Premetto che vorrei evitare due polemiche e di incorrere nel peccato del giudizio temerario. Condivido i dubbi su quanto ha affermato Papa Francesco a proposito della Chiesa al tempo del Covid [qui] e convengo che generalmente le celebrazioni vetus ordo sono meglio orientate di quelle novus per aiutare a (ri)comprendere il senso della Santa Messa, ma non è questo il punto.
Che è: la fede del singolo fedele cattolico e l'accesso ai sacri misteri che sarà consentito. La situazione creatasi a mio parere consta di questi aspetti:
Che è: la fede del singolo fedele cattolico e l'accesso ai sacri misteri che sarà consentito. La situazione creatasi a mio parere consta di questi aspetti:
- i pastori hanno mostrato di assecondare frettolosamente l'idea che i sacramenti sono superflui
- non hanno costellato il periodo di digiuno da essi facendo di tutto per dirli essenziali
- ora che timidamente chiedono il permesso di amministrarli, pare che il solo problema sia il contagio
- le modalità liturgiche già in atto prima della sospensione sono ispirate da un'ide(ologi)a di chiesa (volutamente minuscolo) prima che da una logica sanitaria e di fede;
- il popolo di Dio non accede ai confessionali mediamente da almeno due mesi;
- discutendo della facoltà di accedere ai sacramenti, è portato a farne un diritto;
- non potendosi muovere liberamente ci si dovrà recare nella chiesa più vicina, prendere o lasciare;
- rischiamo di comunicarci senza essere confessati da mesi e non pensarci nemmeno;
- rischiamo di vivere messe che saranno ancora di più la festa della komunità (con la K);
- rischiamo di vederci imposta la comunione sulla mano;
- rischiamo litigi, polemiche e di passare per degli emeriti rompiscatole o denunciati;
- oppure di rimanere volontariamente senza comunione sacramentale, come adesso;
- inoltre, per assolvere il precetto, tornando ad esistere la possibilità di farlo, dovremo obbligatoriamente andare a queste Messe.
Chi pensa che la chiesa sia un'assemblea riunita per celebrare innanzitutto se stessa, tra profluvi di parole e di Parola, ma senza una Presenza Reale, avvertita e testimoniata da comportamenti che mostrino esteriormente ciò che ognuno ha nel cuore...
Chi pensa che il problema sia solo di ridare l'opportunità di trovarci insieme dopo tanto tempo che non ci vediamo, per tornare a rifare tutto esattamente come prima, perché tutto andava bene e la Chiesa (volutamente C) "non era mai stata così bene"...
Ecco, chi la pensa così tra poco riceverà un nulla osta governativo e si ingegnerà con dei solerti "animatori liturgici" provvisti delle insegne della protezione civile, a garantire celebrazioni secondo gli stilemi del distanziamento sociale. Ancora una volta il rischio sarà che al centro non ci sia Lui, al quale dovremmo essere rivolti esaminando la nostra coscienza, per adorarLo e chiederGli le grazie mentre si rinnova il sacrificio espiatorio che ci ha guadagnato la redenzione.
In questo contesto tornare a fare "come prima" non è possibile: sarà possibile fare peggio.
Ma come frettolosamente si è detto stop, tanto non è essenziale, adesso si rischia di dire go in modo banale. Amareggia che in generale, ci sono lodevoli eccezioni e soprattutto c'è chi da anni insegna altro, educando a cogliere Altro, i pastori non abbiano ancora colto l'occasione di dare un senso differente a chiusure ed aperture. E molti fedeli con loro.
Sarà l'ide(ologi)a di chiesa che abita le anime... Comunque la prova non sta per finire.
Che questa croce ci purifichi ad essere degni della Divina Misericordia.
La chiesa ideologica e i diritti
Secondo la dichiarazione dei diritti dell'uomo all'articolo 1 stabilisce che "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza".
Fino a qui potremmo essere d'accordo tutti, credenti e atei, sessantottini e post-tali.
Ho usato il potremmo perché la teoria deve scontare quella brutta bestia del saeculum.
Innanzitutto ci sono luoghi dove non nasci pur essendo ormai a tutti gli effetti un essere umano (se non lo si sapeva negli anni ottanta, ora non ci sono dubbi): chi tutela l'orso bianco ai poli o il gorilla all'equatore, vanta come diritto l'eliminazione fisica del nascituro, ridotto a "grumo di cellule", eliminato anche clandestinamente con pompe di bicicletta da persone di alto rango, lodate pubblicamente come benefattrici dell'umanità.
Ma se nasci, dipende da dove, sia come dignità che come diritti...
