A volte la cronaca prende il sopravvento nel senso che, mentre mi accingo a dare una notizia accompagnata dalle mie riflessioni, vengo sommersa in anticipo da commenti dei lettori sul fronte caldo. Eccovi il collage dei principali, già di per sé eloquente senza il bisogno di altre analisi. Ben vengano i soliti altri preziosi contributi che accompagneranno gli inevitabili ulteriori sviluppi.
Pubblica stamane Il Foglio: "L'arcivescovo di Monaco e Frisinga che voleva cambiare la Chiesa, oggi ha offerto le proprie dimissioni a Papa Francesco. Che fine farà la sua "rivoluzione"?
Il potente capo dei vescovi tedeschi due anni fa aveva lanciato il suo Sinodo, che si riprometteva di aggiornare dottrina e pastorale su morale, sesso, famiglia, donne, celibato, anche se il Papa non era molto d’accordo".
Nel frattempo, nuovi reati e pene più severe grazie alla Costituzione Apostolica «Pascite gregem Dei». Il papa ricorda che «la carità e la misericordia richiedono che un Padre si impegni anche a raddrizzare ciò che talvolta diventa storto». Ecco la riforma completa del libro VI del Codice di Diritto Canonico [qui]
La scorsa settimana, il Papa ha inviato due vescovi stranieri per indagare sull’Arcidiocesi di Colonia, la più grande di Germania, sui casi di abusi sessuali. L’incarico è stato affidato al cardinale Anders Aborelius, vescovo di Stoccolma, e a monsignor Johannes van den Hende, vescovo di Rotterdam e presidente della Conferenza episcopale olandese. Marx ha detto di confidare che la sua uscita possa creare spazio per un nuovo inizio, sentendo “la responsabilità della catastrofe delle molestie degli ultimi decenni”.
La domanda del Foglio sull'esito della rivoluzione dell'arcivescovo secondo Silvio Brachetta è ingenua
perché la rivoluzione è stata realizzata e la Chiesa cambiata. Semplice da capire. Quelli come Marx se ne vanno - o non vengono rimossi - sempre troppo tardi, dopo avere combinato disastri.
La lettera che accompagna le dimissioni [si può leggere il testo integrale qui] tradisce la lettura meramente socio-politica di Marx, degno di cotanto cognome. Ciò che non capisce Marx è che è proprio la sua lettura socio-politica che ha creato i disastri che denuncia. Le dimissioni di per sé mi pare vestano, in maniera clericale e ipocrita, una clamorosa presa di distanza dal papa.
Ma quello della Chiesa in Germania non è un problema istituzionale... è un problema "cardiaco", al pari di quello della Chiesa universale... e il cuore della fede è l'Eucaristia (la S. Messa, la presenza reale nell'Eucaristia). Questo Sacramento misura la fede dei ministri e del popolo di Dio... meno male che il Cardinale ammette la crisi, ma ne cela la vera ragione. È da questa crisi cardiaca che dipendono tutti gli altri malanni, fra cui pure quelli che riguardano gli abusi sessuali... gli stessi vertici non credono più in Dio, o lo hanno sostituito con altre novità, persino a vertice - si pensi alla pachamama [qui - qui], ad Abu Dhabi [qui], a Fratelli tutti [qui] - o con l'uomo stesso.
Le dimissioni sarebbero stste più opportune per le eresie che va proferendo e non per motivazioni che tende ad accreditare a nobili motivi.
