Aggiornamento. Su segnalazione di Peter Moscatelli registriamo con gioia che dal 2 luglio 2008 opera a Villatalla, piccolo borgo italiano, situato in Liguria nell’entroterra di Imperia, vicino quindi a Ventimiglia e alla frontiera francese, una nuova comunità benedettina tradizionale di stretta osservanza, fondata da due monaci provenienti dall’abbazia di Le Barroux (Francia), su richiesta di Monsignor Mario Oliveri, Vescovo di Albenga-Imperia. Link a un bellissimo filmato su Gloria TV.
I Figli del Santissimo Redentore (in latino Filii Sanctissimi Redemptoris), già noti come Redentoristi transalpini, sono una comunità cattolica tradizionalista che faceva parte dei Redentoristi di sant'Alfonso Maria de Liguori e che ne uscì nel 1988 per avvicinarsi alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, con la quale ha avuto legami di ordine spirituale e di appoggio concreto, pur senza entrarvi formalmente.
I Figli del Santissimo Redentore (in latino Filii Sanctissimi Redemptoris), già noti come Redentoristi transalpini, sono una comunità cattolica tradizionalista che faceva parte dei Redentoristi di sant'Alfonso Maria de Liguori e che ne uscì nel 1988 per avvicinarsi alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, con la quale ha avuto legami di ordine spirituale e di appoggio concreto, pur senza entrarvi formalmente.
I membri della fraternità pospongono al loro nome la sigla F.SS.R. Sono una congregazione molto piccola, con due soli monasteri a Papa Stronsay nelle Isole Orcadi in Scozia e uno a Christchurch in Nuova Zelanda.
Dopo la pubblicazione del motu proprio Summorum Pontificum, rotti i loro legami con la FSSPX, hanno iniziato ad entrare in rapporto con la Santa Sede per chiedere la riconciliazione, così il 18 giugno 2008 fecero richiesta al cardinale Darío Castrillón Hoyos, presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", affinché venisse loro tolta la sospensione sacerdotale. Sul loro sito appariva questo Comunicato, in attesa del riconoscimento canonico.
« Sono felice di informarvi che lo scorso 18 giugno, davanti al Cardinal Castrillon e ai membri della Commissione Pontificia Ecclesia Dei in Roma, io [Fr. Michael Mary, C.SS.R. Vicar General] ho umilmente chiesto alla Santa Sede per mio conto e per conto del consiglio del monastero che la nostra sospensione dallo stato sacerdotale fosse tolta.Il 26 giugno ho ricevuto notizia che la Santa Sede ha accolto la nostra petizione. Tutte le censure canoniche sono state tolte. La nostra comunità ora veramente gioisce nel possedere, senza dispute e in modo pieno di pace, la Comunione con la Santa Sede, poichè i nostri sacerdoti sono ora nel corretto stato canonico ».
Celebrazione dell'Assunzione 14 agosto 2012 |
27 giugno scorso: l'arcobaleno sembra prennunciare... |
Ora il loro sito pubblica in extenso l'atto di riconoscimento canonico firmato dal vescovo di Aberdeen, che erige la comunità in istituto religioso di diritto diocesano. È del pari annunciata per il 22 agosto prossimo la ricezione di voti pubblici dei religiosi da parte dello stesso vescovo.
Guardate bene questa immagine del Papa presa dal loro sito: c'è lo stemma con la Tiara!
Riprendo da Zenit del 14 luglio 2008, by Raffaella Blog: [...] L'ordine celebra l'Eucaristia secondo il rito precedente alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. [...] “Ora abbiamo questa comunione indiscussa! È una perla di grande valore; un tesoro nascosto nel campo; una dolcezza impossibile da immaginare se non si è sperimentata”. Il suo valore, osserva, “non può essere espresso pienamente con il linguaggio umano e per questo speriamo che tutti i sacerdoti tradizionalisti che ancora non l'hanno fatto rispondano all'appello di Papa Benedetto XVI per godere della grazia della serena e indiscussa comunione con lui”. [...]