Diciamo allora che possiamo concordare che si nasce vivi, come un dono ricevuto.
E non "tutti uguali", per tante ragioni.
E poi: "Devono agire in spirito di fratellanza": preoccupante il devono, piazzato subito senza spiegare che cosa sia la fratellanza di cui si parla. Anche perché mio fratello o mia sorella, quelli in casa, li hanno già eliminati con il precedente diritto descritto.
La cosa divertente è che chi persegue l'ugualitarismo è arrivato a farlo con Dio: in fondo Dio è uno e tutti adorano lo stesso Dio [vedi]. Mica vorrai fare tante distinzioni... Verrebbe meno la fratellanza come dovere... Non sia mai.
Come amerebbe dire il compianto Mons. Livi, il dogma fa la differenza.[1] L'esistenza dell'io come soggetto e degli altri come propri simili (fratelli è una parola grossa.. [vedi]) passa attraverso una legge morale naturale per rapportarsi al prossimo con responsabilità. In questo ambito c'è Dio, come fondamento della realtà, prima Causa e Ultimo fine.
Salto qualche passaggio della Rivelazione e concludo: mentre siamo tutti creature umane, e siamo tutti portatori del peccato originale, l'essere battezzati o meno introduce una grande differenza (il proselitismo, se battezzare fosse questo, non è una grande sciocchezza). Ci sono battezzati e non: tra battezzati, parlare di fratelli ha senso.
Salto qualche passaggio della Rivelazione e concludo: mentre siamo tutti creature umane, e siamo tutti portatori del peccato originale, l'essere battezzati o meno introduce una grande differenza (il proselitismo, se battezzare fosse questo, non è una grande sciocchezza). Ci sono battezzati e non: tra battezzati, parlare di fratelli ha senso.
Ed eccoci a oggi: anche l'Eucaristia dice una grande differenza. Oggettivamente il pane eucaristico è un prodotto da forno. L'ateo o il non cattolico/ortodosso giustamente vede solo quello. Nella Santa Messa viene transustanziato, come il vino.
Chi non vede e non crede questo miracolo e questa differenza, per fede, non può che accontentarsi della messa riunione.
Allora i "fratelli", dotati solo di ragione, ma di un'altra fede, possono dirla non essenziale. Il problema però, primariamente, è dei battezzati che credono o no al dogma.
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1. "Le verità dogmatiche sono di per sé irreformabili, ed è proprio per questo che la Chiesa le enuncia attraverso le cosiddette “definizioni” o “formule dogmatiche”, che non possono essere cambiate e tanto meno contraddette: e non per “conservatorismo”, ma per pura e semplice logica, perché non possono esserci valide ragioni per cambiare una verità che la Chiesa ha accertato una volta per sempre come rivelata da Dio (gradualmente) per mezzo dei Profeti e poi (definitivamente) per mezzo del Figlio. L’immutabilità del dogma è il principio logico che regge tutta la funzione magisteriale della Chiesa e in base ad essa si giustifica la stessa autorità del Papa come supremo Maestro della fede per tutti i cristiani".
Date a Cesare quel che è di Dio ... non abbiamo altro re all'infuori di Cesare.... abbiamo capito ormai il giochino ma ci stiamo innervosendo...
RispondiEliminaGiorgio Agamben
RispondiEliminaDa leggere
"Non posso, a questo punto, poiché ho accusato le responsabilità di ciascuno di noi, non menzionare le ancora più gravi responsabilità di coloro che avrebbero avuto il compito di vegliare sulla dignità dell’uomo. Innanzitutto la Chiesa, che, facendosi ancella della scienza, che è ormai diventata la vera religione del nostro tempo, ha radicalmente rinnegato i suoi principi più essenziali. La Chiesa, sotto un Papa che si chiama Francesco, ha dimenticato che Francesco abbracciava i lebbrosi. Ha dimenticato che una delle opere della misericordia è quella di visitare gli ammalati. Ha dimenticato che i martiri insegnano che si deve essere disposti a sacrificare la vita piuttosto che la fede e che rinunciare al proprio prossimo significa rinunciare alla fede. Un’altra categoria che è venuta meno ai propri compiti è quella dei giuristi.
