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venerdì 31 gennaio 2020

Il Sinodo e la pastorale della gattaiola. Un'avveduta riflessione dell'Abbé Lorans FSSPX a margine di Des profondeurs de nos cœurs

Riprendo l'articolo che segue da Vigiliae Alexandrinae per allargare il confronto e la discussione. Qui trovate l'indice degli articoli sul Sinodo Amazzonico.
Per agevolare la consultazione stralcio qui sotto gli articoli sulla questione del libro Sarah-Ratzinger a partire dal più recente:

Il Sinodo e la pastorale della gattaiola. Un'avveduta riflessione dell'Abbé Lorans FSSPX a margine di Des profondeurs de nos cœurs

Dopo avere commentato il “triste caso di una recensione di Des profondeurs de nos cœurs” (qui) comparsa nel sito ufficiale della Fraternità Sacerdotale San Pio X fsspx.news e avere rilevato il pericolo che, in settori della Fraternità, allo spirito del fondatore, Monsignor Marcel Lefebvre, si sostituisca un nuovo stile, una nouvelle vague, una sorta di “neo-tradizionalismo” che ben poco ha a che fare con la Tradizione cattolica, è stato un sollievo leggere nel medesimo sito una riflessione dell’Abbé Alain Lorans, redattore capo di DICI, l’organo di comunicazione ufficiale della FSSPX, sulla rilevanza del libro di Benedetto XVI e del Cardinal Sarah (vedi qui la versione francese; curiosamente non è ancora apparsa la traduzione italiana!).
* * *
Il libro che il cardinale Robert Sarah ha appena pubblicato – “con il contributo di Benedetto XVI” -, Des profondeurs de nos cœurs (Fayard), per il mantenimento del celibato ecclesiastico, pone Papa Francesco in una posizione delicata. Il Pontefice regnante che, dopo il Sinodo sull’Amazzonia, deve rendere pubblica la sua Esortazione apostolica, acconsentirà alle richieste dei Padri sinodali in favore dell'ordinazione degli uomini sposati e ignorerà gli appelli del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, sostenuto dal suo predecessore sul trono di San Pietro? È vero che non tenne in alcun conto i dubia formulati, nel 2016, dai Cardinali Brandmüller, Burke, Caffarra e Meisner, sull'esortazione Amoris lætitia che, in seguito al Sinodo sulla famiglia, autorizza la comunione dei divorziati "risposati". Farà lo stesso riguardo al celibato ecclesiastico? Di più, se - per ipotesi - il Cardinale Gerhard Ludwig Müller si associasse all'approccio del Cardinale Sarah che ha lanciato un appello “a tutti i vescovi, sacerdoti e laici", affinché “non si lascino più impressionare dalle cattive perorazioni, dalle messinscena teatrali, dalle menzogne diaboliche, dagli errori alla moda che vogliono svalutare il celibato sacerdotale”, - se il prelato tedesco appoggiasse quest’appello, Francesco potrebbe dire che preferisce seguire il percorso “Sinodale” tedesco che sostiene una “Chiesa dal volto amazzonico”, ossia dotata di un clero sposato?
Un vescovo progressista come Monsignor Erwin Kräutler, partigiano militante dell’ordinazione degli uomini sposati, ha indicato nel suo libro, Erneuerung jetzt. Impulse zur Kirchenreform aus Amazonien (Tyrolia, Innsbruck 2019) [Il rinnovamento è ora. Impulsi per la riforma della Chiesa dall’Amazzonia], come Francesco riuscirà a uscirsene surrettiziamente: “Il Papa, come ha fatto al Sinodo della famiglia, potrebbe aprire una porta e dire: “Ora, vescovi, avete la possibilità di fare quel che ritenete giusto”.
È la “pastorale della gattaiola”: la porta dottrinale è chiusa, il celibato sacerdotale è mantenuto ovunque, ma sotto, a livello locale, è praticata un’apertura. Il rischio è che il gatto sia troppo e che rimanga incastrato.
Il Cardinal Sarah denuncia proprio questo raggiro troppo grande. Egli chiama il gatto con il suo nome e l’ordinazione degli uomini sposati non “un’eccezione ma una breccia, una ferita nella coerenza del sacerdozio. Parlare di eccezione sarebbe un abuso del linguaggio o una menzogna”.

