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domenica 11 agosto 2024

I Redentoristi transalpini portano il vescovo in tribunale

Un'altra sana comunità tradizionale smantellata. Si tratta dei Redentoristi transalpini (li avevamo conosciuti qui). In questo indice, possono trovarsi casi analoghi (es. Domenicane dello Spirito Santo)

I Redentoristi transalpini portano il vescovo in tribunale

I Redentoristi transalpini, che seguono il rito romano tradizionale, hanno presentato una denuncia canonica contro il vescovo Michael Gielen di Christchurch, Nuova Zelanda, che li vuole cacciare dalla loro diocesi.
Il mese scorso, una visita apostolica ha raccomandato ai Redentoristi di vietare la messa in diocesi. Il vescovo ha seguito volentieri le istruzioni del Vaticano.
L'avvocato canonico dell'ordine ha ora formalmente chiesto al vescovo di annullare la sua decisione. Se questa richiesta viene rifiutata, l'ordine intende portare il caso alla Segnatura Apostolica, il più alto tribunale della Chiesa. Tuttavia dovrebbero sapere che non c'è possibilità di vincere una causa contro il Vaticano in Vaticano.
Si aspettano che Gielen risponda alla richiesta dell'Ordine nelle prossime settimane. Per ora i Redentoristi restano in diocesi, a celebrare le messe "private" con la presenza di alcuni parrocchiani. Il vescovo Gielen ha dato loro 90 giorni all'inizio di ottobre per lasciare la diocesi. La comunità di cattolici impegnati intorno ai Redentoristi sarà lasciata sotto la pioggia e la proprietà dei Redentoristi, per un valore stimato di 4,5 milioni di dollari, sarà perduta. 
In gloria. tv

Ci sono messe al campo e messe al campo. 
Questa è stata celebrata dai Figli del Santissimo Redentore, noti anche come Redentoristi Transalpini a Christchurch (Nuova Zelanda). 
Preghiamo per questa comunità che è perseguitata

9 commenti:

  1. Illusi... La soluzione morale è disubbidire agli ordini iniqui.

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  2. "Le cadute ci insegnano a non fare affidamento su noi stessi, ma a riporre tutta la nostra fiducia nelle mani di Dio, nelle mani dell’Immacolata. Non affliggerti mai per i tuoi difetti, ma affidali completamente all’Immacolata, affinché Ella stessa li trasformi in un bene maggiore."

    Padre Kolbe

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  3. Il futuro della Chiesa:
    "Avremo presto preti ridotti al ruolo di assistenti sociali e il messaggio di fede ridotto a visione politica. Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà. Sarà più piccola, più povera, quasi catacombale, ma anche più santa. Perché non sarà più la Chiesa di chi cerca di piacere al mondo, ma la Chiesa dei fedeli a Dio e alla sua legge eterna. La rinascita sarà opera di un piccolo resto, apparentemente insignificante eppure indomito, passato attraverso un processo di purificazione. Perché è così che opera Dio. Contro il male, resiste un piccolo gregge."

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  4. Allorché i Saraceni cercavano, nell'assedio d'Assisi, d'invadere il monastero di Chiara, si fece portare alla porta tenendo la scatola ove si custodiva l'Eucaristia, pregando «Non abbandonare, o Signore, alle BELVE le anime che ti lodano, e proteggi le tue ancelle, che hai riscattato col tuo sangue prezioso» Sal 73,19. si udì allora questa voce: «Io vi proteggerò sempre». Difatti i Saraceni parte si diedero alla fuga, parte, già saliti sulle mura, divenuti ciechi, caddero per di dietro.
    Estratti dal Breviario Romano.
    Nel XVIII secolo (santa Chiara è del XIII) Sant'Alfonso, in : Affetti divoti a Gesù Cristo, diceva:
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    "...qual’è la vera (religione) ? ... Forse quella dei Maomettani, ch’è un miscuglio di favole, d’inezie e contraddizioni ? Religione inventata da un infame impostore, fatta più per le BESTIE che per gli uomini?..."
    o, in altro punto: “Del suo (di Maometto) AlCorano pieno di bestemmie e d’inezie”.
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    Se vogliamo dunque esser protetti preghiamo come santa Chiara ma servirà a poco se non cerchiamo di imitarla nella santità.
    Sancta Clara, ora pro nobis
    Sancte Alphonse, ora pro nobis

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  5. Hanno richiesto in passato la riconciliazione con la Chiesa, concessa da Benedetto XVI, allontanandosi dai legami con la FSSPX. Che cosa si aspettavano, se non una assimilazione?
    Questa gerarchia non accetta in alcun modo che venga celebrata la sola Messa di Sempre. Chi rifiuta viene assimilato.

    Più che ad una Chiesa, sembra di assistere all' azione dei Borg di Star Trek. Da ora in poi questa cosa postconciliare la chiamerò Chiesa Borg.

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  6. Questo scenario mette in luce le leggi rivoluzionarie francesi e italiane contro gli ordini e le associazioni cattoliche.

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  7. da ex studente di Giurisprudenza13 agosto, 2024 06:45

    Solo una cosa, sono in partenza.
    Quella messa al campo è stata celebrata così perchè è stato impedito di celebrarla in altro modo?
    Se è così, mi fa ritornare a quei sacerdoti irlandesi che in pandemia celebravano all'aperto, su antichi "altari clandestini", solo per poter svolgere il loro compito (che celebrassero con la Messa attuale era ininfluente).

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  8. Tristissimo. Una comunità cattolica perseguitata dalla stessa Santa Sede. Il modo di celebrare la Santa Messa non dovrebbe essere mai motivo di discriminazione. Come se una madre allontanasse i suoi figli da casa solo per il loro modo di vestire. Una madre, un padre, devono amare sempre e comunque i loro figli. C'è una precisa volontà di annientare la Messa di sempre. Cancellarla dalla storia. Ma ciò non è possibile. La Santa Sede dovrà farsene una ragione e imparare a conviverci.

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  9. Forse è il caso di informarsi bene sulle ragioni prima di esprimere un giudizio. Ricordiamo il caso della "badessa e le brache" di Arlington

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