La tirannia della pochezza sta distruggendo l'America (e non solo)
Viviamo in tempi terribili in cui i piccoli orizzonti dominano l'attenzione di molti. Non si pensa più in termini grandi. Le persone non sono motivate da grandi desideri o passioni. Pochi apprezzano lo splendore e la bellezza.
Invece, molti cercano il piccolo stimolo, un’inezia insignificante che serva per superare la giornata. Queste piccole cose non soddisfano, ma ci coinvolgono in una contraddizione di emozioni intense e frustrazioni estenuanti. Quest’ossessione per il minimo necessario è il risultato logico della mediocrità. In effetti, uno spirito così ha dominato a lungo la nostra società che ora è minata di mediocrità.
L’uomo mediocre, per esempio, non vuole capire il "perché" delle cose. È abituato a vivere sulla superficie della realtà. Non ha (o non vuole avere) alcuna visione della storia, non apprezza la metafisica né aspira all'eroismo. Si accontenta di perseguire il mero divertimento, gli appetiti e le cattive abitudini.
Tuttavia, anche l'uomo mediocre può essere motivato a cercare i suoi piccoli piaceri con debole passione. Può darsi che faccia qualche sforzo per ottenere i mezzi che gli permettono di soddisfare i suoi appetiti. Da un punto di vista politico, è capace almeno di allineare i suoi valori volubili al suo interesse personale.
Oltre la mediocrità
Tuttavia oggi assistiamo alla pochezza di anime insipide che riescono ad andare oltre la mediocrità, giacché l’uomo mediocre ha almeno obiettivi e passioni superficiali. In effetti, possiamo dire che l'epoca sbiadita dell'uomo mediocre sta scomparendo. Stiamo entrando in quella che si potrebbe definire la tirannia delle piccole anime che vanno oltre la mediocrità.
Queste piccole anime aspirano ai "mi piace" di Facebook, piccoli impulsi provocati da piccoli schermi. Non cercano le opere d'arte ma i meme divertenti. Non sono attratti da grandi voli di mente, ma solo da quei piccoli incitamenti di dopamina che chiedono di continuare a scorrere schermate o cliccare. Infine, quando il pungolo della realtà li travolge, queste anime a volte abbracciano il fentanyl, simile alla morfina, che porta via decine di migliaia di vite ogni anno.
La distruzione della cultura
Quando questo atteggiamento di pochezza prevale, la cultura implode. L'industria dell'intrattenimento, ad esempio, oggi è in crisi perché le piccole anime trovano molto più facile cercare i loro stimoletti online, dove ogni interazione dura solo pochi secondi e non è richiesto alcuno sforzo intellettuale o fisico. I piaceri immediati sostituiscono, per esempio, il lavoro di gustare con discernimento una cucina raffinata. Il discorso politico, che dovrebbe riflettere un’analisi ponderata dei fatti, si riduce a insulti, dispetti e brutali iperboli.
L'enfasi di tutto questo provoca piccole esplosioni di stimoli che richiedono altre piccole esplosioni di stimoli. Sono cose che stimolano ma che mai soddisfano; richiamano l’attenzione ma rimangono inafferrabili, contribuendo all'enorme frustrazione della società postmoderna che si rifiuta di cercare il "perché" delle cose e che proclama che non c'è un "perché" per nulla
La tragedia delle anime minuscole
La tragedia delle piccole anime che vanno oltre la mediocrità è che sono disposte a rinunciare a così tanto per così poco. Più piccolo è l'oggetto dei loro desideri, maggiore è l'intensità delle loro ossessioni. C'è sempre un click in più, un feed sui social media o uno sballo da droga in più. C'è sempre un dovere o uno sforzo in più che può essere abbandonato alla ricerca di una piccola dose.
Quando tutto è piccolo, niente può avere conseguenze serie. La vita può essere vissuta con capricci e casualità. Gli uomini possono essere donne e le donne possono essere uomini. Nulla può essere definitivo perché tutto è possibile. La volontà ordinata dalla ragione viene distrutta mentre la fantasia prende piede.
Il dominio delle anime minuscole è davvero una tirannia, poiché non accetta alcuna opposizione. Una volta abbracciata, tutto ciò che la circonda deve essere ridotto alla piccolezza, per evitare che la grandezza riappaia e sfidi le sue assurdità.
