Ricevo da parte di Mons. Viganò e volentieri pubblico. Si fa interessante l'allargarsi del dibattito. Precedenti:
Signor Rabbino,
visto che sono stato chiamato in causa [qui] per il mio Appello per la Chiesa e per il mondo, chiedo ospitalità a Katholisch.de [qui] per risponderLe.
Devo dirLe, dottor Ahrens, che mi stupiscono non poco le Sue parole, allorché Ella dichiara: «Sappiamo da tempo che ci sono persone all’interno delle chiese che aderiscono a tali teorie. Ma ora hanno il coraggio di esprimere queste opinioni ancora più apertamente». Penso che sia dovere di ognuno di noi esprimere le preoccupazioni per una situazione che, approfittando della crisi del Covid, va ben oltre le ragionevoli misure di sicurezza, imponendo ad intere Nazioni la privazione di libertà costituzionali: questo forse non è avvenuto in Germania, ma certamente si è verificato in molti Paesi.
Le chiedo, signor Rabbino: secondo Lei, è ancora permesso esprimersi liberamente, o ci sono argomenti che non possono esser discussi civilmente? Se Lei può esprimere il proprio dissenso sul contenuto dell’Appello, perché «persone all’interno delle chiese» non dovrebbero aver diritto ad esprimersi liberamente? Per quale motivo Ella ritiene che per farlo occorra «avere il coraggio», come se si trattasse di farneticamenti privi di un riscontro reale?
Liquidare queste preoccupazioni - peraltro espresse anche da autorevoli personalità - come «teorie del complotto» non mi sembra un atteggiamento costruttivo: soprattutto se non si entra nel merito, confutando ciò che si ritiene non vero. Le chiedo quindi: in che cosa, in particolare, Lei non concorda con il testo dell’Appello? Cosa, dell’Appello, rappresenta per Lei uno «shock»?
Mi creda: non avrei mai pensato che l’Appello potesse offenderLa; d’altra parte, per quale motivo un Rabbino dovrebbe sentirsi chiamato in causa, quando si parla di Nuovo Ordine Mondiale? Il Messia che Israele attende è Rex pacificus, Princeps pacis, Pater futuri saeculi: non un tiranno senza morale che domina il mondo sottomettendo gli uomini come schiavi. Questo è piuttosto l’Anticristo.
Veniamo ora alla valenza spirituale del Covid. Nell’Antico Testamento vi sono moltissimi esempi di punizioni inviate da Dio sul Popolo eletto, e i Profeti ammonirono molte volte gli Ebrei affinché abbandonassero l’idolatria, non si contaminassero con i pagani, rimanessero fedeli all’unico vero Dio. Ricordo le parole del Profeta Geremia, dopo l’incendio di Gerusalemme ad opera delle truppe babilonesi, nel 585 a.C.: «I suoi avversari hanno preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano; poiché il Signore l’ha afflitta per i suoi innumerevoli peccati» (La 1, 5).
Questa visione, che la Chiesa di Cristo condivide, ci mostra un Dio giusto e misericordioso, che premia i buoni e punisce i malvagi; che come un Padre amorevole punisce anche i figli disobbedienti, per riportarli a seguire la Sua santa Legge. Per questo motivo, «trasformare il negativo in positivo, trasformare una maledizione in una benedizione» si ottiene con il riconoscere di aver commesso un peccato, di aver violato l’alleanza con Dio, di aver meritato i Suoi castighi. Allora anche l’epidemia diventa un’occasione per tornare al Signore, adorarLo nel Suo tempio santo, seguire i Suoi precetti.
Vi fu un tempo in cui, nell’obbedienza delle masse, una infernale dittatura si macchiò di un gravissimo crimine, rendendosi responsabile della deportazione e della morte di milioni di persone innocenti, solo a causa della loro fede e della loro stirpe. Anche allora i media mainstream elogiavano i potenti e tacevano i loro delitti; anche allora medici e scienziati prestarono la propria opera ad un piano delirante di dominazione; anche allora chi osò levare la voce venne accusato di «teorie della cospirazione». Si dovette aspettare la fine del secondo conflitto mondiale per scoprire con orrore la verità che molti avevano fino ad allora taciuto.
Sono sicuro che quanti oggi delegittimano l’Appello come espressione di “complottismo” non si rendono conto dei reali pericoli ai quali è esposta l’intera famiglia umana. Ma sono certo che tanto i Cattolici, quanto tutti gli uomini di buona volontà - e tra questi penso di poter annoverare anche i figli di Abramo - abbiano a cuore la maggior gloria di Dio, il rispetto della dignità degli individui, le libertà dei popoli. Beatus populus, cujus Dominus Deus ejus (Ps. 143, 15).
