Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 2 aprile 2020

Nuovo Annuario Vaticano: Vicario di Cristo è solo un “titolo storico”

Notavamo già nel 2006 che, da quell'anno, il secondo del pontificato di Benedetto XVI, nell'Annuario Pontificio era stato eliminato, nell'enumerazione dei titoli del Papa, il titolo «Patriarca d'Occidente». Una Nota del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani ne spiegava le ragioni: il titolo era ritenuto di significato storico poco chiaro e divenuto obsoleto nel contesto attuale, per favorire il dialogo ecumenico. Da notare che il titolo designava la speciale relazione del Vescovo di Roma a quest'ultima e ne esprimeva la giurisdizione particolare per la Chiesa latina.
Ora dobbiamo registrare un'altra variazione, di portata ben diversa, rilevata oggi da Marco Tosatti qui. La estrapolo di seguito, insieme alle immagini a supporto. 

L’Annuario Pontificio appena uscito riserva una novità davvero sorprendente. Nelle primissime pagine, quelle in cui si parla del Pontefice regnante. Guardate bene le due immagini allegate all’articolo, cliccando per leggerle ingrandite.
La prima riguarda l’Annuario Pontificio dell’anno scorso. La pagina relativa al papa si apriva, in grande, con il primo e il più importante dei suoi titoli, tutto in maiuscolo: VICARIO DI GESÙ CRISTO.
Perché tu sei Pietro e su questa pietra.
E poi veniva il resto: successore del principe degli apostoli; sommo pontefice della Chiesa universale; primate d’Italia; arcivescovo e metropolita della provincia romana; sovrano dello stato della città del Vaticano; e infine – ma forse poteva anche essere messo più in alto… servo dei servi di Dio.

E ora leggete la seconda, quella riferita all’Annuario appena pubblicato.
In alto c’è solo il nome: JORGE MARIO BERGOGLIO.
A seguire la sua biografia, per due terzi di pagina.
E infine sotto la legenda: Titoli storici, abbiamo Vicario di Gesù Cristo ecc.

Vedi in confronto l'ultima versione dell'Annuario, quella del 2012, ancora regnante Benedetto XVI:
          ----->> (cliccare per ingrandire)


Quel che immediatamente colpisce è che nella vecchia formula la cosa più importante, per la Chiesa cattolica, veniva messa in alto, e subito: c’è in terra un Vicario di Gesù Cristo, qualcuno a cui sono state affidate le Chiavi. Poi, chi sia quel signore, in fondo è secondario; e infatti ce ne sono stati più di un paio di centinaia… ma il punto centrale è che un Vicario, c’è.
Ora, invece il titolo che designa una vera e propria investitura sancita nel Vangelo, è relegato come primo dei titoli storici… cioè come qualcosa che in fondo risale a tempi lontani, ma che può avere o non avere un significato nel mondo di oggi.
E questo appare coerente con ipotesi e teorie che proliferavano negli ambienti dei gesuiti anni fa, e in particolare nell’Università gregoriana, ispirate da Karl Rahner, che appunto incasellavano quegli attributi papali ai secoli passati, e sostanzialmente mettevano in dubbio il loro significato nel mondo e nella Chiesa contemporanea. E in questo modo, neppure tanto implicitamente, si nega alla definizione un valore teologico, che designa una investitura di origine divina…

28 commenti:

Josh ha detto...

Da un certo punto di vista, ci sta che...non farmelo dire

Anonimo ha detto...

Un altro passo verso la realizzazione di una chiesa protestante. Il Signore ci liberi da questo flagello. È molto peggio della pandemia da coronavirus. Antonio

Anonimo ha detto...

Da leggersi così : Presidente della (fu) CC attualmente SpA ?

Anonimo ha detto...

Ecco, su Internet (ed anche nel mondo c.d. "Reale") ogni tanto si incontra ancora qualcuno che afferma che, almeno in materia strettamente religiosa, tutto ciò che dice e tutto ciò che fa il "VICARIO DI CRISTO" è direttamente ed immediatamente ispirato da Dio.
Da ciò discenderebbe il famoso "Meglio avere torto assieme al *PAPA*, che ragione contro di lui", di San Giovanni Bosco.
Adesso gli risponderò: " Premesso che, a mia scienza, almeno in questi termini, la Chiesa non lo ha mai insegnato, forse hai ragione, IL *VICARIO DI CRISTO*. Non altri. Non chi ha relegato il titoli fra le eredità della storia".

Urgentissimo! ha detto...