Le piccole anime sono capaci della peggiore tirannia quando gli altri contestano le loro scelte di vita e fantasie e sono capaci di odio irrazionale.
Un tempo pensavamo che la nostra caduta come nazione sarebbe stata causata dalla forza di altre grandi potenze. Non sospettavamo che la nostra caduta sarebbe stata causata da piccole anime che, come termiti, minano le nostre meta-narrazioni e corrompono il nostro universo morale.
Il ritorno del perché
È tempo che il "perché" ritorni nei nostri discorsi. Ciò sarà l'unico modo di superare la tirannia delle piccole anime. Questo ritorno non è così difficile come sembra. Non siamo fatti per la piccolezza, ma abbiamo un destino eterno. La meschinità e l'irrilevanza ci stancano con la loro insipidità. Dovremo essere naturalmente attratti da idee grandiose e da cause nobili. Soprattutto, le nostre aspirazioni ci devono indirizzare verso l'eterno perché di ogni cosa che si trova in Dio.
Ci vuole coraggio, ma un mondo del genere sarà possibile quando individui straordinari oseranno elevarsi oltre la mediocrità e rompere il suo incantesimo sull'uomo postmoderno. Allora, con la grazia di Dio (e solo con essa), potremmo essere costretti a fare degli sforzi, ad accettare la sofferenza e a rivalutare le nostre priorità. Quando il "perché" delle cose tornerà (e tornerà), troveremo il riposo e il significato che tanto desideriamo.
Tuttavia, ora è il momento delle piccole anime che vanno oltre e al di sotto della mediocrità, quindi, sono tempi davvero terribili.
Fonte: Return to Order, 26 Settembre 2024. Traduzione a cura di TFP – Italia
"Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! Il tuo desiderio sia vedere Dio, il tuo timore, perderlo, il tuo dolore, non possederlo, la tua gioia sia ciò che può portarti verso di Lui e vivrai in una grande pace".
RispondiEliminaSanta Teresa d'Avila
15 ottobre, Santa Teresa d’Avila, Vergine. (Avila, 28 marzo 1515 – Alba de Tormes, 15 ottobre 1582). Monaca carmelitana, riformatrice dell’ordine e mistica.
Elimina"Ad Avila, in Spagna, santa Terésa Vergine, madre e maestra dei Fratelli e delle Sorelle dell’Ordine dei Carmelitani di più stretta osservanza".
Dolcissimo Signore nostro Gesù Cristo, vi ringraziamo del dono elargito alla vostra diletta Santa Teresa della tenera devozione alla vostra Madre dolcissima Maria, ed al vostro padre putativo S. Giuseppe; e per i meriti vostri e di questa vostra santa sposa Teresa vi preghiamo di darci la grazia d’una speciale e tenera devozione verso la nostra Madre celeste Maria SS. ed il nostro grande protettore San Giuseppe. Così sia.
Fa molto più rumore un solo mediocre che molti umili, ma il mondo si è sempre retto sui secondi. Che oggi ci siano questi soggetti non sigifica che ieri fosse meglio, o forse il mediocre burocrate sovietico senz'anima e lo spettatore del colosseo o del circo massimo nullatenente e nullafacente ma foraggiato dall'evergetismo imperiale sono molto diversi dai "dopaminizzati"? Sono gli stesso, ma il mondo si è dimenticato dei loro nomi e si dimenticherà di questi. "Nulla ti turbi..." come dice Santa Teresa, e questi non turbano, fanno solo un pò pena perchè per dirla un pò alla domenicana, ma anche alla don Bosco, e di sicuro anche secondo molti altri, la stragrande maggioranza manca di...gioia e allegria...la fede da una leggerezza ed una serenità interiore che portano facilmente all'allegria, all'entusiasmo per ciò che ci circonda, fa affrontare le sofferenze e le sconfitte con altro spirito e le trasforma in compassione per il prossimo. Mi piacerebbe riuscire a trovare la chiave per sfondare la barriera di tristezza e rassegnazione che molti hanno, ma da cristiano, so che non dipende molto da me, anzi, lo "iocundus" come dicevano le Vitae Fratrum, fa invidia e gelosia. Possiamo forse solo pregare per questi qua. Saluti.