+ Carlo Maria Viganò,
Arcivescovo, Nunzio Apostolico22 Maggio 2020, Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo
https://paolobecchi.wordpress.com/2020/05/27/la-gestione-italiana-del-virus-nessuno-nel-mondo-ha-fatto-peggio-di-noi/#more-11123
RispondiEliminaIl dottor Ahrens fa evidentemente anche lui parte di un gruppo, visto che parla al plurale, quello di chi questo pericolosissimo Ordine Mondiale Tecno-securitario-sanitario lo vede con favore.
RispondiEliminaIl che essendo un uomo di fede, un rabbino, suona parecchio strano,viste le restrizioni imposte a tutte le manifestazioni religiose.
Evidentemente, Egli pensa che gli angosciosi interrogativi sulla libera professione del proprio Credo, non lo riguarderanno.
Su quali presupposti, lo sa lui. Saranno presupposti di fede, sicuramente.
Arcana imperii, li avrebbero chiamati, gli antichi romani.
Verrebbe voglia di notare al riguardo che molti entusiasti e/o attivissimi e/o accaniti propugnatori di questo Ordine Mondiale Tecno-sanitario-securitario hanno una matrice culturale e religiosa ben definita, ma trattandosi di "arcana imperii", un Cattolico passa oltre e preferisce la Rivelazione del Dio Uno e Trino.
Diciamo che le dichiarazioni dei figli di Abramo in materia di nuovo ordine mondiale, non credo siano caratterizzate dall'imparzialita'.
RispondiEliminaEt de hoc satis.
"per quale motivo un Rabbino dovrebbe sentirsi chiamato in causa, quando si parla di Nuovo Ordine Mondiale?"
RispondiEliminaappunto
Secolo d'Italia:
RispondiEliminaIspezione vaticana: il frate rosso Enzo Bianchi via dalla Comunità di Bose.
Ma non erano come la volpe e il gatto?
In questa trasmissione, Aurelio Porfiri e Aldo Maria Valli discutono dei recenti eventi che riguardano la Comunità di Bose, l'allontanamento dell'ex priore e fondatore Enzo Bianchi, uomo simbolo della Chiesa degli ultimi decenni.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ZYujKOHn0jM
L'intervento del rabbino fa un po' la figura del lupus in fabula/ de te fabula narratur/ coda di paglia/ non é che sei risentito perché ti sei riconosciuto in qualcosa?
RispondiEliminaBravo Joosh, Viganò gli ha dato una bella stilettata, cogliendo nel segno.
RispondiEliminaMi sa che il Rabbino non replicherà, o lo fara'con insulti senza entrare nel merito.
E sappiamo che chi non si confronta nel merito e insulta è in mala fede, o è ignorante, o entrambe le cose.
E sappiamo anche come questa pratica sia molto in voga anche nella 'Chiesa di Francesco', che sicuramente concorderà con il Rabbino in questione.
La risposta del Mons. Viganò non fa una grinza, basata sulle Sacre Scritture e su argomentazioni logiche.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 17,20-26.
RispondiEliminaIn quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò:
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;
perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.
E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
Bisogna spolverare punto dopo punto per togliere la spessa coltre di polvere che si è lasciata depositare sulla Chiesa Cattolica.
RispondiEliminaGrazie, Mons. C.M.Viganò.
Alla vostra cortese attenzione
RispondiEliminaL'unico microchip che vogliamo e' quello dei passerottini.
Distinti saluti,
Fabio Riparbelli.
E segnatamente
RispondiEliminahttps://lacrunadellago.net/2020/05/28/gli-scienziati-scrivono-al-governoclima-terroristico-mettete-fine-allemergenza-sanitaria/
Il narcisista collettivo, nel suo trionfo, con l’invasione sociale del suo Io, darà forma al suo proprio totalitarismo: che sarà terapeutico, previde Christopher Lasch (The culture of Narcissism, 1979)
RispondiEliminaIn quest’ordine di idee, Renovatio 21 pubblica questo stralcio dal libro di Günther Anders L’uomo è antiquato (1956).
“Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
https://www.maurizioblondet.it/ricaduti-nel-totalitarismo-stavolta-terapeutico/
Ecco chi non si doveva avvicinare alla filosofia !
Guten Tag
Da Amsterdam diretta di preghiera in streaming alla Vergine Maria .
RispondiEliminaAl termine Consacrazione solenne al Suo Cuore Immacolato .
Indipendentemente dall'apparizione , rinnovare la Consacrazione male non fa
https://www.ims-cms.net/pub/27228/GTH20/?page=id_MOZjcpDKqiXCQ