Alcuni pensieri condivisi con me
da un cattolico convertito dall'anglicanesimo.
"La gente potrebbe benissimo chiedersi: "Chi sei tu per criticare la Chiesa Cattolica moderna? Da ex anglicano cattolico da poco più di dieci anni, non dovresti ancora assorbire le basi, piuttosto che preoccuparti della direzione della Chiesa? ”
Beh, la prima risposta è che molte delle questioni affrontate dalla Chiesa Cattolica sono affrontate anche dalla Chiesa Anglicana, e i neo-convertiti potrebbero avere decenni di esperienza in comune intellettualmente con loro.
La seconda risposta è che da ex anglicano mi sento un po' un cattolico addormentatosi nel 1530 e svegliatosi nel 1970, o forse nel 2013. Certo che c'è molto da recuperare. Ma allo stesso tempo, dove, nella Chiesa cattolica, si sono fatte strada idee non cattoliche, il cattolico ancora dormiente potrebbe non notarle perché per tutta la vita gli è stato detto che tutto ciò che la Chiesa cattolica crede e fa è autenticamente cattolico. A qualcuno del 1530, però, che si è appena svegliato e guarda le cose con un occhio nuovo, balzano immediatamente in evidenza gli elementi non cattolici".
Egli ha del tutto ragione. Spesso sono i convertiti protestanti ad essere più acutamente consapevoli di quanto sia protestantizzato il Cattolicesimo moderno, perché di solito hanno interpretato il loro percorso nella Chiesa con i Padri, i Dottori, i vecchi catechismi, le vecchie encicliche, ecc., e poi improvvisamente si rendono conto in maniera scioccante che non è così che si insegna o si pratica il culto nella parrocchia locale. Infatti, non sarebbe esagerato dire che il cattolicesimo che si apprende dai libri pre-Vaticano II sembra a volte descrivere una religione diversa.
In ogni caso, è ridicolo che si attacchi un adulto convertito per le sue forti convinzioni. Di solito egli ha pensato di più, ha lottato di più e ha pregato di più per arrivare dove si trova rispetto alla maggior parte dei cattolici ancora ignari, ed è in condizione di notare le cose dall'esterno più di quanto non si faccia dall'interno (proprio come quando San Benedetto dice che un monaco in visita potrebbe essere stato inviato da Dio con l'ordine di segnalare qualcosa che non va nella comunità).
Grazie di cuore a tutti i convertiti! Voi siete i rinforzi che Dio porta nella Chiesa per evitare che si ristagni.
Per noi vale il principio della rana bollita, neppure quando ti accorgi che l'acqua bolle ti svegli più, sei ormai quasi defunto e cotto vivo. Chi studia la vera teologia invece se ne accorge subito e ... salta fuori restando sveglio.
RispondiElimina"Dio è Amore", Deus charitas est. Quando uno si abbandona a questo amore, quando si getta sul suo seno paterno, si trova in una fornace infinita. "Il nostro Dio è un fuoco che consuma", e questo fuoco, a contatto dell'imperfezione, produce la sofferenza, perché questo fuoco è "consumens", mira a consumare in noi tutto quello che si oppone all'unione con Lui.
RispondiElimina(Beato Columba Marmion)
Gli anglicani convertiti stanno peggio di noi, in quanto sono passati dalla padella alla brace. Sì sono convertiti per l'ortodossia della fede da quella che è ormai solo una setta protestante liberale radicale per ritrovarsi invece nella chiesa bergogliana, che la scimmiotta e si sforza di essere meglio dell'originale.
RispondiEliminaPreghiamo per loro ma anche per noi stessi e soprattutto per tutti quei cattolici irretiti dalle sirene della ''rivoluzione"...
Alcuni amano parlare ininterrottamente di religione come fece Erode, fino a quando Giovanni Battista non gli rinfacciò il suo problema morale. Più che di discussione, la religione è argomento di decisione.
RispondiElimina(Fulton J. Sheen, da "Il Sacerdote non si appartiene")
Il 22 novembre del 1963 il mondo intero venne sconvolto dalla notizia che il presidente degli Stati Uniti John Kennedy era stato assassinato a Dallas. Questo fatto mise in secondo piano un'altra scomparsa, dall'altro lato dell'Atlantico.
RispondiEliminaA Oxford, in Inghilterra, era improvvisamente deceduto un grande intellettuale, un uomo che aveva dato di che pensare con i suoi scritti letterari e filosofici, ma che allo stesso tempo aveva divertito, commosso e fatto sognare milioni di giovani lettori con le sue narrazioni di science fiction & fantasy: Clive Staples Lewis. Non era un professionista dei racconti per bambini, né ebbe mai figli a cui narrare fiabe alla sera, ma realizzò con" Le Cronache di Narnia" un autentico classico; visse gran parte della sua vita in Inghilterra, diventando uno dei massimi protagonisti della vita culturale del Paese, benché fosse irlandese.
Da giovane aveva abbandonato il protestantesimo. Era stato ateo . C.S. Lewis scelse, per tornare Cristiano, l’anglicanesimo SACRAMENTALISTA. Conservatore in campo socio-politico. Più attaccato al latino degli stessi Cattolici di una volta. C. S. Lewis Credeva nel Purgatorio e nel Limbo, così come li descrive Dante. Anzi, accusava i Cattolici di essersi allontanati dalle concezioni Dantesche .
Lewis infine lo voglio ricordare per un punto oggi trascurato: condusse grandi battaglie contro gli errori della c.d. "Modernità" (che non diversamente dal nostro Guareschi, vedeva schiava di errori "vecchi come il Cucco"), descritti in termini quasi profetici nel saggio "L’abolizione dell’uomo", dove lo scrittore angloirlandese descrive le prospettive della allora nascente ideologia transumanista.