In un’intervista a Il Messaggero la domenica di Pasqua, il cardinale Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di scienze storiche, non usa mezzi termini.
Ma il porporato va più a fondo. “Dobbiamo stare attenti a non confondere due aspetti, scisma e dissenso sul piano dottrinale, perché allora si tratta di un’eresia”. Con questa precisazione, aggiunge: “Nel caso della Germania, abbiamo entrambi questi aspetti”.
E per essere sicuro di essere capito, ripete ulteriormente: “Quello che sta accadendo in Germania è sia uno scisma che un’eresia da un punto di vista dogmatico”.
Interrogato poi sul motivo di questo allontanamento, il cardinale Brandmüller spiega: “Chiedono da tempo il sacerdozio femminile, la comunione ai divorziati risposati, l’accettazione dell’omosessualità, la benedizione delle coppie gay”.
Pensa che la causa sia il desiderio di avvicinarsi ai protestanti, e forse vogliono anche “una Chiesa unita ai protestanti”.
Alla domanda sul celibato dei sacerdoti, ammette che non si tratta di una “questione dottrinale”, ma aggiunge che “è una tradizione apostolica. È quindi inaccettabile”.
Tuttavia, il cardinale Brandmüller mette in prospettiva il numero di coloro che seguiranno lo scisma e l’eresia. Afferma “con certezza” che la maggioranza dei cattolici tedeschi è indifferente a tutte queste richieste.
“Quelli che aderiscono a tesi progressiste – spiega – sono persone legate al Comitato centrale dei cattolici tedeschi [che comprende la metà del Cammino sinodale. Ndr]. (…) La laicità galoppa a tutta velocità e accresce l’allontanamento dei fedeli dalla Chiesa”.
Questa lucida osservazione è evidente per coloro che seguono regolarmente le notizie della Chiesa in Germania. Ciò che resta del tutto incomprensibile, però, è l’inerzia della Santa Sede. Certamente, da due anni in Vaticano c’è preoccupazione per il Cammino sinodale tedesco. Ma l’attesa non migliorerà la situazione. - Fonte
10 commenti:
Molto bene. Benissimo. Nulla ha giovato fare quelli...del mah! Pane al pane, vino al vino. Dio benedica il Cardinale Brandmuller! Le corazzate si stanno muovendo. Dio sia benedetto! Se la Chiesa torna Chiesa, tutto si rimetterà in sesto!
https://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=40282
Mons. Ganswein afirma que Benedicto XVI reconoce la falta de unidad en la fe de la Iglesia en Alemania
Benedicto XVI está preocupado por el estado de la Iglesia católica en Alemania, según su secretario privado, el arzobispo Georg Gänswein. El papa emérito percibe una «falta de unidad en no pocos aspectos fundamentales de la fe», dijo Gänswein en una entrevista concedida al semanario católico madrileño «Alfa y Omega»
Nel 76° anniversario della morte del beato Rolando Rivi, monsignor Massimo Camisasca ricorda che noi «sperimentiamo le forze contrarie, ma sperimentiamo anche che c’è una realtà di vittoria che percorre la storia del mondo»
DECISIONE DEL VICARIO EPISCOPALE
«Covid? Ribellatevi alle mascherine»: rimosso prete dalla chiesa di Vanzago
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_aprile_13/covid-ribellatevi-mascherine-rimosso-prete-negazionista-vanzago-fc1b3aac-9c63-11eb-ab49-e9c3a437f094.shtml
Il tempo delle chiacchiere sta volgendo al termine. I tedeschi che furono cattolici e ora si sentono protestanti, modernisti, progressisti si trasferiscano ove meglio aggrada a ciascuno di essi. Auguri.
https://www.informazionecattolica.it/2021/04/14/un-vescovo-codardo-o-apostata-non-sanzionera-chi-benedira-le-unioni-gay/
Il Vescovo di Essen, Mons. Franz-Josef Overbeck, ha affermato in un’intervista che non riprenderà i sacerdoti della sua diocesi che si opporranno al divieto di benedire le unioni omosessuali.
“Non farò nulla”, ha detto il vescovo della Ruhr. “Non sospenderò né imporrò sanzioni ecclesiastiche a un sacerdote della diocesi che benedirà una relazione omosessuale”.
“In questa materia”, secondo Overbeck, “la chiesa nel mondo si trova in culture molto diverse”.
Il vescovo sembra ignorare che non si tratta di una questione culturale ma essenzialmente dottrinale e che, in una Chiesa Cattolica, una santa e apostolica, non è possibile che ogni vescovo faccia ciò che ritiene opportuno, indipendentemente dai dogmi e dalla morale universale della Chiesa.
