Un Occidente alla deriva assolve moralmente l'attentatore di Fico...
Ma il resto del mondo ne ha piene le tasche della sua arroganza.
Il gravissimo attentato a Fico esprime ormai la volontà dell’Occidente di impedire, anche fisicamente, perfino la minima riserva sulla condotta delle sue politiche. In particolar modo quando si mette in discussione l'ordine atlantico.
Che l’esecutore materiale dell’attentato sia stato armato da servizi euroatlantici non possiamo saperlo, non ne abbiamo le prove, ma i commenti della nostra “libera” stampa ci permettono di capire alcune cosucce. Evidente la comprensione (la mettiamo così?) morale del fanatico europeista attentatore.
I più “venduti” giornali nazionali definiscono l’assalitore «un poeta e attivista non-violento» [Corriere della sera], uno che lotta contro la «dittatura di Fico» [La Stampa], uno che «passeggiava ogni giorno mano nella mano con la moglie», fondatore di un «comitato anti violenza [Corriere della sera], un «cittadino al di sopra di ogni sospetto» [Repubblica], un «intellettuale impegnato, autore di tre raccolte di poesie e un romanzo» [Stampa]. E della serie Fico te la sei proprio cercata, dipingono il premier slovacco come un esponente mafioso, «l’autocrate putiniano accusato di ‘ndrangheta da sempre in guerra con giornalisti e giudici» [Repubblica].
Un mondo, quello euroatlantico, che mostra in modo sempre più sfacciato arroganza e presunzione di superiorità, che ipocritamente pensa di compensare con nauseanti discorsi su inclusività e antidiscriminazione.
Facciamo un salto, andiamo all’accoglienza di Putin in Cina, la quale altamente se ne frega del mandato “internazionale” di arresto del presidente russo.
Un’accoglienza di primissimo livello, d’altronde corrispondente a uno stato di relazioni di Paesi che hanno interessi strategici pienamente convergenti (economici, militari, culturali, turistici…). Accoglienza ben diversa da quella riservata il mese scorso al cancelliere tedesco Scholz. I protocolli non sono mai casuali, seguono norme molto rigide e hanno un loro perché.
Una cosa che dalle nostre parti proprio non si riesce a capire è che il “resto del mondo” ne ha piene le tasche dell’arroganza occidentale, del suo ritenersi “giardino fiorito”, migliore se non superiore, alla fine il colonialista portatore di civiltà della storia recente.
Le classi dirigenti occidentali immaginano africani con l’anello al naso, la loro altezzosità non gli permette di percepire l’insofferenza che da quelle parti suscitano gli atteggiamenti spocchiosi dei Macron e von der Leyen, o l’arroganza degli americani che trattano i popoli democraticamente invasi come bestie selvagge da domare (ci ricordiamo del trattamento riservato agli iracheni? I soldati statunitensi entravano nelle moschee con i cani, li irridevano e umiliavano, tranne poi rubare tutti i loro reperti archeologici… espressione di una storia e di una cultura che possono solo immaginare – male – a Hollywood).
Tanto per capirci meglio, quando un leader africano (ma vale anche per gli altri continenti) va in Cina, è trattato con gli stessi onori tributati a leader di Paesi di più alto rango economico. Non perché i cinesi siano più buoni o migliori o che non pensino ai propri interessi, semplicemente perché non credono che la dominanza debba essere messa sul piatto delle relazioni diplomatiche. I cinesi non propongono relazioni di sudditanza ma quelle “win win”, quelle cioè vantaggiose per entrambe, dove i benefici sono condivisi da ambe le parti. Un po’ come faceva il nostro Enrico Mattei, il quale proponeva contratti onesti ai governi dei Paesi produttori di petrolio, non capestro come quelli delle multinazionali franco-anglo-americane… motivo per cui gli fu fatto esplodere l’aereo.
Un’altra cosa che i rappresentanti dei Paesi “terzi” apprezzano molto è che l’approccio cinese (stesso discorso vale per quello russo) non è paternalistico, non mette cioè il becco negli affari interni, non impone condizioni di riforme sociali o economiche o di costume, insomma non si permettono di dire: se vuoi essere “aiutato” devi fare questo o quest’altro, devi approvare queste riforme, devi riconoscere il “diritto” di ingerenza esterna (vedi Georgia) o devi favorire i gay pride.
Antonio Catalano,
17 maggio 2024
I miei vivissimi complimenti ad Antonio Catalano per questo eccellente articolo. La mia indignazione per l'assoluzione morale dell'attentatore - un gangster - alla vita di Robert Fico è infinita. Prego la Provvidenza Divina del Cuore di Gesù affinché agisca senza tardare.
RispondiEliminaCorriere della Sera, Stampa e Repubblica fanno parte del "sistema", cioè di quella cappa inquinante e nauseabonda che ammorba le lande sempre più desolate dell'ospizio occidentale.
RispondiEliminaNe scrivevo ieri della sinistra al caviale che santifica e giustifica sistematicamente il/la delinquente di turno, purché sia allineato/a ai desideri della piovra.
