Il professor Armin Schwibach - vaticanista residente a Roma da oltre trent'anni, professore di filosofia e corrispondente del sito cattolico austriaco Kath.net - lo descrive come un "vuoto simbolico".
È un fatto che giunge non soltanto a ridosso dei blocchi a causa del coronavirus, ma anche dopo che Bergoglio, nell'ottobre 2019, ha accolto una ciotola con la terra dedicata alla falsa dea Pachamama e l'ha posta, contro ogni norma liturgica, proprio su quell'altare.
Il corrispondente tedesco, aggiunge che il Papa - dal 18 maggio - ha cessato anche le messe televisive nella sua residenza di Santa Marta. Schwibach, che era solito riportare le omelie di Santa Marta (tre o quattro volte alla settimana), non si spiega perché il Papa abbia del tutto abbandonato le sue messe pubbliche, ma per le poche occasioni, come il Natale o, di recente, il concistoro del 28 novembre per la nomina di nuovi cardinali, celebri sull'altare della Cattedra di Pietro, dietro l'altare papale.
Ancora lo scorso anno, per la messa della Vigilia di Natale del 24 dicembre 2019, papa Francesco ha celebrato sull'altare papale, con la basilica gremita di fedeli. Quest'anno celebrerà la Messa della “Mezzanotte” alle 19.30, con una scarna assemblea, e questa volta sull'altare della Cattedra di San Pietro.
L' altare papale (v. nota 1), o altare della Confessione, è il fulcro della Basilica di San Pietro, con il baldacchino realizzato da Gian Lorenzo Bernini. Fu consacrato da Clemente VIII nel 1594 ed è situato sulla tomba di Pietro, che si trova sotto la cattedrale, a ricordo di San Pietro che ha testimoniato la sua fede con il martirio.
Il 10 marzo, la Basilica di San Pietro era stata chiusa a causa delle restrizioni covid, e solo il Cardinale Comastri, da allora e fino a maggio ha pregato in San Pietro un rosario diffuso in TV che ha toccato molti cuori in tutto il mondo, con la sua accorata richiesta di aiuto alla Madonna. Recentemente, alla fine di novembre, Comastri ha ripreso questa pia e bella pratica. E così la basilica è aperta ai visitatori.
Il significato dell'assenza del Papa all'altare papale non risiede solo nel fatto che si tratta dell'altare papale che di per sé collega il Papa regnante direttamente con lo stesso San Pietro. Sta anche nel fatto che Papa Francesco - alla Messa di chiusura del Sinodo dell'Amazzonia il 27 ottobre 2019 - aveva posto su quello stesso altare una ciotola di piante, altamente controversa, offerta alla falsa dea Pachamama all'inizio del Sinodo dell'Amazzonia. Molti hanno visto in questa coppa un segno occulto, un'offerta a un demonio, scandalosamente posto sull'altare di Dio sul quale il Papa è solito offrire il Santo Sacrificio della Messa.
All'epoca, il dottor Robert Moynihan, giornalista statunitense ed esperto vaticanista, notò questo strano evento, soprattutto perché Bergoglio aveva infranto anche le regole liturgiche posizionando quella ciotola sullo stesso altare, dove devono essere collocati solo gli oggetti liturgici per il Santo Sacrificio della Messa. Moynihan ha riferito di aver "appreso che una ciotola di terra con delle piante è spesso collegata a rituali cerimoniali che coinvolgono Pachamana" che di solito ha anche una sorta di colore rosso, tal quale quello della ciotola posta sull'altare maggiore a San Pietro.
Il dottor Moynihan ha notato come "sembrasse che la coppa di fiori presentata all'offertorio della Messa sinodale finale, e poi posta sull'altare durante la consacrazione, potesse essere collegata a un rituale di venerazione, e ringraziamento, alla Madre Terra, conosciuta come Pachamana ... "
Qualunque ulteriore speculazione appare inutile. In questo breve video apparso su Gloria.tv, si può vedere che questa stessa ciotola era stata offerta per la prima volta a Pachamama da una “sacerdotessa” nei Giardini Vaticani durante una cerimonia pagana il 4 ottobre [qui], all'inizio del Sinodo dell'Amazzonia. La ciotola successivamente è stata da lei consegnata a Bergoglio che presiedeva la cerimonia, il quale poi l'ha benedetta.