12 commenti:


  1. Credo sia il caso di richiamare il precedente post di Vigiliaealexandrinae in modo che i lettori di Chiesa e post concilio ne possano prendere visione e rendersi conto delle contraddizioni in casa FSSPX, prima un anonimo commentatore pretende di "demolire" il libro sul celibato di BXVI e del card. Sarah, ora un secondo esponente di quella fraternità - l'abbé Lorans appunto - invece lo difende e lo loda:
    https://vigiliaealexandrinae.blogspot.com/2020/01/la-fsspx-e-la-nouvelle-vague.html

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  2. Essendo in un'era diabolica è impensabile che anche la fraternità FSSPX non abbia almeno le sue voci discordi. Chi sponsorizza il matrimonio dei sacerdoti non ha capito nulla nè del matrimonio, né del sacerdozio. Quindi non è mai stato sacerdote, né marito ma, solo amante della fornicazione a tempo determinato.

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  3. "Gattaiola" è fin troppo gentile. Il termine tecnico esatto sarebbe: "pastorale colabrodo".

    Si stanno comportando come uno che è sul lastrico e corre al casinò a giocarsi tutti i risparmi rimasti. Come se credessero che una soluzione a breve respiro ("ordinare uomini sposati") risolvesse un problema a lungo termine (la carenza di vocazioni). Come se non avessero capito che la confusione nella dottrina e la riduzione del sacerdozio a clown svirilizzato di club dopolavoristico parrocchiale non fossero le cause. Anzi, no, lo hanno capito bene, ma per qualche strano motivo devono fingere di non saperlo.

    Intanto, continua a farsi strada nella FSSPX il neo-tradizionalismo...

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  4. http://www.benoit-et-moi.fr/2020/2020/01/29/les-opposants-tradis-de-benoit-xvi/

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  5. Contraddizione sino a un certo punto, anzi per niente.

    La riflessione, del tutto centrata, dell'Abbé Lorans non entra nel merito della personale concezione che Ratzinger ha del sacerdozio, criticata invece nell'articolo anonimo su altro sito della FSSPX, prendendo spunto da una sua non del tutto chiara formulazione sul significato della Croce (questo è almeno il riferimento utilizzato polemicamente da Vigiliae Alexandrinae). L'intervento dell'Abbé Lorans riconosce al libro, e soprattutto (sembra) al cardinale Sarah, il merito di aver autorevolmente sollevato il problema della difesa del sacerdozio come deve essere secondo la tradizione, di contro alle infami aperture emerse nel Sinodo amazzonico e presso la CEtedesca, le quali Bergoglio si appresta ad approvare.
    L'intervento di Sarah e Ratzinger, con il loro libro in difesa del sacerdozio (a prescindere dalla validità o esattezza degli argomenti usati da Ratzinger), è comunque positivo, in sé e perché può porre una pietra d'inciampo all'azione di Bergoglio, che di fatto ora si trova di fronte l'opinione pubblicamente contraria di Sarah e Ratzinger (ripeto, quale che sia la perfetta esattezza dottrinale dei loro argomenti, specialmente di quelli dell'ex-papa).
    La contraddizione mi sembra apparente. Si tratta di due argomentazioni diverse, che non si accavallano.
    Z.

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  6. “contraddizioni in casa FSSPX”

    Direi più che altro differenza di prospettive. Ciò dimostra che la FSSPX non è una setta.

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  7. OT Ma possibile che in nessuna parte del mondo qualcuno ha lanciato un'iniziativa di preghiera non estemporanea per i cinesi?

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  8. L'Abbé Lorans valuta positivamente il libro del cardinale Sarah, "con il contributo di Benedetto XVI". Questo è tutto quello che dice dell'ex-papa. Non entra nel merito delle valutazione sulla concezione ratzingeriana del sacerdozio, criticata nell'altra fonte della FSSPX. Il libro del cardinale Sarah lo valuta positivamente, come difesa del sacerdozio tradizionale, sperando che possa impedire a Bergoglio di procedere nelle sue sbagliate aperture verso chi vuole distruggere il sacerdozio.
    Tutto qui. Sembra eccessivo parlare di contraddizione con le critiche alle concezioni di Ratzinger. E quale sarebbe poi il "neo-tradizionalismo" che quelle critiche rivelerebbero?

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  9. Concordo parzialmente con l'anonimo delle 13,45.
    L'attacco a chi critica Ratzinger - Benedetto XVI é evidente.
    Aggiungo il Link con intervista a don Mauro Tranquillo.
    Molto chiaro e fedele alla Tradizione.
    Vogliamo definirlo neo-tradizionalista?
    Non facciamo ridere i polli.

    https://www.radiospada.org/tag/don-mauro-tranquillo/

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  10. L'opinione dell'Abbé Lorans non è dottrinale ma sul rapporto tra il contesto generale dello Sinodo Amazzonico e il libro. Alla fine del testo ha scritto il sacerdote della FSSPX:

    "È la “pastorale della gattaiola”: la porta dottrinale è chiusa, il celibato sacerdotale è mantenuto ovunque, ma sotto, a livello locale, è praticata un’apertura. Il rischio è che il gatto sia troppo e che rimanga incastrato.
    Il Cardinal Sarah denuncia proprio questo raggiro troppo grande. Egli chiama il gatto con il suo nome e l’ordinazione degli uomini sposati non “un’eccezione ma una breccia, una ferita nella coerenza del sacerdozio. Parlare di eccezione sarebbe un abuso del linguaggio o una menzogna”".