Originariamente con base a Joinville, in Francia, l'ordine si è trasferito nell'isola di Sheppey, Kent, e nel 1999 in modo permanente a Papa Stronsay, una piccola isola del nord della Scozia. I frati vivono nel monastero del Golgotha e pubblicano la rivista “The Catholic”. L'ordine ha istituito di recente un secondo monastero nella città di Christchurch, in Nuova Zelanda. Anche il blog di questo monastero ha reso pubblico l'annuncio della comunione di Roma. La regola dei Redentoristi Transalpini si basa su quella di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, tuttavia non vi è alcun legame gerarchico con l'Ordine Redentorista.
Guardate bene questa immagine del Papa presa dal loro sito: c'è lo stemma con la Tiara!
Riprendo da Zenit del 14 luglio 2008, by Raffaella Blog: [...] L'ordine celebra l'Eucaristia secondo il rito precedente alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. [...] “Ora abbiamo questa comunione indiscussa! È una perla di grande valore; un tesoro nascosto nel campo; una dolcezza impossibile da immaginare se non si è sperimentata”. Il suo valore, osserva, “non può essere espresso pienamente con il linguaggio umano e per questo speriamo che tutti i sacerdoti tradizionalisti che ancora non l'hanno fatto rispondano all'appello di Papa Benedetto XVI per godere della grazia della serena e indiscussa comunione con lui”. [...]
Originariamente con base a Joinville, in Francia, l'ordine si è trasferito nell'isola di Sheppey, Kent, e nel 1999 in modo permanente a Papa Stronsay, una piccola isola del nord della Scozia. I frati vivono nel monastero del Golgotha e pubblicano la rivista “The Catholic”. L'ordine ha istituito di recente un secondo monastero nella città di Christchurch, in Nuova Zelanda. Anche il blog di questo monastero ha reso pubblico l'annuncio della comunione di Roma. La regola dei Redentoristi Transalpini si basa su quella di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, tuttavia non vi è alcun legame gerarchico con l'Ordine Redentorista.
9 commenti:
ne uscì nel 1988 per entrare nella Fraternità Sacerdotale San Pio X.
ATTENZIONE!
In senso stretto, questa affermazione è ERRATA.
I Redentoristi Transalpini (il cui convento nelle ORCADI è forse l'istituto cattolico, senz'altro quello tradizionalista, ma forse cattolico si et simpliciter, più a NORD del mondo) hanno avuto con la FSSPX, legai di ordine spirtuale ed appoggio concreto, MA NON HANNO MAI FATTO parte della comunità FSSPX, giuridicamente intesa.
Il vescovo si è "preso il suo tempo" ma, alla fine, ha obbedito a Roma.
In questo caso la dipendenza dal vescovo, ora a quanto pare felicemente risolta, non dovrebbe incidere più di tanto, trattandosi di una piccola comunità, dalla quale indubbiamente fluiranno fiumi di Grazia - e ne ringraziamo il Signore - ma la cui 'pastorale' resterà circoscritta...
In senso stretto, questa affermazione è ERRATA.
Grazie per la precisazione. Ho effettuato la rettifica.
Un'altra pepìta d'ro nel tesoro del Re.
Sono davvero contento! Un'altra comunità, anche se ancora piccola, canonicamente riconosciuta e totalmente tradizionale. Mi auguro che, con la grazia del Signore, si espandano anche loro .. Deo gratias!!
Sono davvero contento! Un'altra comunità, anche se ancora molto piccola, canonicamente riconosciuta e totalmente tradizionale .. Spero che, con la Grazia del Signore, si espandano .. Deo Gratias!!
Marco (Roma)
Analoga notizia dalla diocesi di Albenga Imperia
http://benedettini-immacolata.blogspot.it/2012_03_01_archive.html#5299640411879840076
Non si può che augurare ai Benedettini del'Immacolata la stessa fecondità dei Francescani dell'Immacolata.
Grazie, caro Peter, un'altra pepìta d'oro (per dirla con l'anonimo più su) ho registrato l'aggiornamento e messo il link a un bellissimo filmato su Gloria Tv
http://gloria.tv/?media=313482
Ce vo coraggio a mettersi sotto la cappa di ED! Comunque, tanti auguri!
***
Il link riferito ai monaci di Barroux e dei monaci dell'Immacolata. Visto la storia di quest'ultimi, è bizzarro e audace l'accostamento .
Posta un commento