mangia e bevi, perché sento un rumore di pioggia torrenziale».
Da oltre cinque secoli il mercoledì è il giorno dedicato alla Madonna del Carmine, in ricordo di una prodigiosa guarigione di un gran numero di ammalati, avvenuta a Napoli nel 1500.
L’iniziativa dei sette mercoledì da pasqua a pentecoste vuole essere occasione per rinnovare la nostra fede in Cristo Risorto, affidando alla intercessione materna della Madonna del Carmine ogni richiesta particolare di grazie. Tra le pratiche di culto che si collegano ai “Mercoledì del Carmine”, una prese immediatamente rilevanza, quella dei “Mercoledì di Udienza”. Nella pietà popolare i fedeli che avevano accompagnato Maria nel suo dolore durante la Quaresima ed i giorni della Passione si recavano dopo la Pasqua a salutarla e rallegrarsi con lei per la risurrezione del suo Figlio, confidando che ella, felice dopo tanto dolore, fosse particolarmente sensibile ad alleviare le pene di coloro che erano nel dolore e che le si rivolgevano in questi particolari giorni a lei consacrati. Chi non può farlo in pellegrinaggio, può farlo in spirito e verità.
Primo Mercoledì - Le Sette Allegrezze.
Rallegrati, Maria, predestinata
figlia eletta del Padre onnipotente:
tu fosti concepita immacolata,
rivestita di sole risplendente;
nei cieli sei dagli angeli esaltata,
sulla terra Regina ognor clemente.
Oggi, devoto, il nostro cuor ti onora,
bella Maria, del Carmine Signora.
figlia eletta del Padre onnipotente:
tu fosti concepita immacolata,
rivestita di sole risplendente;
nei cieli sei dagli angeli esaltata,
sulla terra Regina ognor clemente.
Oggi, devoto, il nostro cuor ti onora,
bella Maria, del Carmine Signora.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
difendi i figli tuoi nell’ultima ora.
Rallegrati, Maria, Vergine bella,
gran Madre di Gesù, Verbo incarnato:
or che splendi lassù, propizia stella,
mostraci in questo esilio desolato,
nel buio, nel dolor, nella procella,
il frutto del tuo seno immacolato.
A te noi, figli tuoi, corriamo ognora,
bella Maria, del Carmine Signora.
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
gran Madre di Gesù, Verbo incarnato:
or che splendi lassù, propizia stella,
mostraci in questo esilio desolato,
nel buio, nel dolor, nella procella,
il frutto del tuo seno immacolato.
A te noi, figli tuoi, corriamo ognora,
bella Maria, del Carmine Signora.
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
difendi i figli tuoi nell’ultima ora.
Rallegrati, Maria, fiamma d’amore,
dello Spirito Santo augusta sposa:
trono di sapienza e di timore,
maestra di pietà, mistica rosa.
Tu sei fortezza e speme nel dolore,
e ogni alma in te confida, in te riposa.
E con eterni canti ognun ti onora,
bella Maria, del Carmine Signora.
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
difendi i figli tuoi nell’ultima ora.
Rallegrati, di gioia e di sorriso.
Arca divina, d’ogni grazia piena:
l’infelice che guarda il tuo bel viso,
nella valle del duol, si rasserena:
negli occhi tuoi c’è un dolce paradiso,
che consola ogni lacrima e ogni pena;
la tua bellezza ogni anima innamora,
bella Maria, del Carmine Signora.
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
Arca divina, d’ogni grazia piena:
l’infelice che guarda il tuo bel viso,
nella valle del duol, si rasserena:
negli occhi tuoi c’è un dolce paradiso,
che consola ogni lacrima e ogni pena;
la tua bellezza ogni anima innamora,
bella Maria, del Carmine Signora.
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
difendi i figli tuoi nell’ultima ora.
Rallegrati, Maria, fonte di vita,
dei tesori del ciel dispensatrice:
ogni grazia da te viene elargita
con amorosa mano ausiliatrice,
Rallegrati, Maria, fonte di vita,
dei tesori del ciel dispensatrice:
ogni grazia da te viene elargita
con amorosa mano ausiliatrice,
mentre il materno cuor tutti ci invita
ad invocarti pia consolatrice.
ad invocarti pia consolatrice.