Ucraina «Se si vuol capire questa crisi, secondo lei [prof. Giulio Sapelli] non ci si può fermare neppure ai fatti di Maidan 2014. Qual è lo snodo fondamentale?
RispondiElimina- La parentesi di Eltsin. Quando Gennadij Janaev e la vecchia nomenclatura sovietica cercarono di riportare indietro l’orologio dell’Urss e l’Occidente non sostenne Gorbaciov, il piano fallì e Boris Eltsin prese il potere. Ma Eltsin spianò la strada a Jeffrey Sachs e agli uomini che Washington aveva mandato a Mosca per Privatizzare l’ex Unione Sovietica. L’alta finanza e la grande industria nordamericana e tedesca attuarono una vasta opera di Depredazione dell’economia e delle risorse. Una parte della Nomenclatura, compreso Putin, allora delfino di Eltsin, si oppose e mise fine all’esperimento.
Dove avrebbe portato quel processo?
- Avrebbe smembrato la Russia. Che poi era quello che gli USA volevano.
C’è sempre un’idea sottostante alle relazioni internazionali. Quando si è passati dalla realpolitik al primato dell’“ordinamento morale” propugnato dagli Usa?
- Nel 1928, con il trattato Briand Kellogg. Inaugura il progetto degli americani di sostituire alla diplomazia internazionale un ordinamento fondato sui diritti umani, per giustificare la loro ambizione di estendere a tutto il mondo la dottrina Monroe, applicata fino ad allora alla sola America Latina.»
22.09.2022
N.B. Giulio Sapelli, economista, già ordinario alla Statale di Milano, è noto per essere piuttosto critico nei confronti della Federazione Russa e di Vladimir Putin.
L'attentatore di Fico tutto è fuorché un poeta romantico amante della libertà, se non si può paragonare a Lee Oswald, vittima prefabbricata, forse più Ali Agça, ma le vie della s-Cia sono infinite.......
RispondiEliminaPROCESSO PFIZER-VON DER LEYEN, PRIMA UDIENZA
RispondiElimina( di Mario Adinolfi )
"Come vi avevo preannunciato in altri articoli, Ursula Von der Leyen e il capo di Pfizer Albert Bourla non si sono presentati in aula ieri a Liegi per il processo sui contratti segreti stipulati dopo una trattativa diretta a colpi di sms poi cancellati per la fornitura di 1.8 miliardi di dosi di vaccini Pfizer alla modica cifra di 35 miliardi di euro. Di questo processo e di questa udienza non trovate traccia nella stampa e sulle tv italiane eppure è il processo alla più grande rapina alla fiscalità generale (cioè ai soldi delle tasse pagati da tutti noi) nella storia dell’umanità.
Perché questo processo viene occultato dai media? Perché ovviamente quasi tutti i governi ne sono stati complici. Con due eccezioni: governo polacco e governo ungherese, che sono tra gli accusatori al tribunale di Liegi, costituiti in parti civili. E proprio il governo ungherese ha annunciato che produrrà ulteriori documenti prima della prossima udienza del processo, fissata al 6 dicembre.
Ma per Ursula Von der Leyen le cose si mettono male anche in patria perché la procura di Moenchengladbach, sulla scia del processo al tribunale di Liegi, sta esaminando le carte che potrebbero portare ad una incriminazione in Germania con l’accusa di corruzione a carico dell’attuale presidente della Commissione europea. Ora vi è più chiaro il perché non si parla dell’udienza di Liegi? Perché con questi processi la ricandidatura della Von der Leyen alla guida dell’Ue viene sostanzialmente azzerata. Dovrebbe essere notizia di apertura di giornali e telegiornali, invece apriamo su Toti e Spinelli. Mazzette su un affare da 35 miliardi (il valore di tre leggi finanziarie) invece non sembrano interessarci. Perché poi toccherebbe aprire la pagina delle ragioni delle vaccinazioni di massa rese obbligatorie (“non ti vaccini, ti ammali, muori”) e questo terrorizza molti. Allora, silenziamo tutto. E tutti. Ma non qui.
Avete scoperto credo qui che c’era un processo pendente a Liegi, certamente avete letto solo qui in anticipo che Von der Leyen e Bourla non si sarebbero presentati in aula, oggi qui leggete l’esito dell’udienza. Credo che tra i doveri del giornalista ci sia anche quello di colmare le lacune informative del sistema mediatico, farvi arrivare le notizie di cui altrimenti non verreste a conoscenza. Ritengo dunque di aver fatto solo il mio dovere, continuerò a farlo informandovi dello sviluppo del processo di Liegi e di eventuali nuovi importanti procedimenti che dovessero aprirsi in altri tribunali. La più grande rapina nella storia dell’umanità deve essere indagata".
Mario Adinolfi
Concedetemi un fuori argomento. Non sottovalutiamo il significato de documento "Norme del Dicastero per la Dottrina della Fede per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali" del solito Fernandez. Non ha solo un valore normativo, disciplinare o, per usare usare un termine abusato e spesso fuorviante, pastorale. Ha anche una valenza antimetafisica. Non solo è un esproprio di facoltà tradizionalmente riservate ai Vescovi, ma soprattutto è la negazione di ogni possibilità di una provvidenziale presenza soprannaturale. E' la sottoposizione a vincoli, condizioni, controlli accentrati (nelle mani di un Bergoglio!) delle manifestazioni di Fede. E' l'affermazione del più bieco razionalismo, in linea con gli esiti dello sciagurato concilio.