L’aperta opposizione di un importante gruppo di vescovi tedeschi – e di organizzazioni e media da loro finanziati – alla conferma da parte del Vaticano, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede, che le unioni omosessuali non possono essere benedette nella Chiesa cattolica, continua a causare scandalo, segno del drammatico avanzamento dell’apostasia.
Incomprensibile l'inerzia del Vaticano attuale di fronte alla deriva eretica ed immorale dell'episcopato tedesco?
Forse, anche troppo comprensibile.
Dunque le grandi somme date dalla Germania cattolica qua e là nel non mondo, avevano come motore non l'amor di Dio, ma la corruzione per la 'goduria dell'io'.
LO CHIAMAVANO «Santità»…
Bisogna riconoscere che è stata una gestazione dura, travagliata, ma alla fine ce l’ha fatta; tutto è andato come programmato, il Concilio Vaticano II è riuscito a partorire il suo figlio prediletto del quale e nel quale si è compiaciuto. Infatti, tutto fu fatto per lui ed in vista di lui ed ora lui è in mezzo a noi per fare «nuove» tutte le cose. Ed in questo processo di «rinnovamento» si stagliano luminose, quattro categorie sacerdotali.
La prima categoria è composta dagli «ENTUSIASTI» ovvero i papolatri conquistati dalla linea modernista-liberale pontificia, i quali a loro volta si dividono in tre sottogruppi: gli «umettanti», i «genuflessi» e gli «estatici»; e laddove gli umettanti insalivano ed i genuflessi venerano, gli estatici contemplano.
La seconda categoria è composta dagli «ELETTI» o «ESCLUSI», ovvero da coloro che vengono «esclusi» in quanto «eletti», cioè coloro i quali, per un dono particolare dello Spirito Santo hanno una visione nitida del magistero rahneriano-petrino, per cui prendono pubblicamente le distanze dalle panzane pontificie; questa categoria, senza dubbio la più avventata, è al momento molto esigua, ma in costante crescita proporzionale alle dichiarazioni magisteriali e si divide a sua volta in tre sottogruppi: i «falciati», i «sospesi» e gli «scomunicati».
La terza categoria è composta dagli «ATARASSICI» o «IMPERTURBABILI» ovvero coloro che vivono in costante torpore primaverile, i quali neanche si sono accorti che il 13 marzo 2013, rottamato un pontefice, Kasper ne ha assemblato un altro.
Infine, abbiamo la quarta categoria, gli «ATTONITI», i diversamente concordi; questa categoria è la più subdola, la più insidiosa. Costoro sono quei sacerdoti, quei vescovi che per esclusiva convenienza personale, pur rendendosi conto della gravità della situazione e del rischio concreto della perdita delle anime, negano, glissano, vagheggiano. Sono quelli che appena sentono affermazioni del tipo che «Gesù si è fatto diavolo» o che «Gesù si è fatto serpente», repentinamente, con scatto felino mettono la testa sotto la sabbia. Costoro si riconoscono perché tengono in un angolo in sacrestia una lettiera col ghiaietto sempre pronta all’occorrenza, dove qualora il Santo Padre dovesse dire, ad exemplum, che «l’inferno non esiste» o che «le anime lì destinate si annientano», attraverso un triplo carpiato con avvitamento, piombano a testa in giù nel ghiaietto. Costoro sono i «tiepidi», cioè «né freddi, né caldi» e poiché «né freddi, né caldi» Dio li sta per «vomitare dalla sua bocca». Sono quelli che un giorno nudi, rivestiti soltanto del loro peccato e del loro tradimento diranno al cospetto di Dio nel giudizio particolare: «Mio Dio e mio Tutto, non abbiamo colpa… LO CHIAMAVANO SANTITÀ»…!!!
Dalla Germania scrive Alessandra Carboni Riehn:
"Sulla base della mia esperienza nella tradizionalissima Baviera, posso testimoniare per esperienza diretta che, partendo dall’assunto che ogni amore sia per se buono, il mio parroco già da anni benedice coppie di ogni tipo e grado: omosessuali ma anche divorziati che si risposano (civilmente) o anche solo convivono con un nuovo partner e desiderano la benedizione di Dio sulla nuova relazione. Che questo sia una coltellata al vecchio partner, eliminato e gettato nel dimenticatoio insieme alla numerosa prole, al parroco non interessa. Nel nome di una malintesa concezione di amore, tutto diviene possibile e soprattutto 'giusto'."
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