Alcuin Reid. Omelia per la festa di Cristo Re
+ L'interrogatorio, da parte di Ponzio Pilato, di Nostro Signore benedetto che la Sacra Liturgia di Nostra Santa Madre la Chiesa ci chiede di contemplare in questa grande occasione di festa, comporta la risposta di Nostro Signore: "Tu dici che sono re. Per questo sono nato, e per questo sono venuto nel mondo, per testimoniare la verità. Chiunque sia della verità sente la mia voce.” Non sbaglieremmo nell'affermare, quindi, che il Regno di Dio è un regno di verità e che, per farne parte,
è da ritenersi fondamentale
essere “della verità”.
Questo, ovviamente, pone la domanda: "Che cos'è la verità?” —che è la stessa domanda con cui Pilato rispose a queste parole di Nostro Signore (ma che curiosamente non erano incluse in questa lettura del Vangelo quando questa festa fu introdotta quasi 100 anni fa). Ma lasciamo che Ponzio Pilato ci aiuti, perché la sua replica scettica si adatta molto bene alle labbra dei nostri contemporanei. Se qualcuno di noi parlasse del Regno di Dio come un regno di verità, la sua domanda risuonerebbe di nuovo, poiché il conformarsi alla verità non è più cercato in un mondo è il consumismo lo strumento per cercare innanzitutto in cui il conforto, il potere e l'utilità.
Infatti, il concetto stesso di verità, in termini filosofici, come qualcosa conforme alla realtà, ai fatti, a ciò che è o è stato, viene spesso negato ai nostri tempi. Quante volte sentiamo affermare che "la tua verità non è uguale alla mia verità", o che "Ciò che è vero per te non è uguale a ciò che è vero per me", tradendo un soggettivismo e un relativismo che ci rende divinità di tutti noi, dei capaci di creare il nostro universo con le sue realtà presenti, con la stessa facilità con cui possiamo scegliere di arredare o riarredare un edificio, un appartamento o una stanza.
Questo è, ovviamente, assurdità filosofica e suicidio intellettuale, morale e sociale. Se non possiamo affermare che qualcosa è vero (o falso) ed è (o non è) in accordo con la realtà, con i fatti, con ciò che è effettivamente o è stato, abbiamo una situazione e dunque una società in cui possiamo pensare e vivere come vogliamo, in cui possiamo fare quanto più possibile vogliamo e farla franca e in cui possiamo negare felicemente, il più a lungo possibile, quella verità più scomoda: che un giorno, anche se "vinciamo" il gioco della vita e riusciamo a viverlo comodamente e altrettanto a goderci i suoi piaceri il più possibile, la nostra vita finirà comunque con la nostra morte. Così anche questo si traduce in una società che chiude gli occhi verso chi è meno fortunato e non ha potere né influenza, eliminandolo (o almeno emarginandolo) a piacimento, iniziando dai bambini non nati indesiderati, ma sempre più dagli anziani che creano disturbo o dai malati gravi. Le verità che ogni persona umana è creata a immagine e somiglianza di Dio (cfr Gen. 1:26) e che la vita innocente va rispettata e protetta dal momento del concepimento fino al momento della morte naturale, spesso si trova scomoda nelle istanze che propongono e quindi vengono ignorate. Le verità sulla natura della sessualità umana e del matrimonio sono ugualmente relativizzate nei nostri tempi: possiamo, apparentemente, (ri)creare la nostra identità di genere a piacimento ed entrare (quasi) in qualsiasi forma di relazione che scegliamo per un periodo lungo o breve, che ci sembra conveniente a prescindere dalle conseguenze.
È a questo mondo fratturato, oggi, all'inizio del ventunesimo secolo, che Nostro Signore parla questa mattina, insistendo che: "Per questo sono nato, e per questo sono venuto nel mondo, per testimoniare la verità. Chiunque è della verità ascolta la mia voce", invitando tutti ad ascoltare, ascoltare, incontrare e convertirsi a Colui che è se stesso "la Via, la Verità e la Vita.” (Gv 14:6) Poiché abbiamo il privilegio di sapere ciò che Pilato non poteva vedere: la Verità Incarnata stava davanti a lui. Pilato avrebbe forse dovuto chiedere: "Chi è la verità? ”—perché Egli stava davanti ai suoi occhi.
