Una comunicazione da condividere. La battaglia continua sotto la guida di Maria SS.ma, debellatrice di ogni errore ed eresia. Ringrazio il prof. De Mattei per l'efficace sintesi che potete leggere di seguito e ricordo, a chi è interessato ad aderire all'iniziativa, il sito www.aciesordinata.org
'Acies ordinata' 19 febbraio. Comunicazione
Desidero ringraziarvi personalmente per la vostra partecipazione a quella che credo essere stata la storica giornata del 19 febbraio 2019 [precedenti: qui - qui - qui- qui]. Storica perché, alla vigilia dell’incontro dei Presidenti delle Conferenze episcopali convocati da papa Francesco per discutere sugli abusi sessuali, per la prima volta un gruppo di laici, provenienti da tutto il mondo, ha fatto sentire in piazza la sua voce, anche se si è trattato di una voce espressa non con le parole, ma con una presenza pubblica, silenziosa, combattiva e orante. Eravamo esattamente 110 schierati nella piazza e un’altra quindicina di persone addette al servizio d’ordine, alcune in maniera molto discreta, ma efficace.
Le ripercussioni giornalistiche, grazie anche alle fotografie e ai video, sono state numerosissime, in tutte le lingue, come risulta evidente da una prima provvisoria rassegna stampa che vi allego [qui].
La Divina Provvidenza ha voluto che, lo stesso giorno, dopo la conferenza stampa in cui i rappresentanti stranieri hanno esposto alla Sala stampa estera le ragioni della loro presenza, giungesse la lettera aperta dei cardinali Burke e Brandmüller [qui], interpretata da molti quasi come una risposta alla nostra richiesta ai pastori della Chiesa di rompere il silenzio.
Sembra anche voluto dalla Divina Provvidenza il fatto che la nostra manifestazione sia avvenuta nel giorno della festa liturgica dell’agonia di Nostro Signore nel Getsemani, secondo l’antico rito, e alla vigilia della celebrazione della festa di san Pier Damiani, il vescovo che con maggior forza fustigò la sodomia nel suo Liber Gomorrhianus, che molti di noi tenevano in mano.
Il fatto che, durante le conferenze stampa vaticane svoltesi il 21 e il 22 febbraio, a due precise domande rivolte dai giornalisti Sandro Magister e Diane Montagna, il portavoce vaticano abbia risposto che il vertice non si sarebbe occupato dell’omosessualità, perché questa non ha nulla a che vedere con la pedofilia e gli abusi sessuali, dimostra la necessità di una manifestazione come la nostra che suonasse anche come l’eco della dottrina immutabile della Chiesa, con un atto simbolico dalla forza maggiore di ogni parola.
Acies Ordinata è uno schieramento e la battaglia continua sotto la guida di Maria SS.ma, debellatrice di ogni errore ed eresia, pura, santa e immacolata, come lo è la Chiesa al di là delle sozzure dei suoi uomini. Ѐ per amore alla Chiesa che resistiamo con rispetto, ma anche con ferma determinazione agli uomini di Chiesa che la tradiscono. Il 19 febbraio, insieme, ne abbiamo dato testimonianza.
Sono convinto che la nostra presenza in piazza abbia rappresentato uno spettacolo gradito soprattutto al Cielo e questo ci basta per renderci orgogliosi e grati alla Divina Provvidenza per averci permesso di essere Suoi strumenti.
Vi ringrazio ancora, in Christo Rege e Maria Regina
Roberto de Mattei
Penso che sia valsa la pena, e si dovrebbe programmare ancora altre manifestazioni.
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RispondiEliminaProposta: perché non ordinare la "schiera" anche per una manifestazione
silenziosa contro gli errori contenuti del pastorale Concilio Ecumenico
Vaticano II?
PP
io ammiro queste persone, rispetto e stimo l'iniziativa però.... che efficacia può avere quel silenzio di fronte ai "cani muti"? ripensando ìnoltre a quella parole di Gesù: "Se questi taceranno, grideranno le pietre" ?
RispondiEliminaIl silenzio ha caratterizzato la manifestazione. Ma ognuno dei partecipanti, nel suo ambito, parla forte e chiaro.
RispondiEliminaIl discorso sul concilio per quanto mi riguarda lo faccio da anni. Purtroppo sono in molti a glissare...
Gli unici impegnati - e con sapiente lucidità - a portare avanti il dibattito erano i Francescani drll'Immacolata. E mons. Schneider....
...E si trattava di silenzio vigile orante intensamente partecipativo, dimostrativo. Che evidentemente è tutt'altro che inerzia e passività e prelude ad azioni non velleitarie...
RispondiElimina"Perché, dunque, non ripensare la vita religiosa claustrale con un ritorno all’esperienza originale di San Benedetto e una riscoperta del valore incomparabile della sua “scuola del servizio divino”, per poi condividerne gli insegnamenti, attraverso la tradizionale ospitalità benedettina, mirata a far penetrare lo spirito della scuola alternativa di San Benedetto nelle famiglie moderne, che una scuola sempre più in crisi e una società in tragica dissoluzione hanno totalmente disorientato?"
RispondiEliminaMassimo Lapponi