RispondiEliminaSu Duc in altum oggi Aldo Maria Valli pubblica la lettera di un parroco che racconta di cosa ha potuto constatare in Germania, nel 1990. Esattamente la realtà ecclesiale e teologica che esiste oggi, e che nel '90 era già consolidata. Non è stato fatto nulla né prima né dopo, e non verrà fatto nulla oggi. Quello che viene fatto è irrilevante, è frutto solo di un pessimo modo di intendere la politica, ecclesiastica o laica è sempre lo stesso metodo: confusione, ipocrisia, corruzione. E si sa da molto prima della famosa "Era Viganò ". Valeria Fusetti
RispondiEliminala Chiesa non è ad un punto morto caro Cardinale.... semmai la deriva antropocentrica di tanti Vescovi tedeschi cerca di ridurla in fin di vita ma non prevarranno
RispondiEliminaSecondo il Corriere:
RispondiEliminaClamorosa decisione del 67enne arcivescovo di Monaco, che è anche uno dei più stretti collaboratori di papa Francesco. Il riferimento al rapporto indipendente sulle coperture dal 1975 al 2018: «Uno scacco istituzionale e sistemico»
Ipsissima verba di Marx
RispondiEliminaMarx non è stato coinvolto in nulla ma, dice,
«come vescovo ho una «responsabilità istituzionale» per gli atti della Chiesa nella sua interezza così come per i suoi problemi e fallimenti istituzionali nel passato. Non ho forse contribuito a favorire forme negative di clericalismo con il mio stesso comportamento e le false preoccupazioni per la reputazione della Chiesa? Soprattutto: l’attenzione alle persone colpite da abusi sessuali è stata davvero centrale in ogni momento?». Il cardinale parla di uno «scacco istituzionale e sistemico» della Chiesa nella «catastrofe degli abusi sessuali», a sostegno del «cammino sinodale» iniziato in Germania per riformare l’istituzione. Parole che suonano come un atto d’accusa: «Non è sufficiente, a mio avviso, limitare la disponibilità ad assumersi responsabilità soprattutto agli errori di diritto canonico o di amministrazione e alle carenze derivanti dalla revisione degli atti. Mi preoccupa il fatto che negli ultimi mesi si sia manifestata una tendenza ad escludere le cause e i pericoli sistemici o le questioni teologiche fondamentali, e a ridurre il processo di confronto con il passato a un miglioramento dei processi amministrativi».
Alleluja, Alleluja, Alleluja, Deo Gratias!!!
EliminaLeggo su Stilum curiae:
RispondiEliminale dimissioni del cardinale Reinhard Marx da arcivescovo della diocesi di Monaco di Baviera costituiscono un fatto certamente sorprendente. E come è naturale monopolizzano l’attenzione dei media. Quali siano le ragioni di questa mossa, al di là di quelle enunciate dal porporato, è difficile dire, anche se si possono fare parecchie ipotesi. Fra l’altro il card. Marx è – insieme al card. Maradiaga – uno dei principali consiglieri e ispiratori del Pontefice regnante. Fonti di alto livello interne al Vaticano ci dicono che tutta l’operazione sarebbe concordata fino ai particolari con il Pontefice regnante. Con quali intenti? Lo si capirà dagli sviluppi della situazione. A botta calda, vi offriamo un commento di Aurelio Porfiri
Il link per l'ascolto
RispondiEliminahttps://youtu.be/QxcAPz6pmdg
Ma come non hanno fatto nulla né allora ne oggi, si vuole forse insinuare che grandi e "santi" papi hanno lasciato marcire la Chiesa?
RispondiEliminaNon sia mai detto...
RispondiEliminaMarx si dimette per il motivo sbagliato, cioè a causa delle coperture che avrebbero avuto gli abusi sessuali di minori nella Chiesa tedesca in passato.
Sono dimissioni sospette, aspettate a cantar vittoria. Intanto bisogna vedere se il papa le accetta. Potrebbero far parte di una manovra pensata in Germania per far fuori l'unico cardinale che si oppone chiaramente alla deriva omosessuale in atto nella gerarchia tedesca.
Nella sua lettera Marx usa un sostantivo "sistemico", riferito agli abusi, tipico, abbiamo visto, del linguaggio dei neomarxisti razzisti americani, rappresentati al vertice del Paese dall'attuale presidente e dalla sua vice. Costoro parlano sempre di "razzismo sistemico", falsità patente riferita all'America di oggi, che da tempo non è più quella della Capanna dello zio Tom.