L'anno prossimo: "Vicario della Pachamama".

Anonimo ha detto...

E' un espediente maligno (=in senso letterale, cioè ispirato dal Maligno) e malizioso per derubricare le proprie immense, epocali responsabilità morali e pratiche davanti al giudizio degli uomini e della storia. Dimenticando, da ateo materialista quale è, che il Giudice con la "G" maiuscola non Lo si inganna con un editto. Sa benissimo di avere fatto uno sfascio e ora crede di farci credere che passava per caso, aspettava il bus, era sceso a comprare le sigarette e qualcuno lì su due piedi lo ha nominato papa...il senso della dignità e il buon gusto sono distanti migliaia di chilometri da questo nonno argentino.

Anonimo ha detto...

Quindi Bergoglio stesso ammette che non è il Vicario di Cristo. E' solo un retaggio storico il titolo "Vicario di Cristo" e non ha nessuna valenza dogmatica e ontologica. Se Bergoglio non è il Vicario di Cristo, che cos'è allora? Bisogna trarre le conseguenze: BERGOGLIO NON E' NESSUNO. Quindi a chi prestiamo obbedienza? A un signor Nessuno. Ma se non è nessuno, per me può andare al diavolo.

Anonimo ha detto...

Tramortì il comunismo, parlò ai giovani e fece oltre 1 milione di km di viaggi. A 15 anni dalla morte di Wojtyła, il suo «Non abbiate paura» risuona ancora

Campanaro ha detto...

Si è sempre detto che quando si deve scegliere un Papa v'è sempre lo Spirito Santo che indirizza all'elezione del pontefice e che anche quando non viene fuori chissá che Papa è per il semplice fatto che lassú ci vogliono dare un segnale. Io sono dell'idea sempre piú che lo Spirito Santo indirizza i conclavisti verso persone sante ma i cardinali probabilmente in cuore loro debbono pensare: "ieri sera devo aver mangiato pesante per aver sognato di votare tizzio" e quindi votano l'opposto. È l' unica...non me ne capacito altrimenti

pinco ha detto...


Ma,scusate.....dopo la Costituzione "LUMEN GENTIUM" (21/11/1964) che ha reso possibile la Dichiarazione " NOSTRA AETATE" (28/10/1965) cosa ci si poteva aspettare?

E, poi, una volta che si è abolito il "SACRIFICIO" della messa, a che serve una gerarchia? UN sacerdozio??
Etc.etc......

Bah ! ha detto...

Come sotto Ruini sono state tirate su mille e una Chiesa magazzino secondo i dettami di qualcuno , penso che ci sia un komintern che decide , chi ne faccia parte non sappiamo ma secondo me dovrebbero essere gli stessi ( o i figli ) che hanno respirato l'ossigeno del sessantotto .
Quanto all'abbassamento di Pietro io ci vedo l'invidia : l'invidia di non essere su quella poltrona , di non essere al suo posto , che poi e' la stessa magna charta piattume dei comunisti :"tutti uguali ".

tralcio ha detto...

A parte chi l'ha scritto, perché, su ordine di chi, all'insaputa o meno di chi altro etc.

Nulla accade veramente per caso, anche nell'ipotesi di una svista. La Provvidenza agisce.

In questo tempo strano per la Chiesa, anche questa notiziola può aprire squarci di Cielo.

Su chi c'è, chi dovrebbe esserci, come ci si può stare, ci sta e dovrebbe starci.

Qualcuno riduce lo scontro (impari) tra la volontà di Dio e chi vi si ribella ad asettica dialettica tra tesi e antitesi, capace di prodigiose sintesi ideali (ed ideologiche).
Si è fatto della morale, ancora chiara nella Veritatis Splendor, un ambito "creativo", di prospettiva, soggettivo ed inventabile, nel contesto.

Per dare un volto a questi pensieri c'è chi riconduce il tutto a Rahner, ma anche lui non può che essere un piccolo tassello nel mostro che lo usa, se trova chi si lasci usare.

Nostro Signore non perse molto tempo nel discettare, limitandosi a un paio di concetti chiari.
A Pietro, che aveva creduto e compreso la verità su di lui, Gesù disse: "Vade retro" appena lo colse a ragionare secondo il mondo.
A quei giudei (Gv 8,31) che avevano creduto in lui, disse: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
Poco oltre emerge che il padre al quale costoro si rivolgono è il diavolo...

Evidentemente non basta essere Pietro e dire di credere a lui per evitare grossi guai.
"Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio".