RispondiEliminaE' un documento terribile, che spero il mondo "tradizionalista" sappia condannare con fermezza, svelandone la pericolosità.
Silente
È bene benissimo ripassare i fatti e valutare sinceramente tizio e caio, ma dobbiamo ricordare che noi, avendo al novanta per cento una classe politica sotto la decenza, ed essendo nei fatti una colonia, non abbiamo più nozione della nostra cultura quindi di noi stessi, inoltre son stati venduti quasi tutti i nostri gioielli di famiglia, la maggior parte dei figli degli artigiani italiani, autentici artisti, hanno cambiato mestiere e/o professione, i figli dei colletti bianchi andati all'estero per studiare all'estero son rimasti a lavorare e/o hanno lì messo su famiglia, inoltre, come ha detto giustamente un commentatore, anche noi abbiamo i nostri oligarchi cosmopoliti con attività oltre frontiera e patrimonio nei paradisi fiscali, i sempre meno numerosi anziani hanno però gli occhi aperti, ma non vengono creduti dai figli e dai nipoti che sono stati educati dalla tivvì , dal telefonino e dalla scuola gretina, fatta strafatta e corruttrice. Quelli del tanto peggio, tanto meglio, della bugia ripetuta che diventa verità, della democrazia esportata a suon di bombe, del vaccino omicida, non contenti dei furti messi a segno e dei morti innumeri seminati, ora ci fanno intravedere come unica salvezza del caos, da loro orchestrato instancabilmente nei secoli, una guerra nucleare! Senza esagerare si è perso il senno. Non ci troviamo più tra pazzi lucidi, come diceva il mio vecchio parroco, ma tra pazzi criminali.
RispondiEliminam.a.
Geert Wilders, leader populista del Partito della Libertà anti-immigrazione, ha formato una coalizione di destra in Olanda. La notizia ha scosso il sistema politico europeo. Thomas Corbett-Dillon, commentatore politico ed ex consigliere di Boris Johnson, ha dichiarato a Fox News Digital che le élite liberali europee sono in panico per il probabile spostamento a destra nelle elezioni UE.
RispondiEliminaSOS: fermare la tirannica presa di potere del 27 maggio da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
RispondiEliminahttps://it.gatestoneinstitute.org/20645/organizzazione-mondiale-sanita-maggio-da-parte%3Cbr%3E%3Cbr%3E
Concordo con silente h 21,05. Si tratta di una dittatura in tempo di sinodo, cioè mentre ci si sciacqua colla periferia ... faccio tutto io che sono il capo. Secondo ancor più grave: si vuole silenziare Dio stesso. Come Gesù non doveva parlare 2000 anni fa, idem oggi.Terzo, chi non denuncia la cosa si fa complice. E non si usino due pesi e due misure.
RispondiEliminaMi associo volentieri a Silente e all'altro commentatore in merito al documento sui fenomeni soprannaturali. La Chiesa è stata sempre assai prudente al riguardo,tanto che padre Pio e Bernadette, solo per fare due esempi vicini a noi, incontrarono in vita non poche umiliazioni. Ma da parte di queste due personalità razionalista, materialiste e tendenzialmente agnostiche, che cosa possiamo aspettarci? Nemmeno la seconda venuta di Cristo sarebbe da loro convalidata.
RispondiEliminaIsraele non coinvolto nell'incidente dell'elicottero del presidente iraniano - Reuters ufficiale israeliana.
RispondiEliminaL’Iran non gode delle mie simpatie. Non esprimere le condoglianze per la morte del presidente di un Paese, fosse anche ostile, tuttavia è un segno di inciviltà. Dichiarare che Israele non è coinvolto nell’incidente e non esprimere al contempo le condoglianze è perlomeno sospetto.
Ci sono troppi segnali coincidenti in questo periodo: il tentato assassinio del leader slovacco Fico, il tentato colpo di stato in Turchia denunciato in questi giorni, il discorso del leader serbo Vucic su pesanti pressioni politiche e militari, la morte dei massimi esponenti statali iraniani. Sono tutti Stati che si oppongono alla politica israeliana.
C’è chi vuole destabilizzare la regione e avviare a un conflitto globale. E Israele si muove con il consenso (e le armi e il supporto attivo) statunitense. Uno scenario preoccupante: satanasso ha preso in mano le redini della politica mondiale.
RispondiElimina"Israele non coinvolto nell'incidente etc"
Commento assurdo. Si vuol vedere per forza Israele (il Mossad) dietro tutti i fatti sinistri che avvengono. Posso capire che gli israeliani siano sospettati di aver fatto fuori il presidente iraniano, se si proverà che è stato un attentato. Ma perché gli israeliani avrebbero dovuto cercare di ammazzare Fico? Dove sarebbe il collegamento?
In Medio Oriente inoltre c'è poco da destabilizzare: più destabilizzato di così...