Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 19 febbraio 2019

Cattolici di tutto il mondo a Roma per rompere il muro di silenzio (Video)

I quattro simboli degli Evangelisti (Il Bue di san Luca, L’Angelo di san Matteo, il Leone di san Marco, l’Aquila di san Giovanni) hanno delimitato la grande piazza San Silvestro nel cuore di Roma, dove cento cattolici provenienti dall’Italia e dall’estero - come abbiamo annunciato e illustrato qui. - sono rimasti ordinatamente schierati, in piedi e in silenzio per un'ora, recitando il S. Rosario o leggendo i classici della Fede cattolica. Per rompere, con il loro silenzio nutrito di preghiera e meditazione, il muro del silenzio dei vescovi sulla crisi morale e dottrinale che sta devastando la Chiesa. Il silenzio è stato interrotto solo dall'invocazione che ha segnato l'inizio e la fine della manifestazione: Acies Ordinata, ora pro nobis
Lo stendardo del nostro gruppo
Al termine, la maggior parte dei partecipanti è confluita nella chiesa di S. Silvestro per la recita comunitaria del Rosario; ma nel frattempo la vicina sede della Stampa Estera ha ospitato la conferenza stampa, destinata soprattutto agli osservatori stranieri. I relatori -  rappresentanti di testate cattoliche di diversi Paesi -  sono
stati unanimi nel sostenere che se non verrà affrontato nei termini corretti il problema dell’omosessualità, la conferenza vaticana che avrà inizio il 21 febbraio prossimo per concludersi il 24, può considerarsi fallita prima ancora di iniziare. Interessante la risposta di Michael Matt (USA), direttore di Remnant, a Marco Tosatti sulle aspettative dei fedeli statunitensi nel presente travagliato momento della storia della Chiesa: essi si aspettano che la crisi sia affrontata secondo verità. In America ricordano ancora che già nel 2002, in occasione delle prime avvisaglie dello scandalo, furono fatte solenni promesse di trasparenza e di riforma... il garante di queste promesse era - udite, udite - il vescovo Theodor McCarrick…
Ciò che più colpisce è che si è trattato di laici cattolici provenienti da ogni parte del mondo, in rappresentanza dei loro rispettivi contesti, tra cui anche il nostro. Significativo il fatto che ci si sia  riuniti a Roma - cuore della cattolicità - nel cuore della città, in una delle piazze più frequentate e centrali, creando un'oasi di pensosa composta orante partecipazione, mentre il traffico e la vita cittadina continuavano a pulsare frenetici in un giorno feriale qualunque, ma in qualche modo speciale perché molte frecce incandescenti sono state lanciate verso il Cielo.
Nel frattempo, apprendiamo che anche i cardinali Brandmüller e Burke alzano il tiro con ulteriori Dubia e invitano i vescovi a infrangere il muro del silenzio: «Oggi quei “dubia” non solo non hanno avuto risposta, ma sono parte di una più generale crisi della fede. Perciò, Vi incoraggiamo ad alzare la voce per salvaguardare e proclamare l’integrità della dottrina della Chiesa» [vedi]. (M.G.)
Il video:

9 commenti:

Annalisa ha detto...

Siamo con voi e con i cardinali!

Yahoo notizie ha detto...

Immobili disposti ordinatamente in file da 10, tra le mani un rosario o una Bibbia, il silenzio rotto solo da qualche sporadico 'Ora pro nobis'. E' iniziata così, a piazza San Silvestro, la manifestazione indetta da 'Acies Ordinata' per denunciare la "corruzione morale" all'interno della Chiesa, a due giorni dal Summit in Vaticano dedicato agli abusi del clero. Corruzione morale che, sottolineano gli organizzatori, "comprende ogni violazione della legge divina e naturale, a cominciare dalla terribile piaga dell'omosessualità". 

Tra i 100 attivisti che occupano in raccoglimento la grande piazza nel centro di Roma, non mancano i passanti e i turisti che guardano incuriositi questo silenzioso e singolare sit-in. "Il problema non è solo la pedofilia - dice all'AdnKronos Claudio Vitelli, tra gli organizzatori della manifestazione - ma si estende ai consacrati che praticano l'omosessualità e tradiscono la loro funzione. A Papa Francesco chiediamo un atto di coraggio, che si proceda alla ricognizione del problema dell'omosessualità nella Chiesa". 

Anonimo ha detto...



Bisognerebbe che il 21 febbraio saltasse il muro dell'omertà nella
Gerarchia cattolica.
Lo speriamo vivamente anche se illudersi non si può.
L'abitudine al conformismo e all'omertà esiste nella Gerarchia
non da oggi, bisogna pur ammetterlo. La proclamazione
del dogma dell'infallibilità, pur necessaria evidentemente,
ha contribuito a rafforzare quest'abitudine. Che
appare comunque più radicata quando la Gerarchia si
intiepidisce nella fede.

innominato ha detto...