Il rischio è grosso e lo corriamo tutti. Ognuno di noi deve temerlo di se stesso!

Anonimo ha detto...

Bah così ci toglie ogni remora e si capisce perché faccia benedire i nuovi cardinali ad altri, coerente con l'elezione truffata e truccata e con l'okkupazione di ruolo indebita, ciò detto mi viene un dubbio, leggo che la quarantena strettissima in SCV valida per tutti i residenti all'interno è procrastinata fino a tutto dicembre, ora se nessuno extra moenia può entrare ed uscire come mai giuseppi è stato ricevuto con tanto di foto ufficiale? La cosa fete assai,come dice Montalbano.....

Anonimo ha detto...

@per "Camapanaro",
forse la Tesi di Caasiciacum le può offrire qualche spunto di rflessione? Saranno le risposte giuste? Lo ignoro. Certo che, a loro favore, depone il fatto che sono razionali. Non vuol dire che sono necessariamente vere, però, ripeto ciò depone a loro favore.

Ad Superna semper intenti ha detto...

Perché, giustamente, meravigliarsi, visto che oramai la figura del papa è stata ampiamente secolarizzata?

Non ci si meraviglia ma non si può non constatare che l'ecclesiologia cattolica stessa ne è scossa alle fondamenta poiché il titolo "vicario di Cristo" è il suo fondamento. Dunque mi sembra evidente che l'ecclesiologia cambia, e ditemi se è poco!

Tuttavia neppure io mi meraviglio perché Bergoglio all'inizio del suo pontificato se ne uscì dicendo: "Porterò a compimento le premesse del Vaticano II".
E anche questo è un risultato in quella direzione, risultato che è stato assimilato da gran parte del clero vaticansecondista per il quale tutto ciò non farà né caldo né freddo. Alla faccia della continuità e della lettura del Vaticano II alla luce della tradizione, come voleva Benedetto XVI!

La tattica è la solita: si preferisce far passare sotto silenzio, senza amplificazione mediatica, le manovre più grandi e far trovare i pochi riottosi impotenti dinnanzi ai fatti compiuti.

Ma in che direzione andrà questo neo-Cattolicesimo? È una domanda che è giusto porsi. La cancellazione di "Patriarca dell'Occidente", già avvenuta con Benedetto XVI, indica che non è la direzione dell'ecclesiologia ortodossa (nonostante baciuzzi e abbracciuzzi con Bartolomeo I, gran sagra di ipocrisie anche quella!).

La cancellazione di "Vicario di Gesù Cristo", lo mette al pari di uno dei tanti vescovi. Diverrà dunque il presidente di tutti i vescovi mondiali e nulla più. Di conseguenza, il neo-Cattolicesimo sarà come una chiesa episcopaliana e per molti aspetti lo è già.

Meglio che cadano le maschere e le finzioni. Così ognuno saprà dove stare! Costoro non credono al "papa come vicario di Cristo" ma, alla fine, non credono neppure in Cristo!

Anonimo ha detto...

L'avrà pure tramortito Oltrecortina, ma ce l'ha spedito in Italia e ancora non ce ne siamo liberati...quanto ai viaggi, tempo perso. Purtroppo si è visto col senno di poi...Chiese vuote. Avrebbe fatto meglio a controllare gli intrallazzi romani.

Anonimo ha detto...

Quando vedeva le folle riempire le piazze ai tempi di GP2 Buonaima, un celebre vaticanista si pone la domanda:"Chissà quanti di costro che oggi affollano la Messa del Papa, andranno in chiesa domenica prossima" .

Josh ha detto...

Finalmente c'è chi parla.
I collusi col regime invece tacciono:

https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/21703507/vaticano_charles_bo_coronavirus_responsabile_partito_comunista_cina.html

Anonimo ha detto...

Sono comunisti atei, introdottisi di soppiatto nella Chiesa di Cristo, ne hanno sopraffatto i guardiani e se ne sono impossessati. Per loro Cristo è una scusa, un paravento dietro cui nascondono il loro ateismo o, meglio, la loro militanza luciferina. Ma Christus Vincit, e vincerà.

Anonimo ha detto...

Veramente non riesco a leggere neppure il nome FRANCESCO. Voi lo trovate scritto?

mic ha detto...

Il nome Francesco è visibile, in filigrana, campeggiante nella pagina precedente.

Viator ha detto...