Il Sinodo dell'Amazzonia è stato circondato da molti eventi e dichiarazioni controversi e scandalosi [vedi]. Non solo l'onore delle statue di Pachamama, ma anche la promozione dell'indifferentismo religioso e dell'apostasia totale.
Non molto tempo dopo questo scandaloso evento, Papa Francesco ha deciso di non essere più chiamato "Vicario di Cristo" nell'Annuario Vaticano 2020, dando a questo titolo il carattere di mero "titolo storico" [qui]. Invece, in alto, ha messo il suo nome: Jorge Mario Bergoglio, mentre nell'Annuario 2019, la pagina relativa al papa si apriva, in grande, con il primo e il più importante dei suoi titoli, tutto in maiuscolo: VICARIO DI GESÙ CRISTO. Il professor Schwibach all'epoca commentò su Twitter: "Sembra che si continui a smantellare tutto".
Ed ecco il riassunto degli eventi nel corso del Sinodo dell'Amazzonia dello scorso anno:
- prima Bergoglio ha benedetto un sacrificio offerto a un falso dio, e poi lo ha collocato proprio sull'altare su cui di solito il Figlio di Dio (il celebrante agisce in persona Christi) si offre a Dio Padre.
- Nell'Annuario 2020, rifiuta di essere chiamato "Vicario di Cristo".
- Scoppia la crisi/Covid, utilizzata dalle autorità governative per chiudere le chiese e limitare la partecipazione alla messa, con la piena collaborazione e approvazione del Papa.
- Quindi il Papa smette del tutto di celebrare la messa proprio su quello stesso altare papale su cui aveva precedentemente posto la coppa dedicata a Pachamama.
- La sua messa della veglia di Natale non è nemmeno una messa di mezzanotte, ma si svolgerà alle 19.30, a causa delle regole del coprifuoco in vigore in Italia (anche se il Vaticano è uno Stato autonomo il cui governo appartiene unicamente al Papa).
Il risultato di questi atti papali è che ora in molti luoghi del mondo intero la Messa di mezzanotte di Natale, che celebra la nascita di Gesù Bambino, è stata cancellata. Ci si può chiedere se c'è una connessione tra tutti questi eventi: vale a dire, dalla ciotola a Pachamama sull'altare papale alla cancellazione delle messe di mezzanotte di Natale in molte parti del mondo.
La conclusione non è affatto rassicurante.
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1. L'Altare papale della Basilica di San Pietro è stato edificato in continuità verticale con i precedenti altari di Gregorio Magno e Callisto II, non al centro della cupola ma spostato verso l'abside, collocato nella Confessione, luogo che accoglie la Tomba di Pietro. Nella lingua latina, la Confessio esprime l'affermazione di una verità sino alla morte: quando un martire versa il proprio sangue per Cristo lo confessa, proclamando con un atto di suprema testimonianza la sua fede (Confessio est regina probationum /la confessione è la prova regina). Rivolto verso oriente, incontro al sole nascente come era d'uso nelle basiliche paleocristiane, questo altare è riservato unicamente al Sommo Pontefice o a persona da lui delegata. Fu voluto da Clemente VIII Aldobrandini nel 1594 per completare con un altare stabile la parte già ultimata della nuova basilica.