Don Curzio Nitoglia lancia un allarme e chiede preghiere
RispondiElimina[Inoltrato da Curzio Nitoglia]
Carissimi, chiedo preghiere, sono stato denunciato dai fratelli peggiori per discriminazione religiosa aggravata da legge Mancino. Non sono preoccupato, ho già affrontato un problema simile nel 1994 e sono stato assolto completamente, ma dopo una perdita notevole di tempo e denaro. per favore non telefonate altrimenti non riesco a lavorare più tra avvocati, giudici, poliziotti e fratelli peggiori. pace e bene a tutti voi. Oremus ad invicem in Jesu et Maria. Vi terrò informati di ogni sviluppo giudiziario via sms
Notizia sul canale di Daniele
https://t.me/daniele_6129/413
si comprende chi siano I "fratelli peggiori", vero ?
quelli che Papa GPII definì "maggiori" credo...
Marx non ha offerto di dimettersi da cardinale, né da membro del Consiglio dei cardinali consiglieri di papa Francesco, responsabile della riforma della costituzione vaticana. Né si è offerto di dimettersi da capo del Consiglio Vaticano per l’Economia.
RispondiEliminaPapa Francesco non ha ancora accettato le dimissioni, ha detto il cardinale.
Un coup de théâtre
RispondiElimina...
RispondiEliminaHo adoperato sopra l’espressione Great Reset. Questo può essere il vero scopo politico delle dimissioni. Il sinodo tedesco si è come incagliato, le situazioni si sono fatte complesse, c’è come una ragnatela di implicanze da cui è difficile uscire senza rischi. Troppi si sono compromessi, dal papa al presidente dei vescovi tedeschi. Il papa per aver lasciato fare, anzi per aver promosso il percorso; il vescovo Bätzing per la mossa politicamente scorretta – e così torniamo anche per questa via alle mosse politiche - di aver ritirato l’appoggio alla iniziativa del 10 giugno scorso di benedizione delle coppie omosessuali in 2500 chiese tedesche, dopo aver fortemente promosso il nuovo percorso sinodale su questi e su altri temi scabrosi, ossia per aver ritirato la mano dopo aver lanciato il sasso. Great Reset vuol dire fermare le bocce, ridare il boccino in mano al papa, garantire così il nuovo corso improntato alla sinodalità, eliminare gli oppositori, fornire di ciò una motivazione di grande impatto come quella degli abusi.
Le dimissioni dall’ordinariato della diocesi di Monaco non indebolisce Marx, anzi lo rafforza. Egli si tira fuori ma per stare ancora di più dentro. Rimane cardinale e come tale giocherà ancora un ruolo influente sulle vicende tedesche, soprattutto se dovesse ricevere qualche altro grosso incarico a Roma, per esempio se fosse nominato alla Congregazione per la Dottrina della Fede. La lettera di dimissioni di Marx non nasce solo da Marx.
A proposito di Congregazione per la Dottrina della Fede. Di recente ci sono stati nel palazzo del Sant’Uffizio due altri casi chiaramente politici. Il primo è stata la presa di distanza del papa dal Responsum che negava la benedizione alle coppie di persone dello stesso sesso, la quale deve essere quindi nata da un braccio di ferro politico piuttosto agitato. Il secondo è stata la lettera del cardinale Prefetto al presidente dei vescovi americani sulla questione dell’ammissione all’Eucarestia dei politici cattolici pro aborto, talmente evasiva da potersi ritenere frutto di pressioni e compromessi politici di alto e di altissimo livello.
Il buon fedele cattolico, però, è profondamente deluso da questa politicante politica ecclesiastica, in cui sembra rientrare anche la mossa del cardinale Marx.
Cristina Siccardi:
RispondiEliminaIl cardinale Marx offre le sue dimissioni al Papa
Questione abusi, "Chiesa cattolica è arrivata a un punto morto".
E i fallimenti della Fede, ancora una volta, non vengono considerati... Ecco il vero "punto morto".
Troppa umanità, peccati e miseria nella Chiesa contemporanea, che ha dimenticato la sua dottrina, i suoi dogmi, la sua identità, la sua vera, reale Missione. "Ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra" (Ef 1, 10).
La maggior parte dei porporati tedeschi sembra avere avuto il compito di mostrare al mondo la fallacia del sempre acclamato pensiero tedesco e della cultura che ne è stata espressione.