Siamo da tempo abituati all’uso sconsiderato dei decreti di urgenza attraverso i quali di fatto il potere esecutivo si sostituisce a quello legislativo, abolendo quel principio della separazione dei poteri che definisce la democrazia. Ma in questo caso ogni limite è stato superato, e si ha l’impressione che le parole del primo ministro e del capo della protezione civile abbiano, come si diceva per quelle del Führer, immediatamente valore di legge. E non si vede come, esaurito il limite di validità temporale dei decreti di urgenza, le limitazioni della libertà potranno essere, come si annuncia, mantenute. Con quali dispositivi giuridici? Con uno stato di eccezione permanente? È compito dei giuristi verificare che le regole della costituzione siano rispettate, ma i giuristi tacciono. Quare silete iuristae in munere vestro?"
https://www.lapressa.it/rubriche/pressa_tube/questa-una-pasqua-nuova-unalba-non-un-tramonto
RispondiEliminaIl 4 maggio avremo l'app microchippata (io penso che non l'accetterò, non dovrebbe neppure essere obbligatoria perché anticostituzionale e antieuropea) e chi vorrà "comprare o vendere" dovrà averla in attesa di farsi impiantare il microchip interno. Nel giro dell'autunno prevedo. Il microchip dell'app, già in Cina la stanno sperimentando (ma non si dice che hanno protestato là, in America, in Brasile ed altrove, noi no invece), sarà un comodo strumento del potere (che sia stato un ennesimo colpo di stato lo dicono voci isolate)per controllarci e darci il semaforo rosso-giallo-verde prima di ogni uscita, ma anche onde controllare i passanti che incontreremo onde avvisare la polizia. Quello non ha l'app, quello è uscito con la febbre...sarà comodo onde eliminare i dissidenti. Lo ritenete morale accettare le app? Accetterete anche il microchip?
RispondiEliminaCome già detto, condivido le perplessità di Tralcio, pur non avendo nessuna difficoltà col Novus Ordo, quando dignitosamente celebrato.
RispondiEliminaQuello che mi incute timore, come credo all'autore del commento, è il senso di quanto accaduto, e il fatto che non se ne colga l'origine, come il fatto che non si colga l'opportunità che offre.
Io personalmente medito sui miei peccati; forse sarebbe bene che ognuno guardasse al proprio peccato, siamo tutti peccatori.
Silenzio, penitenza, preghiera, elemosine, opere di misericordia spirituale e corporale.
Affidarsi alla Grazia di Dio, facendo degni frutti di pentimento, Pregare e affidare a quella ineffabile Grazia e Misericordia quanti vivono nel peccato, pregando per la nostra e loro conversione. E tanta, tanta, preghiera per la Chiesa gerarchica.
Buona Domenica a tutti voi.
++Supersintesi++
RispondiElimina1. La maggioranza non c’è più
2. In Parlamento non si vota più
3. Il Colle fa finta di niente
4. Un pezzo di opposizione 🙀si offre a Conte
5. Conte lancia velati avvertimenti a Draghi
6. Colao si agita per esistere
7. House of cards? No: house of three cards
Ma in questo caso ogni limite è stato superato, e si ha l’impressione che le parole del primo ministro e del capo della protezione civile abbiano, come si diceva per quelle del Führer, **immediatamente** valore di legge.
RispondiEliminaAlmeno le parole del Führer, avevano valore di legge, il giorno successivo a quello della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Sentita l'omelia del Papa, anche il quotidiano dei vescovi italiani vira e spiega che la Messa è ben più di una "manifestazione pubblica", dopo settimane di «si può pregare anche a casa». Ma se si vuole davvero, non c'è bisogno di aspettare il 4 maggio ed eventuali concessioni del governo.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/messe-adesso-si-il-clericalismo-di-avvenire
È inutile "scrutare le Scritture" ogni giorno se poi non si colgono i passaggi essenziali.
RispondiEliminaEsempio: se il Signore ha comandato seriamente «pasci i miei agnelli, le mie pecorelle», se ne deduce che tali agnelli e pecorelle non possono essere messi a dieta. Dunque, coloro che lo hanno fatto - cioè la Conferenza Episcopale, ovviamente con diversi gradi di responsabilità da vescovo a vescovo - sono indubbiamente andati contro la volontà del Signore, e nessun discorsetto di "dovuto ossequio e ubbidienza" può cambiare il dato di fatto.