Questa è una rivendicazione incredibilmente grande. I nostri amici americani lo descriverebbero come "fantastico" - e lo è davvero (nel vero significato di quella parola in inglese). La realtà che quel Gesù di Nazareth, nato dalla Vergine Maria e crocifisso sotto Ponzio Pilato è il Cristo di Dio; che è Lui la rivelazione della realtà oggettiva nella storia umana; che i Suoi insegnamenti, la Sua Via, ci mostrano cosa è realmente giusto e cosa è sbagliato, cosa ci darà la vita che la morte non può essere la fine, e ciò che ci condurrà alla dannazione e alla morte eterna, è davvero sorprendente. Dovrebbe riempirci di quel santo timore di Dio che non ci riduce a relitti psicotici, ma che ci umilia a sufficienza da stravolgere la nostra vita comunque ciò possa essere necessario per poter ascoltare la Sua voce e vivere nella e dalla verità di cui Egli è l'Incarnazione, come membri del Suo Regno che non avranno fine.
Grazie a una generosa beneficenza, il nostro altare è onorato dalla presenza delle reliquie dei re San Riccardo ( 7720) e Sant'Edoardo Martire ( †978) d'Inghilterra, Santo Stefano d'Ungheria ( †1038), San Ferdinando di Castiglia ( †1252) e il più cristiano San Luigi di Francia ( †1270). Scambiarono le loro corone terrene con la corona della vita eterna ascoltando la Sua voce. La stessa corona viene offerta a ognuno di noi - sia noi poveri o prelati - se solo ci umilissimo come hanno fatto questi re santi, per servire la Verità rivelata da Cristo e fedelmente insegnata dalla Sua Chiesa. Per questa grazia e per la perseveranza fino alla fine, questa mattina, all'Altare di Dio, chiediamo la loro intercessione. +
Ha rivelato da chi è stato ordinato?
RispondiEliminaSi riferisce a questo?
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2022/05/lefebvre-aveva-ragione-lordinazione.html
E poi c'è anche questo (ed altri) precedenti
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2022/06/benedettini-di-brignoles-soppressione.html
Sta di fatto che il Monastero di Saint Benoit è attivo...
Questa morbosità di qualcuno di sapere da chi Alcuin Reid sia stato ordinato ha dell'incredibile... È un modo sottile per screditarlo con una tecnica ipocrita. Chi scrive certi commenti ha letto l'omelia? È eccezionale...
EliminaPoi, detto tra noi, chi l'abbia ordinato è assolutamente irrilevante, dato che doveva essere ordinato dal suo vescovo che l'aveva giudicato degno, ma che si è dovuto fermare per il divieto arrivato dal Vaticano. Se poi qualche altro prelato ha provveduto a farlo, va lodato per il suo coraggio e anche senso di giustizia.
Nella Chiesa cattolica non funziona così. Si deve sapere da chi un prete è stato ordinato.
EliminaE chi l'ha detto? E anche se fosse, che rilevanza avrebbe? In un articolo che è una trascrizione di un'omelia, contano le idee espresse. Se sono giuste, le può aver espresse anche un delinquente, ma rimangono giuste. Se sono sbagliate, le può avere espresse anche un prete di cui si conosce l'ordinatore, o un vescovo o un cardinale o un papa, ma rimangono sbagliate.
EliminaNON HO TEMPO PER PREGARE
RispondiEliminaNon è vero che non abbiamo tempo per la preghiera e la meditazione: quanto meno pensiamo a Dio, tanto meno tempo avremo per Lui. Il tempo per una qualsiasi cosa dipende dal valore che ad essa attribuiamo. Il pensiero determina l'impiego del tempo: il tempo non può condizionare il pensiero. Il problema della spiritualità non è mai, quindi, un problema di tempo: è, invece, un problema di pensiero. Perché non occorre molto tempo per diventare santi: occorre solo molto Amore.
Là dove c'è amore, c'è preoccupazione per la persona amata. Gesù disse: "Perché dov'è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore". Il grado della nostra devozione e del nostro amore dipende dal valore che noi diamo a una determinata cosa. Sant'Agostino disse: "Amor pondus meum" ossia, l'amore è la legge di gravità.
L'uomo d'affari trova difficile pensare ai piaceri celesti perché è occupato a riempire i suoi "granai". Il libertino trova difficile amare lo spirito perché il suo tesoro risiede nella carne. Ognuno diventa simile a ciò che ama: se ama la materia, diventa come la materia; se ama lo spirito, il suo aspetto e i suoi ideali e le sue aspirazioni si spiritualizzano. Dato il nesso tra amore e preghiera, è facile capire perché alcune anime dicono "non ho tempo per pregare". Ed effettivamente non ne hanno, perché altri doveri ed interessi più eccitanti li chiamano e li seducono.
(Fulton J. Sheen, da "La Felicità del Cuore")
IL PRIMO CUSTODE DEL TELO SINDONICO
RispondiEliminaOggi è la festa di san Giuda Taddeo, cugino di Nostro Signore, apostolo e martire.