RispondiEliminaAmpliando questa considerazione direi che questi tempi tribolati stanno mostrando la miseria delle 'glorie umane' dimentiche tutte di Dio, Uno e Trino.
Nasce il desiderio di fuga, di nascondimento, di nulla voler più sapere e vedere del progresso sempre regresso umano.
Nausea.
Hermann Sta:
RispondiEliminaUn gioco delle parti, per mettere ancor più in difficoltà quella parte dell'episcopato che non vuole seguirlo sul sinodo, fare pressioni sulla curia vaticana, sollecitare una presa di posizione del Papa, escludere ogni sua responsabilità morale alla piaga degli abusi ex post. Un coup de teatre.
C'è un gruppo di persone, che definire mediocri è già un complimento, che ha deciso di trasformare la Chiesa Cattolica secondo le proprie voglie .Tutti costoro hanno deciso di fare una specie di rivoluzione però non si trovano d'accordo sui tempi e sui modi.Intanto fra ripicche e strafalcioni ,brusche frenate ed accelerazioni insensate la Chiesa rischia ad ogni momento di finire nel fosso.Ormai è come un macellaio che ai suoi clienti consiglia di diventare vegani elencando in continuazione i danni che la carne arreca alla salute di chi la mangia.Se la Chiesa non fosse di origine divina ci sarebbe da chiudere i battenti e non pensarci più.Ma noi sappiamo che Gesù Cristo è morto e risorto.....
RispondiElimina"Il cardinale Marx faccia un esame di coscienza sul tema dell'omosessualità"
RispondiElimina***
No, fatemi capire, il cardinale Marx si dimette "per gli abusi perpetrati in passato da sacerdoti", per lo più su giovani maschi, perché la richiesta dei tedeschi di benedire le unioni omosessuali e di ordinare sacerdoti delle donne è stata respinta? Si dimette preoccupato perché la Chiesa non è più abbastanza popolare in Germania, scrivendo una lettera di dimissioni a un Papa che gli ha dato il massimo spazio e ascolto mettendolo nei big del C9, il consiglio dei 9 Cardinali più fidati, e che ha fatto tutto quello che ha potuto sul tema degli abusi?
Non capisco la logica.
Io la leggo così: le richieste della chiesa tedesca non sono state ascoltate, e allora sbatte la porta invece che fare un esame di coscienza sul tema dell'omosessualità, che forse ha qualche profilo critico, ma siccome parlare della pedofilia dei preti, e in generale male dei preti, è come il nero, va bene su tutto, ha pensato di sfoggiarla anche qui, per rendere nobile il suo gesto. Lo capisco, anche io alla fine scelgo sempre il nero, ma non dico che è colpa degli altri colori se non sto bene quando li metto.
(COSTANZA MIRIANO)
Un altro passo verso lo scisma ormai sempre più inevitabile...
RispondiEliminaLa storia degli abusi è solo un “nobile” paravento.
L'ho scritto più volte, e lo ribadisco: i vescovi tedeschi e papa Francesco hanno la stessa agenda. Con una differenza fondamentale: che i primi, in quanto tedeschi, vogliono tutto e subito, cosa che nella sua posizione, Francesco non può fare, pena essere destituito immediatamente, così che egli va avanti passo dopo passo.
RispondiEliminaI vescovi tedeschi sono però impazienti, e manderanno tutto all'aria.
Con la loro impazienza essi saranno, loro malgrado, gli strumenti attraverso i quali la Chiesa si salverà, non prima ovviamente della persecuzione.
Guido Villa su Fb
E' consumato dai digiuni e dalle veglie.
RispondiEliminaUn altro 'fulmine a ciel sereno' annunciato, chissà se in SCV si fanno due conticini, anno passato la DKK ha incassato con la kirchenstauer 7 mld. di € o giù di lì, tratte le spese vive, perché ha più dipendenti della Volkswagen, circa 450.000 addetti, rimane sempre un bel gruzzoletto che fa gola, i soldi piacciono molto ai tedeschi, Lutero docet......
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