RispondiElimina... lo "iocundus", come dicevano le Vitae Fratrum, fa invidia e gelosia...
EliminaÈ la verità.
Ricordo un libro bellissimo sull'argomento della gioia cristiana (si trova anche in formato pdf su google libri) :
Père Ambroise de Lombez : Traité de la joie chrétienne.
L'autore scrisse un altrettanto bellissimo libro:
Traité de la paix chrétienne.
Buona lettura e gaudete in Domino semper!
Grazie del consiglio!
Elimina"Davanti a Dio si acquista più in un sol giorno coi travagli che ci vengono dati da Dio e dal prossimo, che in dieci anni con i patimenti ed altri esercizi che ci pigliamo da noi."
RispondiEliminaSANTA TERESA D'AVILA
Andatevi a sentire la sontuosa omelia di Padre Giorgio Maria Fares sulla legittimità di Benedetto XVI unico vero Papa è sull'invalidita' di Bergoglio e forse avrete una risposta sulla mediocrità sia in Occidente sia nella Chiesa.
RispondiEliminaLasciamo perdere queste sciocchezze sull'invalidità di Bergoglio. Non c'è nessuna prova che possa dimostrare che Bergoglio non sia il papa. Non possiamo essere noi a deciderlo.
RispondiEliminaMAX 75
Giusto, MAX 75, amico delle 12:21. Non so se posso definirlo un errore tattico da parte dell'Autore, ma ha messo online il testo dell'omelia in questione e ho potuto leggerla per intero (eh, carta e anche schermo è meglio che voce...). Non aggiunge nulla di nuovo, fa solo una specie di insalata delle opinioni espresse dagli altri sostenitori di questa teoria.
EliminaPure cita Socci, che si è a suo tempo accorto di aver scritto in appoggio a una teoria senza fondamento.
Rimango sempre della mia idea: Francesco è Pontefice legittimo, anche se rimane criticabile per quel che fa.
P. Giorgio M. Farè
EliminaE così anche p. Giorgio M. Farè ha appeso le sue Tesi su Francesco. Me lo ricordo quando celebrava Messa alla Concesa di Trezzo d'Adda in tempi migliori. Nella più profonda crisi dell'autorità ogni giorno si aggiunge un isolotto all'arcipelago paracattolico.
(Andrea Sandri)
Perché il nostro paese sia ridotto così è complicato da spiegare, ma gli anni 80 e certe tv private hanno gravi colpe sulla decerebrizzazione delle masse, il resto è devastazione da abuso di social, sul Fentany,l no, non è come la morfina, è molto peggio, basta usarlo una sola volta e si va all'aldila,' in circa 1 anno e mezzo 180.000 morti solo negli USA.....prodotto in Cina e affidato agli efficienti metodi export dei Narcos, arriverà presto anche qua.
RispondiEliminaL'articolo proposto si riferisce alla situazione degli USA. Ora noi non siamo gli USA. Anche se gli ultimi avvenimenti dalle parti del collegio romano fanno sorgere qualche dubbio sulla capacita' del Presidente del consiglio di distinguere il vero linguaggio del sapere dalla lingua di legno , stavolta in versione di destra, che nulla ha a che fare col vero linguaggio della cultura.
EliminaBasta con la saga di Benedetto XVI rimasto sempre validamente papa. Si cerchi invece di andare alla radice dei mali della Chiesa, chiamando in causa il Concilio, al quale tutti i "riformatori" attuali continuamente si riferiscono.
RispondiEliminaQuanto a Meloni, certe critiche sembrano ingiuste. Adesso ha detto che vuole andare in Libano, a visitare il nostro contingente. Brava, dimostra di avere fegato e di tenerci al senso dell'onore nazionale e militare, al contrario di certi suoi critici (mi riferisco ai politici e "analisti", non a chi scrive su questo blog).
