Lettera al Rettore: il vescovo di Ratisbona “vieta”
le ordinazioni “senza permesso” della FSSPX. Ma si faranno.
Chi non lo vuole capire fa il gioco della rivoluzione.
PS: Le ordinazioni, visto il grave stato di necessità della Chiesa, si faranno e saranno legittime. Fonte
Dopo le voci “vaticane” su un documento-turbo da installare a Traditionis Custodes, l’annuncio di nuove consacrazioni episcopali nella FSSPX sulla scia dell’operazione sopravvivenza del 1988, che costò la “scomunica” (virgolette d’obbligo) a Mons. Lefebvre e a Mons. De Castro Mayer, e la pubblicazione del documento che certifica l’avvio formale, a carico di Mons. Viganò, del processo per scisma presso il “Dicastero per la dottrina della Fede”, ora un fatto interessante emerge in Germania, rilanciato da Katholisch.de.
Il vescovo di Ratisbona Rudolf Voderholzer ha “vietato” le ordinazioni diaconali e sacerdotali della Fraternità sacerdotale San Pio X (FSSPX) annunciate per sabato nel seminario di Zaitzkofen, in Baviera. Il presule ha sottolineato in una lettera indirizzata al rettore che le ordinazioni verrebbero eseguite “senza permesso”: “In conseguenza di questo comportamento, mi sento ancora una volta obbligato a tutelare l’ordine della Chiesa e, come Ordinarius loci, a vietare le ordinazioni non autorizzate, come negli anni precedenti, nella Diocesi di Ratisbona”.
La nota, pubblicata sul sito diocesano, è curiosa non tanto per la reiterazione del divieto quanto per l’accuratezza con cui si individua l’insieme dei problemi (tra loro distinti ma strettamente connessi) dell’ideologia neomodernista, accusando la FSSPX del “rifiuto di alcuni insegnamenti del Concilio Vaticano II, soprattutto per quanto riguarda la comprensione della libertà religiosa, dell’ecumenismo e del trattamento delle religioni non cristiane”. Insomma: la Messa “tridentina” (per ora) sì, ma a condizione che non sia nelle attuali strutture della FSSPX e che si accenda il grano d’incenso agli errori conciliari.
Prosegue infatti il comunicato: “L’autoisolamento eccelsialedella Fraternità non ha a che fare con la celebrazione della Santa Messa nella forma straordinaria del rito romano, la cui celebrazione è possibile anche all’interno della Chiesa cattolica in molti luoghi”.
Capito? Cedete su tutto e vi diamo il “contentino”. La lettera è istruttiva perché mostra in un sol colpo la natura progressismo che usa il bastone e il trucco della carota pseudoconservatrice che con un compromesso aiuta a tirare a campare, fino al prossimo colpo di mannaia, ovviamente. Lo schema, del resto, è semplice e noto – peraltro ben descritto nei libri Golpe nella Chiesa e Parole chiare sulla Chiesa.
PS: Le ordinazioni, visto il grave stato di necessità della Chiesa, si faranno e saranno legittime. Fonte
Catechismo Della Dottrina Cristiana
RispondiEliminaPubblicato nel 1912 per ordine del Sommo Pontefice S. PIO X
116. Il Papa, da solo, può errare nell'insegnarci le verità rivelate da Dio?
Il Papa, da solo, non può errare nell'insegnarci le verità rivelate da Dio, ossia è INFALLIBILE come la Chiesa, quando da PASTORE e MAESTRO di TUTTI I CRISTIANI, DEFINISCE DOTTRINE CIRCA LA FEDE ED I COSTUMI.
Risposta esatta! E la risposta sottolinea qual'e la condizione dell'infallibilita. E da questa si può ricavare, con il ragionamento, quando può errare ed effettivamente erra: quando insegna diversamente le verità rivelate da Dio. È Dio il centro di tutto il ragionamento di San Pio X , il papa viene dopo, come fedele esecutore che pasce le pecore del suo Signore.
EliminaValeria Fusetti
Due parole su due parole: Pastore e Maestro.
RispondiEliminaPastore è colui che conosce i suoi animali, i pascoli dove portarli, i sentieri sui quali condurli, conosce le stagioni e le loro caratteristiche, cioè possiede un sapere antico come i tratturi sui quali andavano i pastori che migravano verso il mare.
Maestro è colui che conosce la materia da insegnare ad una classe di alunni sempre nuovi, ma in un periodo specifico della loro vita, siano i piccoli dell'asilo siano i dottorandi e oltre. Il maestro conosce anche le caratteristiche dell'età degli allievi a cui insegna e sa come e quando queste caratteristiche si possono manifestare in questo o in quell'allievo.
Il Pastore ed il Maestro sono coloro che ripetono quello che hanno imparato e più assimilano bene quello che hanno imparato più curano, custodiscono ed insegnano meglio a creature e Creature che sono state loro affidate.
m.a.
Definire, dal lat.definire 'limitare', verbo denom. da finis 'confine' con de- conclusivo (Giacomo Devoto)
RispondiEliminaDefinire [vc.dotta, lat.definire 'limitare (finire) completamente (de)] v.tr. 1Precisare, fissare, i limiti:formulare un problema è definire i termini(Croce).
2 Determinare la natura di un concetto attraverso un'attenta analisi delle sue componenti e mediante la formulazione in termini appropriati: i concetti si definiscono, gli oggetti si descrivono.
3 Risolvere, terminare...una faccenda(Nicola Zingarelli).
m.a.
Gli Occupanti la Sede, ormai dal 1958, confondo, invece di definire.
RispondiEliminaMorale? Fate voi. Il sospetto; la tentazione di dire/pensare: "Non so se sono/sono stati Papi, ma sembra che non hanno fatto i Papi" , non si può evitare che venga .
Riguardo al Catechismo di San Pio X e a molte altre riedizioni di libri Cattolici...attenzione alle molte nuove edizioni che spesso sono state 'aggiornate'! È tempo di andare a cercare nelle librerie antiquarie, nelle bancarelle dell'usato, nelle parrocchie del 'butta butta', nei conventi abbandonati prima che diventino dei b&b, negli istituti scolastici un tempo cattolici ed ora diventati ruderi in abbandono. Attenzione quindi alle nuove edizioni dei classici Cattolici. Attenzione alla data di stampa.
RispondiEliminam.a.