Resto particolarmente sorpreso,ma direi soprattutto amareggiato,nel vedere questo "facile entusiasmo",anche in chi dovrebbe aver in questi anni maturato un pò di senso critico,verso questo presunto vertice che dovrebbe portare allo scoperto il marcio della chiesa (in minuscolo).A parte che, come sta succedendo da cinque anni a questa parte,sembra che ci sia una regia occulta(ma neanche tanto)intenta a dimostrare una teoria che l'unico buono nella Chiesa Cattolica sia quello vestito di bianco e che tutti gli altri siano orchi consacrati,qualcuno sicuramente più illuminato e di spiritualità più elevata,mi dovrebbe spiegare come sia possibile che a continuare a parlare di una piaga,tale piaga possa miracolosamente guarire...non poco tempo fa si è concluso un sinodo della famiglia dove si metteva in evidenza il problema dello sfascio della famiglia voluta da DIO,con il risultato di "nuove realtà sociali"moralmente inaccettabili(da chi si considera ancora cattolico).Risultato:anche i divorziati risposati possono accedere ai sacramenti,come le coppie di fatto,nonchè le coppie dello stesso sesso(tutto non palesemente dichiarato ma subdolamente lasciato ad intendere).Resta quindi fin troppo semplice capire dove tira a parare questo "raduno":lungi dal volere mettere in evidenza che ALCUNI membri della Chiesa Cattolica si sono abbandonati alle più aberranti depravazioni perchè hanno perso la fede,la pratica della preghiera costante,della mortificazione,del digiuno e il concetto stesso di morale cattolica che vedeva nel corpo il tempio dello Spirito,riducendo tutta la PROBLEMATICA a riminiscenze freudiane e jungiane, approderà a risolvere il problema ELIMINANDO il celibato nell'ordine sacro e magari aprendo al sacerdozio al mondo femminile,"per dare una ventata di rinnovamento e di primavera alla Chiesa Cattolica"!C'E' SEMPRE SPAZIO PER NUOVI ORRORI IN QUESTA NEOCHIESA,fino a quando NOSTRO SIGNORE NON DIRA':ADESSO NE HO BASTA!!!!!

Anonimo ha detto...

https://youtu.be/AaW-N4d85_A

Anonimo ha detto...

L'Occidente è stata la civiltà che più ha resistito nei secoli alle minacce esterne. Il motivo è sostanzialmente uno. La forza dell'Occidente è stata il cristianesimo. Le radici cristiane hanno preservato la sua esistenza. L'Occidente muore se rinnega le sue radici.

Anonimo ha detto...

La resistenza cattolica si manifesta

Secondo l’antico calendario il primo martedì dopo la Settuagesima, che quest’anno è caduto il 19 febbraio, è dedicato all’agonia di Gesù nell’Orto del Getsemani, forse il momento più doloroso della Passione, quello delle sofferenze, non fisiche ma spirituali, che culminò nel Suo sudore di sangue (Lc 22, 43-44).

Una delle ragioni principali delle sofferenze era la visione dell’infedeltà, non solo del popolo eletto, ma di tutti coloro che nei secoli futuri avrebbero guidato la Chiesa fondata da Nostro Signore sul Calvario.
....
Ignorare il suo insegnamento, e quello dello stesso Catechismo, come sembrano voler fare i Pastori riuniti a Roma, è come una provocazione. Ma, della voce di san Pier Damiani e del Magistero della Chiesa si sono fatti eco fedele i cardinali e i laici che con le loro parole e i loro gesti si sono espressi il 19 febbraio. Che Nostro Signore sofferente nell’Orto degli Ulivi e la Madonna Addolorata, che con Lui veglia l’agonia della Chiesa, infondano coraggio e speranza a questo popolo fedele. (Roberto de Mattei)

https://www.corrispondenzaromana.it/la-resistenza-cattolica-si-manifesta/

Anonimo ha detto...

A.17.59

L'Occidente è morto dopo la IGM, al crollo degli imperi centrali e di quel che restava del SRI, dopo è stato solo un trascinamento di macerie, comprese quelle della CC, adesso bisogna solo dichiararlo morto definitivamente.

Anonimo ha detto...


La I GM l'hanno provocata principalmente gli errori politici e diplomatici degli imperi centrali e di quello zarista, in lotta con l'Austria-Ungheria per dividersi le spoglie dell'impero turco (questione bosniaca e poi serba).

Il Sacro romano impero è sempre stato uno Stato tedesco e poi austro-tedesco con appendici prima italiane poi boeme e ungheresi, malaticcio e malfermo, contestato oltre che dalle monarchie nazionali dai comuni italiani e dal papa stesso - era finito dal 1648, dal trattato di Westphalia, che consacrò gli Stati nazionali sovrani, alla fine della Guerra dei Trent'anni, cioè alla fine delle guerre di religione, durate più di un secolo e finite con una situazione di stallo tra cattolici e protestanti e appunto una soluzione politica, quella dello Stato moderno, fondato sulla sua sovranità e di fatto aconfessionale.