San Taddeo consumò il suo martirio in Colchide, oggi Georgia, dove dopo aver cacciato i demoni che, mediante le statue, soggiogavano i pagani, fu ucciso assieme a san Simeone dai locali per la Vera Fede.
Nella vita di san Taddeo ci sono però dei dettagli, dei pezzi di puzzle, che possono aiutare a comprendere meglio la storia antica di una delle più importanti reliquie della storia della Chiesa.
Partiamo con un luogo preciso: Edessa, oggi Urfa.
Edessa e la relativa zona della Mesopotamia era strategicamente fondamentale in quanto passaggio obbligato per chiunque transitasse dalle regioni del Levante (Terrasanta, Siria, Anatolia inferiore) a quelle della Mesopotamia vera e propria e la Persia; basti pensare che la zona, al pari dell'Armenia, fu contesa fra Romani e Persiani per secoli e avvennero celebri battaglie.
Al tempo della vita terrena di Cristo, su Edessa e sul relativo regno di Osroene regnava la dinastia degli Abgaridi, sovrani di origine araba. In particolare, dal 13 al 50 dopo Cristo regnò sant'Abgar V detto "Ukkama" il Nero, sovrano tributario per conto dei Romani; secondo una pia tradizione, avendo saputo che nella vicina Giudea predicava Nostro Signore, Gli avrebbe per mezzo di una lettera scritto e avrebbe chiesto al messo reale, cui era stata affidata la lettera, di dipingere il Suo volto ma poiché era sfolgorante, Cristo avrebbe preso un asciugamano e pigiandoselo sul viso, avrebbe impresso l'immagine.
Questa pia tradizione, in cui Nostro Signore addirittura scrive una lettera ad Abgar, ci testimonia comunque l'esistenza di un'immagine venerata come Acheiropita (non fatta da mano umana) ad Edessa. Eusebio di Cesarea ci dice che quell'immagine non venne portata dal messo reale bensì con la predicazione apostolica; presentata a sant'Abgar, lo avrebbe istantaneamente guarito dalla lebbra di cui soffriva. Questa immagine sarebbe poi stata nascosta nelle mura di Edessa per evitare che il figlio di sant'Abgar, Man'nu, la profanasse in quanto egli aveva la volontà di estirpare la nascente comunità cattolica.
Ok e san Giuda?
Che c'entra con tutto ciò?
Con ordine: in primis la questione del telo venerato ad Edessa. Esso sarebbe stato un telo in cui poteva vedere il volto di Nostro Signore in maniera nitida. Di recente fu dimostrato che se si piega il Velo Sindonico in 8 pezzi, la parte che sporge è proprio il volto e somiglia ad un asciugamano.
Nella tradizione poi, si afferma che la Sindone quando fu portata a Costantinopoli proveniva da Edessa, la stessa Edessa che aveva per prima visto la predicazione proprio di san Giuda Taddeo che ivi, transitando poi per la Persia, aveva ingrandito la comunità dei battezzati grazie alla collaborazione con sant'Addai, uno dei discepoli.
Infine, un piccolo dettaglio iconografico; san Giuda ha appeso al collo molto spesso un medaglione con l'immagine del volto di Nostro Signore perché fu proprio lui quel messo, promesso da Cristo, che avrebbe guarito sant'Abgar portando quel velo su cui era impressa l'immagine nitida del Volto Santo, immagine che a ridosso della Passione doveva anche essere visivamente più nitida.
Va però detto che molti identificano in sant'Addai (che in siriaco vuol proprio dire Taddeo) il guaritore di Abgar anche se il passaggio di San Giuda Taddeo da Edessa e la sua iconografia paiono suffragare la prima ipotesi (quella dell'apostolo portatore, anche per un discorso di gerarchia).
In sintesi, secondo un filone della Tradizione san Giuda avrebbe portato un asciugamano con il Volto di Cristo ad Edessa, città importantissima, città da cui poi sarebbe stata traslata la Sindone che, se piegata, somiglia ad un asciugamano in cui si vede solo il volto.
SINODO: FINE DELLA UNAM SANCTAM ECCLESIAM?
RispondiEliminaIl Documento Finale del Sinodo, pubblicato l’altro ieri, ha deluso, e non poco, i progressisti. Non possiamo cantare vittoria, però. Si è avviato un processo che può portare alla fine della Santa Chiesa cattolica come noi la conosciamo, a cominciare dalla sua unità.
https://www.youtube.com/watch?v=tqu53OlAOyQ
Programmato per il giorno 28 ott 2024 - ore 21:00
RispondiEliminaPapa Francesco ha comunicato che non ci sarà un'esortazione post-sinodale perché il documento interlocutorio conclude i lavori del Sinodo. Ma quello che da alcuni è considerato un passo indietro rispetto alle aperture progressiste attese, è in realtà il segnale che quel che si vuole è il processo sinodale che, senza fretta, crei una nuova Chiesa.