Politicus
Antonio Margheriti
EliminaPiù gli "antisistema" si accaniscono con epiteti di ogni sorta - al fondo detestano che una donna sia giunta al vertice, specie le donne, ma non lo possono dire: danno per scontato che in quanto donna e per giunta di destra non può che essere "stupida" e comunque manipolata da altri uomini - più si accaniscono contro la Meloni, più la insultano in quanto serva, stupida, ignorante, fascista, borgatara, sovranara, leader della Garbatella, pesciarola, più mi rendo conto che al fronte del guaire di questa marmaglia post-grillina che non ha perso il vizio, la Meloni mi sta simpatica, e anzi, siccome quando questi si mettono a sponsorizzare qualcuno poi si rivela al massimo uno che passa dalle bibite a San Paolo ai tappeti nel Golfo, penso che stia sulla strada giusta.
Questi politicamente non ne hanno mai azzeccata una. Ma non da mò: da XIX secolo
Come si può essere così ottusi da non capire che si costruisce con i soli mattoni che hai a disposizione? E talora ne devi vendere pure alcuni per far merenda e tirare avanti. Lo sanno, i meno sciocchi, ma sono in malafede. Stare dentro un sistema di alleanze, parte di un protettorato, non è una cosa facoltativa che se te gira t'incazzi e te ne vai. NON SI ESCE da una tale ragnatela. Se non quando il ragno è morto o la tela si è sfilata. E più ti agiti nella ragnatela, prima muori.
Un impero è tale perché è un sistema, e un sistema è tale perché è invulnerabile dall'esterno e dalla base.
O te ne stai bello buono evitando il peggio e lucrando qualcosa quando si può, ho ti fai un canale su youtube e una pagina fb e sparleggi quanto ti pare sul "se ci fossi io".
Se ci fossi tu basterebbe una telefonata per cagarti sotto.
E anche se ci fossi io.
Davide Carollo:
RispondiEliminaIl dogma dell'infallibilità del Papa è stato definito nel Concilio Vaticano I, anno del 1870. La definizione di questo dogma è stata accompagnata da una certa discussione, poiché c'era un gruppo di vescovi che si opponevano alla definizione di dogma di fede dell'Infallibilità del Pontefice romano.
Uno dei vescovi che si opponeva alla definizione era il vescovo di Cincinnati, Ohio, John Purcell. E una delle domande o obiezioni sollevate è stata la possibilità di un Papa eretico. Cosa fare se un Papa cade nell'eresia?
Da un lato, NESSUNO PUÒ GIUDICARE UN PAPA, poiché egli è la massima autorità nella Chiesa; dall'altro, l'eresia porta con sé la scomunica, poiché l'eretico cessa di essere membro della Chiesa separandosi dall'unica professione di fede. Lo stesso vescovo di Cincinnati ci dice qual è stata la risposta della Chiesa.
"La domanda è stata posta anche da un cardinale: 'Cosa fare con il Papa se diventa eretico? 'Si è risposto che non c'è mai stato un caso del genere; il Consiglio dei vescovi potrebbe deporlo per eresia, perché dal momento in cui diventa eretico non è né capo né membro della Chiesa. La Chiesa non sarebbe, nemmeno per un momento, obbligata ad ascoltarlo quando inizierà ad insegnare una dottrina che la Chiesa sa essere falsa, e smetterebbe di essere Papa, venendo deposto da Dio stesso.
Se il Papa, per esempio, dicesse che la fede in Dio è falsa, non saremmo obbligati a credergli, o se negasse il resto del credo, "Credo in Cristo", ecc. È dannoso per il Santo Padre nella sola idea, ma serve a mostrare loro la pienezza con la quale il tema è stato considerato e l'ampia riflessione data a tutte le possibilità. Se nega qualche dogma della Chiesa sostenuto da ogni vero credente, non è più Papa di me o te..."(Arcivescovo John Purcell)
Federico Fontanini
RispondiEliminaL'impressione che io ricavo, dopo una prima reazione di disappunto nei confronti di P. Giorgio Maria Faré, è che ci troviamo in un contesto di gravissima confusione e smarrimento. Forse meglio non ascoltare più nessuno e sforzarci di seguire il Vangelo, il Magistero secolare (fino al 2013), il catechismo. Sarebbe giusto che in Vaticano Farè venisse ascoltato e gli si desse possibilità di difendere la propria posizione prima di applicare provvedimenti nei suoi confronti (da quel che ho capito la scomunica). Io ho sempre sostenuto che noi non possiamo delegittimare l'attuale pontefice. Lui non ha nessuna autorità nella Chiesa che possa giudicarlo. Un eventuale giudizio potrebbe solo farlo un suo successore dopo la sua morte. Ciò nonostante non sono così sprovveduto da non vedere che - umanamente parlando - questo pontificato è un disastro. Dio lo permette, questo è certo! Cerchiamo di capirne le ragioni. E' forse il Papa che noi meritiamo? Cerchiamo di rispondere facendoci un serio esame di coscienza. E partiamo dalla nostra personale conversione. Alimentare divisioni nella Chiesa non serve, anzi è deleterio.