[Traduzione e nota a cura di Chiesa e post-concilio]
[Traduzione e nota a cura di Chiesa e post-concilio]
RispondiEliminaMais ! Faudra-t-il encore beaucoup d'indices, et même de preuves, pour tirer la conclusion que Jorge Mario Bergoglio (1936-20..), énergumène argentin, ex-danseur de tango, ex-videur de boîte de nuit, ex-provincial jésuite, ex-archevêque de Buenos Aires, ex-vicaire du Christ, adorateur de la Pachamama, protecteur des hérétiques, défenseur des sodomites, diffamateur des catholiques fidèles, persécuteur des Franciscains de l’Immaculée, etc., etc., etc., n'est qu'un pape de… "représentation", pour parler poliment ?
https://m.youtube.com/watch?v=BcQBa6z1O4Y&feature=share
RispondiEliminaO Radix Jesse
TRADITORE!!!! HAI LASCIATO VUOTO L'ALTARE DEL SACRIFICIO, SACRIFICANDO AGLI DEI STRANIERI!!!
RispondiEliminaSI STA COMPIENDO LA PROFEZIA DI GESÙ. GUAI A COLUI....!
Interpellato da Duc in altum, il professor Schwibach ha confermato quanto scritto su Twitter ed ha aggiunto: “È innanzitutto una questione di simboli e di sentimenti. La scelta dell’altare della Cattedra secondo me è assai incomprensibile, e strumentale. A ciò si aggiunge lo scempio dell’anno scorso con la pachamama. Ricordo poi che ancora oggi è a dimora nei giardini vaticani quella famosa quercia piantata con gli sciamani. Sono coincidenze? Secondo me, no. A San Pietro si respira il grande vuoto. La tomba di san Pietro abbandonata. Durante la seconda guerra mondiale Pio XII non usò l’altare maggiore per mesi, ma quello era l’uso preconciliare, mentre era molto più utilizzata la Cappella Sistina, anche per le canonizzazioni”.
RispondiEliminaE' da quel giorno niente sarà più come prima.
RispondiEliminaRoberto Donati
Ma non è solo lui. Intorno a lui un giro di persone consacrati e laici lo sostiene. Vecchio discorso anche questo. E' un complotto, una congiura. Copio ed incollo dal- l'articolo, già segnalato oggi, di M.Blondet:
RispondiElimina... Alexander Solzhenitsyn,
“Sappiamo che mentono. Sai che stanno mentendo. Sanno che noi sappiamo che mentono. Sappiamo che lo sanno, sappiamo che mentono. Eppure continuano a mentire. “
Citazione da ingrandire e mettere in testa ad articoli che riguardano la chiesa CVIIista e il governo 5S PD IV LU +E, tutti loro sono parte della stessa ghenga.
Continuano a mentire perchè sanno che nessuno su questa terra li vuole punire .
EliminaCi dovrà pensare il buon Dio .
Ottime osservazioni
RispondiEliminaAngelo Eleuteri
Se si smettesse di esaminare al microscopio ogni atto e parola del Papa e si trovasse il tempo di pregare di più, sarebbe un gran bene per tutti!
RispondiEliminaQuale "Papa"?
EliminaQuando vedrete l'idolo della gelosia posto dove non conviene...
RispondiEliminaErnesto Coccoli
Se si smettesse di esaminare al microscopio ogni atto e parola del Papa e si trovasse il tempo di pregare di più, sarebbe un gran bene per tutti!
RispondiEliminaSicuramente! Ma una situazione così grave e inedita nonché i segni inquietanti che ormai pullulano non possono non interpellarci, mentre la denuncia aiuta a 'ripareggiare' la verità. Tra l'altro non c'è discernimento senza la Grazia e non c'è Grazia senza la fedeltà che implica anche la preghiera...
verissimo Maria ne parlavo proprio l'altro giorno... che da mesi, da Pasqua che non celebra più sull'Altare centrale.....
RispondiEliminaDorotea Lanncellotti
Scusate, un'informazione,
RispondiEliminama nell'Italia zona rossa per recarsi alla Santa Messa di Natale è necessaria un0autocertificazione del proprio stato di necessità o sbaglio?
Non ho ancora letto nulla da nessuna parte!