Il Sinodo infinito. Quali conclusioni trarre?
con P.Serafino M.Lanzetta
https://www.youtube.com/watch?v=FzC4Zf8MHY0
Francesco organizza una processione con la Cattedra di Pietro
RispondiEliminaFrancesco ha collocato la Cattedra di San Pietro (Cathedra Sancti Petri Apostoli) in processione davanti alla tomba dell'Apostolo per la venerazione pubblica il 27 ottobre.
Rimarrà esposta fino all'8 dicembre. La Cathedra Petri, che potrebbe risalire al primo millennio, è conservata nella scultura ornata del Bernini a San Pietro. Questa è la prima mostra al di fuori del recinto monumentale del Bernini dal 1867.
Il trono di legno fu un dono di Carlo il Calvo, Imperatore del Sacro Romano Impero, a Papa Giovanni VIII (875). Giovanni VIlI aveva precedentemente sostenuto la pretesa di Carlo al trono imperiale e lo aveva incoronato nell'antica Basilica di San Pietro.
Nella sua omelia, Francesco ha detto che l'antico trono simboleggiava l'amore, l'unità e la misericordia, in cui Gesù istruì l'apostolo Pietro "a non dominare sugli altri, ma a servirli nell'amore".
Su Gloria.tv, i cattolici si chiedono se l'esposizione della cattedra sia una rappresentazione dell'autorità e della continuità papale, o solo un corteo funebre.
https://gloria.tv/post/XEfHMum1YCWD1uCZUzXezRtMR
Il Sinodo è finito, inizia il Nuovo Ordine sinodale
RispondiEliminaProf.Stefano Fontana
https://lanuovabq.it/it/il-sinodo-e-finito-inizia-il-nuovo-ordine-sinodale
Un documento interlocutorio, adottato dal Papa, conclude i lavori del Sinodo sulla sinodalità. Ma quello che da alcuni è considerato un passo indietro rispetto alle aperture progressiste attese, è in realtà il segnale che quel che si vuole è il processo sinodale che, senza fretta, crei una nuova Chiesa.
- Documento finale tra disinteresse e donne diacono, di Nico Spuntoni
Il Papa ripropone il mito immigrazionista smentito dai fatti
RispondiEliminaFrancesco torna a insistere sul tema dell'accoglienza senza se e senza ma. E parla dei migranti come risorsa contro la denatalità occidentale. Una narrazione che non regge alla prova dei dati concreti.
https://lanuovabq.it/it/il-papa-ripropone-il-mito-immigrazionista-smentito-dai-fatti
Le domande sono :
1)Perche' la donna occidentale non vuole figli ? (ma si circonda di cani che accudisce come figli ?)
2)Chi e perche' ha spinto le donne occidentali a far le lolite perenni ?
3) Chi e perche' spinge all'immigrazione forzata affinche' il popolo italiano non abbia piu'
la sua propria identita'?
Infine : umorismo oppure possibile realtà!
https://gloria.tv/post/qKcyV1y4cZ1K3koLdvsDgbXC3
…dal foglietto della messa di domenica 27 ottobre (solennità di Cristo Re nella messa cattolica) :
RispondiEliminail vescovo locale cita il documento “Sulla fratellanza umana”, sottoscritto d Bergoglio e dall’Imam di Al Azhar il 4 febbraio 2019, per affermare, testualmente “un’amicizia che sa anche interessare e intrecciare le nostre fedi diverse, dove ci si apprezza e si riesce a liberarsi di possibili strascichi di concorrenza e lotta religiosa” : alla faccia del comando di NSGC di evangelizzare tutte le genti, fino ai confini del mondo, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (e chi rifiuterà sarà condannato, dicono i Vangeli). Titolo di questa filippica “Un’amicizia che intreccia fedi diverse”…e Cristo Re?... cestinato , come l’evangelizzazione, la missionarietà…
Dalla preghiera dei fedeli, poi “Il dialogo cristiano-islamico aiuti i credenti a nutrie e curare il rispetto reciproco delle proprie religioni” (ma San Francesco non era andato dal Sultano per convertirlo?)
Personalmente ho notato che "parrocchia che vai foglietto con preghiere dei fedeli che trovi ", diversificate , per vari gusti, come le caramelle.
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