Alimentare divisioni nella Chiesa sarebbe deleterio, leggo, ....infatti le divisioni dal 1985 in poi non hanno prodotto frutti. Alimentare eresia ed apostasia è migliore? Gesù Cristo è stato accusato di eresia, apostasia e scomunicato tanto che prima che giungesse la Sua ora, dovette auto-esiliarsi in Samaria ( oggi Samaria potrebbe essere paragonata a ortodossi ?) . Tuttavia si lasció scomunicare dalla chiesa del tempo e si lasció uccidere da essa, ma dato che l'eresia ed apostasia non era Sua ma di chi glieLa comminava, non smise di gridare la verità.
RispondiEliminaRobert Musil (1880/1942) autore de" l'uomo senza qualità ". Autore che non ho letto e che veniva spesso citato. Questo articolo qui mi ha richiamato alla memoria questa citazione spesso ascoltata qua e là, così ho consultato Wikipedia. La lettura della sua biografia l'ha riallacciata in me ad altre biografie tormentate a cavallo tra fine '800 ed inizio del '900. Riguardo al romanzo che ho citato all'inizio, restato incompiuto, la definizione che mi è parsa più calzante è stata quella che lo definisce più un saggio, un documento, che un romanzo. Questo esempio che porto, all'interno della pochezza, della quale tratta il nostro articolo, ha radici lontane, a mio parere. L'uomo senza qualità, nei fatti, è sempre esistito, nella storia la pochezza umana è sempre stata presente. Dov'è allora la differenza tra ieri ed oggi? La differenza sta nell'essere stata, ieri, la pochezza, l'assenza di questa o quella virtù, un caso denunciato dalle leggi, dalla cultura, dalla religione, caso esemplificato anche nelle rovinose conseguenze per tutta la comunità in cui l'uomo senza qualità era inserito. Oggi invece la pochezza è diventata religione globale, politica sociale, politica economica e culturale. Oggi è l'uomo senza qualità ad essere premiato, ad assurgere così alle vette della religione, della cultura, della politica, della economia, dei media. Com'è accaduto questo passaggio dalla virtù al vizio come cifra delle varie carriere, delle varie vite private o pubbliche che siano? È accaduto con lo scopo di domare le masse, confondendole sul bene e sul male, mostrando loro il Bene come male o come un bene incompleto, e mostrando il male come il bene volto alla realizzazione di sé. Dando una scorsa alle vite di molti uomini tra '800 e '900 si nota questa lotta impari alla 'realizzazione' di sé. Notiamo che 'realizzo' in ambito economico è sempre stato inteso come svendita. In una epoca in cui il mercato ha preso il sopravvento anche l'uomo ha finito con l'essere oggetto di 'realizzo' di svendita. Una merce dunque da poter vendere su ogni mercato, quindi senza tante qualità. Così si è finiti col vendere anche l'anima, che crea tanti problemi.
RispondiEliminaAbbiamo nei fatti anime improntate alla pochezza, senza qualità, supponendo di poterle usare e sostituire senza tanti pensieri. Ma così non è. Ogni anima è divina e la violenza, psicologica e fisica, che hanno subito, è inscritta nel libro della vita per sempre, cioè è nella memoria, nel presente eterno di nostro Signore Gesù Cristo.
Stiano attenti dunque coloro che hanno piegato alla pochezza le moltitudini, che hanno svuotata ogni anima di ogni virtù. Stiano attenti!