Il prof. è un dotto e parla da filosofo col termine di "vuoto simbolico"; ma concretamente, non sarà proprio questo altare abbandonato (>desertum) il palesamento dell'abominio della desolazione che Gesù stesso ci ammonisce a riconoscere ?
RispondiEliminasi sta avverando o no la profezia di Daniele 9,27 ?
A Natale messe con orari modificati rispetto alla tradizione, fedeli chiamati al rispetto delle regoledi sicurezza, partecipazione alle funzioni vicino casa e autocertificazione a portata di mano per sveltire i controlli.
RispondiEliminaMamma che paura!!! Davvero??? Allora io non esco proprio da casa!!! Tanto Gesù giustifica tutto! E se proprio devo uscire ne porto due di giustificazioni, perché ho tanta tanta paura!!!!
EliminaPer anonimo delle 21.44,
RispondiElimina........quindi avremo pure le forze dell'ordine che controllano davanti le chiese???????....ma cosa dovrei autocertificare, che mi reco in Chiesa, per Natale, Santo Stefano , domenica 27, o l'1 Gennaio o in cattedrale per il Te Deum??? siamo a questo? Per Natale?
L’altare della Confessione rimaneva così solitamente non officiato. In certi casi volutamente “non officiato” dallo stesso Papa per dar risalto alla unicità della dignità papale. Era il caso delle ordinazioni: “Le ordinazioni dei sacri leviti si celebravano di regola presso la tomba di san Pietro – nota lo Schuster – Siccome però ci si teneva a far rilevare che, sebbene tutti i membri del clero facciano capo all’Apostolo, da cui essi derivano, come da sorgente vitale, la loro podestà, tuttavia il solo Papa eredita da lui la pienezza della podestà pontificia ed il primato universale sulla Chiesa, perciò nel secolo XII solo la consacrazione pontificia si compieva regolarmente sull’altare che sovrasta l’avello dell’Apostolo, mentre le altre venivano per solito celebrate nella attigua rotonda di sant’Andrea o nell’ oratorio di san Martino”.
RispondiElimina"Se si smettesse di esaminare al microscopio ogni atto e parola del Papa e si trovasse il tempo di pregare di più, sarebbe un gran bene per tutti!"
RispondiEliminaSE LUI FOSSE E FACESSE IL PAPA lei potrebbe aver ragione ma, NON lo E' e NON Lo FA. Quindi noi cerchiamo di ricordare il più possibile i fatti legati alla sua usurpazione del sacro soglio per conto terzi e cerchiamo di ricordare i fatti legati alla sua conduzione del simil/pontificato volto alla trasformazione del Cattolicesimo in religione globale, in modo da essere in grado di presentare il conto non solo a lui ma, a tutta la sua ghenga di appartenenza riunita. E questa memoria dettagliata dovrebbero coltivarla tutti i cattolici, Catechismo di San Pio X alla mano, per essere in grado di non cadere dal pero, con i prosciutti su gli occhi e la cera nelle orecchie, quando si presenterà loro l'occasione di testimoniare la loro Fede, che contempla anche la figura papale. Essere testimone credibile della Fede autentica è uno dei compiti del Cattolico.
"Se si smettesse di esaminare al microscopio ogni atto e parola del Papa e si trovasse il tempo di pregare di più, sarebbe un gran bene per tutti!"
RispondiEliminaSE LUI FOSSE E FACESSE IL PAPA lei potrebbe aver ragione ma, NON lo E' e NON Lo FA. Quindi noi cerchiamo di ricordare il più possibile i fatti legati alla sua usurpazione del sacro soglio per conto terzi e cerchiamo di ricordare i fatti legati alla sua conduzione del simil/pontificato volto alla trasformazione del Cattolicesimo in religione globale, in modo da essere in grado di presentare il conto non solo a lui ma, a tutta la sua ghenga di appartenenza riunita. E questa memoria dettagliata dovrebbero coltivarla tutti i cattolici, Catechismo di San Pio X alla mano, per essere in grado di non cadere dal pero, con i prosciutti su gli occhi e la cera nelle orecchie, quando si presenterà loro l'occasione di testimoniare la loro Fede, che contempla anche la figura papale. Essere testimone credibile della Fede autentica è uno dei compiti del Cattolico.
non solo a San Pietro ma col nuovo messale è stabilito che l'altare maggiore va spogliato dei teli e non va più usato.