Purtroppo, come ho già scritto in precedenza, questa crisi, voluta e manipolata anche con lo scopo di tacitare i critici non solo al governo (che, è bene ricordarsi, era in caduta libera di consensi prima dello scoppio dell’epidemia), ma anche al sistema economico-politico liberal-socialista imperante in Occidente, non finirà presto, anzi potrebbe non finire mai. Il motivo è presto detto, e basta leggere “1984” di Orwell: il potere, in particolar modo quello dittatoriale o, comunque, quello che non proviene di Dio (e, pertanto, è abusivo perché non riconosce il vero ed il bello), ha bisogno di crisi e di uno stato di paura continuo, di modo tale da poter continuare a prendere “misure straordinarie” (che tali non sono più, essendo diventate la norma) con l’entusiastico benestare delle masse festanti, ben disposte a vedersi privare della libertà in cambio della sicurezza. Purtroppo, è così: organismi sovranazionali ben più influenti del nostro governicchio anticostituzionale hanno visto bene nel coronavirus come un ottimo sistema per riottenere consensi ed imporre nuovi mezzi di controllo tramite la paura, sfruttando lo stato di emergenza e le nuove “norme” (che tali non sono, non essendo leggi discusse dai vari Parlamenti) per varare piani di controllo di massa. Ci rendiamo conto di quanto sia inquietante ed anticostituzionale l’idea di schierare droni, forze dell’ordine ed elicotteri prima e applicazioni di controllo degli spostamenti ed il controllo delle celle stesse dei cellulari poi per limitare (e, soprattutto, monitorare) il movimento dei cittadini? Ci rendiamo conto che l’obiettivo è ottenere enormi quantità di dati senza che nessuno, o quasi, possa opporsi, anzi con il beneplacito a furor di popolo, il quale non ragiona e non vede l’inevitabile perdita di libertà (con tutto ciò che ne consegue, dato che la libertà non è fare ciò che si vuole bensì essere messi nelle condizioni di perseguire il vero ed il bello, cioè anzitutto Cristo) che deriverà da certi provvedimenti come l’avvento di un sistema autoreferenziale di controllo di massa, che sarà difficilissimo rimuovere ad epidemia finita (anche perché, come scritto sopra, il potere liberal-socialista farà di tutto per mantenere uno stato di paura perenne, con emergenze continue più o meno fondate)? Ci rendiamo conto che i responsabili della situazione che stiamo vivendo, che poteva essere completamente prevenuta con un sistema serio di quarantena per i viaggiatori dall’estero e con la totale sospensione dell’arrivo di clandestini afro-asiatici (ma che fu immediatamente bollato come “razzista” e “fascista” dai soliti “più buoni dei buoni”, proprio quei “più buoni dei buoni” che oggi hanno messo agli arresti domiciliari un intero Paese e decretato la sospensione, se non cessione, dei diritti costituzionali ed umani più basilari, a partire dalla libertà di spostamento, di parola e di culto), oggigiorno sono preoccupati non solo che lo stato di paura permanga il più possibile, ma anche che, qualora dovesse disgraziatamente (per loro) esaurirsi, non sia possibile perseguirli penalmente per il loro modus operandi disorganizzato e politicizzato (nell’accezione più negativa del termine, cioè di politica fine a sé stessa e non al servizio dei cittadini) se non apertis verbis dittatoriale? Dobbiamo seriamente riflettere su quanto accaduto perché non si ripeta più, e non soltanto in termini di quarantena ma di cessione del potere ad organismi nazionali e sovranazionali che non ne hanno il diritto.
RispondiEliminaParroci multati in processione, Messe interrotte, fedeli segnalati, preti sanzionati: almeno 40 casi sotto la lente ai quali si aggiungono molti episodi che non sono finiti sui giornali. Ora per loro c'è un pool di avvocati che sta studiando una class action. «In tutti i casi è un abuso: le violazioni sono inesistenti. Al parroco di Rocca Imperiale abbiamo detto di non pagare». Ecco perché la "polizia religiosa" ha compresso la libertà di culto.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/messe-interrotte-e-preti-multati-parte-la-class-action
" A dirlo alla Nuova BQ è proprio Fontana che ha spiegato i contorni dell’operazione di una tutela legale collettiva ancora in nuce ma che presto potrebbe vedere numerosi casi. Il comitato è nato primariamente per sottoporre ai vescovi un appello per la riapertura delle chiese e la cessazione degli abusi. Appello che ha già raccolto la bellezza di circa 300 firme. "
RispondiEliminaMic, ma perché non ci hanno coinvolti per la raccolta delle firme?
Sono anni che condividiamo lo stesso impegno...
In effetti, su segnalazione di un lettore avevo ripreso con una mia chiosa l'azione degli avvocati (immagino fosse questa)
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/04/la-cei-esiga-dal-governo-il-libero.html
Ma non mi pare lì si parli di firme... In ogni caso, se coinvolti, avremmo non solo contribuito efficacemente ad una maggiore diffusione della notizia, ma anche a promuovere l'interesse e a raccogliere numerose firme.