I peccati non solo sono diventati sociali ma, sono diventati per di più strumenti di manipolazione e asservimento delle moltitudini. Ognuno torni ad educarsi al Vero, al Buono, al Bello. Solo questo umile esempio, diventato sociale, può sbarrare la strada alle scorciatoie, alla pochezza, all'annientamento mirato per noi dai padroni del mondo.
m.a.
'
RispondiEliminaPiù di un amico mi ha chiesto che cosa penso di padre Giorgio Maria Farè, il prete del momento. Mi stupisco del quesito.
Che cose volete che pensi di chi sostiene che la crisi della Chiesa è di fatto partita nel 2013? Che fino a Bergoglio andava tutto bene, che il Concilio fu buono, che l'antropocentrismo é buono, che l’ecumenismo è buono, che il liberalismo è buono, che il neomodernismo è buono?
Il suo sdegno contro Bergoglio è perfettamente legittimo, ma da vaticansecondista incallito padre Faré si rifiuta di capire la crisi profonda della Chiesa, e peggio ancora (e qui inizia il dolo) non vuole farla capire agli altri.
Padre Farè che dà tutta la colpa all’”usurpatore” Bergoglio mi ricorda quei vecchi comunisti che per salvare la loro ideologia davano tutta la colpa della degenerazione sovietica all’”usurpatore” Stalin. Che senz’altro ci aveva messo del suo, ma che era un prodotto del comunismo stesso, non diversamente da un Lenin o da un Trotzky. E non era certo un colpo estraneo.
Ora i vaticansecondisti incalliti di tendenza "conservatrice" danno tutta la colpa a Bergoglio per salvare la loro concezione puramente antropocentrica della religione. Ma anche Bergoglio non è un corpo estraneo alla Chiesa vaticansecondista, nella quale ha fatto una lunga e prestigiosa carriera. Bergoglio è l’effetto di decenni di crisi della Chiesa, non la causa prima. E’ il frutto più marcio, non l’albero malato.
Purtroppo, come allora funzionò presso le masse comuniste la propaganda fallace di un Lenin buono e uno Stalin cattivo, volta a salvare il comunismo stesso, ora funziona quella di Montini e Wojtyla e Ratzinger buoni e Bergoglio cattivo, volta a salvare la svolta neomodernista, antropocentrica, del Vaticano II.
Ma sappiamo che è falsa.
Caro padre Farè, io non ci casco..
Martino Mora
Non spetta a noi giudicare il concilio, prima o poi sarà fatto... intanto si continua nella Dottrina di sempre, (condannando gli errori), che il Sacerdote difende, spetta a noi invece giudicare un apostata che comanda tutta la Chiesa e questo si deve fare, ognuno lo deve fare.
RispondiEliminaYouTube - Transmettre la Tradition
RispondiEliminaConférence de Mgr Lefebvre à Friedrichsafen (1976).
La conferenza è in lingua francese. Non lasciatevi intortare da Faré!
A proposito di Musil e della "pochezza". Forse alla pochezza degli uomini attuali contribuisce anche l'avanzata spavalda del femminismo, che impone per legge la "pochezza" di tante donne, che bisogna subire in tutti i mestieri per il solo fatto di esser donne? Le donne borghesi nel periodo finale dell 'impero austroungarico erano alquanto emancipate, anche giuridicamente. L'imperatore Francesco Giuseppe aveva autorizzato il divorzio nei matrimoni misti, tra cattolici e di altre religioni, suscitando la vana ira della Chiesa. E il regime patrimoniale delle donne sposate concedeva loro un'ampia autonomia. La madre di Musil aveva un amante, che era riuscita ad imporre al debole marito. C'è una foto di Musil da ragazzo stralunato assieme ai tre, nel salotto di casa.
RispondiEliminaPochezza del marito, in questo caso, nell'accettare una situazione che in altri climi sarebbe rapidamente finita a coltellate, con il duplice omicidio della fedifraga e del suo amante.
C'è una pochezza maschile e una femminile.