RispondiEliminaAnonimo 7:28
RispondiElimina???
Andrea Marcigliano "Dunque. La questione della Messa di mezzanotte anticipata causa COVID, non è una diatriba inconsistente, come sentenziano troppi saputelli e saputelle in queste ore. E non è neppure un problema solo religioso. È un problema politico. E non da poco. Se il Papa, o chi per lui, avesse detto che il Governo non ha potestà in materia religiosa e confermato i riti tradizionali, si sarebbe aperta una crisi. E Conte sarebbe caduto. Ma Bergoglio evidentemente è più preoccupato di puntellare il governo del suo pupillo che della fede dei cattolici. E ha subordinato la Chiesa allo Stato come mai prima nella storia. ..."
RispondiEliminaBergoglio (e i vescovi con lui) avrebbe dovuto far valere la sua autorità e quella della Chiesa in materia di culto. Ma da qui a far cadere un governo così inossidabile (almeno fino ad ora) e certo non solo per il suo innegabile appoggio...
RispondiEliminaSecondo le disposizioni delle diocesi, non solo bisogna avere la certificazione con ora di partenza e di ritorno, ma si sconsiglia di andare in chiese lontane, insomma il consiglio diktat è andare alla chiesa più vicina possibile o restare a casa se troppo lontana.E la pace sia con voi, restate a casa che è meglio (sottinteso) il commento è solo ironico, le disposizioni diocesane sono vere purtroppo.
RispondiEliminaNella Messa di questa mattina il parroco egualmente ha consigliato fi fare l'autocertificazione, ma non ha parlato della scelta della Chiesa ove partecipare alla Santa Messa. Ma il decreto legge non dice nulla di ciò e il sito del Ministero dell'Interno non ha ancora le faq aggiornate
EliminaSecondo il compagno professor Galli gli scienziati dovrebbero dialogare con le persone semplici che non vogliono vaccinarsi (sottinteso: "Sono ignoranti, le convinceremo"), ma il personale sanitario che si rifiuta deve fare un passo indietro (ossia essere licenziato in tronco). Evidentemente, a differenza dell'uomo qualunque che pur non è privo di sineresi, un medico che rifiuta il vaccino, lo fa in base a qualche ragione scientifica e, quando lo fa, esercita l'autorità della propria professione. Un bell'esempio di ermeneutica scientifica e professionale sovietica.
RispondiElimina(Andrea Sandri)
Il problema è che senza Fede si è ciechi che guidano altri ciechi. Anche se l'ateo dott.Galli avesse tutte le ragioni del mondo prima o poi sarebbe condotto ad un errore proprio per la sua sicumera. Invece l'uomo timorato di Dio sa che Egli lo osserva e agisce sapendo di essere soppesato nel mentre che agisce.
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RispondiEliminaForse già ne siete al corrente, ma desidero comunque comunicarvi che Facebook non consente di postare nessun articolo col link di 'Chiesa e Post Concilio' motivazione "Viola le regole della Comunity". Io nel mio ho inserito la foto del link, unico modo per renderlo visibile. Inoltre il mio browser mi fa sapere che il sito non è sicuro. Grazie Buon Natale. Maria
RispondiElimina@ Maria: cara amica, voglio farle sapere che io da tempo mi sono cancellato da Facebook, che ritengo alla stregua, se non peggio, delle nostre TV (Rai, Mediaset, La 7) e dei nostri massmedia. Purtroppo sulla stessa linea sono anche le TV locali, i giornali locali, diocesani e parrocchiali, per non parlare, ovviamente, di Osservatore Romano, Civiltà (ex) Cattolica, Avvenire, Famiglia Cristiana (?)
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