È uno dei tanti casi in cui mi sono rammaricata e mi rammarico delle difficoltà di sinergia che di fatto, per quanto ci riguarda, vedo limitate all'ambito di De Mattei, dell'Osservatorio Van Thuan e mi sfuggono altri...
Domenica In Albis e basta
RispondiEliminaCome da tutte le altre devozioni postconciliari mi terrò ben lontano anche da quella della "divina misericordia" della Kovalska.
A differenza delle altre sembra presentarsi un po' meglio, ma poi vai a leggere che secondo la suora polacca, i cui scritti sono stati abbastanza ripuliti in vista della canonizzazione, questa coroncina sarebbe "l'ultima tavolozza di salvezza", e che secondo il neocatechismo questa festa sarebbe associabile ad un "secondo battesimo". Come no.
Il trucco è sempre lo stesso, gettare tutto nella confusione, mettere sullo stesso livello un sacramento e una "devozione".
Quindi niente, mi tengo la domenica in Albis, i cuori di Gesù e Maria e magari per l'occasione mi rileggo anche quel capolavoro che fu "Haurietis Aquas".
...quanto male fanno i commenti h.13,22.... non risulta che la loro chiesa abbia evitato la situazione disastrata di oggi sotto tutti i profili...
RispondiEliminaVi chiedo un attimo di attenzione perchè ciò che vi segnalo è di inaudita gravità, e può essere attinente alla prima frase del titolo: la prova non sta per finire. Non solo: credo che siamo all'inizio di una situazione allucinante che qualcuno già da tempo paventa, ma che fa prendendo corpo e conretezza ogni rgiorno di più, mentre noi siam confinati in casa, impotenti a reagire e a difenderci, come "popolo sovrano".
RispondiEliminaDa un capo all'altro della penisola (fino in Sardegna) si moltiplicano gli episodi di abusi e violenze INAUDITE di gruppi (spesso nutriti) di vigili urbani o poliziotti a danno dei comuni cittadini, sempre per futili motivi, accesi da un banale fermo di controllo,c he finisce con pestaggio del malcapitato, inerme, uno di numero ( talora due, tipo marito e moglie ) contro 5-6-10 o più tutori dell'ordine che lo bastonano o colpiscono con calci e pugni o un altro lo rimandano IMPERATIVAMENTE a casa, (ingiungendogli di non uscire pèiù !) mentre stava andando a fare la spesa per i famigliari, impedendogli di comprare cibo e medicine per la famiglia (questo ultimo caso sarà denunciato dalla madre di famiglia in questione, ma dubito che otterrà giustizia; si spera solo che non sia vero: ha anche un figlio disabile, mostrato nel video, che ora rimarrà senza medicine, per il capriccio di un poliziotto? sono fatti incredibili tanto sono orrendi).
Ecco uno di questi fatti accaduti tra ieri e oggi, in Sicilia:
https://www.youtube.com/watch?v=dW2IEQZpRk0
ditemi se siamo ancora in un paese culla del DIRITTO, OPPURE....ci stiamo avviando a qualcosa che MAI abbiammo conosciuto in 3000 anni di storia. (Quindi...quali messe sperare ?)
Dal Vangelo di oggi: ma è giusto il passo di Gv 20,31 “beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!», o non è più giusta la formula “beati quelli che pur non avendo visto, crederanno” ? mi sembra che ci sia stata una certa polemica in passato su questo passo del Vangelo di San Giovanni. La formula attuale è stata forse manipolata e riscritta dal clero post CV II ?
RispondiElimina
RispondiEliminaLe notizie di supposti abusi con pestaggi da parte della polizia andrebbero controllate prima di esser pubblicate.
Mi pare evidente che alla prossima riapertura delle messe in presenza di popolo:
RispondiElimina- La partecipazione degli over 65/70 non sarà consentita o sarà cortesemente sconsigliata (=risolto il problema dell’affollamento!)
- Le confessioni individuali resteranno sospese, fino forse alla promulgazione di una nuova forma o “procedura canonica”.
- Le particole non verranno distribuite.
Riguardo l’ultimo punto, in particolare penso che:
- più la celebrazione della messa viene intesa come “assemblea” e l’altare come “mensa”, più il popolo reclamerà il “diritto-dovere” di mettersi in fila per la comunione, reputando la celebrazione incompleta.
- se, invece, la messa viene intesa come “consacrazione” e l’altare come “Golgota”, allora la comunione diventa una richiesta “timorosa” e la mancata distribuzione dell’eucaristia non rende incompleto il sacrificio (e in parte ne rafforza il senso).
Bergoglio è il peggior capo politico che l'Italia abbia avuto dal 1861.
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