Pei figli tuoi, benigna, il cielo implora
bella Maria, del Carmine Signora.
bella Maria, del Carmine Signora.
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
difendi i figli tuoi nell’ultima ora.
Rallegrati, Maria, fior del Carmelo,
Vergine e Madre, singolare arcano:
vite fiorita sei, splendor del cielo,
stella del mare nel travaglio umano.
Ai figli tuoi, difesi dal tuo velo,
mite e materna stendi la tua mano:
ai Carmelitani privilegi ancora dona,
Vergine e Madre, singolare arcano:
vite fiorita sei, splendor del cielo,
stella del mare nel travaglio umano.
Ai figli tuoi, difesi dal tuo velo,
mite e materna stendi la tua mano:
ai Carmelitani privilegi ancora dona,
Maria, del Carmine Signora.
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
difendi i figli tuoi nell’ultima ora.
Rallegrati, del Carmine Maria,
Rallegrati, del Carmine Maria,
rifugio ed Avvocata ai peccatori:
scendi, celeste nuvola d’Elia,
scendi, celeste nuvola d’Elia,
ad irrorar di grazia i nostri cuori,
che, un giorno, nell’eterna melodia,
canteranno coi tuoi celesti cori:
viva del nostro ciel la bella aurora,
Viva Maria, del Carmine Signora!
che, un giorno, nell’eterna melodia,
canteranno coi tuoi celesti cori:
viva del nostro ciel la bella aurora,
Viva Maria, del Carmine Signora!
Ave Maria.
Del Carmelo, Maria, Madre e Signora,
difendi i figli tuoi nell’ultima ora.
«Flos Carmeli, Vitis florigera, Splendor Coeli, Virgo puerpera singularis.
RispondiEliminaMater mitis, sed viri nescia, Carmelitis esto propitia, Stella Maris.
Radix Iesse, germinans flosculum, hic adesse me Tibi servulum patiaris.
Inter spinas quae crescis Lilium, serva puras mentes fragilium, tutelaris!
Armatura fortis pugnantium, furunt bella tende praesidium Scapularis.
Per incerta prudens consilium, per adversa iuge solatium largiaris.
Mater dulcis, Carmeli Domina, plebem Tuam reple laetitia qua bearis.
Paradisi Clavis et Ianua, fac nos duci quo, Mater, coronaris. Amen» (San Simone Stock)
Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei vergine e madre.
RispondiEliminaMadre mite, pura nel cuore, ai figli tuoi sii propizia, stella del mare.
Ceppo di Jesse, che produce il fiore, a noi concedi di rimanere con te per sempre.
Giglio cresciuto tra alte spine, conserva pure le menti fragili e dona aiuto.
Forte armatura dei combattenti, la guerra infuria, poni a difesa lo scapolare.
Nell’incertezza dacci consiglio, nella sventura, dal cielo impetra consolazione.
Madre e Signora del tuo Carmelo, di quella gioia che ti rapisce sazia i cuori.
O chiave e porta del Paradiso, fa’ che giungiamo dove di gloria sei coronata. Amen.
Con Lei, com’è facile!
RispondiElimina(San Josemaria)
Vogliamo poggiare la nostra fede sulla sua: soprattutto quando le cose costano, quando sopraggiungono le difficoltà e i momenti di oscurità.
San Bernardo lo aveva sperimentato bene:
«Se si alzano i venti delle tentazioni, se t’imbatti negli scogli delle tribolazioni, guarda la Stella, chiama Maria».
Dio vuole che ella sia per noi avvocata, madre, cammino sicuro per ritrovare la luce nei momenti di oscurità.
Chi ricorre alla potente intercessione di Maria sa che mai si è sentito dire che coloro che hanno confidato nella Madonna sono rimasti abbandonati, per quanto duro fosse il momento e grande la confusione della loro anima.
Possiamo dire a Gesù: «Qualunque tristezza abiti in noi, sentiremo di dover sperare, perché con Te la croce sfocia in risurrezione, perché Tu sei con noi nel buio delle nostre notti: sei certezza nelle nostre incertezze, Parola nei nostri silenzi, e niente potrà mai rubarci l’amore che nutri per noi».
Accanto a Maria, madre della speranza, riprenderà a crescere la nostra fede nei meriti di suo figlio Gesù.