31 marzo 2020 ( LifeSiteNews ) - Ormai sicuramente avete sentito che papa Francesco ha scandalosamente affermato che il coronavirus dipende dalla natura che si arrabbia con noi perché non proteggiamo l'ambiente. Molti altri prelati modernisti come p. James Martin hanno vomitato cose simili nelle ultime settimane. Ma il cardinale Burke, il vescovo Schneider e molti santi e papi del passato, per non parlare di Nostro Signore stesso, hanno detto diversamente. 

Quando ho saputo per la prima volta che Papa Francesco aveva suggerito che l'epidemia di COVID-19 era il risultato della "natura" che si scatenava perché non eravamo riusciti a prenderci cura dell'ambiente, non potevo credere che fosse vero. Sicuramente, anche se il Papa ha torto su così tante questioni di fede come la contraccezione, la convivenza, il divorzio e il nuovo matrimonio e il transgenderismo, sicuramente non avrebbe potuto andare contro la Scrittura e la Tradizione sulla calamità del coronavirus che ha colpito la terra! (Westen)

https://www.lifesitenews.com/blogs/no-pope-francis-nature-isnt-punishing-us-with-coronavirus-god-is

Josh ha detto...

Sarà la Pachamama irritata....

Anonimo ha detto...

Gesù ha detto a San Pietro: Pasce oves meas. E Sant'Ambrogio chiama a Pietro Vicario dell'Amore di Cristo. Questo è Dottrina della Fede e trascende la storia.

Anonimo ha detto...

Nausea totale. Oggi, sul corriere, articolo "giù le mani dall'aborto", in cui si invoca l'aborto on line e ci si preoccupa del calo dovuto all'emergenza sanitaria. Morale immorale del mio post: il demonio non è mai sazio di anime e si sforza in tutti i modi di procurarsi vittime eterne tramite la propaganda incessante di distruzione delle creature che solo il loro Creatore può fare cessare di esistere. Confido che presto queste cose finiranno e il Grande Giudice mostrerà contro la nostra malignità di omuncoli la Sua giustizia.

Anonimo ha detto...


La neocollegialità infilata nel Vaticano II non rappresenta chiaramente il concetto che il potere di giurisdizione del Papa su tutta la Chiesa viene da Dio (iure divino). Questo perché il Concilio ha voluto dire che la suprema potestas su tutta la Chiesa appartiene, oltre che al Papa, anche all' ordine dei vescovi, come collegio sotto il Papa, onde non può esercitarla il collegio senza il papa o meglio senza il consenso (obbligatorio) del romano pontefice. Due titolari della suprema potestas, un bel pasticcio, anche se solo il papa può esercitarla autonomamente. Il Codice di dir. can. del 1917 diceva chiaramente che il Papa appena eletto veniva investito della suprema potestas per diritto divino, ossia da Cristo NS, non dal collegio dei cardinali che l'aveva eletto.
L'inciso iure divino è scomparso dal Codice di dir. can. del 1983, che non lascia spazio al Papa come figura giuridica autonoma, allo stesso modo del Concilio.
Papa Francesco non ha fatto altro che continuare su quesa china, anche nei simboli esteriori. Dall'Annuario Pont. Ratzinger aveva fatto sparire il titolo di "Patriarca dell'Occidente", per compiacere protestanti e c.d. ortodossi. Adesso Bergoglio, che si concepisce come semplice Vescovo di Roma, ha relegato tra le anticaglie anche il titolo di "Vicario di Cristo".
Domanda : se lui non si considera "vicario di Cristo", cioè suo rappresentante in terra, a che titolo occupa la Cattedra di S. Pietro? Fare del "vicario di Cristo" un semplice titolo storico non rappresenta anche un errore teologico? Un papa che non vuole essere Vicario di Cristo è una contraddizione in termini. Moralmente parlando, è come se si fosse dimesso.

Anonimo ha detto...

Con Bergoglio trionfa il nominalismo: per lui Dio, Allah, sono nomi... come insegna Abu Dhabi.

Anonimo ha detto...

"La verità è questa! A poco a poco ci si toglie tutto di mano, una cosa dopo l' altra, silenziosamente. Un piano preciso: a poco a poco ci si toglie tutto. Noi ci troviamo innanzi ad un assalto vero e proprio di cui esistono le linee, un assalto che ha già gettato nello stesso clero le sue quinte colonne per poter far saltare all' aria tutto. Vi avverto che siamo in situazione di guerra dichiarata e guai a me se io questo non lo dicessi chiaro e se non cercassi di fare tutto quello che posso per preparare il domani, perché il domani sarà greve. "

Card. +GIUSEPPE SIRI, Arcivescovo di Genova, 1982