Questa pochezza nel senso di trionfo inarrestabile della mediocrità è comunque iniziata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, con la democrazia di massa, l'uguaglianza dei sessi sfociata poi nel trionfo del femmnismo etc.
ar
La pazzia di Israele mette a rischio l'economia mondiale - Umberto Pascali Gen. Cesare Dorliguzzo
RispondiEliminaIl Vaso di Pandora
https://www.youtube.com/watch?v=fBIycKZcx_A
Da ricordare al governo israeliano di Nethaniau e a chi lo sostiene, che somiglia sempre più ad Hamas, e da ricordare per le prossime emergenze da guerre, virus e relativi green pass, ritenute sempre situazioni "diverse", ma che invece hanno alla base la stessa, identica e malvagia giustificazione del male e della sua normalità: "ho ubbidito agli ordini,"
RispondiEliminaLo disse anche Primo Levi: "....Enzo Biagi: « Signor Levi come nascono i Lager? »
Primo Levi: « Facendo finta di niente....Bisogna ricordare che questi fedeli, e fra questi anche i diligenti esecutori di ordini disumani, non erano aguzzini nati, non erano (salvo poche eccezioni) dei mostri: erano uomini qualunque. I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi: sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere, come Eichmann, come Hoess comandante di Auschwitz, come Stangl comandante di Treblinka, come i militari francesi di vent’anni dopo, massacratori in Algeria, come i militari americani di trent’anni dopo, massacratori in Vietnam» (Primo Levi, “Appendice” all’edizione del 1984 di “Se questo è un uomo”).
Ovviamente tutto procede come da programma: ministro della cultura di destra? Va bastonato. E se si porta dietro come capo di gabinetto uno che è fondatore del Pd e attivista gay, va bastonato pure lui per il tradimento. Ma anche a destra non stanno facendo certo salti di gioia per questa nomina. Un corto circuito perfetto.
RispondiEliminaAntonio Rossix
RispondiEliminaRoma. In un bus Cotral salgono due donne a controllare i biglietti, una è piccoletta. Un immigrato la pesta a sangue e solo l’intervento dell’autista la salva dalla morte. Chiamano il 112 ma i carabinieri indugiano troppo, allora un passeggero chiama un amico poliziotto che invia una pattuglia e bloccano l’aggressore.
Si salvi chi può insomma…
il pennivendolo di repubblica quando scopre che è il tizio è cinese e non puo' scrivere "il proprietario ITALIANO ha ammazzato senza pieta' il povero ladro.." scrive aolo due righe in quarta pagina e non si fa venire in mente l'eccesso di legittima difesa...
RispondiEliminaA ben vedere, la Rivoluzione Sessuale, il cui trionfo sta annientando l'Occidente, non è il trionfo della "pochezza"? Che cos'è il sesso fine a se stesso e fatalmente immerso nelle perversioni se non il Nulla?
RispondiEliminaar
"Non sta a noi giudicare il Concilio...", ha scritto qui qualcuno riferendosi al Vaticano II. Certamente, non sta a noi giudicare un Concilio dogmatico come quello di Trento, ai cui
RispondiEliminadecreti dobbiamo solo obbedire, per la nostra salvezza. Ma il Vaticano II è stato un Concilio solo pastorale e per espressa volontà del Concilio stesso. L'aggettivo "dogmatico" messo nel titolo di due delle sue quattro costituzioni è un falso, dal momento che quelle due costituzioni non definiscono alcun dogma né condannano solennemente alcun errore.
Inoltre, il pastoral Concilio ha introdotto le ben note novità dottrinali, non conformi alla tradizione della Chiesa. E ha mostrato di possedere uno spirito non cattolico, quello appunto del "dialogo" della Chiesa con la religione dell'uomo che si è fatto Dio, come disse Paolo VI. Inoltre, le sue "riforme", sorrette dalla mentalità del dialogo e de porsi in ascolto del mondo, hanno provocato nella Chiesa visibile una decadenza forse mai vista in precedenza.
E dobbiamo tacere? Non giudicare un Concilio del genere?
Qui il silenzio diventa peccato, forse persino mortale.
pp
L'autoannientamento del feminino con il femminismo e al rivoluzione sessuale è indice di una "pochezza" mentale semplicemente allucinante.
RispondiEliminaZ.
« Se lo scandalo nasce dalla verità, bisogna piuttosto sopportare lo scandalo
RispondiEliminache abbandonare la verità. »
San Tommaso d'Aquino