    In questo senso esiste il bisogno di un'analise di quello che è stato fatto con la Anglicanorum Coetibus. Mons. Brunero Gherardini nel tempo della Anglicanorum ha previsto quello che viviamo oggi, come se può leggere:

    "Non ci vuol una grand’intelligenza per capire l’enorme confusione che verrà inevitabilmente determinata da tali facoltà, il cui compito sembra quello di legittimar un assurdo cattolicesimo anglicano o un non meno assurdo anglicanesimo cattolico: assurdo, perché la presenza e la salvaguardia della tradizione anglicana in casa cattolica, lungi da giustificazioni canoniche e teologiche, è il trionfo della logica (?) ecumenica e l’affossamento non solo della vera ininterrotta Tradizione cattolica, ma anche della retta ragione: le realtà contraddittorie né convivono né s’amalgamano, si rifiutan a vicenda. Si pensi allo scandalo che provocherà tra i fedeli cattolici la “relaxatio” del celibato ecclesiastico. Ma anche al possibile insorgere d’una loro diretta domanda di “relaxatio” per impedir il ricorso a “due pesi e due misure” . E ciò, senza contare le divergenze sul piano dottrinale. E’ vero che oggi non c’è più un anglicano pronto a sottoscrivere le invettive antiromane d’un Blakeney o d’un Palmer ; anche sotto questi ponti dell’acqua n’è passata parecchia. Eppure è tuttora abissale la divergenza fra la comunione anglicana e quella cattolica:
    sul Primato di Pietro e dei suoi successori;
    sull’infallibilità del Romano Pontefice;
    sulle indulgenze;
    su alcuni aspetti della mariologia e su alcuni privilegi della Vergine Santa"".


    E:

    "5) Qualcuno s’è affrettato a dire che non si tratta d’alcuna “relaxatio” e che “la Costituzione non altera il celibato nella Chiesa latina” (ZENIT 13/11/2009); certamente, la “relaxatio” non è voluta dalla Costituzione, ma questa non potrà in alcun modo impedire il confronto e lo sconcerto dei “due pesi e due misure”"
    Brunero Gherardini, “ANGLICANORUM CŒTIBUS”: Conversione o Trasloco? Osservazioni postume - http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/12/brunero-gherardini-anglicanorum-ctibus.html

    Pastoralmente non vi sono delle differenza sostanziali tra ciò che Benedetto XVI ha fatto con gli Anglicani e ciò che Francesco voglie fare nell'Amazzonia. Se Francesco citare l'Anglicanorum Coetibus nel documento finale del Sinodo, non sarà per me nessuna sorpresa. Potrà essere per Vigialae Alexandrinae e per quelli che ignorano la somiglianza tra la questione dell'anglicanesimo e del Sinodo Amazzonico.

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  11. "Secondo Di Giacomo questo sarebbe il “segnale” di una Chiesa che si sta già autoriformando al proprio interno: «il loro ministero sacerdotale è talmente apprezzato da spingere i vescovi locali a farli diventare parroci anche di parrocchie di rito romano, fin qui abituate ad avere solo pastori celibi. E il loro inserimento non solo è stato pacifico, ma gradito da fedeli persino felici nel vederli vivere sereni in famiglie spiritualmente motivate e zelanti»".

    “Preti sposati? Esistono già e sono anglicani”/ ‘Riforma’ Ratzinger e sfide Chiesa - https://www.ilsussidiario.net/news/preti-sposati-esistono-gia-e-sono-anglicani-riforma-ratzinger-e-sfide-chiesa/1953149/

    "La Chiesa conoscerà certamente anche nuove forme di ministero e consacrerà sacerdoti dei cristiani di provata esperienza: in molte comunità più piccole o nei gruppi socialmente uniti, si risponderà in questo modo alla pastorale normale. Ma continuerà ad essere indispensabile il sacerdote attuale a tempo pieno", era stata la profezia del teologo Ratzinger nel libro "Fede e Futuro" del 1970..."

    Non è affatto distante la visione dei due Papi sulla possibilità di sacerdoti sposati - https://www.agi.it/blog-italia/il-papa-pop/papa_francesco_ratzinger_preti_sposati-6897944/post/2020-01-16/

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  12. https://www.corrispondenzaromana.it/lesortazione-post-sinodale-di-papa-francesco-abolisce-il-celibato-ecclesiastico/

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